Udine
è una città del Friuli Venezia-Giulia
capoluogo dell'omonima provincia; è considerata
la capitale odierna del Friuli. La
città si trova al centro della regione friulana
ed è snodo dei traffici transalpini del Friuli,
posta in posizione strategica presso l'intersezione
delle direttrici europee est-ovest (Corridoio 5) e
nord-sud (Via Iulia Augusta), sulla via che porta
verso l'Austria e verso l'est europeo. Sorge in pianura
intorno ad un colle, a pochi chilometri dalla fascia
collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor
a ovest e dal torrente Torre ad est. Con gli 11 comuni
dell'hinterland forma un'area urbana di circa 312
km².
Clima
Il clima di Udine è prevalentemente continentale,
con temperature mai troppo elevate d'estate e abbastanza
rigide d'inverno. L'inverno è inoltre molto
umido e l'estate abbastanza afosa.
Origini
e cenni storici
Capitale della regione storica del Friuli, abitata
dal Neolitico, accrebbe presto la sua importanza grazie
al declino di Aquileia prima e Cividale poi, diventando
sede del Patriarca di Aquileia, in occasione della
donazione del castello cittadino da parte dell'Imperatore
Ottone II nel 983 con il nome di Utinum. Durante il
basso medioevo Udine non ebbe mai grande importanza
visto che le città di riferimento erano Aquileia
e Cividale. È a partire dal 1223 che, con la
fondazione del mercato, grazie al patriarca Bertoldo
di Andechs, Udine diventa la città più
importante della regione per il commercio e i traffici.
Sotto il dominio della Repubblica Veneta dal 1420
al 1797 Udine diventa la Seconda Città della
repubblica per importanza retta da un Caporale seguì
una parentesi francese in seguito alle campagne napoleoniche
e il passaggio al Regno Lombardo-Veneto sotto l'Impero
austriaco dopo la Restaurazione ed infine l'annessione
al Regno d'Italia nel 1866. Durante la prima guerra
mondiale Udine fu, fino alla disfatta di Caporetto,
sede dell' alto comando italiano, tanto da ricevere
l'appellativo di "Capitale della Guerra".
Nel primo dopoguerra, Udine divenne capoluogo di una
provincia, la Provincia del Friuli, che comprendeva
l'allora provincia di Gorizia (fino al 1927), e le
attuali province di Pordenone ed Udine. Dopo l'8 settembre
1943 venne posta sotto la diretta amministrazione
del III Reich, che cessò con la fine dell occupazione
tedesca nell' aprile 1945. La città è
stata decorata con la croce al merito di guerra (1915-1918)
e con la medaglia d'oro al valor militare (1943-1945).
Udine è quindi tra le Città decorate
al Valor Militare per la Guerra di Liberazione per
i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività
nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
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Luoghi
d'interesse
Tra i monumenti più famosi: il castello sito
su di un colle che domina la città, il Duomo,
la Loggia del Lionello, il Palazzo Arcivescovile con
gli affreschi del Tiepolo, il più grande pittore
italiano del '700, le eleganti piazza Libertà
in stile veneziano e piazza San Giacomo, che rappresenta
il cuore cittadino assieme a via Mercatovecchio. Per
quanto riguarda le opere moderne, da segnalare il
Teatro Nuovo Giovanni da Udine, inaugurato nel 1997.
Loggia
del Lionello
Affacciata sulla centrale piazza Libertà, è
una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui
lavori iniziarono nel 1448 ad opera di Bartolomeo
delle Cisterne su disegno dell'orafo Nicolò
Lionello e terminarono nel 1457. Nei secoli a seguire
subì varie modifiche e, a seguito del rovinoso
incendio che la distrusse nel 1876, fu restaurata
da Andrea Scala che tenne fede ai disegni originali.
Gran parte delle opere che erano presenti all'interno
sono ora conservate nel museo della città.
Fra queste ricordiamo il ciclo di tele della Serenissima
Repubblica di Venezia e la Madonna con Bambino di
Giovanni Antonio de' Sacchis, datata 1516. Il Febbraio
2008 in questo splendido palazzo si sposeranno i signori
Lenarduzzi Marco e Dello Stritto Vanessa, i nuovi
coniugi aspettano un figlio/a che nascerà a
giugno 2008.
Loggia
e Tempietto di San Giovanni
Di fronte alla Loggia del Lionello si trovano la Loggia
ed il Tempietto di San Giovanni, erette nel 1533 dall'architetto
lombardo Bernardino da Morcote. La loro realizzazione
comportò numerosi problemi, sia sul piano urbanistico
che pratico. L'opera che ne risultò ha un vago
sapore brunelleschiano. La chiesa, inizialmente dedicata
a San Giovanni, ora è adibita a tempietto ai
Caduti.
Torre
dell'Orologio
Sempre nella piazza Libertà troviamo questa
torre, costruita da Giovanni da Udine nel 1527. Alla
sua sommità troviamo i due mori che battono
le ore, sculture datate 1850. Immediata risulta la
somiglianza con la più celebre torre di piazza
San Marco a Venezia.
Chiesa
di Santa Maria in Castello
Da piazza Libertà si prosegue lungo la salita
del Castello, dove poi si attraversa l'arco Bollani,
del 1556, sormontato dal leone di San Marco, e progettato
da Andrea Palladio. Si percorre quindi la Loggia detta
del Lippomano, datata 1487. Si giunge così
alla chiesa di Santa Maria di Castello, la più
antica della città, costruita in un sito che
probabilmente ospitava già in passato un luogo
di culto: alcuni frammenti rinvenuti, tra cui un Cristo
Logos, ne presuppongono la costruzione in epoca longobarda,
anche se la costruzione attuale rivela un impianto
romanico, databile XII secolo. All'interno, l'opera
d'arte più importante sono gli affreschi dell'abside
destro, del XIII secolo, raffiguranti una "Deposizione
dalla croce" nel catino absidale, e la serie
dei "Dodici apostoli" nel semicilindro,
opera di maestranze provenienti dalla Baviera. La
facciata è stata rifatta da Gaspare Negro all'inizio
del XVI secolo, mentre il campanile, iniziato dallo
stesso Negro, fu concluso da Giovanni da Udine nel
1539. Il campanile è sormontato da un angelo
girevole con l'indice puntato ad indicare la direzione
dei venti e con i suoi 43 metri di altezza, dall'alto
della collina del castello domina la vasta pianura
friulana. Alla chiesa di Santa Maria è addossata
la Casa della Confraternita, edificio medievale restaurato
nel 1930.
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Il
Castello
L'imponente costruzione domina il colle e l'intera
città di Udine. Da tempo immemorabile, era
presente sul colle un sito fortificato testimoniato
dai resti neolitici e romani ritrovati sul colle del
castello. Dopo numerosi rimaneggiamenti quest'ultimo
fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1511.
Il 2 ottobre 1517 fu dato avvio alla ricostruzione,
che tuttavia si protrasse a lungo nel tempo, per mancanza
di fondi, vastità e complessità dei
lavori. Questi vennero inizialmente affidati a Giovanni
Fontana, che però lasciò la città
rinunciando all'incarico nel 1519. L'aspetto romano-cinquecentesco
dell'edificio, che lo rende più simile ad una
residenza signorile che ad una infrastruttura militare,
è dovuto all'intervento di Giovanni da Udine,
che, a partire dal 1547, riprese e portò a
termine il cantiere. Altre modifiche interne furono
apportate nei secoli successivi per poterlo adibire
agli usi più vari: carcere, caserma, sede municipale,
ecc... Non tutti lo sanno, ma nel castello di Udine
è presente una delle sale del parlamento più
antiche d'Europa.
Civici
musei e gallerie di storia e arte
Dal 1906 il Castello è sede dei Civici Musei
e delle Gallerie di Storia e Arte. La Galleria d'arte
antica raccoglie dipinti e statue provenienti da chiese,
case e palazzi della regione, così da permettere
al visitatore di seguire con sufficiente agevolezza
l'evoluzione dell'arte nella zona, specie nel periodo
dal XV al XVIII secolo. Nel marzo del 2007 è
stata restituita da Venezia, dopo una lunga contesa
istituzionale tra i due comuni che ha visto perfino
una raccolta di firme a favore della restituzione,
la tela di Vittore Carpaccio "Cristo e gli strumenti
della passione", realizzata a fine 400
per la chiesa di San Pietro Martire. Il dipinto da
oggi è nuovamente esposto nella pinacoteca
antica dei Civici Musei dei Castello.
Duomo
Per volere del patriarca Bertoldo di Andechs-Merania,
nel 1236 si iniziò ad edificare l'attuale cattedrale,
allora dedicata a San Odorico e modellata secondo
esempi francescani. Nel 1257 l'edificio era già
adibito al culto; nel corso degli anni vi furono apportate
varie modifiche, finché nel 1335 fu consacrata
con il titolo di Santa Maria Maggiore. Nel Settecento,
infine, venne quasi completamente trasformato. All'inizio
del Novecento un restauro ha tentato di ridare alla
facciata una veste trecentesca. Annesso al Duomo vi
è il campanile, costruzione piuttosto tozza
poggiante sul preesistente battistero, iniziato nel
1441 su un progetto di Cristoforo da Milano; nelle
intenzioni iniziali avrebbe dovuto raggiungere in
altezza il campanile del castello che, in quanto posto
su di una collina, raggiunge un'altezza molto più
elevata; alla sua sommità sarebbe stata collocata
una Madonna che, dialogando con l'angelo posto proprio
sulla sommità del campanile del castello, avrebbe
richiamato il tema cristiano dell'Annunciazione, ma
sia per l'arditezza del progetto che soprattutto per
la carenza di materiali da costruzione il progetto
fu bloccato ed il campanile assunse l'attuale forma
tozza.
Santuario
di Santa Marie delle Grazie
È uno dei più famosi e frequentati della
Regione. Si deve ai frati Servi di Maria l'ampliamento
della chiesa e la costruzione del convento. La chiesa
attuale risente dell'intervento di Giorgio Massari
(1730) che ripeté qui lo schema della chiesa
dei Gesuiti di Venezia. Le opere più interessanti
sono quelle legate alla devozione popolare. Alla pietà
mariana si accompagna l'offerta di ex-voto: la raccolta
di questi ultimi in pittura e oreficeria che il convento
possiede è la più importante della Regione.
Particolarmente caratteristica è la Maschera
del Diavolo, quattrocentesca armatura di pregio, legata
ad una curiosa leggenda popolare.
Palazzo
Arcivescovile
È il più celebre tra i palazzi della
città. Il corpo centrale dell'edificio fu costruito
nel corso del XVI secolo, quando i patriarchi di Aquileia,
non potendo più risiedere in Castello, si cercarono
un'altra residenza in città. Nel 1708 il Patriarca
Dionisio Delfino chiamò l'architetto Domenico
Rossi, che costruì l'ala con la biblioteca
e la scala in ovato, innalzò il corpo centrale
realizzando il portale, ultimò l'ala nord e,
nel 1725, le scalone d'onore. Il Palazzo è
sede, dal 1995, del Museo Diocesano e Gallerie del
Tiepolo, che presenta una ricca raccolta di sculture
lignee, risalenti al periodo che va dal XIII al XVIII
secolo, provenienti dalle chiese della Diocesi. Ma
il Palazzo è noto soprattutto per gli affreschi
di Giovanni Battista Tiepolo, che possono essere considerati
l'opera d'arte più insigne della città.
Tiepolo fu chiamato dal Patriarca Dionisio Delfino
nel 1726, per affrescare nello scalone d'onore la
"Caduta degli angeli ribelli", un'opera
di gusto tardobarocco, con una tavolozza ancora scura,
ed effetti scenografici ottenuti con rilievi a stucco.
Tra il 1727 ed il 1729 il Tiepolo affrescò
nella Galleria gli episodi di "Agar nel deserto",
del "Sacrificio di Isacco", del "Sogno
di Giacobbe", e poi ancora "Abramo e gli
angeli", "Rachele che nasconde gli idoli"
e "L'angelo che appare a Sara". In questo
ciclo di affreschi lo stile del pittore veneziano
muta rapidamente. La tavolozza si schiarisce, avvicinandosi
a colore e luminosità di un Paolo Veronese.
Rinuncia ad effetti scenografici ancora barocchi,
ed inserisce brani paesaggistici che dimostrano una
crescente attenzione per il reale. Una curiosità:
il Tiepolo si autoritrae nella figura di Giacobbe.
Gli affreschi della Sala del Trono (ritratti di Patriarchi
di Aquileia) e della Sala Rossa ("Giudizio di
Salomone") sono del 1729. Notevole quest'ultimo
affresco dove, per la particolarità del contenitore
(una sala grande, ma con il soffitto basso) il pittore
adotta soluzioni prospettiche ardite. Il Palazzo ospita
anche la Biblioteca Delfino, istituita nel 1709 dall'omonimo
Patriarca, costituita da una piccola ma ricca collezione:
22.000 volumi, tra cui vari manoscritti e 140 incunaboli.
Altri affreschi, attribuiti a Giovanni da Udine, si
trovano nella sala azzurra.
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Manifestazioni
Far East Film Festival (aprile), dal 1997 Udine
ospita una delle più importanti vetrine mondiali
dedicate alla cinematografia asiatica. Organizzato
dal Centro Espressioni Cinematografiche, si svolge
ogni anno tra aprile e maggio al Teatro Nuovo Giovanni
da Udine e nelle sale del cinema Visionario.
Vicino/Lontano - Premio Terzani (maggio), manifestazione
culturale sul tema delle identità e delle differenze
che si svolge dal 2005 dal giovedì alla domenica
con dibattiti e conferenze tematiche che vedono la
partecipazione di filosofi, scrittori, giornalisti
e studiosi. Durante la manifetazione nella serata
del sabato al Teatro Giovanni da Udine viene assegnato
il Premio letterario internazionale intitolato al
giornalista Tiziano Terzani. Gli incontri si svolgono
presso la chiesa sconsacrata di San Francesco e all'ex
mercato del pesce. sito web
Maratonina Città di Udine (maggio) sito web
Udine Pedala (giugno), è una pedalata non competitiva
che si tiene annualmente ed è aperta a tutti.
La manifestazione è particolarmante famosa
per essere entrata per ben due volte nel guinness
dei primati col record di partecipanti, la prima volta
nel 1999 in cui alla partenza si presentarono 33.000
iscritti. L'anno successivo, nel 2000, presero parte
alla gara 48.015 persone battendo così il precedente
record. Nel 2006 ha cambiato denominazione in UdinBike.
Udinestate (luglio-agosto)
Rally del Friuli e delle alpi orientali (agosto)
Friuli doc (settembre), è una rassegna enogastronomica
che si tiene dal 1995 nelle principali piazze e vie
del centro storico cittadino in cui vengono allestiti
stand e punti di ristoro. La manifestazione si svolge
nell'arco di quattro giorni, dal giovedì alla
domenica ed ha come motto vini, vivande, vicende,
vedute. L'edizione che ha sinora avuto più
successo ha visto la presenza di oltre un milione
e duecentomila visitatori.