Portogruaro
Veneto

Portogruaro è un comune della provincia di Venezia situato sulle sponde del fiume Lemene. L'origine del nome della città non è chiara. Secondo una teoria è ispirato alle gru, uccelli tipici delle paludi e degli acquitrini che anticamente caratterizzavano il territorio: da questa ipotesi deriva lo stemma della città. Secondo un'altra teoria è da ricondurre al termine latino per indicare il guardiano dei campi (Gruarius), mestiere che ben si adatta al carattere agricolo del territorio circostante. Il prefisso Porto deriva dall'antico porto commerciale fluviale, fiorente durante il dominio veneziano ma ormai in disuso. Il comune di Portogruaro è gemellato dal 1987 con le città di Marmande (Francia) e con Ejea de los Caballeros (Spagna).

MANIFESTAZIONI
Fiera S.Andrea (novembre)
Mercato dell'antiquariato e modernariato (dicembre)
Festival internazionale di musica da camera (agosto-settembre), fondato nel 1983 dal M° Paolo Pellarin
Manifestazione Benefica "Di Ruota in Ruota" (fine Giugno)
.

MUSEI
Museo Paleontologico "M. Gortani"
Museo Nazionale Concordiese

ORIGINI E CENNI STORICI
La data di fondazione della città di Portogruaro risale al 10 gennaio 1140: con un atto scritto il vescovo di Concordia, Gervino, concesse a Giovanni Venerio, Arpone, Bertaldo, Berigoio, Enrico Mosca, Giovanni Salimbene e ad altri portolani, dei terreni lungo il fiume Lemene per costruirvi case, magazzini per i prodotti agricoli ed un porto fluviale. La prima attestazione documentaria della zona è però un privilegio risalente al 986, atto con cui l'imperatore Ottone III concedeva appunto al vescovo concordiese il dominio del territorio. Già nel X secolo doveva esistere un castello fortificato, sulla riva destra del fiume, che i vescovi della diocesi di Concordia costruirono come loro dimora, non sentendosi più sufficientemente protetti tra le rovine dell'antica città romana.
Nel XII secolo, come dimostra la bolla di Urbano III, la città di Portum de Gruario, aveva una sua precisa connotazione economica e amministrativa. quest'ultima era esercita, in quell'anno , dal vescovo Gionata. Nel 1271, il 15 gennaio, circa centocinquanta uomini armati al soldo di Buonaccorsio Bardi, della famosa famiglia di banchieri fiorentini, tentò di conquistare il Comune di Portogruaro. Il tentativo fallì, ma le conseguenze furono tragiche: molti documenti vennero distrutti nell'incendio del palazzo municipale. Dieci anni dopo, a seguito delle guerre in Friuli, la città fu occupata per 32 mesi dalle truppe di Francesco di Carrara. Questo episodio mise in evidenza la necessità di chiedere un'annessione alla Patria del Friuli. I portogruaresi chiesero ufficialmente di stabilirsi sotto il veneto vessillo. Il senato veneziano approvò il 29 maggio 1420 il Privilegio di Portogruaro e da quel giorno i podestà arrivavano da Venezia. Il primo fu Zaccaria Bembo. Portogruaro ottiene una larga autonomia di tipo comunale, e i primi secoli della dominazione veneziana, Portogruaro conosce un periodo di prosperità grazie ai traffici dei prodotti delle campagne circostanti che sono agevolati dalla navigabilità del Lemene, sulla cui riva sinistra viene costruito un fòndaco (fòntego) con annessa dogana. Gli scambi mercantili aumentano fino a far diventare Portogruaro intorno al 1500 il centro più importante dell'area. In relazione a questa affermazione economica, sotto Venezia, la città di portogruaro viene citata da Ippolito Nievo nella sua famosa opera Le confessioni di un italiano, in cui descrive i cittadini portogruaresi in modo ironico per la loro voglia di assomigliare ai signori veneziani. Anche sotto il governo di Venezia, Portogruaro fa parte ancora della Patria del Friuli e viene amministrata dal rappresentante della Serenissima a Udine. Il XVII secolo segna l'inizio del declino economico della città conseguenza sia alla crisi economica di Venezia, sia della maggiore competitività di altri territori di terraferma della Repubblica. Nel 1797, col trattato di Campoformio, Napoleone cede all'Austria il territorio della Repubblica, compresa Portogruaro. La dominazione austriaca dura fino al 1866, tranne la breve parentesi del 1848 quando anche in città, sulla scia dei moti rivoluzionari che percorrevano l'Europa negli anni della Restaurazione, si instaura per un breve periodo un regime repubblicano. Nel 1866, a seguito della Terza guerra di indipendenza italiana, Portogruaro entra a far parte del Regno d'Italia.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 24.571 (M 11.929, F 12.642)
Densità per Kmq: 240,4

Numero Famiglie 9.311
Numero Abitazioni 9.826

CAP 30026
Prefisso Telefonico 0421
Codice Istat 027029
Codice Catastale G914

Denominazione Abitanti portogruaresi
Santo Patrono Sant'Andrea
Festa Patronale 30 novembre

Il Comune di Portogruaro fa parte di:
Associazione Nazionale Città del Vino
Associazione Rete Italiana Città Sane - OMS

Località e Frazioni di Portogruaro
Portovecchio, Giussago, Lugugnana, Pradipozzo, Summaga, Lison, Mazzolada

Comuni Confinanti
Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, Santo Stino di Livenza, Teglio Veneto

Impianti sportivi
Stadio Comunale P.G. Mecchia.

.
ISTITUTO VESCOVILE GUGLIELMO MARCONI - FONDAZIONE MARCONI - PORTOGRUARO - VE - www.collegiomarconi.org
ISTITUTO VESCOVILE GUGLIELMO MARCONI - FONDAZIONE MARCONI - PORTOGRUARO - VE - www.collegiomarconi.org
Centro Commerciale Adriatico - Carrefour - Portogruaro - VE
LA PERLA VENEZIANA
MAMMA ECOLOGICA - FA' LA COSA GIUSTA - PORTOGRUARO