Chioggia
è un comune della provincia di Venezia. Ospita
una sede distaccata dell'Università degli Studi
di Padova, ubicata a nel Palazzo Grassi, sulla riva
del Canal Vena, non molto distante dal Ponte Vigo.
Questa sede accoglie il corso di studi in biologia
marina, qui dislocato per la sua vicinanza al mare
e alla stazione idrobiologica di ricerca dell'Università
stessa.
L'ALTRA
VENEZIA
Carlo Goldoni - che abitò per alcuni anni a
Palazzo Poli - ha ambientato in questa città
una delle sue commedie più conosciute, Le baruffe
chiozzotte, rappresentata per la prima volta al Teatro
San Luca di Venezia nel 1762. Il centro storico di
Chioggia, se osservato dall'alto, appare a forma di
lisca di pesce. La città viene denominata la
Piccola Venezia per le caratteristiche urbanistiche
della zona antica molto simile a quella di Venezia,
il capoluogo veneto a cui la città è
collegata da linee di battelli privati e dell'ACTV.
A Chioggia - sorta di isola collegata alla terraferma
da poche strade rotabili - sono presenti, quindi,
al pari di Venezia, calli, campi e canali. Il principale
- dal punto di vista turistico, per la tipicità
dei palazzi e delle chiese che vi si affacciano -
è il citato Canal Vena, attraversato da nove
ponti, per molti versi simili a quelli presenti a
Venezia. Il più imponente è il Ponte
Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna conducendo
alla piazza omonima prospiciente la stazione dei battelli
diretti a Pellestrina e nella quale troneggia un'alta
colonna sormontata dal leone marciano, simbolo dell'orgoglio
veneto ma ironicamente chiamato dai chioggiotti el
gato (il gattone). Gli altri canali che attraversano
o racchiudono perpendicolarmente Chioggia sono il
Canal Lusenzo, a sud, il Canal Lombardo, a ovest,
e il Canale San Domenico, a est. La parte della città
più esterna della città viene chiamata
Riva Mare anche se in realtà non si affaccia
sulla laguna; il nome deriva dalla sua posizione protesa,
appunto, in direzione del mare.
SOTTOMARINA
Sottomarina
è un'importante località turistica e
frazione del comune di Chioggia (VE). L'abitato ha
antiche origini: alla fine del VII secolo era denominato
Clodia minor. Il borgo era governato da un tribuno
e poteva contare su importanti chiese, un ospedale
e un castello a torre. Quellache doveva presentarsi
come una sottile striscia di terra a sud della laguna
era collegata con Chioggia attraverso un ponte in
muratura che per il canal Lusenzo raggiungeva l'isola
di San Domenico. La conformazione territoriale di
Sottomarina subì numerose trasformazioni nel
corso dei secoli: completamente distrutta nel 1379
durante la guerra tra genovesi e veneziani, Sottomarina
rimase disabitata e soggetta a continue inondazioni
per la scomparsa delle difese a mare. La ricostruzione
avvenne nella seconda metà del XVII secolo.
Alla fine del XIX secolo il fiume Brenta venne deviato,
e durante gli anni trenta fu costruita la diga sud
del porto di Chioggia (San Felice); gli apporti detritici
allargarono di molti metri il litorale, trasformando
nuovamente il territorio. Attualmente la spiaggia
e la zona turistica di Sottomarina sono attrezzate
con alberghi, campeggi e residenze private per migliaia
di posti letto.
STORIA
La leggenda delle origini di Chioggia narra che Antenore,
fuggito da Troia dopo la sua sconfitta, trovò
rifugio nelle coste del Mar Adriatico assieme ad Aquilio
e Clodio, anch'essi fuggitivi. La leggenda si dirama
poi in tre parti: Aquilio, Antenore e Clodio fondarono
rispettivamente le comunità di Aquileia, Padova
e Clodia. Per quest'ultima, Clodio scelse come stemma
un leone rampante rosso a ricordo di Troia. Il nome
Clodia poi cambiò nei secoli in Cluza, Clugia
e quindi Chiozza, per arrivare infine all'attuale
toponimo Chioggia. Chioggia è di origine romana,
ne resta il tipico reticolato geometrico nella topografia
urbana, e faceva parte di una più estesa centuriazione
che comprendeva l'intera area della laguna di Venezia.
I documenti più vecchi sono attribuiti al V
secolo d.C., quando la città era parte di una
provincia dell'impero bizantino. Nel medioevo la città
ebbe una propria autonomia comunale e nel 1110 divenne
anche sede episcopale. Una pagina importante della
storia della città avvenne durante la cosiddetta
guerra di Chioggia (rievocata nel Palio della Marciliana),
l'ultimo scontro tra Repubblica di Genova e Serenissima
Repubblica di Venezia. Nel 1379 la città cadde
in mano a Genova, per poi essere riconquistata dall'intervento
veneziano nel 1380. Chioggia fece parte della Repubblica
di Venezia fino al 1797, anno in cui cadde in mano
alle truppe di Napoleone Bonaparte. In seguito al
trattato di Campoformio, nel 1798, la città
passò in mano all'Austria, a cui rimase tranne
per un breve periodo in cui subentrarono nuovamente
i francesi, fino al 1866, anno in cui Chioggia venne
annessa al nascente Stato Italiano alla fine della
terza guerra di indipendenza, quando, malgrado le
sconfitte militari subite dalle forze italiane, con
la notevole eccezione delle formazioni garibaldine,
grazie all'alleanza con la Prussia, il governo austriaco
fu costretto a cedere il Veneto e parte del l'odierno
nordest all'Italia. Durante la seconda guerra mondiale
rischiò il bombardamento a tappeto da parte
dell'aviazione alleata. Solo grazie alla rivolta dei
cittadini i nazifascisti si arresero e il 27 aprile
1945 la città venne liberata dalle forze alleate.
CHIESE
E MONUMENTI
Numerose sono le chiese cattoliche presenti nel territorio.
Fra queste la chiesa di Sant'Andrea, risalente al
1700, ha al suo fianco una torre in stile romanico
- detta Torre dell'Orologio - risalente all'XI-XII
secolo e, un tempo, torre di difesa e di avvistamento
militare. Possiede al suo interno l'orologio da torre
più antico del mondo realizzato da Giovanni
Dondi dell'Orologio. All'interno dell'edificio religioso
è presente una Crocifissione di Palma il Vecchio
(1480-1528).
CULTURA
Di rilievo culturale è il Museo Civico della
Laguna Sud situato vicino alla cattedrale e a breve
distanza dalla porta di Santa Maria, in Campo Marconi
1. Ospitato nell'ex convento di San Francesco fuori
le mura, documenta l'evoluzione storico-ambientale
e sociale del territorio chioggiotto.
ECONOMIA
La principale risorsa e fonte di sviluppo è
la pesca che fa di Chioggia uno dei porti marittimi
più importanti dell'Adriatico. La seconda fonte
di reddito per questa città è data dalla
produzione agricola di radicchio (Rosa di Chioggia).
Terza risorsa economica, ma non meno importante, proviene
dal turismo culturale e grazie alla nota località
balneare di Sottomarina (frazione di Chioggia)anche
dal turismo balneare, la cui sabbia viene raccomandata
per la talassoterapia (comunemente detta sabbiatura).
L'ampiezza - e la profondità (oltre mezzo chilometro)
- della costa, ne fa una fra le spiagge più
estese d'Italia; il mare poco profondo nei pressi
della battigia è particolarmente adatto per
la balneazione dei più piccoli. Importante
è l'attività portuale, che grazie al
collegamento ferroviario (linea dedicata Verona-Rovigo-Adria-Chioggia)riesce
a dare un valido supporto per lo scambio merci; dall'estate
2005 il porto grazie al servizio traghetti diventa
anche terminal passeggeri con rotte verso la Croazia,
a Spalato, per il trasporto non solo di merci ma anche
di persone e autovetture. Altre forme minori di reddito
presenti nella città di Chioggia sono date
dalle industrie del tessile, del legno e dalla molteplice
presenza di piccoli cantieri navali (comunemente chiamati
dalla gente del posto "squeri"), che si
occupano della realizzazione e riparazione di pescherecci
e barche in legno.
CURIOSITA'
Chioggia rappresenta un caso demografico unico in
Italia: l'elevatissimo tasso di omonimia tra i due
cognomi principali, Boscolo e Tiozzo, ha indotto l'ufficializzazione
nel registro dell'anagrafe di detti o soprannomi che
accompagnano il canonico nome e cognome del nascituro.
In ogni documento ufficiale, patente di guida e carta
d'identità compresi, questi soprannomi - alcuni
dei quali molto bizzarri - vengono inseriti a tutti
gli effetti di legge, accompagnando la vita giuridica
dell'interessato.
Negli ultimi anni, Chioggia ospita una sede distaccata
dell'Università degli Studi di Padova, nel
Palazzo Grassi situato sulla riva del canal Vena,
non molto distante da Ponte Vigo. Questa sede accoglie
il corso di studi in Biologia Marina, qui dislocato
per la sua vicinanza al mare e alla stazione idrobiologica
di ricerca dell'Università stessa.