Càorle
è un comune della provincia di Venezia, situato
tra le foci dei fiumi Livenza e Tagliamento, che si
affaccia sul Mare Adriatico a nord est della Laguna
di Venezia fra le località turistiche di Eraclea
e di Bibione.
Tradizioni
Di antica data é la devozione alla Madonna
dell'Angelo, tanto amata dai caorlotti; la tradizione
racconta che il simulacro della Vergine arrivò
per mare, su un "pozzetto" marmoreo galleggiante
(custodito nel santuario) che solo dei bambini riuscirono
a sollevare e trasportare nellavicina chiesa dedicata
a San Michele Arcangelo (di qui il titolo "Madonna
dell'Angelo"), laddove invece i pescatori che
l'avevano trovata fallirono. La scena di questo ritrovamento
portentoso decora parte dela volta dell'odierno santuario.
Tragica fu la vicenda che, il 31 gennaio 1923, portò
alla distruzione del venerato simulacro, bruciato
ad opera di ignoti ladri sacrileghi; gli scultori
della val Gardena scolpirono dunque un nuovo simulacro
ligneo (quello attuale) che giunse a Caorle dalla
Basilica della Salute a Venezia ricoperto da reti,
per rievocare il ritrovamento di quello antico. La
Madonnina del mare vegliò su Caorle anche nei
momenti più difficili. Ad esempio nel 1727
in occasione di una disastrosa alluvione marina. Molte
persone si rifugiarono nella Chiesa della Madonna
dell'Angelo cercando riparo, nonostante all'esterno
il livello dell'acqua raggiungesse i due metri all
interno non penetrò una sola goccia d'acqua.
Arte
Di particolare interesse il duomo del 1038 (già
Cattedrale e sede vescovile fino al 1807) e il campanile
cilindrico e sormontato da cuspide conica, in stile
romanico, della stessa epoca. Tra le opere custodite
all'interno del tempio particolare interesse suscitano
la "Pala d'oro" (secondo la tradizione donata
alla popolazione dalla regina di Cipro Caterina Cornaro),
"L'Ultima Cena" attribuita a Gregorio Lazzarini
e una particolare "Pietà". L'annesso
museo parrocchiale custodisce inoltre sei tavole raffiguranti
apostoli del XIV secolo, di scuola veneta, una "Croce
Capitolare" astile datata XIV secolo, il reliquiario
del cranio di Santo Stefano Protomartire, patrono
della città, e il "Reliquiario del preziosissimo
sangue", contenente, secondo la tradizione, terra
sopra la quale passò Gesù sanguinante,
oltre ad altre reliquie e arredi sacri. Sulla costa
si trova il Santuario della Madonna dell'Angelo, ricostruito
nel XVII secolo su una preesistente chiesa di pianta
basilicale, e ristrutturato nel 1944. Da sempre meta
di devoti pellegrini, conserva, sotto la volta affrescata,
oltre alla stupenda statua lignea della Vergine col
Bambino, l'altare maggiore barocco, proveniente dal
duomo, e un rilievo dell'Arcangelo S. Michele, opera
dello scultore Andrea dell'Aquila. Ogni anno si svolge
il concorso "Scogliera viva", per il quale
scultori di diverse nazionalità sono chiamati
a decorare gli scogli del lungomare con sculture di
gran pregio, ammirabili tutto l'anno.
Turismo
La cittadina veneta offre ai turisti amanti del mare
18 chilometri di arenile, divisi in due spiagge (di
Levante e di Ponente); a nord la Laguna di Caorle
é l'ideale per escursioni in barca in mezzo
alla natura incontaminata, che tanto piaceva allo
scrittore Ernest Hemingway, il quale la descrisse
nel suo libro Di là dal fiume e tra gli alberi.
Tra le valli e le barene si trovano i "casoni",
tipiche costruzioni usate in passato dai pescatori
durante il periodo della pesca. Il centro storico,
con le sue casette variopinte distribuite fra calli
e campielli, dà l'impressione di camminare
in un piccolo scorcio di Venezia; nel mezzo della
città vi é il porto peschereccio, testimone
della fiorente attività di pesca ed ultimo
baluardo della rete di canali che attraversava la
città vecchia, ora sostituiti dai "Rio
terrà".
Cenni
storici
Le radici di Caorle affondano nel I secolo a.C. (il
nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa
delle capre selvatiche che vi pascolavano o in riferimento
ad una dea locale), come testimoniano numerosi ritrovamenti
di epoca romana (ad esempio l'ara Licovia, altare
sacrificale custodito ora nel duomo). La città
crebbe in importanza perché porto della vicina
Concordia in posizione strategica presso la foce del
Lemene. In seguito alla calata degli Unni, molti abitanti
di Concordia si spinsero dall'entroterra alla costa.
Caorle, divenuta l'erede della città, fu fatta
sede vescovile (VI sec.). L'attuale cattedrale, risalente
all'XI secolo, fu edificata su una pre-esistente basilica
di questo periodo, i cui resti sono conservati oggi
all'interno del duomo, nelmuseo annesso e nei giardini
della canonica. Nei successivi secoli le sorti di
Caorle furono legate a quelli della Repubblica Serenissima,
con l'alternarsi di concessioni e privazioni di privilegi
sulla pesca e sul controllo delle acque. L'arrivo
di Napoleone portò Caorle alla decadenza. Nel
1818 fu soppressa la diocesi, e da allora il territorio
di Caorle fu annesso al patriarcato di Venezia.