Monteriggioni
è un comune della provincia di Siena. Il nucleo
di Monteriggioni è un piccolo borgo fortificato.
Il territorio di Monteriggioni presenta al suo interno
tratti fisici estremamente differenziati: si può
infatti notare facilmente come attorno al rilievo
del Montemaggio siano presenti alcune piccole pianure
come Pian del Lago e il Canneto alternate ad una serie
di piccole valli formate da torrenti e ruscelli che
caratterizzano la parte centrale e orientale del territorio.
Uno dei borghi più antichi del territorio è
quello di Abbadia Isola, oltre Abbadia è possibile
visitare Strove, un antichissimo borgo di poco posteriore
al VI secolo, con una preziosa pieve a capanna. All'interno
delle ex paludi del Canneto e nei pressi di Scrana
si trova una necropoli etrusca, risalente al IV secolo
AC. Altri luoghi di notevole importanza sono il trecentesco
Castello della Chiocciola e la villa di Santa Colomba
che, a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, fu
la residenza del signore di Siena Pandolfo Petrucci.
ETIMOLOGIA
Si crede che derivi dal latino mons regis, ossia "monte
del re". Sarebbe la forma accrescitiva: Monte
Reggi e poi Monte Reggioni riferendosi ad una proprietà
longobarda.
IL
CASTELLO
Il Castello di Monteriggioni fu costruito dai senesi,
per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari,
in un periodo compreso tra il 1213 e il 1219. Il terreno,
acquistato dalla famiglia nobile Da Staggia, era la
sede di un'antica fattoria Longobarda (la denominazione
di Montis Regis probabilmente indicava un fondo di
proprietà regale o che godeva di esenzioni
fiscali da parte della corona).
La costruzione del castello ad opera della Repubblica
di Siena ebbe principalmente scopo difensivo, in quanto
il borgo sorse sul monte Ala in posizione di dominio
e sorveglianza della via Cassia o Francigena, per
controllare le valli dell'Elsa e dello Staggia in
direzione di Firenze, storica rivale di Siena.
L'edificazione praticamente ex novo di un castello
rappresentava una novità nella politica espansionistica
senese: in precedenza, infatti, la città aveva
acquistato castelli già esistenti, come quello
di Quercegrossa.
Il tracciato circolare delle mura fu ottenuto semplicemente
seguendo l'andamento naturale della collina. Per limitare
al massimo i punti deboli furono edificate solamente
due porte, poste in direzione diametralmente opposta.
Non c'è accordo degli storici sull'eventuale
presenza del ponte levatoio. Certa è invece
la presenze delle saracinesche, ovvero spesse porte
di legno ricoperte di ferro che venivano azionate
tramite carrucole. Anche oggi le due porte presentano
i segni dei cardini e delle buche causati delle stanghe
di chiusura. Sulla porta San Giovanni si possono anche
notare i segni del rivellino, un'altra struttura difensiva
di forma rettangolare collocata di fronte alla porta
e anch'essa dotata di un ponte levatoio o di una seconda
porta.
Il Castello di Monteriggioni era inoltre circondato
dalle cosiddette carbonaie, ovvero fossati pieni di
carbone che veniva incendiato per respingere gli assalti.
Il diametro del castello è di 172 metri, circondato
da una massiccia cinta muraria di forma ellittica
dello spessore di ben 2 metri, intervallata da 15
torri e due porte, che cinge un colle chiamato monte
Ala. Le torri, oggi, si elevano al di sopra delle
mura per 6,5 metri, con uno spessore di 4x6 metri,
e ne sono visibili soltanto 11: le altre quattro sono
state ridotte al livello delle mura. Sopra la cinta
muraria correva un camminamento che percorreva l'intero
perimetro. Nel 2005 sono state ricostruite alcune
parti del camminamento, da cui è possibile
godere di una vista unica e suggestiva.
La Porta Franca o Romea (orientata verso Siena) sorge
alla base di un torrione mentre quella di S.Giovanni
(verso Firenze) si apre nelle mura ed è difesa
da una delle torri del perimetro fortificato.
Entrando dalla Porta Franca o Romea, che in origine
era dotata di una pesante cancellata che veniva abbassata
in caso di pericolo, si accede a Piazza Roma, il cuore
del borgo. La piazza in origine era "a sterro",
ovvero senza pavimentazione, ma fu lastricata negli
anni '60 con pietra proveniente dalle cave di Rosia
(detta Pietra di Torre). A tutt'oggi la piazza è
circondata da giardini e orti, molto importanti in
passato per permettere la sopravvivenza della popolazione
anche in caso di assedio.
Sulla piazza si affaccia la Chiesa di Santa Maria
Assunta.
ECONOMIA
Nel passato l'economia di Monteriggioni era a carattere
prevalentemente agricolo e pastorale. Prosperavano
infatti coltivazioni di viti ed olivi alternate a
zone boschive che erano in grado di offrire il nutrimento
necessario all'allevamento di bovini e suini, oltre
al legname ed al carbone. Attualmente del settore
agricolo rimangono solamente la coltivazione di cereali
e dell'uva, mentre si è avuto uno sviluppo
in senso industriale nel settore enologico, chimico,
alimentare, della lavorazione del ferro e dell'arredamento.
Sono presenti anche aziende artigiane che producono
ceramiche, lavori in legno, in marmo ed in granito.
All'interno del borgo, inoltre, operano molte rivendite
di vino Chianti e negozi di artigianato e antiquariato.
Un'altra risorsa fondamentale per l'economia del luogo
è ovviamente rappresentata dal turismo.