Castiglione
d'Orcia è un comune della provincia di Siena.
Situato al centro della Val d'Orcia, a poca distanza
dalla strada statale Cassia, arroccato su una collina,
propaggine della pendice settentrionale dell'Amiata,
a lato della valle, comprende anche le frazioni di
Rocca d'Orcia, borgo medievale situato su un colle
roccioso impervio sopra il quale svetta la Rocca di
Tentennano (o Tintinnano), e di Bagni San Filippo,
località termale.
ETIMOLOGIA
Il nome Castiglione si lega alle funzioni di difesa
a cui assolveva la zona, dotata di un castello. La
specifica si riferisce alla posizione del paese, collocato
in Val d'Orcia.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Santi Stefano e Degna
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Chiesa di San Simeone (in località Rocca d'Orcia)
Chiesa di San Biagio (in località Campiglia
d'Orcia)
Chiesa dell'Ermicciolo (in località Vivo d'Orcia)
DA
VEDERE
Il monumento più conosciuto all'interno del
territorio comunale di Castiglione d'Orcia è
senz'altro la torre della Rocca di Tentennano. Questo
imponente cassero è posto sulla cima di un
colle calcareo che svetta sulla val d'Orcia e sovrasta
il piccolo borgo medievale di Rocca d'Orcia. La rocca
fu da sempre un insediamento strategico per le sentinelle
che sorvegliavano la Val d'Orcia tra il IX e il XIV
secolo. Fu teatro di un duro scontro fra la famiglia
dei Salimbeni e la Repubblica di Siena, la quale riuscì
a riottenerla nel 1408. Dopo altri due secoli di utilizzo
come punto di vedetta, la rocca fu di nuovo teatro
dell'ultimo scontro che la vide protagonista, nel
XVI secolo fra senesi e fiorentini. Da notare che
in entrambe le battaglie la Rocca fu conquistata solo
grazie a tradimenti delle forze che la presidiavano.
Sebbene molte persone ritengano la Rocca di Tentennano
parte integrante del paese di Castiglione d'Orcia,
è giusto sottolineare che storicamente i due
borghi, per quanto vicini, hanno sempre seguito vicende
storiche ben distinte, almeno fino al 1777, anno in
cui il Comune della Rocca è stato fuso con
quello di Castiglione. Altra rocca importante è
quella Aldobrandesca, sulla sommità di Castiglione
d'Orcia, che "guarda" quella di Tentennano,
mentre di notevole interesse artistico sono la Piazza
il Vecchietta, dedicata a Lorenzo di Pietro (1412-1480)
detto appunto il Vecchietta nato a Castiglione. La
piazza è situata nel cuore del centro storico
e è sede del Comune: in pendio e lastricata
con un acciottolato in pietre non lavorate, ha al
centro una pozzo in travertino del XV secolo. All'interno
del palazzo del comune è conservato un affresco
di scuola senese (Madonna con Bambino e due Santi)
proveniente da Rocca d'Orcia. Altri monumenti da visitare
sono la chiesa di Santa Maria Maddalena e la pieve
dei Santi Stefano e Degna. La Chiesa di Santa Maria
Maddalena ha origine romanica e restaurata di recente.
La pieve dei Santi Stefano e Degna è stata
sempre considerata il più significativo edificio
religioso di Castiglione, la facciata è cinquecentesca
mentre l'impianto è romanico. La chiesa è
considerata per la ricchezza delle opere d'arte in
essa contenute, tra queste una Madonna col Bambino
di Simone Martini e un'altra Madonna col Bambino di
Pietro Lorenzetti. Fra i luoghi di culto vanno segnalati
inoltre la chiesa e la grotta di San Filippo Benizi,
la chiesa di San Biagio, la chiesa della Compagnia
di San Giovanni Battista, la chiesa della Madonna
delle Querce, la chiesa della Madonna delle Grazie
di Manno, la chiesa di San Sebastiano, la chiesa di
San Simeone e l'eremo del Vivo con la pieve di San
Marcello e l'oratorio di San Bartolomeo.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Si hanno notizie del centro dal 714 quando era certamente
possedimento degli Aldobrandeschi e aveva il nome
di Petra. Nel 1252 divenne Libero Comune, ma la sua
indipendenza durò al massimo un secolo; nel
1274 venne incluso nella Contea di Santa Fiora con
la spartizione dei possedimenti della famiglia Aldobrandeschi.
Nel Trecento si sa con certezza che era già
possedimento di Siena, che successivamente la concesse
a famiglie potenti in cambio di favori di natura finanziara,
come i Piccolomini prima e i Salimbeni successivamente,
che usarono Castiglione d'Orcia proprio come una delle
basi per la loro rivolta contro i senesi. Successivamente
Castiglione passò in mano ai fiorentini, che
nel 1605 la affidarono ai nobili bolognesi della famiglia
Riario.