Castellina
in Chianti è un comune della provincia di Siena
in Toscana. Il territorio comunale si estende per
99,45 chilometri quadrati ed è posto sulle
colline a cavallo tra la Val d'Elsa, la Val di Pesa
e la Valle del fiume Arbia. Il dislivello altimetrico
va da un minimo di 180m s.l.m. nella zona di Castellina
Scalo ad un massimo di 626 m s.l.m. nella zona del
Monte Cavallaro; il capoluogo è posto a 578m.
Il suo territorio è interamente compreso nel
Chianti Classico. Confina con i comuni di Greve in
Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Castelnuovo
Berardenga, Monteriggioni, Poggibonsi, Barberino Val
d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. Il centro storico
di Castellina è stato interamente restaurato
negli ultimi anni, grazie al boom turistico legato
al Chianti Classico. L'abitato però presenta
caratteri architettonici abbastanza modesti anche
se sono da segnalare dei palazzotti tardo rinascimentali
di maggior pregio quali il Palazzo Ugolini-Squarcialupi
e il Palazzo Bianciardi. Da menzionare Localita' Molino
Nuovo (direzione Greve), caratteristico abitato storico
del 1400,ove svetta la torre di Grignano appartenuta
al papato.
ETIMOLOGIA
La prima parte del nome è un diminutivo di
castello (che deriva dal latino castrum o castellum,
ossia villaggio fortificato). La specifica è
identificativa del luogo e probabilmente deriva dal
nome etrusco di persona Clante o Clanti.
DA VEDERE
Tumulo di Montecalvario
A breve distanza sulla statale 222 si incontra questo
famosissimo monumento etrusco: una Tomba a Tumulo
di notevoli dimensioni dal diametro di 50 metri, costituita
da quattro tombe ipogee risalenti al VII-VI secolo
a.C. disposte seguendo i punti cardinali.
Necropoli del Poggino
Si trova nei pressi di Fonterutoli ed è composta
da quattro tombe a camera risalenti al periodo orientalizzante-arcaico
(VII-VI secolo a.C.). Da segnalare per questo monumento
un interessante sistema di didascalizzazione presente
in loco.
Chiesa di San Salvatore a Castellina
L'edificio è di origine medievale ma mostra
strutture moderne in stile neoromanico.
Chiesa di San Martino a Cispiano
È di pertinenza della chiesa una Croce quattrocentesca
in bronzo dorato attribuita ad un artista prossimo
al senese Francesco d'Antonio, attualmente conservata
nella parrocchiale di Castellina in Chianti.
Chiesa di San Giorgio alla
Piazza
Di origine romanica e attestata già nel 1084,
conserva nella facciata a capanna parte dell'originario
filaretto.
Pieve di San Leonino in Conio
L'aspetto medievale è dovuto ai ripristini
ottocenteschi che hanno riguardato anche la decorazione
a stelle delle volte interne.
Pieve di Santa Cristina a Ligliano
Il papa Clemente III, nella bolla del 20 aprile 1189
all'arcivescovo di Siena Bono, dichiarò questa
pieve come diocesi senese. Nel 1576 i terreni della
chiesa divennero proprietà dell'Arcispedale
di Santa Maria Nuova di Firenze, che li tenne fino
al 1779. Poi la proprietà passò ai Pozzesi
e, nel 1923, ai Berlingieri.
Pieve di Sant'Agnese in Chianti
Della chiesa si hanno memorie fin dal 1046, quando
risulta appartenente alla diocesi di Siena. L'attuale
edificio, a tre navate divise da pilastri quadrati
e concluse da altrettante absidi, è stato in
gran parte ricostruito a seguito dei danni subiti
durante l'ultima guerra.
Canonica di San Michele a Rèncine
Questa chiesa si trovava entro la cinta muraria del
castello di Rèncine, del quale restano poche
mura e la base di una torre. Si ha notizia di esso
fin dal 1054, da un atto del proprietario, stipulato
per la vendita dei fondi nel territorio di Rèncine.
Rocca
È una massiccia costruzione che sorge sulla
piazza principale con un torrione trecentesco merlato
dalla cui sommità si può ammirare un
notevole paesaggio chiantigiano. La rocca, dal 21
aprile 2006, è sede del Museo archeologico
del Chianti senese. Il museo, realizzato utilizzando
tecnologie innovative, presenta la storia dei paesaggi
antichi dell'intero territorio chiantigiano, oltre
a Castellina comuni di Castelnuovo Berardenga, Gaiole
in Chianti e Radda in Chianti.
Mura di Castellina in Chianti
Nel corso dei secoli sono state quasi interamente
demolite ma ancora oggi è possibile ricostruire
l'andamento e i caratteri delle fortificazioni quattrocentesche.
Le mura sono ancora ben riconoscibili nel lato nord,
dove è ottimamente conservato il camminamento
seminterrato, l'attuale Via delle Volte, e su questa
parte delle fortificazioni erano poste delle torri
rompitratta per il tiro di fiancheggiamento. Nel circuito
murario si aprivano due porte: la porta Senese e la
porta Fiorentina, quest'ultima demolita dopo la seconda
guerra mondiale perché ritenuta pericolante.
Il lato sud è completamente sparito ma è
su questa parte delle mura che è collocata
la Rocca.
ORIGINI E CENNI STORICI
Il tumulo di Montecalvario, una tomba etrusca posta
nei pressi dell'abitato e datata VII-VI secolo a.C.
e la Necropoli del Poggino, posta nei pressi di Fonterutoli,
attestano la presenza degli etruschi nella zona. Stando
alle campagne di scavo effettuate a partire dagli
anni ottanta nella zona di Castellina era certa la
presenza di un centro abitato di notevole dimensione;
centro abitato che doveva essere situato il località
Salingolpe, a poche centinaia di metri dall'odierna
Castellina. Maggiori sono le testimonianze di epoca
medievale. I primi documenti certi risalgono all'XI
secolo quando la zona era un feudo dei nobili del
Castello del Trebbio, una famiglia imparentata con
i conti Guidi. Nel XII secolo Castellina passò
sotto l'influenza di Firenze e nel 1193 venne siglato
un accordo tra i signori del Trebbio e Firenze nel
quel venne concesso ai fiorentini di presidiare militarmente
i castelli del Trebbio e di Castiglione (l'attuale
Castellina). Dopo il Lodo di Poggibonsi del 1203,
atto in cui vengono sanciti i confini chiantigiani
tra Firenze e Siena, Castellina si trovò a
essere una degli avamposti fiorentini più importanti
visto che era posta sulla strada più diretta
che metteva in comunicazione le due città rivali.
Nel XIV secolo Castellina diventa uno dei capisaldi
della Lega del Chianti, tanto da essere a capo di
uno dei terzieri in cui era divisa. Il Terziere di
Castellina amministrava la parte del Chianti che digrada
verso la Valdelsa. Nel 1397 fu saccheggiata e interamente
bruciata dalla truppe del Duca di Milano Gian Galeazzo
Visconti comandate da Alberico da Barbiano. Nel 1400
fu deciso di fortificare Castellina, e nell'elenco
delle riformagioni conservato presso l'Archivio di
Stato di Firenze si trova scritto: « in loco
qui dicitur la Castellina fiat fortilitia».
I lavori però dovettero procedere a rilento
tanto che nel 1430 gli operai dell'Opera del Duomo
furono incaricati di fortificare Castellina insieme
a Staggia Senese e Rencine; a stabilire il tipo di
interventi necessari e a fare una stima dei costi
fu inviato Filippo Brunelleschi. Nel 1452 le mura
di Castellina subirono l'assalto delle truppe aragonesi
ma resistettero. Molto diversamente le cose andarono
nel 1478 durante la seconda invasione aragonese del
Chianti quando Castellina venne conquistata dalla
truppe senesi e napoletane. In quell'occasione la
difesa di Castellina venne diretta personalmente da
Giuliano da Sangallo mentre a comandare gli assedianti
c'era Francesco di Giorgio Martini. L'occupazione
senese durò fino al 1483 quando venne ripresa
dai fiorentini. Nel 1774 con la riforma amministrativa
del Granduca Pietro Leopoldo, Castellina diviene sede
di Comunità dal quale deriverà l'attuale
comune.
FRAZIONI
- San Leonino
- Fonterutoli - È situata nel cuore della zona
del Chianti, lungo la Strada Statale 222 “Chiantigiana”
poco oltre Castellina in Chianti, in direzione Siena.
Da qui si gode di un panorama unico, si vedono infatti
Siena e si domina sul paesaggio della Valdelsa senese.
La località ha origini antiche tanto da essere
già conosciuta ai tempi di etruschi e romani
("Fons Rutolae" e "Fons Rutilant").
Nel 998, come ricorda anche una targa posta al centro
del borgo, Ottone III mise fine alle contese tra le
potenti Diocesi di Siena, Fiesole ed Arezzo, stabilendo
confini e possessi. Durante le guerre tra Siena e
Firenze, fu sede degli accordi che posero fine alla
disputa dei territori del Chianti. Si narra che secondo
gli accordi, il confine dovesse essere stabilito nel
punto di incontro tra un cavaliere fiorentino ed un
cavaliere senese che sarebbero dovuti partire dalle
rispettive città al primo canto del gallo:
l’incontro tra i due cavalieri sarebbe avvenuto
proprio vicino a Fonterutoli. Il Castello di Fonterutoli
è tuttora proprietà della Famiglia dei
marchesi Mazzei che vi si stabilì fin dal 1435.
Il suo aspetto non è cambiato molto nel corso
dei secoli, conservando alcune costruzioni originarie.
Solo il Castello originario è stato sostituito
dalla villa padronale alla fine del XVI secolo.
ELENCO LOCALITA'
Canale
Casanuova di Pietrafitta
Caselle Sant'Agnese
Cavallari
Cignanbianco
Cogne
Crocefiorentina
Fioraie
Lilliano
Macie
Piazza
Rencine
San Quirico
Santa Maria a Grignano
Sant'Agnese
Tolena
Topina
Tregole