Casole
d'Elsa è un comune della provincia di Siena
in Toscana. Vi si svolge un palio a cui partecipano
le contrade di Rivellino, Pievalle (nate entrambe
nel 1984 dalla divisione della contrada di Casole),
Casole Campagna, Il Merlo, Cavallano e Monteguidi.
Il territorio comunale, per buona parte all'interno
della Montagnola senese, confina con quello di Pomarance,
in provincia di Pisa per un tratto di soli 45 m di
lunghezza. Casole d'Elsa è Medaglia di bronzo
al Merito Civile con la seguente motivazione: «Comune
situato in posizione nevralgica, durante l'ultimo
conflitto mondiale, fu teatro di numerosi e violenti
bombardamenti aerei e terrestri che causarono numerose
vittime civili e distruzione della quasi totalità
delle abitazioni. La popolazione cercò di trovare
rifugio nella campagna circostante e seppe resistere
con dignità e coraggio alle più dure
sofferenze.» (giugno - luglio 1944).
ETIMOLOGIA
Denominato Casole fino al 1862. La prima parte del
nome deriva dal latino casula, ossia casetta o capanna.
La specifica si riferisce al vicino fiume Elsa.
IL MUSEO ARCHEOLOGICO E DELLA
COLLEGIATA
Il museo d'arte sacra è situato nei locali
della canonica della collegiata di Santa Maria Assunta
ed è stato inaugurato nel 1996, primo tra i
musei d'arte sacra dell'area senese. Al primo piano
sono conservate opere che testimoniano l'antico patrimonio
storico del territorio di Casole d'Elsa. Tra questi
spicca la Madonna col Bambino, risalente al secondo
decennio del XIV secolo. Sono inoltre presenti una
Maestà del pittore di scuola duccesca conosciuto
come Maestro di Monterotondo, attivo alla meta del
XIV secolo, un graduale et kyriale datato 1344 proveniente
dalla Collegiata di Casole, caratterizzato da numerose
iniziali figurate dipinte da Lippo Vanni. È
inoltre presente un gruppo di opere risalenti al XV
secolo. Tra le opere di quel periodo le più
significative sono un trittico raffigurante la Madonna
col Bambino, San Giuliano e San Donato vescovo, opera
attribuita ad un pittore indicato come Primo Maestro
di Lecceto (inizio XV secolo), Madonna con Bambino
e due angeli, opera di Domenico di Michelino, Madonna
col Bambino e quattro santi, di Neri di Bicci. E infine
una pala d’altare raffigurante Madonna col bambino
e santi sopra la quale è posta una lunetta
raffigurante la Strage degli innocenti firmata da
Andrea di Niccolò e datata 1498. Sono inoltre
qui custoditi una tavola della metà del XVI
secolo raffigurante La Visitazione della Madonna a
Sant'Elisabetta, opera di Marco Bigio, un allievo
del Sodoma, i Misteri del Rosario opera suddivisa
in quindici quadretti realizzati da Alessandro Casolani
alla fine del XVI secolo. Sempre dello stesso autore
è esposta anche una Madonna col Bambino. Inoltre
sono presenti due testate lignee che in origine formavano
un cataletto, arredo tipico e comunissimo in area
senese, con le facciate dipinte da Bernardino Mei
(XVII secolo) un allievo di Rutilio Manetti. Il Museo
raccoglie, ospitati in grandi vetrine, paramenti sacri,
candelieri, carteglorie, reliquiari e numerosi ostensori
dei secoli XVIII e XIX. Al secondo piano è
ospitato un piccolo museo archeologico che raccoglie
opere prevalentemente etrusche provenienti dalla necropoli
di Orli: urne cinerarie, corredi funebri e manufatti
in pietra e bronzo.
DA VEDERE
Chiesa di San Niccolò
Collegiata di Santa Maria Assunta
Pieve dei Santi Maria e Gervasio a Marmoraia
Pieve di San Giovanni Battista a Mensano
Chiesa dei Santi Andrea e Lorenzo
Pieve di San Giovanni Battista a Pievescola
Villa La Suvera in località Pievescola
Villa San Chimento in località Scorgiano
Foresta di Berignone e i boschi della Montagnola Senese.
ORIGINI E CENNI STORICI
L'antico castello di Casole d'Elsa è ricordato
fin dall'inizio dell'XI secolo come importante capisaldo
dei vescovi di Volterra in un territorio disputato
da Volterrani, Senesi e Fiorentini. Passato sotto
il dominio senese a seguito della Battaglia di Montaperti
(1260), il borgo fu ampliato con nuove fortificazioni
ricevendo la struttura toponomastrica che ancora oggi
lo contraddistingue. Dal XVI secolo le vicende di
Casole seguono quelle del granducato di Toscana e
quindi del nuovo Stato Italiano. Il borgo fu oggetto
di gravissime distruzioni al passaggio del fronte
nel corso della Seconda guerra mondiale (luglio 1944).