Abbadia
San Salvatore è un comune di 6.816 abitanti
della situato nella parte senese del Monte Amiata.
Da rilevare anche la presenza di alcuni importanti
mobilifici. La cittadina dell'estremo lembo meridionale
della Toscana non è solo meta di turismo, ma
anche stazione climatica e luogo di vacanza abituale
per numerosi villeggianti
ETIMOLOGIA
Il nome si riferisce all'abbazia benedettina fondata
nel 743 dal re longobardo Rachis dedicata al Salvatore
intorno alla quale sorse il primo nucleo abitativo
del paese di cui oggi rimangono solo la chiesa e la
cripta. Deriva dal latino abbatia, ossia abbazia,
con la successiva modifica della t in d.
EDIFICI
RELIGIOSI
Abbazia di San Salvatore
Chiesa della Madonna dei Remedi (XVII
secolo)
Chiesa della Madonna del Castagno
Chiesa di San Leonardo
Chiesa di Santa Croce
Chiesa di Santa Maria dell'Ermeta
Croce del Monte Amiata
MUSEI
Parco Museo Minerario
DA VEDERE
Grotta dell'Arciere
TEATRI
Teatro Servadio
Cinema Teatro Amiata
ORIGINI
E CENNI STORICI
La storia ha riservato a questa località fasi
di prestigio temporale in cui il Monastero, prima
benedettino poi cistercense, ha esercitato un potere
di rilievo in ampi territori posti sul versante orientale
e su quello occidentale dell'Amiata. L'abbazia ebbe
fortuna alterne, dovute anche ai frequenti scontri
sia con la potente casata degli Aldobrandeschi, sia
con gli Orsini e in genere con gli alleati degli imperatori,
soprattutto quando questi mantenevano rapporti conflittuali
con il Papato di Roma; fu infine soppressa nel 1782.
Da ricordare come dall'abbazia stessa provenga il
celebre Codex Amiatinus, risalente al VII secolo,
attualmente conservato presso la Biblioteca Laurenziana
di Firenze. Degni di nota, oltre al borgo medievale,
caratteristico di quasi tutti i comuni amiatini, il
Palazzo del Podestà, realizzato nel XV secolo
e la chiesa di Santa Croce. Abbadia San Salvatore,
oggi uno dei centri turistici più importanti
del monte Amiata e della stessa Toscana, rievoca l'ormai
trascorsa epoca della produzione del mercurio, proveniente
dal suo minerale di base (il cinabro) che si estraeva
in una miniera limitrofa allo stesso paese, ma anche
in altri siti dell'Amiata. Oggi del mercurio, non
più prodotto da oltre cinquant'anni, rimane
una memoria conservata in un interessante museo ricavato
in un'area cittadina riqualificata a destinazione
artigianale.