Pasturana
è un comune della provincia di Alessandria,
situato nell'alto Monferrato, a pochi km da Novi Ligure.
MANIFESTAZIONI
Sagra
del corzetto (pasta alimentare in dischetti).
Stand gastronomici e dimostrazioni di lavori con
macchine agricole il 1° week-end di settembre.
Artebirra;
festa della birra artigianale italiana il 1º
o 2º week-end di giugno.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa Parrocchiale di San Martino
Oratorio
della Santissima Trinità
Palazzo Spinola
Scalinata detta "U sè", luogo della
battaglia napoleonica del 1799.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le prime notizie compaiono nel 951 quando Ottone
I sposa la regina Adelaide e le riconferma in dote
tutte le "Cortes" che già prima
possedeva e cioè: Baserigutia, Frisinaria,
Pozzolo, Pastoriana ecc.... "cun Corum pertinentiis".
La regina Adelaide donò molte terre al monastero
di S. Salvatore di Pavia tra cui Pasturana. Tale
donazione fu confermata con diploma di Ottone I
Imperatore, suo marito, fra il 956 ed il 979. Non
esiste più tale atto, ma esso è citato
nell'atto di Ottone II, suo figlio, a lui succeduto
nel 981. Ottone III con diploma dell'anno 1000,
6 luglio, confermò definitivamente le disposizioni
della nonna Adelaide. Dal monastero di S. Salvatore
passò ai marchesi di Gavi poiché nell'atto
di conversione degli alessandrini con quei marchesi
"conchiuso il giorno dell'Assunzione di Maria
Vergine nell'anno 1172 questi si obbligarono ad
aiutare essi, marchesi, a tenere Gavium, Montaldum,
Pasturanam, ecc...". Pasturana viene citata
nel 1179 fra gli alessandrini e Fresonara per lo
sbocco verso l'alta val d'Orba. Presto la accusarono
i genovesi i quali non potendola difendere la consegnarono
agli alessandrini nel 1182. Nel maggio del 1202
Genova e Tortona rinnovano il patto per la tutela
della strada fra le due città attraverso
Gavi. Con quel patto Tortona rinuncia ai suoi diritti
su Gavi, Pasturana , ecc....
Con questo atto, unito a quello del 1182 con gli
alessandrini Genova stabilisce il controllo assoluto
sul traffico transappenninico fino al territorio
di Basaluzzo. Opizzino Spinola, potentissimo, che
nell'oltregiogo aveva organizzato lo "Stato
degli Spinola di Luccoli" nel 1309 aveva in
questa zona molti possedimenti tra cui Mongiardino,
Pasturana, Castelletto d'Orba, Serravalle ecc....
Nel settembre di quell'anno Francesco Freschi, vicario
del comune di Genova, con 400 cavalieri e molti
fanti distrugge Busalla, considerata la fortezza
degli Spinola. Opizzino, che allora dimorava a Gavi,
reagì distruggendo Montaldo e Voltaggio costringendo
i genovesi a trattare. La trattativa si concluse
con la liberazione dei prigionieri e la restituzione
di tutte le proprietà che gli Spinola possedevano
al 9 luglio 1309. A seguito di tale accordo l'Imperatore
Enrico VII del Sacro Romano Impero concedeva investitura
ad Opizzino Spinola di Luccoli sul castello e borgo
di Serravalle, sul castello e borgo di Pasturana,
Castelletto d'Orba, S.Cristoforo, Cremante, Valle
Scrivia (Borgo Fornari), ecc.... Opizzino morì
a Serravalle nella battaglia dei Gavi nel 1335.
non avendo figli maschi lasciò molti feudi
al suo grande amico Giovanni, marchese di Monferrato
fra cui Pasturana. Pasturana fu DA venduta a Paleologo,
figlio bastardo di Giovanni a Bongiovanni Trotti
e il 30 gennaio 1430 il Duca Filippo Maria Visconti,
per meriti acquisiti nella difesa di Forlì,
lo nomina con il figlio Franceschino " Signore
di Pasturana". I Trotti regnarono a Pasturana
fino al 1601 quando Baldassarre e Giulio Trotti
la vendono ai fratelli Angelo e Vincenzo Lomellini.
Con regio diploma datato 5 ottobre 1636 Pasturana
viene infeudata al conte Filippo Spinola. Si presume
che sia il conte a dare inizio alla costruzione
dell'attuale castello-palazzo per il figlio Massimiliano
nato nel 1626 , prediletto fra i suoi dieci figli,
al quale lasciò enormi ricchezze. Gli Spinola
rimangono a Pasturana fino al 13 giugno 1933 quando
Carlo e Bendinelli in difficoltà economiche,
vendono le loro proprietà, fra cui il castello
, alla nobildonna Emilia Balduini, moglie del marchese
Gavotti, le cui figlie sono le attuali proprietarie.
Pasturana fu epicentro nella battaglia del 1799
fra gli astro-russi e i francesi di Napoleone. In
questa battaglia morirono circa 6500 francesi, 4500
furono fatti prigionieri e fra questi tre generali
(Colli, Perignon, Gronchi ) arrestati proprio a
Pasturana.
Nel 1824 la peste a Pasturana miete 42 vittime.
Nel 1840 Pasturana conta 502 abitanti.
Nel 1860 di peste muoiono 32 persone.
Nel 1864 Patrurana è comune del mandamento
di Capriata, provincia di Novi, diocesi di Alessandria
e dipende dal senato di Genova.
Nel 1918 la pestilenza denominata "spagnola"
causa una ventina di morti.
Nel 1931 Pasturana conta 820 anime, nel 1936 gli
abitanti sono 806.
Nella prima guerra mondiale 12 pasturanesi non torneranno
a casa.
Nella seconda guerra mondiale subisce l'occupazione
tedesca. I pasturanesi collaborano attivamente con
la resistenza con varie modalità e fra loro,
Drecco Ugo con il nome di battaglia "Severo"
è vice comandante della brigata partigiana
"Capurro Val Lemme" e fu con questa unità
operativa, fra i primi ad entrare in Novi per liberarla
dai tedeschi. I caduti in quella guerra furono quattro.