Merate
è un comune della provincia di Lecco, in Lombardia.
Merate è la cittadina fulcro dell'area nota
appunto come Brianza meratese o Meratese, zona della
Brianza in provincia di Lecco. È distesa su
un territorio collinare, tipico delle prealpi lombarde
di cui fa parte. È popolata, con una densità
abitativa di 811 ab./km². Copre una superficie
di 11,07 km² situati mediamente a 298 m s.l.m..
Confina con i comuni di: Calco, Cernusco Lombardone,
Imbersago, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago,
Robbiate e Ronco Briantino (MB). Oltre alla lingua
italiana, a Merate è utilizzato il dialetto
brianzolo, una variante della lingua lombarda. Come
tutti i dialetti lombardi occidentali, anche il brianzolo
è sostanzialmente una lingua romanza derivata
dal latino. Attualmente, l'uso del brianzolo sta lentamente
regredendo, anche se in misura minore di altri dialetti
lombardi, soprattutto quelli parlati nelle città.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Melus con l'aggiunta
del suffisso -ate che indica appartenenza.
L'OSSERVATORIO
ASTRONOMICO
Già alla fine dell'Ottocento l'inquinamento
luminoso e le vibrazioni indotte dal passaggio delle
prime vetture tranviarie erano tali che all'Osservatorio
Astronomico di Brera, insediatosi nel Settecento presso
lo storico palazzo di Brera nel centro di Milano,
gli astronomi incontravano serie difficoltà
nelle loro osservazioni. L'idea di costruire una nuova
sede osservativa fuori città si concretizzò
solo negli anni venti con l'acquisto della villa San
Rocco e la sua conversione nell'attuale osservatorio
astronomico (1923). Questa era stata nei secoli scorsi
convento dei frati Cappuccini, in seguito villa privata,
poi verso la fine dell'Ottocento clinica per le cure
naturali e infine nel corso della prima guerra mondiale
centro di convalescenza per ufficiali. Oggi la Brianza
è una delle aree più densamente popolate
d'Italia e l'inquinamento luminoso è notevole.
Ciò nonostante l'osservatorio di Merate è
attivo nel settore della ricerca stellare e cosmologica
e nel campo della tecnologia dei sistemi ottici, in
cui è leader internazionale nello sviluppo
di tecnologia per la costruzione di ottiche per l'astronomia
X destinate ai telescopi operanti nella regione X
dello spettro elettromagnetico. È anche attivo
per osservazioni minori e per le tesi di laurea e
dottorato degli studenti universitari. Tra le sue
numerose attrezzature vi sono un cannone ionico per
la rifinitura delle ottiche di altissima precisione
operata con il metodo dell'ion beam figuring, unico
esemplare in Italia e tra i pochi nel mondo, e tre
telescopi ottici. Dall'autunno del 2003 è in
corso un programma continuativo a lungo termine di
osservazione di stelle doppie visuali strette, con
la tecnica della speckle interferometria, attuato
allo storico telescopio Zeiss di un metro di apertura.
ENOGASTRONOMIA
La cucina meratese è tipica dell'Insubria e
della Brianza. È legata a tradizioni contadine
e al legame culinario con le zone vicine, soprattutto
con la cucina milanese. Alcuni piatti caratteristici
sono la cassoeula, la büseca, il risotto e la
polenta (abbinata a vari ingredienti).
DA
VEDERE
Palazzo Prinetti
Convento di Sabbioncello
Lago di Sartirana
La torre viscontea
Villa Subaglio; Villa Belgioioso Brivio Sforza; Villa
Crespi; Villa Greppi; Villa Baslini; Villa Confalonieri
(sede di rappresentanza del comune); Chiesa parrocchiale
del XVII secolo; Fondazione Giuseppe Mozzanica.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il nome Melate appare per la prima volta in un documento
del 926 d.C.; etimologie un poco fantasiose ipotizzano
una derivazione dal greco (nero, fosco) per la presenza
di boschi, o da mela per i frutteti della zona. In
un diploma di Federico I, dato a Roncaglia nel 1158
si conferma al monastero di S. Dionigi di Milano la
titolarità del castello di Merate, ordinando
che tutti gli uomini del centro brianzolo giurino
fedeltà all'abate ed ai suoi successori, e
non si prendano più larbitrio di eleggere
propri rappresentanti senza il permesso dell'abate
di S.Dionigi. Quindi siamo in presenza di uno dei
primi liberi Comuni costituiti in un paese della Brianza.
Per secoli poi Merate fece parte della Pieve di Brivio
ma col tempo, a partire dal XVI secolo, divenne più
importante del comune capopieve e nel corso dei primi
anni del XIX secolo prese il suo posto. Durante le
lotte fra i Torriani (della Torre) e i Visconti per
la supremazia a Milano, Merate (soprattutto il castello)
subì notevoli danni. Si riprese verso il XVII
secolo quando, dopo essere stata decimata dalla peste,
divenne uno dei più ricchi comuni della zona,
dopo Lecco. All'inizio del XVI secolo i coniugi Riva
fecero costruire un istituto scolastico, che fu poi
gestito dai padri Somaschi. In questa scuola studiò,
alla fine del XVIII secolo il giovane Alessandro Manzoni,
ed alla sua morte l'istituto fu ribattezzato collegio
Manzoni. Dopo l'Unità d'Italia, Merate crebbe
industrialmente con la creazione di banche e industrie
edili. Alla fine del 1800 fu tra le prime città
italiane ad avere impianti elettrici, il gas e l'acqua
potabile. Il periodo fra le due guerre vide il notevole
sviluppo dell'industria meccanica e tessile. Nel 1926
venne costruito e inaugurato l'osservatorio astronomico,
nello stesso anno il comune si ingrandì territorialmente,
annettendosi alcuni comuni vicini. Nel secondo dopoguerra
l'industria continua a crescere e la popolazione passa
dai circa 9000 abitanti del 1951 ai 14000 odierni.
Dal 1991 ha il titolo di città.