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Lecco
è una delle maggiori città della Lombardia,
e capoluogo della omonima provincia. Lecco sorge,
su un deposito alluvionale, in una conca delimitata
dalle Prealpi e dal Lago di Lecco dove l'Adda riprende
il suo corso. Il territorio cittadino è solcato
da 3 principali torrenti, il Gerenzone il Caldone
e il Bione. Le montagne che formano la conca naturale
dove si adagia l'abitato sono: a Nord il Monte San
Martino, a Est il Monte due Mani, il Pizzo d'Erna
e il Monte Resegone, a Sud il Magnodeno. A Ovest,
sulla riva destra dell'Adda si trova il Monte Barro.
Morfologicamente il territorio lecchese è il
risultato dalle numerose glaciazioni che hanno colpito
il pianeta, circostanza ben evidente nell'aspetto
delle montagne circostanti, una su tutte la Grigna,
che mostrano tutte le caratteristiche dell'escavazione
glaciale.
Sport
Lo sport a Lecco è da sempre legato alle peculiarità
del suo territorio: la montagna ed il lago.
Il gruppo dei Ragni di Lecco è famoso per le
grandi spedizioni alpinistiche e per le sue attività
legate alla valorizzazione della montagna sul territorio.
La Canottieri Lecco, invece da più di un secolo
offre ai lecchesi le strutture per gli sport acquatici,
come il nuoto, la canoa ed il canottaggio ed ha allevato
grandi campioni come Antonio Rossi.
Da una costola di questa società nacque nel
1912 la squadra di calcio della città, la Calcio
Lecco 1912. Il calcio è a tutt'oggi lo sport
più praticato, nelle numerose società
dilettantistiche della città e delle zone limitrofe,
e che raccoglie il maggior numero di tifosi per i
colori blucelesti.
DA
VEDERE
Palazzotto di Don Rodrigo
Torre Viscontea
Villa Manzoni
Villa Gomes
Villa Fiocchi
Villa Eremo
Villa Belgioioso
Chiesa dei SS. Vitale e Valeria
Chiesa dei SS. Materno e Lucia
Basilica di San Nicolò
Chiesa di Santa Marta
Chiesa di Sant'Andrea
Chiesa di San Giovanni Battista
Santuario della Santa Maria Gloriosa
"Casa di Lucia Mondella"
Ponte di Azzone Visconti
Teatro della Società di Lecco
CineTeatro Cenacolo Francescano di Lecco
CineTeatro Palladium di Lecco-Castello
MANIFESTAZIONI
Carnevalone Lecchese (primo sabato di Quaresima)
Storia
Epoca celtica e romana
La storia di Lecco è molto antica, prima dellanno
1000 a.C. piccoli gruppi di Celti emigrarono nel territorio,
probabilmente a scopo di commercio e posero le basi
per la diffusione della loro civiltà in valsassina
e in brianza. Oltre a numerosi ritrovamenti archeologici,
a testimonianza della cultura celtica si possono osservare
numerosi toponimi locali, che presentano la desinenza
-ate o -ago e la radice bar-, tipiche tracce di un
passato celtico. Il nome stesso di Lecco potrebbe
derivare dal celtico Leuki, (una popolazione gallica
che però all'epoca era stanziata in Francia)
anche se più probabilmente è di origine
romana da Leucus (radura).Con larrivo dei romani,
intorno al 200 a.C., Lecco assunse quel significato
strategico, che data la sua posizione ne ha contraddistinto
la storia fino ad oggi, Lecco divenne quindi un importante
snodo viario, qui passava la principale arteria militare
proveniente da Aquileia, attraverso Bergamo, diretta
a Como, la principale città romana delle prealpi.
Alcuni ritrovamenti archeologici indicano che a Lecco,
in zona Santo Stefano, era presente un Castrum, ossia
un campo fortificato, che presumibilmente aveva una
funzione difensiva e di presidio in quanto presso
Olginate (ne rimangono tracce di piloni semisommersi)
un ponte permetteva di passare lAdda.
Il Medioevo
Il periodo cupo delle invasioni barbariche non risparmiò
Lecco, gli scavi di Barra nel Parco del Monte Barro,
testimoniano la presenza di truppe Ostrogote nel territorio,
a loro subentrarono i Longobardi che durante il regno
di Teodolinda dopo aver preso il castello di Lecco
suddivisero il territorio in ducati e
iudiciarie. I Franchi istituirono il Comitato
di Lecco, che comprendeva la Valchiavenna, Porlezza,
lIsola Comacina, la Brianza meratese e la Val
S. Martino. Nei secolo IX e X Lecco fu sede della
Marca Settentrionale. La famiglia comitale ha inizio
col marchese Corrado, suo discendente è quellAttone
che nel 964 guidò la rivolta italiana contro
limperatore Ottone I, il quale soggiornò
a lungo a Lecco e ne fece un caposaldo per la sua
vittoriosa repressione della rivolta, il comitato
di Lecco andò quindi disgregandosi e i suoi
territori vennero acquisiti da altri potentati. In
questo periodo fiorì il potere dei monasteri,
e S.Ambrogio a Milano assunse un enorme potere in
questi territori, infeudando numerosi contadi, come
Limonta e Civenna, ma anche territori limitrofi come
Pescate Galbiate e molti altri. Limperatore
del Sacro Romano Impero Corrado II cercò di
ridare prestigio alla corona, avversando il crescente
potere temporale della Chiesa. Corrado II soggiornò
per alcuni anni a Lecco e fece imprigionare il celeberrimo
vescovo di Intimiano, Ariberto, reo di aver usurpato
Lecco nel 1037. Larcivescovo riuscì a
fuggire e la città si ritrovò coinvolta
in una guerra contro Milano, al termine della quale
ne rimase sottomessa.
Il periodo comunale
Nel 1117 scoppiò una lunga guerra, durata 10
anni, che coinvolse tutti i paesi del lago di Como
e Lugano contro Milano di cui Lecco era alleata. I
lecchesi presero parte allo scontro e nel 1125 con
una flotta di 30 navi assediarono Como e la incendiarono.
I rapporti con Milano furono però sempre molto
tesi, e si arrivò alle armi, dopo alterne vicende
si raggiunse la pace nel 1219 e, nel 1224, si ottenne
il riconoscimento giuridico di alcuni diritti lecchesi.
Nella speranza di affrancarsi dal dominio milanese,
Lecco sostenne limpero, ma alla morte di Federico
II i milanesi attaccarono il castello di S. Stefano
e nel 1250 lo rasero al suolo. Successivamente Lecco
rimase coinvolta nelle lotte tra le potenti famiglie
milanesi dei Visconti e i Torriani, questultimi
proprietari dei territori valsassinesi. Le lotte portarono
Matteo Visconti a distruggere il borgo dando ordine
che non risorgesse mai più (1296). Nonostante
la distruzione Lecco venne ricostruita e successivamente
riconquistata da Azzone Visconti, che edificò
il Ponte Azzone, tuttora esistente e fortificò
il borgo data la sua posizione di confine con Venezia.
La dominazione spagnola
Con la caduta del Ducato di Milano, Lecco passò
alla Spagna, e sotto Carlo V venne trasformata in
una piazzaforte militare. In questo tormentato periodo
si colloca la figura di Gian Giacomo Medici detto
il Medeghino, signore di Musso, un capitano di ventura
che dominò la scena lombarda, dapprima con
azioni piratesche e successivamente con una disinvolta
e machiavellica condotta politica ottenne il dominio
di Lecco, della Valsassina e di parte della Brianza,
dominio che perse quando (momentaneamente) i territori
tornarono sotto Francesco Sforza duca di Milano. Il
Medeghino passò agli ordini di Carlo V e si
fece onore come condottiero sotto limpero. La
dominazione spagnola fu lunga, dispotica e caratterizzata
dal malgoverno, in questo periodo si soffrì,
come tutto il milanese, di pestilenze e carestie,
che il Manzoni ha saputo mirabilmente descrivere nei
Promessi Sposi. Nel 1746 la Lombardia
passò agli Asburgo e Maria Teresa pose Lecco
a capo delle Pievi di Bellano, Mandello, Varenna,
Vedeseta e Valsassina.
La dominazione austriaca
Nel 1784 Giuseppe II del Sacro Romano Impero visita
la città e decide la definitiva soppressione
della cinta muraria. Con la discesa di Napoleone e
la nascita nel 1797 della repubblica Cisalpina la
Riviera di Lecco si trova a far parte del Dipartimento
della Montagna (del quale è la capitale). Nel
1799 le truppe austriache si scontrano in zona con
quelle francesi, in quel di Pescarenico, i francesi
hanno la meglio. Nel 1814 lesercito austriaco
riprende possesso del territorio, sopprime ogni istituzione
francese e nel 1815 Lecco è a capo di un distretto
austriaco. La dominazione austriaca ebbe un effetto
molto importante sulla storia di Lecco, in questo
periodo si collocano numerosi interventi di ammodernamento
e sviluppo del territorio, lintroduzione del
catasto teresiano, ma anche lo sviluppo preindustriale
portarono ad un ritrovato benessere, lindustria
tessile, tradizionale nellarea venne meccanizzata,
e inoltre fiorirono numerose aziende specializzate
nella lavorazione del ferro, tradizione che è
tuttora viva.
Dal Risorgimento al dopoguerra
La prima meta del diciannovesimo secolo, portò
Lecco ad essere uno dei cuori pulsanti della cultura
italiana, gli Scapigliati, il famoso gruppo di letterati
milanesi fecero di Maggianico, uno dei loro luoghi
di ritrovo preferiti. Il fermento culturale del periodo
era associato anche al fermento politico, e Lecco
ed i suoi abitanti ebbero un ruolo molto importante
nel Risorgimento lombardo. Alla notizia dellinsurrezione
milanese contro lAustria marzo 1848
fu un prete, don Antonio Mascari, che dal pulpito
incitava la ribellione. Subito si raccolsero denaro
e volontari. Nella notte tra il 18 e il 19 marzo i
cittadini assediarono il Commissariato e costrinsero
il comandante a cedere le armi, purtroppo come è
noto la rivolta non ebbe successo. Nel59, con
la Seconda Guerra dIndipendenza, Lecco e la
Lombardia, furono unite al Regno Sabaudo, primo troncone
del Regno dItalia. Nel 59, tra laltro,
Lecco riebbe il titolo di città. Primo sindaco
fu il notaio Francesco Cornelio. Negli anni '20 il
regime fascista impose la riunione in un unico comune
di tutti i comuni esistenti nella "piana"
di lecco, le attuali frazioni, dando cosi forma definitiva
all'attuale città. La città in seguito
si sviluppò di pari passo con il paese, fu
centro di aspre lotte sindacali per il miglioramento
delle condizioni negli stabilimenti tessili e dovette
pagare un enorme tributo di sangue nel corso delle
due guerre mondiali, furono molti i caduti ricordati
nei numerosi monumenti presenti in città. Tra
il settembre del 43 e laprile del 45
Lecco si distinse nella resistenza ed è quindi
tra le Città decorate al Valor Militare per
la Guerra di Liberazione perché è stato
insignito nel 1976 della Medaglia d'Argento al Valor
Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per
la sua attività nella lotta partigiana durante
la seconda guerra mondiale.
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Popolazione
Residente 45.501 (M 21.590, F 23.911)
Densità per Kmq: 990,7
CAP
23900
Prefisso Telefonico 0341
Codice Istat 097042
Codice Catastale E507
Denominazione
Abitanti lecchesi
Santo Patrono San Nicolò
Festa Patronale 6 dicembre
Numero
Famiglie 18.973
Numero Abitazioni 20.466
Il
Comune di Lecco fa parte di:
Parco del Monte Barro
Parco dell'Adda Nord
Località e Frazioni di Lecco
Acquate, Belledo, Bonacina, Castello, Chiuso,
Germanedo, Laorca, Maggianico, Malavedo, Olate,
Pescarenico, Rancio, San Giovanni, Santo Stefano
Comuni Confinanti
Abbadia Lariana, Ballabio, Brumano (BG), Erve,
Galbiate, Garlate, Malgrate, Morterone, Pescate,
Valbrona (CO), Valmadrera, Vercurago.
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