Mandello
del Lario è un comune in provincia di Lecco.
La sua altitudine varia dai 200 metri sul livello
del mare (zona a lago), 214 (stazione ferroviaria)
ai 2409 metri della Grigna settentrionale. Negli anni
novanta sindaco di Mandello del Lario è stato
Giorgio Siani, figlio del maestro Dino. Nella primavera
1999 venne sfiduciato dalla sua maggioranza per problemi
di bilancio. La legislatura si concluse con il commissariamento
del Comune. Nella primavera del 2000, ripresentatosi
in virtù del fatto che non aveva concluso il
secondo mandato, vinse di nuovo le elezioni. Alle
elezioni dell'aprile 2005, a causa dello spaccamento
della coalizione di centro-destra in ben tre liste
(di cui una sola di natura politica, mentre le altre
due civiche), vinse la lista civica appoggiata dal
centro-sinistra Casa Comune per Mandello democratica.
Nacque così, a livello nazionale, il cosiddetto
modello Mandello. Le recenti elezioni comunali del
28 e 29 marzo 2010 hanno confermato, per soli 18 voti
sulla seconda delle tre liste che si erano candidate,
il sindaco uscente, dottor Riccardo Mariani. In passato
era diffusa la coltivazione di olivi e viti, che ora
rimane solo a livello personale e poco diffusa. Nella
frazione di Maggiana, fino alla seconda metà
del '900, veniva coltivato il gelso bianco per l'allevamento
del baco da seta. La seta veniva lavorata nella filanda
locale, che ora è una casa abitata. Con l'affermarsi
delle fibre sintetiche, l'allevamento del baco da
seta è andato scomparendo in tutta la regione
e, con essa, anche la coltivazione del gelso. Oggi
l'economia del paese si basa soprattutto sull'industria,
in particolare quella metalmeccanica e quella manifatturiera.
Alcune di queste aziende sono note e rinomate in tutto
il mondo.
ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare da Amandello, da confrontare con
il latino Amandus, Amanda. La specifica fu aggiunta
nel 1863 e si riferisce all'antico nome del lago di
Como.
FRAZIONI
Molina, Luzzeno, Rongio, Somana, Olcio e Moregallo.
LA
GROTTA FERRERA
Si trova in località Acqua Bianca. Il livello
orografico della grotta è 590 metri sopra il
livello del mare ed ha un dislivello massimo di circa
-37 metri. La caverna è costituita essenzialmente
da un'unica immensa sala lunga circa 175 metri e larga
circa 50 metri. È percorsa per un breve tratto
da un ruscello proveniente da una volta che forma
una cascata. L'accesso è estremamente facile,
poiché si apre sul bordo di una mulattiera
molto ben tenuta; anche la percorribilità interna
è facile, tuttavia il suolo è coperto
da fango scivoloso e costellato di crepacci. La caverna
è stata originata dalla dissoluzione di una
parte di roccia più corrodibile seguita dal
crollo di altri strati sovrastanti al fine di ristabilire
l'equilibrio. Questo tipo di formazione è frequente
nelle grotte della zone limitrofe.
MANIFESTAZIONI
Gennaio:
Arriva la Befana, serata di divertimento organizzata
da Officina Rongio nell'omonima frazione 5 gennaio;
Giorno della memoria, varie iniziative organizzate
dall'Assessorato alla Cultura in occasione dell'omonima
giornata in ricordo delle vittime della Shoah;
Ginee, processione dei bambini con le tolle e con
un fantoccio che verrà bruciato in località
Poncia, sul lungolago, e in frazione Rongio 31 gennaio;
Febbraio:
Mostra del libro, mercatino librario organizzato dal
Centro d'Aiuto alla Vita presso la veranda della parrocchia
del Sacro Cuore in occasione della Giornata della
vita (prima domenica di febbraio);
Marzo:
Donne in campo, una serata organizzata dall'associazione
culturale 'I Amiis del Dialett' che invita a parlare
alcune esponenti del mondo femminile mandellese che
si sono espresse in alcuni settori
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle
cose usate (terza domenica del mese) in piazza del
Mercato;
Aprile:
Celebrazioni del 25 aprile, deposizione di un omaggio
floreale sui monumenti ai caduti, sfilata di varie
associazioni d'arma, ragazzi delle scuole, Corpo Musicale
Mandellese per le vie del paese, celebrazione della
Messa al cimitero maggiore e discorso del Sindaco;
Maggio:
Luzzeno Manavello, corsa in montagna organizzata
dal Gruppo Amici Luzzeno (GAL);
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle
cose usate (terza domenica del mese) in piazza del
Mercato;
Trofeo G. Valli, camminata non competitiva organizzata
dalla sezione Avis di Mandello e dal Gruppo Missionario
Grigne;
Giugno:
Donare in festa, tre giorni di festa organizzata dalla
sezione Avis di Mandello e dai volontari dell'Operazione
Mato Grosso;
Saggio di fine corsi, serata di dimostrazione di tutti
gli atleti della Polisportiva Mandello;
Mandello Cainallo Trofeo William Viola,
gara ciclistica organizzata dal Bike Team Mandello;
Sonica, festival rock per giovani, organizzato dal
Punto Giovani del Comune di Mandello;
G.A.L. Fest, due giorni di festa in piazza del Mercato
organizzata dal Gruppo Amici Luzzeno (GAL);
Trofeo Ercole Carcano, gara nazionale individuale
organizzata dalla Bocciofila Mandellese presso il
bocciodromo di via Montello;
Luglio:
Palio delle Frazioni e dei Due Comuni Festa
della Polisportiva, tipico campionato con giochi e
specialità che mette in competizione le frazioni
di Mandello del Lario, più due di Abbadia Lariana,
al termine, in piazza del Mercato ha luogo la festa
della Polisportiva Mandello, che organizza il Palio;
Molina rifugio Bietti-Buzzi, corsa in montagna
dalla Società Escursionisti Mandellesi (SEM);
Alpini in Festa, tre giorni di festa in piazza del
Mercato organizzata dal gruppo Alpini di Mandello-Abbadia;
Traversata del Lario, gara di nuoto (1.5 km da Onno
fino a Mandello) organizzata dalla Pro Loco Mandello;
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle
cose usate (terza domenica del mese) sul viale dei
Giardini;
Green Volley, torneo di pallavolo organizzato dalla
Polisportiva Mandello presso la palestra di via Prà
Magno;
Festa di Casa Comune, quattro giorni di festa in piazza
del Mercato con la lista civica Casa Comune, maggioranza
in Consiglio comunale dal 2005;
Agosto:
Festa della Libertà, tre giorni di festa in
piazza del Mercato con la Lega Nord Lega Lombarda;
Festa patronale di San Lorenzo, settimana di eventi
che caratterizzano la festa patronale del paese, che
culmina con lo spettacolo pirotecnico della sera del
10 agosto;
Fiera di San Rocco, grande mercato disperso sulla
zona a lago che dura tutta la giornata del 16 agosto;
Raviolata di Sant'Abbondio, festa patronale della
parrocchia di Somana con la tipica raviolata;
Settembre:
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle
cose usate (terza domenica del mese) in piazza del
Mercato;
Camminata Soccorso degli Alpini e Memorial Gildo Molteni,
camminata non competitiva organizzata dal Soccorso
degli Alpini, in memoria del tenente Gildo Molteni;
Giornata nazionale dell'associazione San Vincenzo,
iniziative organizzate dall'associazione San Vincenzo
de' Paoli;
Ottobre:
Festival Ludico, pomeriggio per bambini con i giochi
del passato, organizzato dall'associazione Chitarfisa;
Molina Rifugio Elisa, corsa in montagna organizzata
dal CAI Grigne;
Castagnata, iniziative organizzate sia dal CAI Grigne
(al rifugio Elisa) che da Officina Rongio (nell'omonima
frazione)
Novembre:
Celebrazioni del 4 novembre, sfilata di varie associazioni
d'arma, ragazzi delle scuole, Corpo Musicale Mandellese
per le vie della zona a lago del paese, celebrazione
della Messa presso la parrocchia di San Lorenzo, deposizione
di un omaggio floreale sui monumenti ai caduti in
piazza Garibaldi e discorso del Sindaco;
Festa di Santa Cecilia, concerto offerto dal Corpo
Musicale Mandellese;
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle
cose usate (terza domenica del mese) in piazza del
Mercato;
Presentazione calendario artistico, serata in cui
viene presentato il calendario preparato dall'associazione
Olciosportiva con fotografie in bianco e nero e poesie
del poeta di Olcio Elio Cantoni, il cui ricavato serve
a sostenere l'asilo infantile dell'omonima frazione
mandellese;
Premiazione dei giovani atleti, serata in cui vengono
premiati i migliori atleti, in particolare quelli
più giovani, di Mandello, soprattutto quelli
che si sono messi in risalto nell'anno appena trascorso;
Dicembre:
Andando ... per Presepi, fino al 2011 concorso, ma
dal 2012 mostra itinerante di tutti i presepi costruiti
sul territorio del paese, visitabili i sabati e le
domeniche prima di Natale
Mostra delle associazioni (8 dicembre), festa di tutte
le associazioni del paese e dei dintorni in piazza
del Mercato;
Aspettando Natale, serie di iniziative religiose organizzate
dal Gruppo volontari assistenza anziani presso il
Centro diurno anziani
Concerto di auguri di buone feste, serata musicale
organizzata dalla sezione Avis di Mandello per augurare
buone feste;
Concerto di Natale, concerto del Corpo Musicale Mandellese
presso il cinema teatro Fabrizio De André;
Fiaccolata di Natale in Manavello, serata del 23 dicembre
organizzata dal Gruppo Amici Luzzeno (GAL), durante
la quale avviene la salita in Manavello per l'accensione
della stella o dell'albero che illumina tutto il paese
durante il periodo natalizio;
Sfilata dei carri natalizi, momento di festa con la
sfilata di allegorici carri natalizi per le vie del
paese, che si conclude in piazza del Mercato, con
la castagnata e il vin brulè offerto dal gruppo
Alpini di Mandello-Abbadia;
CHIESA
DI SAN GIORGIO
Fa parte della parrocchia di SantAntonio abate
in Crebbio ed è una delle tre chiese appartenenti
alla medesima parrocchia. È stata costruita
su un piano che sovrasta il cosiddetto Sasso San Giorgio,
che si erge sulla ex Strada Statale 36, oggi Strada
Provinciale 72, e ovviamente sul lago. La facciata
della chiesa segue lorientamento dei primi secoli
cristiani, quando cera la cura di fabbricare
i templi con labside verso est, in modo tale
che i fedeli (e prima del Concilio Vaticano II anche
il sacerdote) guardassero in direzione dellOriente
dove è nato, vissuto e morto Gesù Cristo.
Secondo la tradizione, la chiesa venne fatta costruire
nel XIII secolo, per volere di un crociato di ritorno
dalla Terra Santa. Secondo unaltra leggenda,
la chiesa sarebbe sorta sul rifugio di un monaco appartenente
allordine dei Templari. Sulla data di costruzione
cè ancora molta incertezza: secondo Goffredo
da Bùssero, che tenne un elenco delle chiese
della pieve, la chiesa nel 1288 non esisteva ancora.
Nel 1570 lo storico Paolo Giovio pubblicò Larii
lacus vulgo Comensis descriptio, nella quale
parlava ampiamente della chiesa di San Giorgio posta
a levante di Mandello.
Il 26 marzo 1594 venne stabilito da Nicola Rosaspina
che nella chiesa di San Giorgio venisse celebrata
almeno una messa a settimana. La famiglia Rosaspina
aveva fatto installare nel 1530 una campanella (denominata
Nicolaus) sul campanile quadrato della chiesa.
Tra il Seicento e lOttocento la chiesa ospitò
il sepolcro comune per le frazioni di Maggiana, Lombrino
e Crebbio.
Non ha mai trovato una spiegazione la presenza di
un gradino, posto a metà chiesa, bordato e
alto circa 10 centimetri: aveva uno scopo liturgico
antico oppure serviva, come rialzo, per evitare eventuali
allagamenti, visto che il sagrato è leggermente
in pendenza?
La chiesa di San Giorgio, ad aula unica con soffitto
a capriate a vista e abside quadrangolare con volta
a crociera, deve il suo aspetto attuale a restauri,
iniziati in epoca trecentesca, di un edificio che
già esisteva nell'XI secolo.
Della primitiva costruzione è conservata un'acquasantiera
ornata da un motivo a intreccio geometrico-floreale
(molto diffuso nel comasco tra il VI ed l'XI secolo)
sul fronte e sui fianchi da un rilievo (poco pronunciato)
raffigurante una croce.
L'interesse principale dell'edificio è dato
dai dipinti che ornano le pareti della navata; numerosi
sono gli affreschi votivi databili tutti al XV secolo;
la Crocifissione del presbiterio è della fine
del XV secolo; il ciclo escatologico, secondo alcuni
studiosi, mostra legami con la tradizione pittorica
Ligure-piemontese, mentre secondo altri è più
vicino alla tradizione locale, ed è collocabile
agli anni ottanta del Quattrocento.
Oggi, nella chiesa di San Giorgio viene celebrata
la festa del patrono, che la Chiesa Cattolica celebra
il 23 aprile. Da alcuni anni la Pro Loco di Mandello,
in collaborazione con lassociazione culturale
I Amiis del Dialett, si adopera per aiutare la parrocchia
di Crebbio nella celebrazione della medesima festa.
La stessa Pro Loco è a disposizione per le
visite guidate gratuite alla chiesa, nel periodo che
va da aprile a ottobre. Inoltre, la chiesa viene richiesta
soprattutto per la celebrazione di alcuni matrimoni
religiosi.
CHIESA
ARCIPRETALE DI SAN LORENZO
La chiesa arcipretale di San Lorenzo sorge su una
piazza all'inizio del lungolago. L'edificio attuale
del XVII secolo è sorto in sostituzione del
tempio precedente a tre navate, sorrette da piastroni
terminanti con absidi. Di chiara impronta romanica
resta il campanile del XII secolo a fianco della facciata
decorato da archetti pensili e da due piani di bifore.
La facciata si presenta con semplice coronamento a
cimasa orizzontale sulle navate laterali e con una
cimasa composita curvilinea sulla navata centrale.
La decorazione della chiesa risale al XVII secolo
e segue il gusto decorativo barocco, in quanto presenta
stucchi e grandi quadri. Da segnalare il prezioso
ciborio intagliato e l'altare a baldacchino in legno
policromo.
Il marmista Giulio Tencalla tra la fine del 1674 e
l'autunno del 1676 riceve l'incarico di eseguire la
fronte d'altare e la balaustra della cappella laterale
del Crocefisso. Le sue caratteristiche tipologiche
richiamano le due fronti d'altare eseguite pochi anni
prima nel Santuario di Saronno, in particolare per
le due volute che affiancano l'edicola superiore.
Pure di grande pregio sono le due sue balaustre dell'ampio
presbiterio in cui le consuete colonnine sono sostituite
con elementi multiformi quali cartigli, cartocci e
conchiglie in un gioco di richiami alla lettere C
e S, caratteristici dell'ornamentazione barocca; l'uso
di marmi di diverse cromie ne esaltano la preziosità.
Unito alla chiesa, si riconosce ancora il complesso
dell'abbazia benedettina, già esistente nel
833 d.C., di cui rimane solo il chiostro.
TORRE
DEL BARBAROSSA
A 148 metri sopra Mandello sta il villaggio di Maggiana,
che, con Mandello, divise tutte le vicende dei secoli
ed ancora oggi è frazione del comune. Solo
nel 1621, erigendosi lo parrocchia di Crebbio, Maggiana
fu assegnata ecclesiasticamente alla nuova parrocchia
sottraendola a quella matrice di Mandello. Il villaggio
appare assai pittoresco e, da qualunque parte venga
osservato, si scorge dominato dalla imponente mole
dello vecchia torre che, ritta e ringiovanita, sta
a sfidare i secoli. La sua forma è quadrata,
l'altezza è di 40 braccia e la larghezza di
dieci. Le mura hanno da ogni parte finestre ogivali
che si alternano con delle feritoie. Si accede per
un ampio portone medioevale, che immette in un cortiletto
d'ingresso dal quale, per una comodo scala, si entra
al primo piano della torre. Quivi, immurata nel camino,
si osserva una lapide che porta incisa una dicitura
su Federico Barbarossa or resa illeggibile dagli anni,
dalla fuliggine e ancora dagli uomini, poiché
la pietra ora è scomparsa forse per tre quarti
nella base del camino e la poca emergente non lascia
scoprire altro che qualche consonante sconnessa. Dal
primo piano si sale ai piani superiori fino all'ultimo,
un tempo tutto ornato di affreschi che ora si sono
andati affievolendo fin quasi a scomparire: solo dei
trofei d'armi dipinti negli angoli resistono ai tempi
quasi a testimoniare ai visitatori odierni il soggiorno
che vi fece l'imperatore Federico I. Verso il 1800,
la torre passò in proprietà del signor
Francesco Alippi, il quale, orgoglioso di possedere
un monumento tanto storico, la restaurò, ornando
la sommità di un comodo terrazzo con quattro
pilastrini granitici agli angoli congiunti fra loro
da riquadri in ferro lavorato, sormontata in un angolo
dal parafulmine, mettendo così l'interno al
riparo dall'azione corrompitrice delle intemperie.
Il 5 maggio 1828 un muratore stava smurando il camino
al primo piano, quando rinvenne addossata al muro
una lapide di granito tutta annerita dal fumo; pulita
e lavata convenientemente vi si lessero le parole:
FRIDERIC IMPERAT GERMAN HIC TUTUS
QUIEVIT ANNO 1158 (Federico, imperatore
di Germania, qui sicuro riposò anno
1158). Non è a dire la gioia dell'Alippi al
rinvenimento di una documentazione tanto sicura del
soggiorno di Federico Barbarossa a Maggiana, e da
quel giorno accrebbe a dismisura la sua considerazione
per la torre di cui, orgoglioso, si sentiva proprietario.
Dal 19 marzo 1910, la torre è notificata al
signor Tomaso Comini fu Ignazio, i familiari del quale,
se richiesti, con la già sperimentata cortesia,
sono lieti di fare da guida nella visita alla torre
fino al terrazzo, dal quale l'occhio si posa compiacente
sui colli finitimi, sui pendii, sulla sottostante
Mandello e sul lago fino a Bellagio.
Torre
dei Lanfranconi a Rongio
Chiesetta
di Santa Maria sopra Somana
Palazzo
del Pretorio a Mandello Bassa
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il territorio sul quale sorge la cittadina è
stato formato, nel corso dei millenni, dal torrente
Meria (Neria per il geologo lecchese Antonio Stoppani)
le acque del quale, scendendo dal gruppo delle Grigne,
hanno portato a valle ingenti quantità di massi,
ciottoli, sassi e ghiaia, che, sempre più protendendosi
verso il lago, hanno formato il cono di deiezione
sul quale è sorto l'abitato. Le frazioni collinose
poggiano invece su strati morenici qui formati dal
Ghiacciaio Abduano, la cui altezza, sull'attuale livello
del lago (199 m) era di 1200 m. Di ciò fanno
testo i massi erratici o "trovanti" sparsi
lungo le propaggini della Grigna ed in particolare
sul versante nord dello Zucco di Sileggio, sopra Somana.
Dell'età Eneolitica è il ritrovamento
di scheletri, ceramiche e oggetti litici nella "grotta
del Maiale" siglata Lo- Co- 2373 nel territorio
del Comune.
Nell'età del Ferro (VII secolo a.C.) il territorio
mandellese viene occupato dalla prima invasione celtica.
Mandello del Lario era, dunque, un insediamento di
Galli, i cui resti sono stati ritrovati (soprattutto
tombe, coppe e fibule, conservate ed esposte al museo
nazionale di Zurigo) nel periodo 1840-45, in prossimità
dell'ex setolificio Keller, dall'omonimo paleontologo
svizzero Ferdinando Keller. Altri sepolcri, realizzati
con le pietre locali, sono venuti alla luce nella
frazione di Gorlo ed in altre zone del paese. Si pensa
che sullo sperone roccioso attualmente occupato dal
santuario di Santa Maria esistesse un castelliere,
villaggio preistorico fortificato costruito in luogo
elevato, dal quale era possibile controllare tutte
le vie di accesso: dal lago ai passi alpini della
Grigna.
Poi, dopo la sconfitta a Casteggio (222 a.C.), vicino
a Pavia, venne la colonizzazione dei Romani, guidati
dal condottiero Marco Claudio Marcello, console dal
195 a.C.: questa ipotesi deriva dal fatto che l'urbanistica
di Mandello Basso (zona a lago vicino alla chiesa
di San Lorenzo) ha una disposizione tipicamente romana,
ovvero un rigido schema rettangolare simile a quello
di un accampamento romano. Mandello fu annoverata
come "pagum", cioè area rurale, senza
la presenza di "vici" (villaggi). In seguito,
Roma stabilì nel "pagum Mandelli"
che deriva il nome da Mandela o Mandella, famiglia
di origine romana della tribù Eufentina
un presidio militare, a sicurezza e difesa della colonia
romana ivi vivente.
Le prime menzioni scritte che riguardano Mandello
risalgono all'epoca dei Longobardi, dai quali fu classificata
"corte regia", ossia terra di proprietà
reale. Nel 603 il papa Gregorio I, probabilmente in
seguito ad una contesa con il re longobardo Agilulfo,
cedette al conte di Angera tutte le corti regie del
comitato di Milano fra le quali figurava anche Mandello.
Del 769 è la prima citazione di Mandello nella
topografia nazionale. Nell'833 il vescovo Leone si
accordò con l'arcivescovo di Milano per la
concessione al monastero di San Vincenzo di Milano
della Abbazia di San Pietro, oggi chiesa di San Lorenzo
(in Abbadia Lariana).
Sono presenti tre torri: la prima in zona lago vicino
alla chiesa chiamata "Torre pretoria", un
torrione quadrato molto basso a cui sono state tolte
le merlature attualmente adibito ad abitazione privata;
la seconda, detta "Torre dei Lanfranconi",
nella frazione montana di Rongio; infine, la terza
nel nucleo abitato di Maggiana, famosa poiché
al suo interno è stata rivenuta una lapide
che testimonia il passaggio, nell'anno 1158, dell'Imperatore
di Germania Federico I di Hohenstaufen detto "il
Barbarossa", il quale vi ha pernottato e l'ha
utilizzata per osservare le battaglie navali, sul
prospiciente ramo lecchese del Lago di Como, fra i
Milanesi (alleati della Lega Lombarda) e i Comaschi
(alleati del Barbarossa assieme a Mandello). Ad esse,
si aggiungono le due torri presenti nei comuni limitrofi
di Abbadia Lariana (detta "la Torraccia"
ancora visibile ai bordi della S.S. 36, uscita Abbadia)
e Lierna (detto "il Castello").
Nel periodo feudale, il borgo di Mandello divenne
un contado rurale dell'alto Milanese, feudo comitale
e residenza del conte o capitàneo della terra.
I conti di Mandello trassero il cognome di famiglia
dal nome del borgo: i Di Mandello (o Mandelli) è
un casato antichissimo, di primaria nobiltà
lombarda. Il castello feudale di Mandello era costituito
dal fabbricato dalle mura quasi ciclopiche che s'elevava
a guisa di baluardo sull'ampio promontorio nel punto
più proteso nel lago. Il popolo lo chiamò
la torre, ma la sua forma rettangolare, la sua ampiezza,
l'uso al quale era adibito di residenza del feudatario
e della guarnigione, lo facevano uno dei più
fortificati castelli della Lombardia e il nome di
torre gli si addiceva soltanto per la eccessiva altezza
delle mura. Queste, dello spessore di qualche metro,
erano da ogni parte solcate da numerose feritoie,
bifòre, trifòre come ancora oggi è
dato osservare nella torre campanaria della chiesa
plebana. In alto, nella facciata verso il lago, la
torre era munita di due aperture rettangolari a guisa
di finestroni, dominanti tutto il lago da Lecco a
Bellagio, mentre la sommità involtata e pianeggiante,
permetteva l'accesso e l'osservazione anche dalla
parte del territorio.
Della casata dei -da Mandello- sono diversi i discendenti
che occuparono svariati incarichi di prestigio in
molte località italiane; fra questi Rubaconte
da Mandello è podestà di Bergamo nel
1229. Nota la sua azione di vivo interesse per lo
sviluppo delle miniere nelle valli Bergamasche. Nel
1237 è podestà di Firenze. Dante Alighieri
lo ricorda nella Divina Commedia -Purgatorio- Canto
XII- 34° terzina- :" La ben guidata sopra
Rubaconte": cioè il ponte che egli aveva
fatto costruire sopra l'Arno. La storia delle pievi
locali risentì degli episodi storici che caratterizzarono
la città di Como e i paesi del Lario, in particolare
delle lotte che contrapposero fra di loro Como e Milano.
A tal proposito Mandello si alleò dapprima
coi milanesi, quindi coi comaschi, e fu in seguito
a tali lotte che la pieve passò, non si sa
se parzialmente o totalmente, sotto la giurisdizione
della diocesi di Milano in un arco di tempo che va
dal 1196 al 1300 circa. In un documento risalente
al 1285 l'arciprete di Mandello "Mediolanensis
diocesis" compare in veste di delegato apostolico".
Del 1288 è il capitolo della chiesa pievana
di san Lorenzo passato entro il 1342 sotto il controllo
del vescovo di Como. Nello stesso anno, 1288, si pensa
già esistesse la chiesetta di S.Giorgio le
cui origini risalgono probabilmente al 1000. Chiesa
decorata poi nel 1400 da pitture murali di particolare
significato che ancora offrono motivo d'ammirazione
e di studio.
Nel 1311 Mandello fu invasa dalle truppe di Cressone
Crivelli, a cui l'imperatore Enrico VII concesse in
feudo Lecco e le zone limitrofe. Nel 1336 Lecco e
Mandello passarono sotto il governo di Azzone Visconti.
Sotto il suo dominio la vita pubblica conobbe un periodo
di ordine e buona amministrazione. L'Azzone fece costruire
a Lecco il ponte sull'Adda, il più importante
simbolo commerciale e strategico del Ducato milanese.
Nel 1342 Mandello dipendeva in modo stabile dalla
diocesi di Como. Il 13 febbraio 1398 vengono promulgati
ufficialmente gli statuti per il borgo e la sua popolazione;
il primo podestà è Giovanni De Bombelli,
eletto.
Nel XV secolo frà Bernardo da Mandello (morto
il 2 ottobre 1493), noto predicatore dei Frati Minimi,
probabilmente appartenuto alla famiglia Mandelli,
vissuto a La Verna, muore in concetto di beatitudine.
Nello stesso periodo con il marmo nero di Olcio (frazione
di Mandello), l'architetto Lorenzo Spazzi, già
impegnato nella erezione del Duomo, erige quattro
giganteschi pilastri nella Cattedrale di Como. Nel
1429 il duca di Milano Filippo Maria Visconti (1402-1447)
concede alla terra di Mandello alcuni privilegi che
vengono confermati ed accresciuti da Francesco Sforza
nell'anno 1450. Nel 1449 Bartolomeo Colleoni, condottiero
delle truppe veneziane, occupa "Mandello, Bellano
ed altre Castella della riviera di levante".
Nel periodo 1469-70 Mandello viene data in feudo a
Tomaso Tebaldi da Bologna. I mandellesi con la Valsassina
contrastano la cessione feudale. Nel gennaio dello
stesso anno il Colleoni si inoltra nella Valsassina:
"a marce forzate raggiunge la riva orientale
del lago di Como gettandosi sulle terre di Bellano,
Mandello ed alcune altre". È in questo
frangente che il borgo viene ulteriormente fortificato
ed è concluso il vallo. Nel 1480, con altri
territori, Mandello viene dato in feudo a Piero dal
Verme di Sanguineto che muore avvelenato. Nel 1485
il feudo di Mandello viene assegnato, non senza contrasti
dei cittadini interessati, a Clara Sforza vedova Dal
Verme. Fra il 1488 fino oltre il 1500, Penci Cristoforo
(De Pentis), nativo di Mandello, è notissimo
stampatore in Venezia, e pubblica una aggiornata edizione
del "Nuovo Testamento" con gli stemmi di
Savoia e di Francia affiancati a quelli del ducato
milanese. Nel 1494 Massimiliano d'Asburgo conferma
il feudo di Mandello a Clara Sforza, che sposerà
Paolo Fregoso. Nel 1495 Ludovico Maria Sforza detto
"il Moro", reggente il ducato milanese,
annette al ducato il feudo di Mandello e lo infeuda
a Gaspare di San Severino, con altre terre. Negli
ultimi anni del '400 le parrocchie di San Lorenzo
in Mandello e di Sant'Abbondio in Olcio si arricchiscono
di preziosissimi calici e croci processionali. Di
questo periodo è lo scritto del comasco Paolo
Giovio, vescovo di Nocera, nel quale è detto,
nella scrittura latina del periodo alto medievale:
"Mandellum oppidum positura, coelo, campis, ubertate
nullis posferendum"-tratto da Larius-, non è
secondo a nessuno per tante belle qualità.
Benedetto Giovio, fratello del predetto Paolo, scrive:
"Il monte pure dietro Mandello abbonda di minerale
dalle falde alla cima. Eravi un'antica miniera di
piombo che ora abbandonossi coperta da una frana.....
e narrasi che il piombo, che di quella s'estrae, sia
ricco di puro metallo....". Nel 1499 le terre
della Riviera orientale del Lario, con Mandello, vengono
date in feudo a Marchesino Stanga, segretario di Ludovico
il Moro.
In tre anni distinti [1500-(1508?)-1510], Leonardo
da Vinci visita il Lago di Como e nel Codice Atlantico
214 v.e. fra l'altro scrive: "....e i maggior
sassi scoperti che si truovano in questi paesi sono
le montagnie di Mandello, visine alle montagnie di
Leche (Lecco) e di Gravidonia (Gravedona). In verso
Bellinzona a 30 miglia a Leco, è quelle di
valle di Chiavenna; ma la maggiore è quella
di Mandello la quale ha nella sua basa una busa di
verso il lago, la quale va sotto 200 scalini e qui
d'ogni tempo è ghiaccio e vento....".
Alcuni studiosi ritengono che per l'attraversamento
del gruppo delle Grigne il grande Genio abbia effettuato
il seguente percorso: Mandello, Somana, Valle di Era
e di Calivazzo, Bocchetta di Prada, Valle dei Mulini,
Prato San Pietro (Mandello e Prato San Pietro, attualmente
nel comune di Cortenova Valsassina, sono testualmente
citati nel Codice Atlantico). Nel 1513 Mandello tributa
atto di fedeltà a Chiara Sforza che è
reintegrata feudataria del territorio. Nel XVI secolo
e in quello successivo emerge in Rongio la famiglia
Lafranconi o Lanfranconi la quale risulta essere proprietaria
della locale torre medievale. L'11 luglio 1520 papa
Leone X con un'apposita bolla dà il suo assenso
alla istituzione di un ospizio dei frati dell'ordine
dei Minori, fondato in Mandello (attuale casa di riposo?).
Nel 1532 nelle acque di Mandello si verifica un violento
combattimento fra gli Sforzeschi e Gian Giacomo dei
Medici, detto il "Medeghino", "furbescamente
il Vistarino riuscì ad attirare il Medeghino
in un'imboscata tra Mandello e Onno nella quale persero
la vita Gabriele dei Medici fratello del Medeghino
e del futuro Papa Pio IV". Nel 1533 Paolo Fregoso,
morta la moglie Clara Sforza, vende tutti i diritti
e i privilegi sulle terre di Mandello ed altre al
cremonese Francesco Sfondrati. Con Carlo V d'Asburgo
duca di Milano (1535), in Lombardia inizia la dominazione
spagnola che terminerà poi nel 1706. Il 23
ottobre 1537 l'imperatore Carlo V conferma il feudo
di Mandello e riviera al senatore cremonese Francesco
Sfondrati. Detta famiglia manterrà l'investitura
fino al 1788, anno in cui i Serbelloni faranno domanda
per ottenere il Contado della Riviera (a cui apparteneva
anche Mandello), ma l'anno successivo le leggi napoleoniche
aboliscono ogni vincolo feudale. La famiglia De Giorgi
è fra le maggiori esponenti mandellesi fra
il secolo XIV e XVI. Nel 1593 il Vescovo di Como,
Feliciano Ninguarda, visita la pieve di Mandello,
lasciando un ricco diario della condizione delle chiese
in quel momento. Commentando detta visita, lo storico
S.Monti ipotizza che presso il romitorio di S.Maria
vi fossero dei frati Benedettini e Templari. A questo
proposito è opportuno ricordare che in frazione
Gorlo esisteva una "Ca' del Temp".
Gli Airoldi assurgono alla notorietà nella
prima decade del 1600; nel 1745 il conte Cesare costruisce
un grande palazzo demolito 100 anni dopo nell'attuale
piazza del mercato. Nel 1613 inizia la ricostruzione
della plebania di san Lorenzo, che aveva implicato
la distruzione dell'edificio anteriore descritto dalla
visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda.
Nel 1629 Roberto Rusca, nel descrivere il paesaggio
di Mandello, certifica: "Li passa un fiumicello
-la rongia- quasi per il mezzo, che fa girare molte
ruote di molini di grano et fa battere con i magli
ferro et rame, folare battere- panni di lana"
(frazione Fula: da follatoio). Tra il 1630 -Peste
Manzoniana- e il 1634 Mandello subisce la peste ed
i saccheggi delle truppe straniere in transito sul
territorio, fra i quali, terribili, quelli ordinati
dal duca di Rohan nel 1634. "Nel '600 la pietra
di Olcio e di Mandello si vendeva a Milano a prezzo
rilevante e con la stessa, nel Duomo della città,
si fece il primo pavimento".
Nel 1700 il feudo Mandellese con i circonvicini vengono
conservati dalla reale camera austriaca in quanto
gli Sfondrati restano senza discendenza. Nel 1725
il 31 luglio nasce Giovanni Battista Zucchi che, dell'ordine
dei frati Minori, diventa vescovo missionario in Cina.
Dopo inenarrabili traversie e lungo martirio carcerario,
muore nel 1804. Il mandellese F.A.Zucchi, dottore
in sacra teologia, è arciprete in Mandello
dal 1777 al 1802. Durante il suo ministero subisce
l'imperio di Napoleone Bonaparte. Nel 1784 fa impiantare
il maestoso organo in San Lorenzo, tuttora funzionante.
Muore nel 1814. 1740: Maria Teresa d'Austria co-reggente
con il figlio Giuseppe II dominano in Lombardia. Ambrogio
Zucchi scopre nel 1742 due miniere di piombo sui "Monti
di Mandello" che verranno poi abbandonate. Nel
1777 viene inaugurato il Canale di Paderno così
da rendere navigabile il corso dell'Adda da Lecco
a Milano. 1780: in Lombardia il dominio austriaco
è assunto da Giuseppe II. Nel 1788 alla vigilia
della Rivoluzione Francese cessano i diritti feudali.
1789: Scoppia la Rivoluzione francese. 1790: Leopoldo
II e Francesco II d'Austria reggono la Lombardia sino
al 1796. Nel 1790 A.G. Della Torre di Rezzonico, scrivendo
di Mandello, ricorda: " L'ingente Torre dei Mandellesi
che ora senza difesa va in rovina di giorno in giorno....
è di antichità certo venerabile....nel
piccolo fiume che vi scorre davanti si vedono un mulino
e officine destinate alla lavorazione del rame e del
ferro. Vi erano anche fabbriche di scordassieri per
la purga delle lane". Successivamente Mandello
subisce il dominio dei francesi e degli austriaci
almeno fino al 1848, quando le idee rivoluzionarie
prendono piede ed in paese è istituito un comitato
risorgimentale. 1796: Campagna d'Italia di Napoleone
B. Nasce la Repubblica Cispadana. 1797: Nasce la Repubblica
Cisalpina adozione della bandiera tricolore.
Agli inizi dell'Ottocento vari avvenimenti storici
vengono a toccare la realtà mandellese. Nel
1802 La Repubblica Cisalpina diventa Repubblica italiana.
Nel 1805 La Repubblica italiana diventa Regno d'Italia.
Nel 1809 viceré in Lombardia diventa Eugenio
di Beauhamais. Nel 1814 avviene la restaurazione austriaca
in Lombardia. Un anno più tardi, viene costituito
il Regno Lombardo Veneto. Poi nel periodo 1820-21
ci saranno primi moti insurrezionali italiani. Nel
1824 il governo austriaco inizia l'apertura della
statale dello Spluga-Colico-Lecco, come strada di
grande interesse militare, i lavori della quale termineranno
nel 1832. Nel 1826 viene varato il primo piroscafo
a vapore che naviga sul lago e che porta il nome di
Lario. Nel 1839 a Giorgio Enrico Falck sr. (1802-1886)
ingegnere meccanico, "si deve tecnicamente il
primo impianto di laminazione italiano", a Dongo.
Avanzano i moti risorgimentali italiani. Il 22 maggio
1848 i mandellesi si uniscono a una grossa colonna
di volontari di Lecco che partono per la Valtellina
col preciso scopo di proteggere il passo dello Stelvio;
sono della partita alcuni componenti della famiglia
Pini "gente solida", a Mandello fin dal
1300. Nel 1850 circa, la Badoni&Co. di Castello,
Mandello e Bellano si pone alla testa dell'industria
siderurgica italiana. Nello stesso anno, Carlo Ferrario
fonda l'azienda che è sicuramente la più
antica industria mandellese che si possa annoverare;
ancora oggi produce fusi per la torcitura che per
la loro altissima qualità sono conosciuti ed
esportati in tutto il mondo. Nel 1859 diversi esponenti
mandellesi, fra i quali i Confalonieri ed i Pini,
partecipano a tutte le battaglie risorgimentali. Nello
stesso periodo la famiglia Keller, di origine svizzera,
gestisce lo stabilimento omonimo, ora velluttificio
Redaelli. Nelle immediate vicinanze della Madonna
di Debbio è attiva "una immane rupe di
bel granito persichino dalla quale furono tagliate
le otto colonne che in Como adornano il tempio del
Crocifisso della S.Annunciata e ne sostengono le cupole".
I vari componenti della famiglia Pini si distinguono
nei moti risorgimentali. In questo periodo Mandello
è prettamente agricola e gli annuari della
diocesi di Como certificano che il numero dei bovini
è di circa 1100 unità al giorno d'oggi
si è ridotto ad una decina di capi. Mandello
fu il primo comune lariano su cui sventolò
la bandiera italiana. Le famiglie Badoni e Falck operano
industrialmente in Mandello. Enrico II Falck, l'azienda
del quale assurge a livello europeo, viene eletto
senatore della repubblica italiana. Negli anni tra
il 1860-66 cittadini mandellesi partecipano alla conclusione
dei movimenti risorgimentali. 1860 - 61 Re d'Italia:
Vittorio Emanuele II. Gli abitanti mandellesi sono
3118. 1862: Enrico Falck (1827-1878) sposa Irene Rubini
Falck che resterà vedova con i piccoli Luigia,
Giorgio e Camilla. Il 24 novembre dello stesso anno,
il Consiglio Comunale delibera il toponimo del paese
in "Mandello del Lario", delibera approvata
l'8 febbraio 1863 con R.D. Nel 1871 gli abitanti mandellesi
sono 3250. Nel 1877 è in attività la
torcitura Panizza. Nel 1881 gli abitanti mandellesi
sono 3498. Nel 1879 si delibera il progetto per la
linea ferroviaria Lecco-Colico; nel 1885 si realizza
la linea ferroviaria Colico Sondrio. Il 14
dicembre 1888 nasce a Mandello Alfredo Lanfranconi,
padre del P.I.M.E. che il 1 luglio 1937 sarà
nominato vicario apostolico, poi dal 1 gennaio 1955
vescovo di Taungngu in Birmania (+ 26 novembre 1959).
Del 1893 è l'installazione in Mandello del
Velluttificio Redaelli (già Keller) che nella
sua attività secolare diventerà noto
per la varietà, qualità e ricchezza
dei prodotti. Il 1 agosto 1894 entra in funzione la
linea ferroviaria Bellano-Colico. Nello stesso periodo
sono operanti i filatoi di Carugati e Ferrario e la
filanda dei Semenza e Ravasi. Nel 1895 Antonio Carcano,
proveniente da Maslianico, dove nel 1880 aveva iniziato
la lavorazione dello stagno, si trasferisce a Mandello
in località Maglio, nel comune di Somana. Ed
utilizza l'alluminio per la lavorazione di carte metallizzate.
Attualmente la ACM-Carcano Antonio S.p.a. per i suoi
standard qualitativi ha una clientela di portata mondiale.
Nel
All'inizio del XX secolo Mandello conta 3619 abitanti.
Nel 1901 Clemente Gaddi nasce a Somana di Mandello;
sarà vescovo di Nicosia, eletto arcivescovo
titolare di Darni (con diritto di successione all'Siracusa),
quindi vescovo di Bergamo con titolo arcivescovile
ad personam (+ 1993). Nel 1902 sulla linea ferroviaria
Lecco-Sondrio transita il primo elettrotreno d'Europa.
Il 22 maggio 1905 nasce Ambrogio De Battista, che
si consacrerà alla missione con il P.I.M.E.
e verrà elevato all'ordine episcopale in India
il 13 dicembre 1951, divenendo vescovo il 19 marzo
1952 della diocesi di Vijayawada. Si dimetterà
il 23 gennaio 1971 per motivi di salute e, di lì
a pochi mesi, morirà il 15 dicembre. Nel 1906
inizia l'attività la pluripremiata fabbrica
di grattugie Cantoni, tutt'oggi esistente ma in forma
minore. Padre Ambrogio Poletti del P.I.M.E. (1905
- 1973), nato a Somana, nel corso della sua missione
in Hong Kong è detto "Portinaio della
Cina" e "re dei nuovi territori" locali.
Nel 1911 gli abitanti mandellesi sono 3770 e nel 1921
sono 3859. Nel febbraio 1921 nasce la Moto Guzzi.
Il tecnico Carlo Guzzi, di origine milanese, realizza
un prototipo di motocicletta con motore orizzontale.
La società mandellese assurge a fama mondiale
per le sue circa 3400 vittorie rendendo celebre il
nome di Mandello in tutto il mondo e questo non solo
per le prestigiose moto, ma anche per le vittorie
olimpiche ed intercontinentali nel canottaggio, nell'alpinismo
ed in molteplici altre attività sportive. Nel
1930 circa, Giorgio Enrico Falck jr. II (1866-1947)
sviluppa l'azienda a livello europeo. Sarà
Senatore del Regno d'Italia. Milano in quel periodo
conta un milione di abitanti, Mandello 4600 circa.
Nel 1931 gli abitanti mandellesi sono 4638 e nel 1935
è operante in paese il cinema teatro Odeon.
Nel 1936 gli abitanti mandellesi sono 5099. Dal 1939
al 1945 si svolge il secondo conflitto mondiale che
coinvolge anche il centro abitato di Mandello con
la presenza di truppe straniere e tragici episodi
fra il centro abitato e le propaggini delle Grigne.
Alla cessazione del conflitto, i mandellesi riprendono
con vigore le loro attività. Nel 1940 nasce
Dante Lafranconi. Sarà vescovo di Savona e
Noli ed attualmente di Cremona. Nello stesso anno
inizia l'attività il cinema teatro Sociale.
Nel 1946 l'ing. Luigi Buzzi, nel verificarsi del "miracolo
italiano", fonda la CEMB, che nei decenni si
afferma a livello mondiale nella produzione di macchine
equilibratrici impiegate in tutti i campi dell'industria
e nell'aerospaziale. È contemporanea la creazione
da parte dell'ingegner Arturo Gilardoni della "Gilardoni
raggi X". Entrata in vigore il 1 gennaio 1948
la Costituzione della Repubblica Italiana, Enrico
Falck II (1899-1953), laureato in Scienze agrarie,
viene eletto Senatore della Repubblica italiana. La
sua disponibilità nei riguardi della nostra
cittadina è proverbiale tanto che ".......elargisce,
a Mandello, il carbon fossile per l'asilo centrale
e quello di Tonzanico; per il ricovero parrocchiale,
per la Casa della maternità e per la San Vincenzo....".
Nelle olimpiadi di Londra 1948 lo storico "4
senza" della Canottieri Moto Guzzi vince il titolo
olimpionico; nello stesso periodo, in paese sorge
il cinema teatro Astoria, oggi denominato Cinema Teatro
Comunale Fabrizio De Andrè. Nel 1951 gli abitanti
mandellesi sono 6550 e, nel rapporto tra cittadinanza
e attività produttive, la Mandello industriale
risulta essere il primo comune a livello nazionale.
Nello stesso anno la cittadina viene raggiunta dal
metanodotto. Nel 1956 il dottor Vittorino Gilardoni
fonda la Gilardoni Cilindri. A Melbourne, in quell'estate
australe (22 novembre 8 dicembre), il glorioso
"4 con" della Canottieri Moto Guzzi composto
dagli operai Trincavelli, Vanzini, Winkler, Sgheiz
e da Stefanoni al timone vince il titolo Olimpico.
Nel 1961 gli abitanti mandellesi sono 8122, e nel
territorio comunale sono operanti 350 imprese. Nel
luglio dello stesso anno i mandellesi Gigi Alippi
e Annibale Zucchi, guidati da Riccardo Cassin, unitamente
ad altri tre alpinisti conquistano il monte Mckinley
(6168 m), in Alaska. Nell'agosto 1962 il mandellese
Pier Lorenzo Acquistapace è presente nella
prima cordata italiana, che vince la parete nord dell'Eiger
(3970 m), nella Jumfrau in Svizzera. Nel 1971 gli
abitanti mandellesi sono 9321 che nel 1981 salgono
a 9791 e nel 1991 a 9895. Nel 1992 nasce la nuova
Provincia di Lecco e Mandello figura fra le prime
cinque cittadine più popolate. Uno storico
locale, il cavaliere di Vittorio Veneto Vincenzo Zucchi,
ha scritto un libro intitolato "Oppidum Mandelli",
che racconta dettagliatamente la storia del paese
dalle origini fino ai giorni nostri.