Mandello del Lario
Lombardia

Mandello del Lario è un comune in provincia di Lecco. La sua altitudine varia dai 200 metri sul livello del mare (zona a lago), 214 (stazione ferroviaria) ai 2409 metri della Grigna settentrionale. Negli anni novanta sindaco di Mandello del Lario è stato Giorgio Siani, figlio del maestro Dino. Nella primavera 1999 venne sfiduciato dalla sua maggioranza per problemi di bilancio. La legislatura si concluse con il commissariamento del Comune. Nella primavera del 2000, ripresentatosi in virtù del fatto che non aveva concluso il secondo mandato, vinse di nuovo le elezioni. Alle elezioni dell'aprile 2005, a causa dello spaccamento della coalizione di centro-destra in ben tre liste (di cui una sola di natura politica, mentre le altre due civiche), vinse la lista civica appoggiata dal centro-sinistra Casa Comune per Mandello democratica. Nacque così, a livello nazionale, il cosiddetto modello Mandello. Le recenti elezioni comunali del 28 e 29 marzo 2010 hanno confermato, per soli 18 voti sulla seconda delle tre liste che si erano candidate, il sindaco uscente, dottor Riccardo Mariani. In passato era diffusa la coltivazione di olivi e viti, che ora rimane solo a livello personale e poco diffusa. Nella frazione di Maggiana, fino alla seconda metà del '900, veniva coltivato il gelso bianco per l'allevamento del baco da seta. La seta veniva lavorata nella filanda locale, che ora è una casa abitata. Con l'affermarsi delle fibre sintetiche, l'allevamento del baco da seta è andato scomparendo in tutta la regione e, con essa, anche la coltivazione del gelso. Oggi l'economia del paese si basa soprattutto sull'industria, in particolare quella metalmeccanica e quella manifatturiera. Alcune di queste aziende sono note e rinomate in tutto il mondo.

ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare da Amandello, da confrontare con il latino Amandus, Amanda. La specifica fu aggiunta nel 1863 e si riferisce all'antico nome del lago di Como.

FRAZIONI
Molina, Luzzeno, Rongio, Somana, Olcio e Moregallo.

LA GROTTA FERRERA
Si trova in località Acqua Bianca. Il livello orografico della grotta è 590 metri sopra il livello del mare ed ha un dislivello massimo di circa -37 metri. La caverna è costituita essenzialmente da un'unica immensa sala lunga circa 175 metri e larga circa 50 metri. È percorsa per un breve tratto da un ruscello proveniente da una volta che forma una cascata. L'accesso è estremamente facile, poiché si apre sul bordo di una mulattiera molto ben tenuta; anche la percorribilità interna è facile, tuttavia il suolo è coperto da fango scivoloso e costellato di crepacci. La caverna è stata originata dalla dissoluzione di una parte di roccia più corrodibile seguita dal crollo di altri strati sovrastanti al fine di ristabilire l'equilibrio. Questo tipo di formazione è frequente nelle grotte della zone limitrofe.

MANIFESTAZIONI
Gennaio:
Arriva la Befana, serata di divertimento organizzata da Officina Rongio nell'omonima frazione 5 gennaio;
Giorno della memoria, varie iniziative organizzate dall'Assessorato alla Cultura in occasione dell'omonima giornata in ricordo delle vittime della Shoah;
Ginee, processione dei bambini con le tolle e con un fantoccio che verrà bruciato in località Poncia, sul lungolago, e in frazione Rongio 31 gennaio;
Febbraio:
Mostra del libro, mercatino librario organizzato dal Centro d'Aiuto alla Vita presso la veranda della parrocchia del Sacro Cuore in occasione della Giornata della vita (prima domenica di febbraio);
Marzo:
Donne in campo, una serata organizzata dall'associazione culturale 'I Amiis del Dialett' che invita a parlare alcune esponenti del mondo femminile mandellese che si sono espresse in alcuni settori
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle cose usate (terza domenica del mese) in piazza del Mercato;
Aprile:
Celebrazioni del 25 aprile, deposizione di un omaggio floreale sui monumenti ai caduti, sfilata di varie associazioni d'arma, ragazzi delle scuole, Corpo Musicale Mandellese per le vie del paese, celebrazione della Messa al cimitero maggiore e discorso del Sindaco;
Maggio:
Luzzeno – Manavello, corsa in montagna organizzata dal Gruppo Amici Luzzeno (GAL);
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle cose usate (terza domenica del mese) in piazza del Mercato;
Trofeo G. Valli, camminata non competitiva organizzata dalla sezione Avis di Mandello e dal Gruppo Missionario Grigne;
Giugno:
Donare in festa, tre giorni di festa organizzata dalla sezione Avis di Mandello e dai volontari dell'Operazione Mato Grosso;
Saggio di fine corsi, serata di dimostrazione di tutti gli atleti della Polisportiva Mandello;
Mandello – Cainallo – Trofeo William Viola, gara ciclistica organizzata dal Bike Team Mandello;
Sonica, festival rock per giovani, organizzato dal Punto Giovani del Comune di Mandello;
G.A.L. Fest, due giorni di festa in piazza del Mercato organizzata dal Gruppo Amici Luzzeno (GAL);
Trofeo Ercole Carcano, gara nazionale individuale organizzata dalla Bocciofila Mandellese presso il bocciodromo di via Montello;
Luglio:
Palio delle Frazioni e dei Due Comuni – Festa della Polisportiva, tipico campionato con giochi e specialità che mette in competizione le frazioni di Mandello del Lario, più due di Abbadia Lariana, al termine, in piazza del Mercato ha luogo la festa della Polisportiva Mandello, che organizza il Palio;
Molina – rifugio Bietti-Buzzi, corsa in montagna dalla Società Escursionisti Mandellesi (SEM);
Alpini in Festa, tre giorni di festa in piazza del Mercato organizzata dal gruppo Alpini di Mandello-Abbadia;
Traversata del Lario, gara di nuoto (1.5 km da Onno fino a Mandello) organizzata dalla Pro Loco Mandello;
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle cose usate (terza domenica del mese) sul viale dei Giardini;
Green Volley, torneo di pallavolo organizzato dalla Polisportiva Mandello presso la palestra di via Prà Magno;
Festa di Casa Comune, quattro giorni di festa in piazza del Mercato con la lista civica Casa Comune, maggioranza in Consiglio comunale dal 2005;
Agosto:
Festa della Libertà, tre giorni di festa in piazza del Mercato con la Lega Nord – Lega Lombarda;
Festa patronale di San Lorenzo, settimana di eventi che caratterizzano la festa patronale del paese, che culmina con lo spettacolo pirotecnico della sera del 10 agosto;
Fiera di San Rocco, grande mercato disperso sulla zona a lago che dura tutta la giornata del 16 agosto;
Raviolata di Sant'Abbondio, festa patronale della parrocchia di Somana con la tipica raviolata;
Settembre:
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle cose usate (terza domenica del mese) in piazza del Mercato;
Camminata Soccorso degli Alpini e Memorial Gildo Molteni, camminata non competitiva organizzata dal Soccorso degli Alpini, in memoria del tenente Gildo Molteni;
Giornata nazionale dell'associazione San Vincenzo, iniziative organizzate dall'associazione San Vincenzo de' Paoli;
Ottobre:
Festival Ludico, pomeriggio per bambini con i giochi del passato, organizzato dall'associazione Chitarfisa;
Molina – Rifugio Elisa, corsa in montagna organizzata dal CAI Grigne;
Castagnata, iniziative organizzate sia dal CAI Grigne (al rifugio Elisa) che da Officina Rongio (nell'omonima frazione)
Novembre:
Celebrazioni del 4 novembre, sfilata di varie associazioni d'arma, ragazzi delle scuole, Corpo Musicale Mandellese per le vie della zona a lago del paese, celebrazione della Messa presso la parrocchia di San Lorenzo, deposizione di un omaggio floreale sui monumenti ai caduti in piazza Garibaldi e discorso del Sindaco;
Festa di Santa Cecilia, concerto offerto dal Corpo Musicale Mandellese;
Mercatino delle pulci, appuntamento di vendita delle cose usate (terza domenica del mese) in piazza del Mercato;
Presentazione calendario artistico, serata in cui viene presentato il calendario preparato dall'associazione Olciosportiva con fotografie in bianco e nero e poesie del poeta di Olcio Elio Cantoni, il cui ricavato serve a sostenere l'asilo infantile dell'omonima frazione mandellese;
Premiazione dei giovani atleti, serata in cui vengono premiati i migliori atleti, in particolare quelli più giovani, di Mandello, soprattutto quelli che si sono messi in risalto nell'anno appena trascorso;
Dicembre:
Andando ... per Presepi, fino al 2011 concorso, ma dal 2012 mostra itinerante di tutti i presepi costruiti sul territorio del paese, visitabili i sabati e le domeniche prima di Natale
Mostra delle associazioni (8 dicembre), festa di tutte le associazioni del paese e dei dintorni in piazza del Mercato;
Aspettando Natale, serie di iniziative religiose organizzate dal Gruppo volontari assistenza anziani presso il Centro diurno anziani
Concerto di auguri di buone feste, serata musicale organizzata dalla sezione Avis di Mandello per augurare buone feste;
Concerto di Natale, concerto del Corpo Musicale Mandellese presso il cinema teatro Fabrizio De André;
Fiaccolata di Natale in Manavello, serata del 23 dicembre organizzata dal Gruppo Amici Luzzeno (GAL), durante la quale avviene la salita in Manavello per l'accensione della stella o dell'albero che illumina tutto il paese durante il periodo natalizio;
Sfilata dei carri natalizi, momento di festa con la sfilata di allegorici carri natalizi per le vie del paese, che si conclude in piazza del Mercato, con la castagnata e il vin brulè offerto dal gruppo Alpini di Mandello-Abbadia;

CHIESA DI SAN GIORGIO
Fa parte della parrocchia di Sant’Antonio abate in Crebbio ed è una delle tre chiese appartenenti alla medesima parrocchia. È stata costruita su un piano che sovrasta il cosiddetto Sasso San Giorgio, che si erge sulla ex Strada Statale 36, oggi Strada Provinciale 72, e ovviamente sul lago. La facciata della chiesa segue l’orientamento dei primi secoli cristiani, quando c’era la cura di fabbricare i templi con l’abside verso est, in modo tale che i fedeli (e prima del Concilio Vaticano II anche il sacerdote) guardassero in direzione dell’Oriente dove è nato, vissuto e morto Gesù Cristo.
Secondo la tradizione, la chiesa venne fatta costruire nel XIII secolo, per volere di un crociato di ritorno dalla Terra Santa. Secondo un’altra leggenda, la chiesa sarebbe sorta sul rifugio di un monaco appartenente all’ordine dei Templari. Sulla data di costruzione c’è ancora molta incertezza: secondo Goffredo da Bùssero, che tenne un elenco delle chiese della pieve, la chiesa nel 1288 non esisteva ancora.
Nel 1570 lo storico Paolo Giovio pubblicò “Larii lacus vulgo Comensis descriptio”, nella quale parlava ampiamente della chiesa di San Giorgio posta a levante di Mandello.
Il 26 marzo 1594 venne stabilito da Nicola Rosaspina che nella chiesa di San Giorgio venisse celebrata almeno una messa a settimana. La famiglia Rosaspina aveva fatto installare nel 1530 una campanella (denominata Nicolaus) sul campanile quadrato della chiesa.
Tra il Seicento e l’Ottocento la chiesa ospitò il sepolcro comune per le frazioni di Maggiana, Lombrino e Crebbio.
Non ha mai trovato una spiegazione la presenza di un gradino, posto a metà chiesa, bordato e alto circa 10 centimetri: aveva uno scopo liturgico antico oppure serviva, come rialzo, per evitare eventuali allagamenti, visto che il sagrato è leggermente in pendenza?
La chiesa di San Giorgio, ad aula unica con soffitto a capriate a vista e abside quadrangolare con volta a crociera, deve il suo aspetto attuale a restauri, iniziati in epoca trecentesca, di un edificio che già esisteva nell'XI secolo.
Della primitiva costruzione è conservata un'acquasantiera ornata da un motivo a intreccio geometrico-floreale (molto diffuso nel comasco tra il VI ed l'XI secolo) sul fronte e sui fianchi da un rilievo (poco pronunciato) raffigurante una croce.
L'interesse principale dell'edificio è dato dai dipinti che ornano le pareti della navata; numerosi sono gli affreschi votivi databili tutti al XV secolo; la Crocifissione del presbiterio è della fine del XV secolo; il ciclo escatologico, secondo alcuni studiosi, mostra legami con la tradizione pittorica Ligure-piemontese, mentre secondo altri è più vicino alla tradizione locale, ed è collocabile agli anni ottanta del Quattrocento.
Oggi, nella chiesa di San Giorgio viene celebrata la festa del patrono, che la Chiesa Cattolica celebra il 23 aprile. Da alcuni anni la Pro Loco di Mandello, in collaborazione con l’associazione culturale I Amiis del Dialett, si adopera per aiutare la parrocchia di Crebbio nella celebrazione della medesima festa. La stessa Pro Loco è a disposizione per le visite guidate gratuite alla chiesa, nel periodo che va da aprile a ottobre. Inoltre, la chiesa viene richiesta soprattutto per la celebrazione di alcuni matrimoni religiosi.

CHIESA ARCIPRETALE DI SAN LORENZO
La chiesa arcipretale di San Lorenzo sorge su una piazza all'inizio del lungolago. L'edificio attuale del XVII secolo è sorto in sostituzione del tempio precedente a tre navate, sorrette da piastroni terminanti con absidi. Di chiara impronta romanica resta il campanile del XII secolo a fianco della facciata decorato da archetti pensili e da due piani di bifore. La facciata si presenta con semplice coronamento a cimasa orizzontale sulle navate laterali e con una cimasa composita curvilinea sulla navata centrale. La decorazione della chiesa risale al XVII secolo e segue il gusto decorativo barocco, in quanto presenta stucchi e grandi quadri. Da segnalare il prezioso ciborio intagliato e l'altare a baldacchino in legno policromo.
Il marmista Giulio Tencalla tra la fine del 1674 e l'autunno del 1676 riceve l'incarico di eseguire la fronte d'altare e la balaustra della cappella laterale del Crocefisso. Le sue caratteristiche tipologiche richiamano le due fronti d'altare eseguite pochi anni prima nel Santuario di Saronno, in particolare per le due volute che affiancano l'edicola superiore. Pure di grande pregio sono le due sue balaustre dell'ampio presbiterio in cui le consuete colonnine sono sostituite con elementi multiformi quali cartigli, cartocci e conchiglie in un gioco di richiami alla lettere C e S, caratteristici dell'ornamentazione barocca; l'uso di marmi di diverse cromie ne esaltano la preziosità.
Unito alla chiesa, si riconosce ancora il complesso dell'abbazia benedettina, già esistente nel 833 d.C., di cui rimane solo il chiostro.

TORRE DEL BARBAROSSA
A 148 metri sopra Mandello sta il villaggio di Maggiana, che, con Mandello, divise tutte le vicende dei secoli ed ancora oggi è frazione del comune. Solo nel 1621, erigendosi lo parrocchia di Crebbio, Maggiana fu assegnata ecclesiasticamente alla nuova parrocchia sottraendola a quella matrice di Mandello. Il villaggio appare assai pittoresco e, da qualunque parte venga osservato, si scorge dominato dalla imponente mole dello vecchia torre che, ritta e ringiovanita, sta a sfidare i secoli. La sua forma è quadrata, l'altezza è di 40 braccia e la larghezza di dieci. Le mura hanno da ogni parte finestre ogivali che si alternano con delle feritoie. Si accede per un ampio portone medioevale, che immette in un cortiletto d'ingresso dal quale, per una comodo scala, si entra al primo piano della torre. Quivi, immurata nel camino, si osserva una lapide che porta incisa una dicitura su Federico Barbarossa or resa illeggibile dagli anni, dalla fuliggine e ancora dagli uomini, poiché la pietra ora è scomparsa forse per tre quarti nella base del camino e la poca emergente non lascia scoprire altro che qualche consonante sconnessa. Dal primo piano si sale ai piani superiori fino all'ultimo, un tempo tutto ornato di affreschi che ora si sono andati affievolendo fin quasi a scomparire: solo dei trofei d'armi dipinti negli angoli resistono ai tempi quasi a testimoniare ai visitatori odierni il soggiorno che vi fece l'imperatore Federico I. Verso il 1800, la torre passò in proprietà del signor Francesco Alippi, il quale, orgoglioso di possedere un monumento tanto storico, la restaurò, ornando la sommità di un comodo terrazzo con quattro pilastrini granitici agli angoli congiunti fra loro da riquadri in ferro lavorato, sormontata in un angolo dal parafulmine, mettendo così l'interno al riparo dall'azione corrompitrice delle intemperie. Il 5 maggio 1828 un muratore stava smurando il camino al primo piano, quando rinvenne addossata al muro una lapide di granito tutta annerita dal fumo; pulita e lavata convenientemente vi si lessero le parole: FRIDERIC – IMPERAT – GERMAN HIC – TUTUS – QUIEVIT – ANNO 1158 (Federico, imperatore di Germania, qui sicuro riposò – anno 1158). Non è a dire la gioia dell'Alippi al rinvenimento di una documentazione tanto sicura del soggiorno di Federico Barbarossa a Maggiana, e da quel giorno accrebbe a dismisura la sua considerazione per la torre di cui, orgoglioso, si sentiva proprietario. Dal 19 marzo 1910, la torre è notificata al signor Tomaso Comini fu Ignazio, i familiari del quale, se richiesti, con la già sperimentata cortesia, sono lieti di fare da guida nella visita alla torre fino al terrazzo, dal quale l'occhio si posa compiacente sui colli finitimi, sui pendii, sulla sottostante Mandello e sul lago fino a Bellagio.

Torre dei Lanfranconi a Rongio

Chiesetta di Santa Maria sopra Somana

Palazzo del Pretorio a Mandello Bassa

ORIGINI E CENNI STORICI
Il territorio sul quale sorge la cittadina è stato formato, nel corso dei millenni, dal torrente Meria (Neria per il geologo lecchese Antonio Stoppani) le acque del quale, scendendo dal gruppo delle Grigne, hanno portato a valle ingenti quantità di massi, ciottoli, sassi e ghiaia, che, sempre più protendendosi verso il lago, hanno formato il cono di deiezione sul quale è sorto l'abitato. Le frazioni collinose poggiano invece su strati morenici qui formati dal Ghiacciaio Abduano, la cui altezza, sull'attuale livello del lago (199 m) era di 1200 m. Di ciò fanno testo i massi erratici o "trovanti" sparsi lungo le propaggini della Grigna ed in particolare sul versante nord dello Zucco di Sileggio, sopra Somana. Dell'età Eneolitica è il ritrovamento di scheletri, ceramiche e oggetti litici nella "grotta del Maiale" siglata Lo- Co- 2373 nel territorio del Comune.
Nell'età del Ferro (VII secolo a.C.) il territorio mandellese viene occupato dalla prima invasione celtica. Mandello del Lario era, dunque, un insediamento di Galli, i cui resti sono stati ritrovati (soprattutto tombe, coppe e fibule, conservate ed esposte al museo nazionale di Zurigo) nel periodo 1840-45, in prossimità dell'ex setolificio Keller, dall'omonimo paleontologo svizzero Ferdinando Keller. Altri sepolcri, realizzati con le pietre locali, sono venuti alla luce nella frazione di Gorlo ed in altre zone del paese. Si pensa che sullo sperone roccioso attualmente occupato dal santuario di Santa Maria esistesse un castelliere, villaggio preistorico fortificato costruito in luogo elevato, dal quale era possibile controllare tutte le vie di accesso: dal lago ai passi alpini della Grigna.
Poi, dopo la sconfitta a Casteggio (222 a.C.), vicino a Pavia, venne la colonizzazione dei Romani, guidati dal condottiero Marco Claudio Marcello, console dal 195 a.C.: questa ipotesi deriva dal fatto che l'urbanistica di Mandello Basso (zona a lago vicino alla chiesa di San Lorenzo) ha una disposizione tipicamente romana, ovvero un rigido schema rettangolare simile a quello di un accampamento romano. Mandello fu annoverata come "pagum", cioè area rurale, senza la presenza di "vici" (villaggi). In seguito, Roma stabilì nel "pagum Mandelli" – che deriva il nome da Mandela o Mandella, famiglia di origine romana della tribù Eufentina – un presidio militare, a sicurezza e difesa della colonia romana ivi vivente.
Le prime menzioni scritte che riguardano Mandello risalgono all'epoca dei Longobardi, dai quali fu classificata "corte regia", ossia terra di proprietà reale. Nel 603 il papa Gregorio I, probabilmente in seguito ad una contesa con il re longobardo Agilulfo, cedette al conte di Angera tutte le corti regie del comitato di Milano fra le quali figurava anche Mandello. Del 769 è la prima citazione di Mandello nella topografia nazionale. Nell'833 il vescovo Leone si accordò con l'arcivescovo di Milano per la concessione al monastero di San Vincenzo di Milano della Abbazia di San Pietro, oggi chiesa di San Lorenzo (in Abbadia Lariana).
Sono presenti tre torri: la prima in zona lago vicino alla chiesa chiamata "Torre pretoria", un torrione quadrato molto basso a cui sono state tolte le merlature attualmente adibito ad abitazione privata; la seconda, detta "Torre dei Lanfranconi", nella frazione montana di Rongio; infine, la terza nel nucleo abitato di Maggiana, famosa poiché al suo interno è stata rivenuta una lapide che testimonia il passaggio, nell'anno 1158, dell'Imperatore di Germania Federico I di Hohenstaufen detto "il Barbarossa", il quale vi ha pernottato e l'ha utilizzata per osservare le battaglie navali, sul prospiciente ramo lecchese del Lago di Como, fra i Milanesi (alleati della Lega Lombarda) e i Comaschi (alleati del Barbarossa assieme a Mandello). Ad esse, si aggiungono le due torri presenti nei comuni limitrofi di Abbadia Lariana (detta "la Torraccia" ancora visibile ai bordi della S.S. 36, uscita Abbadia) e Lierna (detto "il Castello").
Nel periodo feudale, il borgo di Mandello divenne un contado rurale dell'alto Milanese, feudo comitale e residenza del conte o capitàneo della terra. I conti di Mandello trassero il cognome di famiglia dal nome del borgo: i Di Mandello (o Mandelli) è un casato antichissimo, di primaria nobiltà lombarda. Il castello feudale di Mandello era costituito dal fabbricato dalle mura quasi ciclopiche che s'elevava a guisa di baluardo sull'ampio promontorio nel punto più proteso nel lago. Il popolo lo chiamò la torre, ma la sua forma rettangolare, la sua ampiezza, l'uso al quale era adibito di residenza del feudatario e della guarnigione, lo facevano uno dei più fortificati castelli della Lombardia e il nome di torre gli si addiceva soltanto per la eccessiva altezza delle mura. Queste, dello spessore di qualche metro, erano da ogni parte solcate da numerose feritoie, bifòre, trifòre come ancora oggi è dato osservare nella torre campanaria della chiesa plebana. In alto, nella facciata verso il lago, la torre era munita di due aperture rettangolari a guisa di finestroni, dominanti tutto il lago da Lecco a Bellagio, mentre la sommità involtata e pianeggiante, permetteva l'accesso e l'osservazione anche dalla parte del territorio.
Della casata dei -da Mandello- sono diversi i discendenti che occuparono svariati incarichi di prestigio in molte località italiane; fra questi Rubaconte da Mandello è podestà di Bergamo nel 1229. Nota la sua azione di vivo interesse per lo sviluppo delle miniere nelle valli Bergamasche. Nel 1237 è podestà di Firenze. Dante Alighieri lo ricorda nella Divina Commedia -Purgatorio- Canto XII- 34° terzina- :" La ben guidata sopra Rubaconte": cioè il ponte che egli aveva fatto costruire sopra l'Arno. La storia delle pievi locali risentì degli episodi storici che caratterizzarono la città di Como e i paesi del Lario, in particolare delle lotte che contrapposero fra di loro Como e Milano. A tal proposito Mandello si alleò dapprima coi milanesi, quindi coi comaschi, e fu in seguito a tali lotte che la pieve passò, non si sa se parzialmente o totalmente, sotto la giurisdizione della diocesi di Milano in un arco di tempo che va dal 1196 al 1300 circa. In un documento risalente al 1285 l'arciprete di Mandello "Mediolanensis diocesis" compare in veste di delegato apostolico". Del 1288 è il capitolo della chiesa pievana di san Lorenzo passato entro il 1342 sotto il controllo del vescovo di Como. Nello stesso anno, 1288, si pensa già esistesse la chiesetta di S.Giorgio le cui origini risalgono probabilmente al 1000. Chiesa decorata poi nel 1400 da pitture murali di particolare significato che ancora offrono motivo d'ammirazione e di studio.
Nel 1311 Mandello fu invasa dalle truppe di Cressone Crivelli, a cui l'imperatore Enrico VII concesse in feudo Lecco e le zone limitrofe. Nel 1336 Lecco e Mandello passarono sotto il governo di Azzone Visconti. Sotto il suo dominio la vita pubblica conobbe un periodo di ordine e buona amministrazione. L'Azzone fece costruire a Lecco il ponte sull'Adda, il più importante simbolo commerciale e strategico del Ducato milanese. Nel 1342 Mandello dipendeva in modo stabile dalla diocesi di Como. Il 13 febbraio 1398 vengono promulgati ufficialmente gli statuti per il borgo e la sua popolazione; il primo podestà è Giovanni De Bombelli, eletto.
Nel XV secolo frà Bernardo da Mandello (morto il 2 ottobre 1493), noto predicatore dei Frati Minimi, probabilmente appartenuto alla famiglia Mandelli, vissuto a La Verna, muore in concetto di beatitudine. Nello stesso periodo con il marmo nero di Olcio (frazione di Mandello), l'architetto Lorenzo Spazzi, già impegnato nella erezione del Duomo, erige quattro giganteschi pilastri nella Cattedrale di Como. Nel 1429 il duca di Milano Filippo Maria Visconti (1402-1447) concede alla terra di Mandello alcuni privilegi che vengono confermati ed accresciuti da Francesco Sforza nell'anno 1450. Nel 1449 Bartolomeo Colleoni, condottiero delle truppe veneziane, occupa "Mandello, Bellano ed altre Castella della riviera di levante". Nel periodo 1469-70 Mandello viene data in feudo a Tomaso Tebaldi da Bologna. I mandellesi con la Valsassina contrastano la cessione feudale. Nel gennaio dello stesso anno il Colleoni si inoltra nella Valsassina: "a marce forzate raggiunge la riva orientale del lago di Como gettandosi sulle terre di Bellano, Mandello ed alcune altre". È in questo frangente che il borgo viene ulteriormente fortificato ed è concluso il vallo. Nel 1480, con altri territori, Mandello viene dato in feudo a Piero dal Verme di Sanguineto che muore avvelenato. Nel 1485 il feudo di Mandello viene assegnato, non senza contrasti dei cittadini interessati, a Clara Sforza vedova Dal Verme. Fra il 1488 fino oltre il 1500, Penci Cristoforo (De Pentis), nativo di Mandello, è notissimo stampatore in Venezia, e pubblica una aggiornata edizione del "Nuovo Testamento" con gli stemmi di Savoia e di Francia affiancati a quelli del ducato milanese. Nel 1494 Massimiliano d'Asburgo conferma il feudo di Mandello a Clara Sforza, che sposerà Paolo Fregoso. Nel 1495 Ludovico Maria Sforza detto "il Moro", reggente il ducato milanese, annette al ducato il feudo di Mandello e lo infeuda a Gaspare di San Severino, con altre terre. Negli ultimi anni del '400 le parrocchie di San Lorenzo in Mandello e di Sant'Abbondio in Olcio si arricchiscono di preziosissimi calici e croci processionali. Di questo periodo è lo scritto del comasco Paolo Giovio, vescovo di Nocera, nel quale è detto, nella scrittura latina del periodo alto medievale: "Mandellum oppidum positura, coelo, campis, ubertate nullis posferendum"-tratto da Larius-, non è secondo a nessuno per tante belle qualità. Benedetto Giovio, fratello del predetto Paolo, scrive: "Il monte pure dietro Mandello abbonda di minerale dalle falde alla cima. Eravi un'antica miniera di piombo che ora abbandonossi coperta da una frana..... e narrasi che il piombo, che di quella s'estrae, sia ricco di puro metallo....". Nel 1499 le terre della Riviera orientale del Lario, con Mandello, vengono date in feudo a Marchesino Stanga, segretario di Ludovico il Moro.
In tre anni distinti [1500-(1508?)-1510], Leonardo da Vinci visita il Lago di Como e nel Codice Atlantico 214 v.e. fra l'altro scrive: "....e i maggior sassi scoperti che si truovano in questi paesi sono le montagnie di Mandello, visine alle montagnie di Leche (Lecco) e di Gravidonia (Gravedona). In verso Bellinzona a 30 miglia a Leco, è quelle di valle di Chiavenna; ma la maggiore è quella di Mandello la quale ha nella sua basa una busa di verso il lago, la quale va sotto 200 scalini e qui d'ogni tempo è ghiaccio e vento....". Alcuni studiosi ritengono che per l'attraversamento del gruppo delle Grigne il grande Genio abbia effettuato il seguente percorso: Mandello, Somana, Valle di Era e di Calivazzo, Bocchetta di Prada, Valle dei Mulini, Prato San Pietro (Mandello e Prato San Pietro, attualmente nel comune di Cortenova Valsassina, sono testualmente citati nel Codice Atlantico). Nel 1513 Mandello tributa atto di fedeltà a Chiara Sforza che è reintegrata feudataria del territorio. Nel XVI secolo e in quello successivo emerge in Rongio la famiglia Lafranconi o Lanfranconi la quale risulta essere proprietaria della locale torre medievale. L'11 luglio 1520 papa Leone X con un'apposita bolla dà il suo assenso alla istituzione di un ospizio dei frati dell'ordine dei Minori, fondato in Mandello (attuale casa di riposo?). Nel 1532 nelle acque di Mandello si verifica un violento combattimento fra gli Sforzeschi e Gian Giacomo dei Medici, detto il "Medeghino", "furbescamente il Vistarino riuscì ad attirare il Medeghino in un'imboscata tra Mandello e Onno nella quale persero la vita Gabriele dei Medici fratello del Medeghino e del futuro Papa Pio IV". Nel 1533 Paolo Fregoso, morta la moglie Clara Sforza, vende tutti i diritti e i privilegi sulle terre di Mandello ed altre al cremonese Francesco Sfondrati. Con Carlo V d'Asburgo duca di Milano (1535), in Lombardia inizia la dominazione spagnola che terminerà poi nel 1706. Il 23 ottobre 1537 l'imperatore Carlo V conferma il feudo di Mandello e riviera al senatore cremonese Francesco Sfondrati. Detta famiglia manterrà l'investitura fino al 1788, anno in cui i Serbelloni faranno domanda per ottenere il Contado della Riviera (a cui apparteneva anche Mandello), ma l'anno successivo le leggi napoleoniche aboliscono ogni vincolo feudale. La famiglia De Giorgi è fra le maggiori esponenti mandellesi fra il secolo XIV e XVI. Nel 1593 il Vescovo di Como, Feliciano Ninguarda, visita la pieve di Mandello, lasciando un ricco diario della condizione delle chiese in quel momento. Commentando detta visita, lo storico S.Monti ipotizza che presso il romitorio di S.Maria vi fossero dei frati Benedettini e Templari. A questo proposito è opportuno ricordare che in frazione Gorlo esisteva una "Ca' del Temp".
Gli Airoldi assurgono alla notorietà nella prima decade del 1600; nel 1745 il conte Cesare costruisce un grande palazzo demolito 100 anni dopo nell'attuale piazza del mercato. Nel 1613 inizia la ricostruzione della plebania di san Lorenzo, che aveva implicato la distruzione dell'edificio anteriore descritto dalla visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda. Nel 1629 Roberto Rusca, nel descrivere il paesaggio di Mandello, certifica: "Li passa un fiumicello -la rongia- quasi per il mezzo, che fa girare molte ruote di molini di grano et fa battere con i magli ferro et rame, folare – battere- panni di lana" (frazione Fula: da follatoio). Tra il 1630 -Peste Manzoniana- e il 1634 Mandello subisce la peste ed i saccheggi delle truppe straniere in transito sul territorio, fra i quali, terribili, quelli ordinati dal duca di Rohan nel 1634. "Nel '600 la pietra di Olcio e di Mandello si vendeva a Milano a prezzo rilevante e con la stessa, nel Duomo della città, si fece il primo pavimento".
Nel 1700 il feudo Mandellese con i circonvicini vengono conservati dalla reale camera austriaca in quanto gli Sfondrati restano senza discendenza. Nel 1725 il 31 luglio nasce Giovanni Battista Zucchi che, dell'ordine dei frati Minori, diventa vescovo missionario in Cina. Dopo inenarrabili traversie e lungo martirio carcerario, muore nel 1804. Il mandellese F.A.Zucchi, dottore in sacra teologia, è arciprete in Mandello dal 1777 al 1802. Durante il suo ministero subisce l'imperio di Napoleone Bonaparte. Nel 1784 fa impiantare il maestoso organo in San Lorenzo, tuttora funzionante. Muore nel 1814. 1740: Maria Teresa d'Austria co-reggente con il figlio Giuseppe II dominano in Lombardia. Ambrogio Zucchi scopre nel 1742 due miniere di piombo sui "Monti di Mandello" che verranno poi abbandonate. Nel 1777 viene inaugurato il Canale di Paderno così da rendere navigabile il corso dell'Adda da Lecco a Milano. 1780: in Lombardia il dominio austriaco è assunto da Giuseppe II. Nel 1788 alla vigilia della Rivoluzione Francese cessano i diritti feudali. 1789: Scoppia la Rivoluzione francese. 1790: Leopoldo II e Francesco II d'Austria reggono la Lombardia sino al 1796. Nel 1790 A.G. Della Torre di Rezzonico, scrivendo di Mandello, ricorda: " L'ingente Torre dei Mandellesi che ora senza difesa va in rovina di giorno in giorno.... è di antichità certo venerabile....nel piccolo fiume che vi scorre davanti si vedono un mulino e officine destinate alla lavorazione del rame e del ferro. Vi erano anche fabbriche di scordassieri per la purga delle lane". Successivamente Mandello subisce il dominio dei francesi e degli austriaci almeno fino al 1848, quando le idee rivoluzionarie prendono piede ed in paese è istituito un comitato risorgimentale. 1796: Campagna d'Italia di Napoleone B. Nasce la Repubblica Cispadana. 1797: Nasce la Repubblica Cisalpina – adozione della bandiera tricolore.
Agli inizi dell'Ottocento vari avvenimenti storici vengono a toccare la realtà mandellese. Nel 1802 La Repubblica Cisalpina diventa Repubblica italiana. Nel 1805 La Repubblica italiana diventa Regno d'Italia. Nel 1809 viceré in Lombardia diventa Eugenio di Beauhamais. Nel 1814 avviene la restaurazione austriaca in Lombardia. Un anno più tardi, viene costituito il Regno Lombardo Veneto. Poi nel periodo 1820-21 ci saranno primi moti insurrezionali italiani. Nel 1824 il governo austriaco inizia l'apertura della statale dello Spluga-Colico-Lecco, come strada di grande interesse militare, i lavori della quale termineranno nel 1832. Nel 1826 viene varato il primo piroscafo a vapore che naviga sul lago e che porta il nome di Lario. Nel 1839 a Giorgio Enrico Falck sr. (1802-1886) ingegnere meccanico, "si deve tecnicamente il primo impianto di laminazione italiano", a Dongo. Avanzano i moti risorgimentali italiani. Il 22 maggio 1848 i mandellesi si uniscono a una grossa colonna di volontari di Lecco che partono per la Valtellina col preciso scopo di proteggere il passo dello Stelvio; sono della partita alcuni componenti della famiglia Pini "gente solida", a Mandello fin dal 1300. Nel 1850 circa, la Badoni&Co. di Castello, Mandello e Bellano si pone alla testa dell'industria siderurgica italiana. Nello stesso anno, Carlo Ferrario fonda l'azienda che è sicuramente la più antica industria mandellese che si possa annoverare; ancora oggi produce fusi per la torcitura che per la loro altissima qualità sono conosciuti ed esportati in tutto il mondo. Nel 1859 diversi esponenti mandellesi, fra i quali i Confalonieri ed i Pini, partecipano a tutte le battaglie risorgimentali. Nello stesso periodo la famiglia Keller, di origine svizzera, gestisce lo stabilimento omonimo, ora velluttificio Redaelli. Nelle immediate vicinanze della Madonna di Debbio è attiva "una immane rupe di bel granito persichino dalla quale furono tagliate le otto colonne che in Como adornano il tempio del Crocifisso della S.Annunciata e ne sostengono le cupole". I vari componenti della famiglia Pini si distinguono nei moti risorgimentali. In questo periodo Mandello è prettamente agricola e gli annuari della diocesi di Como certificano che il numero dei bovini è di circa 1100 unità al giorno d'oggi si è ridotto ad una decina di capi. Mandello fu il primo comune lariano su cui sventolò la bandiera italiana. Le famiglie Badoni e Falck operano industrialmente in Mandello. Enrico II Falck, l'azienda del quale assurge a livello europeo, viene eletto senatore della repubblica italiana. Negli anni tra il 1860-66 cittadini mandellesi partecipano alla conclusione dei movimenti risorgimentali. 1860 - 61 Re d'Italia: Vittorio Emanuele II. Gli abitanti mandellesi sono 3118. 1862: Enrico Falck (1827-1878) sposa Irene Rubini Falck che resterà vedova con i piccoli Luigia, Giorgio e Camilla. Il 24 novembre dello stesso anno, il Consiglio Comunale delibera il toponimo del paese in "Mandello del Lario", delibera approvata l'8 febbraio 1863 con R.D. Nel 1871 gli abitanti mandellesi sono 3250. Nel 1877 è in attività la torcitura Panizza. Nel 1881 gli abitanti mandellesi sono 3498. Nel 1879 si delibera il progetto per la linea ferroviaria Lecco-Colico; nel 1885 si realizza la linea ferroviaria Colico – Sondrio. Il 14 dicembre 1888 nasce a Mandello Alfredo Lanfranconi, padre del P.I.M.E. che il 1 luglio 1937 sarà nominato vicario apostolico, poi dal 1 gennaio 1955 vescovo di Taungngu in Birmania (+ 26 novembre 1959). Del 1893 è l'installazione in Mandello del Velluttificio Redaelli (già Keller) che nella sua attività secolare diventerà noto per la varietà, qualità e ricchezza dei prodotti. Il 1 agosto 1894 entra in funzione la linea ferroviaria Bellano-Colico. Nello stesso periodo sono operanti i filatoi di Carugati e Ferrario e la filanda dei Semenza e Ravasi. Nel 1895 Antonio Carcano, proveniente da Maslianico, dove nel 1880 aveva iniziato la lavorazione dello stagno, si trasferisce a Mandello in località Maglio, nel comune di Somana. Ed utilizza l'alluminio per la lavorazione di carte metallizzate. Attualmente la ACM-Carcano Antonio S.p.a. per i suoi standard qualitativi ha una clientela di portata mondiale. Nel
All'inizio del XX secolo Mandello conta 3619 abitanti. Nel 1901 Clemente Gaddi nasce a Somana di Mandello; sarà vescovo di Nicosia, eletto arcivescovo titolare di Darni (con diritto di successione all'Siracusa), quindi vescovo di Bergamo con titolo arcivescovile ad personam (+ 1993). Nel 1902 sulla linea ferroviaria Lecco-Sondrio transita il primo elettrotreno d'Europa. Il 22 maggio 1905 nasce Ambrogio De Battista, che si consacrerà alla missione con il P.I.M.E. e verrà elevato all'ordine episcopale in India il 13 dicembre 1951, divenendo vescovo il 19 marzo 1952 della diocesi di Vijayawada. Si dimetterà il 23 gennaio 1971 per motivi di salute e, di lì a pochi mesi, morirà il 15 dicembre. Nel 1906 inizia l'attività la pluripremiata fabbrica di grattugie Cantoni, tutt'oggi esistente ma in forma minore. Padre Ambrogio Poletti del P.I.M.E. (1905 - 1973), nato a Somana, nel corso della sua missione in Hong Kong è detto "Portinaio della Cina" e "re dei nuovi territori" locali. Nel 1911 gli abitanti mandellesi sono 3770 e nel 1921 sono 3859. Nel febbraio 1921 nasce la Moto Guzzi. Il tecnico Carlo Guzzi, di origine milanese, realizza un prototipo di motocicletta con motore orizzontale. La società mandellese assurge a fama mondiale per le sue circa 3400 vittorie rendendo celebre il nome di Mandello in tutto il mondo e questo non solo per le prestigiose moto, ma anche per le vittorie olimpiche ed intercontinentali nel canottaggio, nell'alpinismo ed in molteplici altre attività sportive. Nel 1930 circa, Giorgio Enrico Falck jr. II (1866-1947) sviluppa l'azienda a livello europeo. Sarà Senatore del Regno d'Italia. Milano in quel periodo conta un milione di abitanti, Mandello 4600 circa. Nel 1931 gli abitanti mandellesi sono 4638 e nel 1935 è operante in paese il cinema teatro Odeon. Nel 1936 gli abitanti mandellesi sono 5099. Dal 1939 al 1945 si svolge il secondo conflitto mondiale che coinvolge anche il centro abitato di Mandello con la presenza di truppe straniere e tragici episodi fra il centro abitato e le propaggini delle Grigne. Alla cessazione del conflitto, i mandellesi riprendono con vigore le loro attività. Nel 1940 nasce Dante Lafranconi. Sarà vescovo di Savona e Noli ed attualmente di Cremona. Nello stesso anno inizia l'attività il cinema teatro Sociale. Nel 1946 l'ing. Luigi Buzzi, nel verificarsi del "miracolo italiano", fonda la CEMB, che nei decenni si afferma a livello mondiale nella produzione di macchine equilibratrici impiegate in tutti i campi dell'industria e nell'aerospaziale. È contemporanea la creazione da parte dell'ingegner Arturo Gilardoni della "Gilardoni raggi X". Entrata in vigore il 1 gennaio 1948 la Costituzione della Repubblica Italiana, Enrico Falck II (1899-1953), laureato in Scienze agrarie, viene eletto Senatore della Repubblica italiana. La sua disponibilità nei riguardi della nostra cittadina è proverbiale tanto che ".......elargisce, a Mandello, il carbon fossile per l'asilo centrale e quello di Tonzanico; per il ricovero parrocchiale, per la Casa della maternità e per la San Vincenzo....". Nelle olimpiadi di Londra 1948 lo storico "4 senza" della Canottieri Moto Guzzi vince il titolo olimpionico; nello stesso periodo, in paese sorge il cinema teatro Astoria, oggi denominato Cinema Teatro Comunale Fabrizio De Andrè. Nel 1951 gli abitanti mandellesi sono 6550 e, nel rapporto tra cittadinanza e attività produttive, la Mandello industriale risulta essere il primo comune a livello nazionale. Nello stesso anno la cittadina viene raggiunta dal metanodotto. Nel 1956 il dottor Vittorino Gilardoni fonda la Gilardoni Cilindri. A Melbourne, in quell'estate australe (22 novembre – 8 dicembre), il glorioso "4 con" della Canottieri Moto Guzzi composto dagli operai Trincavelli, Vanzini, Winkler, Sgheiz e da Stefanoni al timone vince il titolo Olimpico. Nel 1961 gli abitanti mandellesi sono 8122, e nel territorio comunale sono operanti 350 imprese. Nel luglio dello stesso anno i mandellesi Gigi Alippi e Annibale Zucchi, guidati da Riccardo Cassin, unitamente ad altri tre alpinisti conquistano il monte Mckinley (6168 m), in Alaska. Nell'agosto 1962 il mandellese Pier Lorenzo Acquistapace è presente nella prima cordata italiana, che vince la parete nord dell'Eiger (3970 m), nella Jumfrau in Svizzera. Nel 1971 gli abitanti mandellesi sono 9321 che nel 1981 salgono a 9791 e nel 1991 a 9895. Nel 1992 nasce la nuova Provincia di Lecco e Mandello figura fra le prime cinque cittadine più popolate. Uno storico locale, il cavaliere di Vittorio Veneto Vincenzo Zucchi, ha scritto un libro intitolato "Oppidum Mandelli", che racconta dettagliatamente la storia del paese dalle origini fino ai giorni nostri.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 10.628 (M 5.194, F 5.434)
Densità per Kmq: 254,4
Superficie: 41,77 Kmq

CAP 23826
Prefisso Telefonico 0341
Codice Istat 097046
Codice Catastale E879

Denominazione Abitanti mandellesi
Santo Patrono San Lorenzo
Festa Patronale 10 agosto

Il Comune di Mandello del Lario fa parte di:
Comunità Montana Lario Orientale

Località e Frazioni di Mandello del Lario
Maggiana, Mandello a lago, Tonzanico, Molina, Cologna, Luzzeno, Rongio, Gorlo, Somana, Sonvico, Olcio, Moregallo-Moregge

Comuni Confinanti
Abbadia Lariana, Ballabio, Esino Lario, Lecco, Lierna, Oliveto Lario, Pasturo, Valbrona (CO), Valmadrera.

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ISGMD - ISTITUTO SUPERIORE GRAFICA MODA DESIGN - LECCO - LC
ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE - LECCO - LC
ISTITUTI RIUNITI AIROLDI E MUZZI - LECCO - LC
ISTITUTO PROFESSIONALE PARITARIO CASA DEGLI ANGELI - LECCO - LC
AIAB LOMBARDIA - MILANO - MI