Casargo
è un comune dell'Alta Valsassina in provincia
di Lecco. Il paese si trova su un fondovalle dominato
dalla massiccia sagoma del monte Legnone (metri 2610)
a 800 metri di quota. Conta circa 900 abitanti sparsi
nei cinque nuclei abitati che compongono il comune,
che nel periodo estivo e nei fine settimana si arricchisce
della presenza di numerosi turisti. Dal fondovalle,
dove è situato l'abitato principale, si possono
raggiungere comodamente le frazioni di Indovero e
Narro, da cui si gode un ampio panorama di tutta la
Valsassina. Da Narro si diramano la strada per la
Val Muggiasca (per raggiungere Bellano) e quella per
l'Alpe di Giumello, terrazza naturale con vista su
tutto il bacino lariano, sede di un'importante scuola
di parapendio e deltaplano e dotata di impianti sciistici.
Sul versante opposto si trova l'Alpe di Paglio, anch'essa
comodamente raggiungibile da Casargo, punto di partenza
per scampagnate e trekking verso i rifugi delle Orobie
ed il Pian delle Betulle. Il comune di Casargo si
trova in Alta Valsassina in provincia di Lecco, da
cui dista 27 chilometri. È un piccolo paese
di di 894 abitanti, sparsi in cinque nuclei urbani
(Casargo, Codesino, Somadino, Indovero e Narro) che
si trovano ad un'altezza che varia tra gli 850 e 1000
metri s.l.m. Casargo è raggiungibile da Lecco
attraverso la statale 36 in direzione della Valtellina.
Si deve imboccare l'uscita per Bellano in direzione
di Taceno e proseguire nell'Alta Valsassina. Casargo
dista da Bellano 14 km e da Taceno 4 km. Sempre da
Lecco si raggiunge Casargo attraversando tutta la
valle (Ballabio-Introbio-Taceno) fino a raggiungere
sempre l'Alta Valle. Da Casargo è possibile
raggiungere la Valvarrone attraverso il piccolo valico
di Piazzo (900 metri s.l.m.) e arrivare a Premana.
Da qui si percorre tutta la valle e si raggiunge il
lago nei pressi di Dervio. Più precisamente
Casargo, Codesino e Somadino si trovano nella Val
Casargo percorsa dal torrente Maladiga, mentre Indovero
e Narro si affacciano sulla Val Muggiasca, una piccola
valle scavata dall'ultimo tortuoso tratto del Pioverna,
il torrente che attraversa tutta la Valsassina.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino casearia, caciaia, luogo in cui
si asciuga il formaggio, con l'aggiunta del suffisso
-icus.
ATTIVITA'
L'economia del paese poggia su alcune aziende. Resistono
ancora attività tradizionali come il formaggio,
il latte e l'allevamento. In località Piazzo
c'è una rinomata scuola alberghiera. A partire
dagli anni Sessanta a Casargo si sono sviluppate due
piccole stazioni sciistiche: l'Alpe Giumello e l'Alpe
Paglio. Gli impianti dell'Alpe Giumello vennero aperti
negli Sessanta e consistevano in uno skilift per principianti
ed in un più lungo skilift per sciatori di
medie capacità, che raggiungeva la vetta del
Monte Muggio. Nel corso degli anni la piccola località
è stata sempre discretamente frequentata. Negli
anni Novanta, il fallimento della società che
si occupava della gestione della località,
ha visto il destino degli impianti finire in mano
ad un gruppo di volontari, il cui obiettivo è
solo quello di aprire la stazione, indipendentemente
dai guadagni. Nel gennaio 2009, durante uno degli
inverni più nevosi dell'ultimo ventennio, la
stazione è stata costretta alla chiusura a
causa del termine della "vita tecnica" dello
skilift e della mancata concessione di una proroga.
I gestori si impegnarono quindi, con l'aiuto degli
enti locali, a riattivare la stazione, mediante il
rinnovamento degli impianti. Per i principianti venne
acquistato un tapis roulant. Si riuscì anche
a ripristinare la sciovia Monte Muggio, mediante l'acquisto
di uno skilift usato, funzionante per pochissimi anni,
in una stazione sciistica del Torinese. Il 19 dicembre
2009, la piccola stazione sciistica, ha potuto quindi
festeggiare la riapertura. Diverso il destino dell'Alpe
Paglio, località situata sul versante opposto
della valle. La località aprì negli
anni Settanta con la costruzione dello skilift Alpe
Paglio-Cima Laghetto, che permetteva il collegamento
sciistico con il Pian delle Betulle. La stazione fu
da sempre frequentata, in quanto la pista dell'Alpe
Paglio era la più lunga e rinomata del comprensorio
del Pian delle Betulle. Nel 2005, però, lo
skilift terminò la "vita tecnica".
Le risorse economiche insufficienti ed alcuni problemi
burocratici determinarono la dismissione dell'impianto.
Oggi l'Alpe Paglio non è, quindi, più
meta degli appassionati dello sci alpino, anche se
resta frequentata dai praticanti di sci-alpinismo.
Per il futuro si spera di poter ripristinare la pista
dell'Alpe Paglio, tramite la costruzione di una seggiovia
biposto.
DA
VEDERE
Nel suo territorio è presente un autentico
gioiello di arte romanica, la chiesa di Santa Margherita
in Somadino, una frazione di Casargo. La chiesa di
Santa Margherita è il più antico edificio
religioso della Valsassina e le sue origini risalgono
al XI secolo. La chiesa fu edificata vicino a fortificazioni
militari e lungo la strada che portava in Valtellina,
che passava sotto il suo portico, ampliato nel settecento.
Ha subito tante trasformazioni ma la chiesa mantiene
intatte le sue pure forme romaniche. Al suo interno,
insieme ad un affresco di epoca rinascimentale, conserva
un interessante ciclo di affreschi di ascendenze bizantine
in cui sono riprodotti, insieme alla Vergine con Bambino,
i santi patroni delle chiese vicine. Sulla cupola
sono visibili tracce di un Cristo Pantocratore. Secondo
recenti indagini, basate sugli affreschi dell'abside,
la chiesa di Santa Margherita sarebbe stata la chiesa
matrice di tutta lAlta Valsassina, da cui avrebbero
preso origine tutte le altre. A Casargo si trovano
numerosi alberi pluricentenari e ben 19 faggi monumentali
censiti dalla Guardia Forestale e inseriti nel numero
degli alberi monumentali della provincia di Lecco.
Il più straordinario, probabilmente il più
antico di Italia, è il Grande Faggio della
Val Piancone, una piccola valle laterale della Val
Marcia.