Mentana
è un comune in provincia di Roma, dista dal
capoluogo circa 23 km. Nel 2002 il territorio del
Comune di Mentana è stato suddiviso nei due
comuni di Mentana e di Fonte Nuova: il primo comprende
le frazioni di Mentana centro, di Casali e di Castelchiodato,
mentre il secondo Tor Lupara di Guidonia e le frazioni
di Santa Lucia e Tor Lupara più la località
di Selva dei Cavalieri e parte della località
detta "delle Molette" che appartenevano
alla frazione di Casali.
ETIMOLOGIA
Riprende il nome Nomentum, ossia l'antico nome del
luogo ove sorse l'insediamento. Con il tempo diventò
Nomentana, poi Lamentana con il successivo distacco
della sillaba La (considerata come articolo) quindi
divenne La Mentana.
MANIFESTAZIONI
17 gennaio: tradizionale benedizione degli animali
in onore di sant'Antonio abate
Carnevale: sfilata di carri allegorici
Festa della Contea: annuale festa, solitamente a metà
Luglio, dedicata al Signore degli Anelli ed al mondo
di J.R.R. Tolkien
I venerdì di luglio: "Museo di notte",
concerti di musiche risorgimentali per bande al parco
della Rimembranza, organizzatea partire dal 2000 dal
comitato scientifico (ANVRG) che gestisce il complesso
storico dal 1997 (in regime di convenzione per conto
del Comune).
Settembre: sagra dell'uva
Fine di settembre: festa del rione "Cinque Pini"
"Giornate della Memoria": commemorazioni
di episodi della storia risorgimentale e il 1 novembre
dei volontari garibaldini caduti nella battaglia del
1867, .
GASTRONOMIA
Un tipico dolce di Mentana è rappresentato
dalle "ciambelle a cancello", all'anice.
DA
VEDERE
Castello, all'interno di un piccolo borgo fortificato:
risalente in origine intorno all'anno 1000, si presenta
attualmente in una ricostruzione più tarda.
Ospita la Biblioteca e vari uffici comunali.
Palazzo
Crescenzio: dopo il crollo di un'ala dello stesso,
si presenta, dopo un decennio di restauri, nella forma
odierna. Nell'interno si trova il museo archeologico.
Museo
nazionale della campagna dell'Agro Romano per la liberazione
di Roma: opera dell'architetto Giulio De Angelis conserva
i cimeli della campagna garibaldina del 1867 e testimonianze
della storia risorgimentale. Nel 2005, centenario
del museo, è stata inaugurata una nuova sezione
storico-militare nel complesso storico, gemellato
con il "Museo militare alpino" di Antrodoco
(RI).
Attiguo
al museo un parco storico in cui sorge l'ara-ossario.
Conserva i resti dei 300 volontari garibaldini caduti
nella campagna, opera dell'architetto Fallani (anno
1877). Tra i nomi dei caduti scolpiti ai lati del
monumento ci sono quelli dei fratelli Cairoli, di
Giuditta Tavani Arquati e di suo marito Francesco
Arquati, Monti e Tognetti la cui decapitazione per
mano del governo pontificio avvenne nel 1868. Dal
25 novembre 2007 presente un cippo dedicato ai caduti
di Nassirya.
Museo
dei burattini (piazza San Nicola, 3), aperto solo
su richiesta.
A
Mentana, nella frazione di Casali, sorge inoltre la
villa, costruita dallarchitetto Andrea Busiri
Vici negli anni 1960 che lo storico dell'arte Fedrico
Zeri ha lasciato alla sua morte, nel 1998, all'Università
di Bologna, insieme alle sue collezioni e alla ricca
biblioteca.
Nel
territorio comunale si trova la "riserva naturale
Nomentum", comprendente il "parco Trentani"
e la "macchia di Gattacieca". Nella riserva
sono compresi i resti della città antica: sulla
collina di Montedoro (nella frazione Casali) sono
affiorati resti delle mura urbane del IV secolo a.C.,
mentre la necropoli ha restituito materiali già
dell'VIII secolo a.C.
CENNI
STORICI
Corrisponde all'antica Nomentum, luogo di destinazione
dell'antica via Nomentana da Roma, conquistata dal
re Tarquinio Prisco. Secondo Dionigi di Alicarnasso
fu una colonia di Albalonga (e dunque città
latina nel territorio sabino); Plinio il Vecchio la
cita invece come città sabina. Fece parte della
lega delle città latine sconfitte da Roma nella
battaglia del Lago Regillo. Fu definitivamente sottomessa
nel 338 a.C. e divenne municipio romano. Venne inclusa
nella IV regio Sabina et Samnium ed ebbe quindi un
discreto sviluppo come centro di produzione del vino
e per la presenza di una stazione termale (Aquae Labanae,
nell'attuale località di Grotta Marozza). Vi
possedettero ville Seneca e Marziale. Già nel
408 è ricordata come sede episcopale e nel
593 vi venne aggregata la diocesi di Cures (presso
Fara in Sabina). Nel 741 subì una breve occupazione
ad opera dei Longobardi e l'abitato si spostò
a maggior distanza dalla via Nomentana, in posizione
meglio difendibile. Il 23 novembre dell'anno 799 fu
sede dell'incontro tra Carlo Magno e papa Leone III.
Il castello di Nomentum fu un possesso dell'importante
famiglia romana dei Crescenzi tra il X e l'XI secolo.
Nel 1058 la città venne distrutta dai Normanni
e l'abitato diminuì drasticamente, mentre il
castello passò alla famiglia dei Capocci; in
seguito fu compresa fra i possedimenti papali e fu
affidata ai monaci benedettini di San Paolo fuori
le mura. Nel Quattrocento ne era in possesso la famiglia
Orsini e nel 1484 subì gravi danni per un terremoto.
Passò quindi nel 1594 al principe di Venafro,
Michele Perett, e nel 1655 venne ceduta al principe
Marcantonio Borghese. Il "18 ventoso" del
1798 Mentana è ammessa nella Repubblica Romana
napoleonica. Il 3 novembre del 1867 fu teatro della
battaglia di Mentana, a conclusione della Campagna
risorgimentale dell'Agro Romano per la liberazione
di Roma voluta da Giuseppe Garibaldi al grido di "Roma
o Morte!". I volontari garibaldini provenienti
da 216 comuni italiani e da nazioni come l'Ungheria
e la Russia furono sconfitti dai pontifici e dai francesi
accorsi in difesa di Pio IX.