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Roma
Lazio

Roma è la capitale della Repubblica Italiana, nonché il capoluogo della Regione Lazio e della provincia di Roma. E' il comune più popoloso e più esteso d'Italia. Nel contesto dell'Unione Europea, invece, il comune si colloca al quarto posto in termini di popolazione dopo Londra, Berlino e Madrid, ed è tra i più estesi. Ospita al suo interno l'enclave della Città del Vaticano, il cuore della cristianità cattolica. Il centro storico della città, sovrapposizione di testimonianze di più di 2.800 anni di storia, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO e fa della città una tra le più frequentate mete del turismo mondiale: 26,1 milioni di presenze nel 2007. Roma sorge sulle rive del fiume Tevere; l'abitato originario si sviluppò sulle colline che fronteggiano l'ansa nella quale sorge l'isola Tiberina, il solo guado naturale del fiume. Il nucleo centrale e storico della città è costituito dai famosi sette colli: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio. La città è attraversata anche da un altro fiume, l'Aniene (detto anche Teverone), che confluisce nel Tevere nella zona settentrionale dell'odierno territorio urbano. Il territorio su cui la città è sorta e si è sviluppata hauna storia geologicamente complessa: il substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai spenti, che cingono l'area della città a sud-est, il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, ed a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra seicentomila e trecentomila anni fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell'area, compresi i sette colli. Successivamente l'attività fluviale del Tevere e dell'Aniene contribuì all'erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio attuale. Oltre ai sette colli storici, nella città odierna sono compresi diversi altri rilievi, fra cui Monte Mario, il Gianicolo, il Pincio, i Monti Parioli, Monte Sacro e Monteverde.

Il comune comprende molte borgate e frazioni, tra cui Ostia, cresciute nella prima metà del '900 in seguito alle demolizioni attuate dal Fascismo nei rioni storici, e nel dopoguerra in seguito a massicce immigrazioni, provenienti principalmente dalle zone e regioni confinanti. La superficie del Comune è vastissima, avendo inglobato ampie aree abbandonate da secoli, spesso paludose e inadatte all'agricoltura e non appartenenti ad alcun municipio. Il Comune di Roma, attraverso 19 Municipi, governa un'area che per dimensione è equiparabile alle intere province di Milano o Napoli, ed è sei volte superiore ai territori di queste città. La densità abitativa tuttavia non è elevatissima e nel territorio comunale si alternano aree fortemente urbanizzate ad altre destinate a parchi, riserve naturali e all'agricoltura. La provincia di Roma è una delle più vaste d'Italia: si estende per 5.352 km²; le sue dimensioni sono paragonabili a quelle della Liguria. Roma si presenta come un'importante e dinamica metropoli, fiera del suo prestigioso passato ed allo stesso tempo tollerante, con una vocazione cosmopolita che l'ha sempre con<traddistinta nell'arco della sua lunga storia. L'Urbe ancor oggi, come in passato, continua ad essere un crocevia di etnie e di culture diverse, rielaborate e in qualche modo assimilate tramite un processo che si potrebbe definire di "romanizzazione"; Roma è infatti meta importante di correnti migratorie provenienti dal resto d'Italia e dall'estero. Tra i maggiori problemi che l'affliggono vi è tuttavia la percezione di una crescente criminalità, che sebbene non corrisponda all'indice effettivo dei reati, è dovuta anche alla difficoltà di integrare in maniera globale questi enormi flussi migratori dentro il suo tessuto sociale, specie in prossimità delle stazioni ferroviarie e metropolitane; altri problemi riguardano una scarsa igiene delle strade, la salvaguardia del suo patrimonio artistico dagli atti vandalici (tra cui l'imbrattamento dei muri), la continua crescita edilizia senza controllo e senza qualità, e l'annosa questione del traffico.

MANIFESTAZIONI

Natale di Roma, il 21 aprile; è la data tradizionale di fondazione della città;
Primo maggio, la festa dei lavoratori: i sindacati unitari organizzano un concerto gratuito in Piazza San Giovanni, a cui assistono centinaia di migliaia di spettatori;
Festa della Repubblica, il 2 giugno, con parata militare in via dei Fori Imperiali;
San Giovanni, il 24 giugno, con la famosa notte "di streghe ed incantesimi"; festività antichissima e mitologica della cui origine siè persa la memoria;
San Pietro e Paolo; sono i patroni della città e il 29 giugno, giorno appunto dei santi Pietro e Paolo, a Roma è anche festività civile;
Festa de' Noantri, è la festa che si svolge a Trastevere, forse il più caratteristico tra i quartieri di Roma. Si festeggia il primo sabato dopo il 16 luglio (Festa del Carmelo)
La Madonna della Neve, il 5 agosto, con nevicata artificiale ricreata a Santa Maria Maggiore per ricordare la celebre leggenda della nevicata estiva;
20 settembre, a Porta Pia, commemorazione dell'episodio della Breccia e dell'annessione di Roma all'Italia.
Ogni anno la Capitale è protagonista di eventi ormai entrati nella tradizione romana, e capaci di richiamare anche diverse centinaia di migliaia di persone da ogni parte d'Italia, come:
la Maratona di Roma (marzo), il più grande evento sportivo italiano per numero di sportivi in gara (15.187 nell'edizione 2007);
il Natale di Roma (21 aprile), festeggiato in tutta la città con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioniludiche;
il Concerto del 1° maggio (il Concertone) presso la basilica di San Giovanni (circa 1.000.000 di spettatori nel 2008);
la Festa della Repubblica (2 giugno) con la sua parata militare lungo via dei Fori Imperiali e a piazza Venezia;
il Telecomcerto (giugno) presso il Colosseo o il Circo Massimo (circa 500.000 spettatori);
la festa del patrono San Paolo intorno all'omonima basilica (29 giugno);
il Premio Fabrizio De Andrè (fine giugno), in onore al cantautore Fabrizio De Andrè, nell'omonima piazza, dedicato alla musica d'autore ed alla poesia;
il Villa Celimontana Jazz Festival (giugno-agosto) presso l'omonima villa;
la Festa de L'Unità;
la Festa de' Noantri (luglio);
All'ombra del Colosseo, recentemente presso il Palazzo della Civiltà Italiana (il Colosseo Quadrato) all'EUR;
la Notte Bianca (settembre o ottobre) in tutti i quartieri della Capitale (oltre 400 eventi e circa 2.500.000 partecipanti nell'edizione 2007);
Cinema - Festa internazionale di Roma (ottobre), con palcoscenico principale presso l'Auditorium Parco della Musica (nell'edizione 2007 oltre 600mila spettatori e 670 proiezioni);
Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace (dicembre), l'evento è organizzato dal Comune di Roma;
Romaeuropa Festival (novembre-dicembre): appuntamento annuale di arte moderna, teatro, musica, con artisti e dj da tutta Europa.
Festival della matematica, evento unico nel panorama mondiale celebra la regina delle arti e delle scienze con mostre d'arte, eventi, letture matematiche.

DA VEDERE

Roma si presenta come il risultato del continuo sovrapporsi di testimonianze architettoniche ed urbanistiche di secoli diversi, in una compenetrazione unica e suggestiva che mostra il complesso rapporto che la città ha sempre instaurato con il proprio passato, in un alternarsi di sviluppi caotici, periodi di decadenza, rinascite e tentativi, in età contemporanea, di ammodernamento del tessuto urbano. Oltre il 16% dei beni culturali mondiali si trovano a Roma (il 70% in tutta Italia).

AREE ARCHEOLOGICHE
Per la sua vastità di siti e reperti archeologici, Roma è un vero museo a cielo aperto. La culla della storia di Roma è il Palatino, sotto il quale si trovano il Foro Romano, i Fori Imperiali e i Mercati di Traiano, i centri della vita politica, economica, religiosa e sociale del mondo antico.A non molta distanza si trova il Colosseo, il monumento simbolo dell'antica Roma; sul vicino colle Oppio si trovano i resti della Domus Aurea, la casa d'oro di Nerone. Procedendo da piazza Venezia verso il Tevere si trovano la Crypta Balbi (parte dell'antico teatro di Balbo), il teatro di Marcello con i templi dell'area di Sant'Omobono e l'area sacra di largo di Torre Argentina (dove fu ucciso Cesare). Altri siti archeologici presenti in città sono la basilica sotterranea di Porta Maggiore, le terme di Caracalla, il mitreo di San Clemente, l'Auditorium di Mecenate e le case romane del Celio, sottostanti la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Fuori dal centro abitato, si trovano gli scavi di Ostia; il mausoleo di Cecilia Metella, il Castrum Caetani, il sepolcro degli Scipioni e la villa dei Quintili sull'Appia Antica; la villa di Livia a Prima Porta; l'area archeologica di Veio, con il santuario etrusco dell'Apollo e il parco delle Tombe della via Latina.

AREE NATURALI
Con circa 52.000 ettari di aree agricole, Roma è la città più verde d'Europa. Oltre alle ville storiche sono presenti numerose altre aree verdi, nonché terreni dedicati all'agricoltura nelle zone più periferiche. Le aree protette coprono complessivamente 40.000 ettari e sono una realtà recente, cominciata con l'istituzione del Parco regionale urbano del Pineto nel 1987 e di quello dell'Appia antica l'anno successivo; nel 1997 nacque l'ente regionale Romanatura, che aumentò notevolmente il numero di zone protette. La vasta area rurale, in parte pianeggiante ed in parte collinare, che si estende attorno alla città di Roma viene definita agro romano, che si differenzia dalla campagna romana in quanto contenuto nel territorio comunale. Ricadono all'interno del territorio comunale di Roma alcuni parchi regionali e riserve naturali, tra cui il Parco Regionale dell'Appia Antica, la Riserva naturale della Marcigliana, la Riserva Naturale di Decima-Malafede, la riserva naturale Litorale romano e l'Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno. Con il nuovo piano regolatore, Roma tende ad aumentare il territorio complessivo destinato al verde fino a portarlo ai due terzi della città. Specifiche aree verdi sono destinate all'orto botanico ed al roseto comunale.

ARCHITETTURE RELIGIOSE
Le architetture religiose di Roma costituiscono una parte fondamentale del patrimonio monumentale della città capitolina: esse sono il simbolo dell'importanza culturale, sociale ed artistica della componente religiosa nell'intero arco della storia di Roma. I più importanti edifici sacri dell'antichità furono i templi: non erano luoghi di raduno per i fedeli, ma ospitavano unicamente l'immagine cultuale della divinità cui erano dedicati. Si ritiene che in tarda età repubblicana Roma avesse circa un centinaio di templi. Le chiese cristiane sono diverse centinaia e la loro storia si intreccia con la storia religiosa, sociale ed artistica della città. La cattedrale è la basilica di San Giovanni in Laterano, una delle quattro basiliche patriarcali o papali insieme con la basilica di San Pietro in Vaticano, la basilica di San Paolo fuori le mura e la basilica di Santa Maria Maggiore. Le quattro basiliche facevano parte del cosiddetto "giro delle sette chiese" che i pellegrini dovevano compiere a piedi ed in un unico giorno. Le altre tre chiese facenti parte di tale itinerario sono la basilica di San Lorenzo fuori le mura, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme e la basilica di San Sebastiano fuori le mura. Roma è la città con il maggior numero di chiese al mondo, considerando anche il consistente numero di luoghi di culto protestanti, ortodossi e di altre confessioni cristiane. Tra il 1984 e il 1992, nel quartiere Parioli, è stata costruita la più grande moschea d'Europa, che occupa una superficie di 34.000 m²; nel ghetto ebraico si trova il Tempio Maggiore di Roma, completato nei primi anni del Novecento. Numerose sono anche le architetture religiose funerarie: a Roma sono presenti circa una sessantina di catacombe, i cimiteri sotterranei cristiani dei primi secoli dopo Cristo; i mausolei, tombe di eccezionale monumentalità, adornavano le vie consolari (in particolar modo la via Appia). Non mancavano sepolcri, ipogei, necropoli e tombe a forma di piramide, sul modello di quelle egiziane. I principali cimiteri romani sono il cimitero del Verano, il cimitero comunale e monumentale della città; il cimitero Flaminio, il più grande d'Italia; il cimitero acattolico (o dei protestanti), istituito nella prima metà del XVIII secolo per la sepoltura degli stranieri praticanti un'altra religione.

ARCHITETTURE CIVILI
Le architetture civili di Roma consistono in diverse centinaia di edifici e altri monumenti che accompagnano la storia della città da circa 28 secoli: dall'arx Capitolina e le domus dell'antica Roma ai palazzi signorili dell'età medievale, dalle lussuose ville della Roma pontificia alle costruzioni moderne che caratterizzano l'EUR e i quartieri più recenti. Piazza del Campidoglio ospita il palazzo Senatorio, sede di rappresentanza del comune di Roma, e palazzo dei Conservatori e palazzo Nuovo, sedi dei musei Capitolini. Molteplici i palazzi storici della città, sede delle famiglie nobiliari, cardinalizie e papali che esercitarono il proprio potere in Roma: tra questi, palazzo Venezia, palazzo Farnese, palazzo Colonna e palazzo Barberini. Dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia, molti palazzi furono adibiti a sede dei vari organi del governo provinciale, regionale e nazionale, come il palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica; palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica; palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati; palazzo Chigi è sede del Governo italiano; palazzo Valentini, sede della provincia di Roma; palazzo Koch, sede della Banca d'Italia; palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale; palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato; il palazzo di Giustizia (Palazzaccio), sede della Corte Suprema di Cassazione, e i vari palazzi ministeriali. Numerose anche le ville e giardini facenti parte in passato di dimore nobiliari, a partire dai giardini urbani di proprietà dei personaggi di spicco della Roma antica (gli horti). Le più grandi ville urbane sono la Villa Doria Pamphilj, Villa Borghese, Villa Ada, Villa Giulia e Villa Torlonia. Nel corso della sua plurisecolare storia, Roma è stata sede di centinaia di teatri ed altri edifici ad uso spettacolo, come i circhi (il più celebre il Circo Massimo, capace di ospitare circa 250.000 spettatori, record tuttora imbattuto) e gli anfiteatri (il maggiore dei quali, il Colosseo, è divenuto simbolo della città ed emblema della cultura mondiale). Roma, inoltre, è ricca di fontane e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la maggior parte delle quali sono state fatte costruire dai Papi all'inizio dell'età moderna, vi sono la fontana di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè), le Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, la fontana dei Quattro Fiumi, la fontana del Nettuno e la fontana delle Naiadi. Gli acquedotti furono costruiti in età antica: la loro lunghezza complessiva arrivò a misurare circa 350 km; in età moderna i Papi li fecero restaurare e ne fecero costruire altri; gli ultimi furono costruiti nel corso del Novecento. Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi trionfali antichi (arco di Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme, uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità (tra cui le terme di Caracalla, le terme di Diocleziano e le terme di Tito). Il Tevere e l'Aniene, i fiumi che attraversano la città, sono scavalcati da più di una trentina di ponti: nell'area urbana, 28 attraversano il Tevere (tra cui il ponte Milvio, il ponte Sant'Angelo e il ponte Sisto), mentre 5 sono stati costruiti per l'attraversamento dell'Aniene, tra cui il ponte Nomentano.

ARCHITETTURE MILITARI
Le architetture militari di Roma risalgono alle origini mitiche della città, quando Romolo avrebbe innalzato le mura della Roma quadrata, e ricoprirono un ruolo rilevante nell'intero arco della storia dell'Urbe, determinandone lo sviluppo e la difesa. Roma è l'unica capitale europea ad avere conservato quasi interamente il circuito delle sue mura, che possono essere suddivise in sei distinti sistemi difensivi (dalle mura romulee alle mura serviane, dalle mura aureliane alle mura leonine, dalle mura Vaticane alle mura gianicolensi). La principale cerchia muraria della città, fatta costruire da Aureliano, presentava 16 porte, la maggior parte delle quali coincideva con una via consolare: tra le altre, porta San Sebastiano, porta San Paolo, porta del Popolo e porta Pia. Altra immagine caratteristica di Roma, soprattutto in epoca medievale, erano le torri e i castelli, dimore delle potenti famiglie baronali che spadroneggiavano in città tra il X e il XIV secolo: Gregorovius affermò che nel Medioevo Roma contasse circa 900 torri, la maggior parte di esse abbattuta nella seconda metà del Duecento; numerosi castelli sono, invece, sopravvissuti e caratterizzano il paesaggio dell'agro Romano. Dopo l'unità d'Italia, la città venne protetta con un campo trincerato composto da quindici forti e quattro batterie che formavano un anello di circa 40 km intorno all'abitato.

ORIGINI E CENNI STORICI

Fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753 a.C., Roma fu retta per un periodo di 244 anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente di origine latina e sabina, e successivamente etrusca. La tradizione tramanda sette re: lo stesso Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo. Espulso dalla città l'ultimo re etrusco e instaurata una repubblica oligarchica nel 509 a.C., per Roma ebbe inizio un periodo contraddistinto dalle lotte interne tra patrizi e plebei e da continue guerre contro le popolazioni italiche: Etruschi, Latini, Volsci, Equi. Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse diverse guerre (contro Galli, Osco-Sanniti e la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro, re dell'Epiro) che le permisero la conquista della penisola italica, dalla zona centrale fino alla Magna Grecia.

Il III ed il II secolo a.C. furono caratterizzati dalla conquista romana del Mediterraneo e dell'Oriente, dovuta alle tre guerre puniche (264-146 a.C.) combattute contro la città di Cartagine e alle tre guerre macedoniche (212-168 a.C.) contro la Macedonia. Vennero istituite le prime province romane: la Sicilia, la Sardegna e Corsica, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia), l'Africa. Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a.C. si registrarono numerose rivolte, congiure, guerre civili e dittature: sono i secoli di Tiberio e Gaio Gracco, di Giugurta, di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di Lucio Cornelio Silla, di Marco Emilio Lepido, di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e di Ottaviano, che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato insieme con Marco Antonio e Lepido, nel 27 a.C. divenne princeps civitatis e gli fu conferito il titolo di Augusto.
Istituito de facto l'Impero, che conobbe la sua massima espansione nel II secolo, sotto l'imperatore Traiano, Roma si confermò caput mundi, cioè capitale del mondo, espressione che le era stata attribuita già nel periodo repubblicano. Il territorio dell'impero, infatti, spaziava dall'Oceano Atlantico al Golfo Persico, dalla parte centro-settentrionale della Britannia all'Egitto.

I primi secoli dell'impero, in cui governarono, oltre ad Ottaviano Augusto, gli imperatori delle dinastie Giulio-Claudia, Flavia (a cui si deve la costruzione dell'omonimo anfiteatro, noto come Colosseo) e gli Antonini, furono caratterizzati anche dalla diffusione della religione cristiana, predicata in Giudea da Gesù Cristo nella prima metà del I secolo (sotto Tiberio) e divulgata dai suoi apostoli in gran parte dell'impero. Nel III secolo, al termine della dinastia dei Severi, iniziò la crisi del principato, cui seguì un periodo di anarchia militare. Quando salì al potere Diocleziano (284), la situazione di Roma era grave: i barbari premevano dai confini già da decenni, le province erano governate da uomini corrotti, parti intere della capitale erano andate distrutte. Per gestire meglio l'impero, Diocleziano lo divise in due parti: egli divenne Augusto della parte orientale (con residenza a Nicomedia) e nominò Valerio Massimiano Augusto della parte occidentale, spostando la residenza imperiale a Mediolanum. L'impero venne suddiviso ulteriormente con la creazione della tetrarchia: i due Augusti, infatti, dovevano nominare due Cesari, a cui affidavano parte del territorio e che sarebbero diventati, successivamente, i nuovi imperatori.

Una svolta decisiva si ebbe con Costantino, che, in seguito a numerose lotte interne, centralizzò nuovamente il potere e, con l'editto di Milano del 313, dette libertà di culto ai cristiani, impegnandosi egli stesso per dare stabilità alla nuova religione. Fece costruire diverse basiliche, consegnò il potere civile su Roma a papa Silvestro I e fondò nella parte orientale dell'impero la nuova capitale, Costantinopoli. Il cristianesimo divenne religione ufficiale dell'impero grazie ad un editto emanato nel 380 da Teodosio, che fu l'ultimo imperatore di un impero unificato: alla di lui morte, infatti, i suoi figli, Arcadio ed Onorio, si divisero l'impero. La capitale dell'Impero romano d'Occidente divenne Ravenna. Roma, che non ricopriva più un ruolo centrale nell'amministrazione dell'impero, venne saccheggiata dai Visigoti comandati da Alarico (410); impreziosita nuovamente dalla costruzione di edifici sacri da parte dei papi (con la collaborazione degli imperatori), la città subì un nuovo saccheggio nel 455, da parte di Genserico, re dei Vandali. La ricostruzione di Roma venne curata dai papi Leone Magno (defensor Urbis per avere convinto Attila, nel 452, a non attaccare Roma) e dal suo successore Ilario, ma nel 472 la città fu saccheggiata per la terza volta in pochi decenni (ad opera di Ricimero e Anicio Olibrio). La deposizione di Romolo Augusto del 22 agosto 476 decretò la fine dell'Impero romano d'Occidente e, per gli storici, l'inizio dell'era medievale. Con la fine dell'impero romano d'Occidente, per Roma ebbe inizio un periodo segnato dalla presenza barbarica in Italia e, soprattutto, dall'affermazione della Chiesa (con a capo il Papa), che si sostituì all'impero e gettò il ponte che avrebbe unito l'antichità al mondo nuovo.

Numerose lotte in ambito cittadino ed europeo non permisero l'instaurarsi di una struttura politica costante a Roma, che passò, così, attraverso varie forme di governo: venne dominata prima dai Goti, successivamente dai Bizantini. In questo periodo è attestata l'esistenza di un ducato romano, che corrispondeva, grosso modo, alla città e al territorio ad essa circostante. Nel 756, sconfitto definitivamente il re longobardo Astolfo, Pipino il Breve, re dei Franchi, donò le terre conquistate a papa Stefano II, sancendo la nascita del Patrimonium Sancti Petri, lo Stato Pontificio, di cui Roma divenne capitale. La notte di Natale dell'800 papa Leone III incorona imperatore Carlo Magno nell'antica basilica di San Pietro in Vaticano, istituendo così l'Impero carolingio: Roma non ne fu la capitale (posta ad Aquisgrana), ma funse da centro religioso del nuovo stato teocratico. Intorno alla metà del IX secolo, papa Leone IV, dopo l'incursione saracena dell'846, fece fortificare la Civitas Leonina (corrispondente all'incirca alla Città del Vaticano), confermando il potere politico assunto dai pontefici, che venivano protetti dalle famiglie nobili. Anche queste ultime fortificarono le proprie residenze, fino a renderle veri e propri castelli: è il periodo compreso tra il 1100 ed il 1200, periodo in cui Roma allacciò rapporti con i comuni posti nelle sue vicinanze.

Intorno alla metà del XII secolo i cittadini romani instaurarono il Comune Consolare (che si insediò sul Campidoglio), rivale dell'autorità papale e dell'autonomia dei nobili; in questo periodo Roma si munì di nuovi ed efficienti sistemi di difesa. L'era medievale, inoltre, fu caratterizzata dalle lotte tra le famiglie nobili filopapali e quelle filoimperiali, che frenarono lo sviluppo dell'area centrale della città fino al XVI secolo. Roma, centro politico del mondo grazie all'avvento dei Papi, si confermò città pontificia quando Bonifacio VIII, nel 1300, proclamò il primo Giubileo (evento che fece accorrere in città circa due milioni di pellegrini); lo stesso Pontefice, tre anni dopo, fondò lo Studium Urbis. Ma quando nel 1309 papa Clemente V si ritirò ad Avignone, Roma fu governata dalle famiglie nobili in continua lotta reciproca: la città subì un'involuzione, e nel Quattrocento registrò appena 20.000 abitanti.

Il radicale mutamento della Roma medievale fu iniziato da papa Niccolò V, che decise di realizzare ex novo il nuovo centro di Roma, il centro della fede cristiana, diverso da quello pagano dell'antica Roma. Si spostò dal Laterano e concepì l'idea della costruzione della nuova basilica di San Pietro: da quel momento, per circa quattro secoli, Roma fu sotto il completo dominio dei pontefici.
In seguito alla riforma luterana (1517) e al sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi di Carlo V (1527), fu aperto il Concilio di Trento, terminato nel 1563, che confermò Roma come capitale dello Stato Pontificio, anche se da quel momento la figura del Papa smise di influire sulla politica europea.

Il periodo successivo al concilio tridentino fu caratterizzato da un rinnovamento urbanistico della città: i nobili e le potenti famiglie cardinalizie abbandonarono i loro palazzi al centro per costruirsi nuove dimore sulle colline; ma il vero artefice della grande opera di modernizzazione architettonica, culturale ed economica della città di Roma, fu papa Sisto V, pontefice per soli cinque anni (1585-1590). Nel 1626 fu inaugurata la nuova basilica di San Pietro in Vaticano, emblema del dominio papale. Dominio papale che venne interrotto solamente un secolo e mezzo dopo, quando il 15 febbraio 1798 fu proclamata la Repubblica Romana e fu deposto papa Pio VI. La nuova forma di governo durò appena un anno, tra il malcontento generale del clero e dei romani, ma con l'avvento di Napoleone Bonaparte, Roma entrò a far parte del Primo Impero francese (1808). Lo stesso Napoleone incaricò l'artista Antonio Canova di rammodernare l'antica capitale imperiale: su ordine dell'imperatore corso, inoltre, iniziarono gli scavi archeologici (in particolar modo al Foro Romano) guidati dal francese Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy.

L'era napoleonica si concluse con una serie di sconfitte decisive patite dal Bonaparte, tra cui quella nella battaglia di Lipsia (1813) e Waterloo (1815): Roma venne presa da Gioacchino Murat (novembre 1813), ma l'11 aprile 1814 Napoleone liberò papa Pio VII, fino a quel momento tenuto in prigione dai francesi: il Pontefice fece ritorno a Roma, riportando nella capitale il dominio papale e l'entusiasmo della gente
In seguito al Congresso di Vienna e al ritorno di Pio VII in Roma, la città visse un periodo turbolento, che culminò con la presa dell'Urbe e la fine del potere temporale dei Papi. Nel 1849 fu istituita la Seconda Repubblica Romana, governata da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi; durò poco meno di cinque mesi, a causa dell'intervento dell'esercito francese di Napoleone III comandato dal generale Oudinot. Nel 1861, in seguito all'unità d'Italia suggellata da Cavour, ebbero inizio le pressioni del re Vittorio Emanuele II nei confronti di papa Pio IX, invitato ripetutamente a lasciare il proprio dominio temporale. Furono vani anche i tentativi di numerosi patrioti di annettere Roma al Regno d'Italia, e la situazione rimase invariata finché regnò Napoleone III, imperatore francese contrario alla sparizione dello Stato Pontificio. Tuttavia, quando cadde il Secondo Impero nel 1870, l'Italia non ebbe più ostacoli e poté procedere all'annessione dello Stato della Chiesa.

Il 20 settembre i bersaglieri comandati dal generale Raffaele Cadorna aprirono una breccia nella cerchia delle mura aureliane, nei pressi di Porta Pia, ed entrarono a Roma: Pio IX fu costretto a ritirarsi; gli vennero concessi solamente il Vaticano, il Laterano e la villa pontificia di Castel Gandolfo. Roma, pertanto, fu annessa al Regno d'Italia, di cui divenne capitale. In seguito alla cosiddetta età giolittiana, che caratterizzò i primi anni del XX secolo (in cui si alternarono, a più riprese, i governi di Giovanni Giolitti), e alla prima guerra mondiale, conclusasi per Roma e per l'Italia con la vittoria mutilata denunciata da Gabriele D'Annunzio, la città si venne a trovare in un clima di disordini e incertezza politica che, nel 1922, favorì l'ascesa al potere di Benito Mussolini (28 ottobre, la marcia su Roma). Durante il ventennio fascista, Roma fu al centro di una drastica rivoluzione urbanistica voluta e attuata dallo stesso Mussolini: il duce fece abbattere diverse zone, numerosi edifici medievali e seicenteschi, e decretò l'apertura di alcune grandi vie, come via dei Fori Imperiali, viale Regina Margherita e via della Conciliazione (costruita dopo l'abbattimento della spina di Borgo), che unisce Roma con la Città del Vaticano, stato indipendente istituito l'11 febbraio 1929 con la firma dei patti Lateranensi.

Nacquero, inoltre, nuovi quartieri e nuovi ambienti, come l'EUR (costruito in occasione dell'Esposizione Universale di Roma del 1942, ma mai inaugurato a causa dello scoppio della guerra), la città-giardino Aniene, la città universitaria, il foro Mussolini e Cinecittà, il piccolo Stato indipendente del cinema italiano. Nel 1940 l'Italia entrò in guerra; Roma, teatro di attacchi e massacri come quelli avvenuti in via Rasella e presso le fosse Ardeatine, dopo essere stata lasciata dai tedeschi come città aperta, fu liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944.

Cessata la guerra, Roma, in seguito al referendum del 2 e 3 giugno 1946, divenne capitale della Repubblica italiana. Negli anni cinquanta e sessanta la città si sviluppò urbanisticamente e demograficamente e, a partire dal Giubileo del 1950, divenne una delle più ambite mete turistiche trasformandosi, in poco tempo, nella capitale mondiale del divertimento e del cinema, grazie alle numerose pellicole di affermati autori cinematografici. In questo periodo la città si espanse in modo rapido: furono realizzati nuovi quartieri e le aree periferiche, fino ad allora in aperta campagna, furono urbanizzate. Venne realizzata la nuova stazione Termini e furono costruite nuove infrastrutture (tra cui il primo tratto della rete metropolitana e il Grande Raccordo Anulare) e gli impianti sportivi per i giochi olimpici che Roma ospitò nel 1960. Il 25 marzo 1957, inoltre, furono firmati a Roma i due trattati che istituirono la comunità economica europea e la comunità europea dell'energia atomica; dal 1962 al 1965 nella basilica di San Pietro si svolse il Concilio Vaticano II. Oggi Roma, città più popolosa e più vasta d'Italia, funge da centro della vita politica nazionale e centro della religione cattolica; in qualità di città capitale, godrà di speciali poteri amministrativi, trasformandosi da comune in città metropolitana.



DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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