San
Bartolomeo in Galdo, cittadina in provincia di Benevento,
situata a 597 m s.l.m., dista 67 km dal capoluogo.
Sorge nell'alta val Fortore, in prossimità
della confluenza con il Cervaro, sui declivi che si
dipanano dal monte Taglianaso ed è attraversato
dal torrente La Catola.Posto all'estremo nord della
regione Campania, al confine con la Puglia e il Molise;
occupa un posto di rilievo tra le località
più suggestive del Fortore. Il clima è
subcontinentale temperato del versante adriatico con
estate calda e secca,interrotta da temporali spesso
grandiniferi,inverni rigidi e lunghi con nevicate
abbondanti e ricorrenti gelate. Temperatura media
di luglio: +17/+27,5 °C. Temperatura media di
gennaio: +1,5/+6 °C. La cittadina ridente ed illustre
è situata su una dolce collina, coperta dì
vigneti, uliveti e frutteti, e domina una verde vallata
nella quale scorre il fiume Fortore, le cui acque,
in territorio pugliese, sono sbarrate da una diga
in terra battuta e formano il Lago di Occhito. L'occupazione
primaria degli abitanti è l'agricoltura e si
sta concretizzando un notevole approccio allo sviluppo
industriale. Una popolazione dimezzata dall'emigrazione
rispetto al periodo pre-bellico, allorché San
Bartolomeo in Galdo era tra i comuni più popolosi
della Provincia.
ETIMOLOGIA
Il termine Galdo ha relazione con la radice germanica
che ha dato il lemma di lingua tedesca Wald (foresta)
è abbastanza diffuso in Italia specialmente
riguardo i nomi di alcune località; nella fattispecie
svela le origini del paese, un tempo circondato da
una estesa area boschiva.
Il nome si ispira al Santo patrono, la specifica "in
Galdo" deriva invece da un termine longobardo
wald, che significa bosco e che si riferisce al luogo
boscoso in cui fu costruita una chiesa dedicata al
Santo.
DA
VEDERE
Degni di nota, perché di valore storico sono:
la
Chiesa Madre, specie per i due portali dei primi del
sec. XV, provenienti dalla badia di Santa Maria a
Mazzocca;
la Chiesa dell'Annunziata, anch'essa ornata di un
bel portale del 1498;
il Convento dei Frati Minori in barocco Spagnolo,
la cui costruzione risale al 1600.
Le altre chiese sono la Chiesa Nuova sorta nel 1742,
e quelle del Carmine e del Calvario.
La
cittadina è stata residenza di famiglie nobili,
discendenti da antichi feudatari e lo dimostrano gli
stemmi gentilizi che tutt'oggi restano sui portali
di alcune abitazioni del centro storico.
Di
rimarchevole interesse urbanistico è anche
il centrale palazzo Catalano fatto edificare dalla
omonima famiglia, notevole per il Belvedere a terrazzo
che domina il centro abitato e la pregevole facciata
posteriore in marmo e bassorilievi.