Roccamonfina
Campania

Roccamonfina è un comune della provincia di Caserta. Il paese si trova a circa 600 m s.l.m., all'interno del cratere dell'antico omonimo vulcano, sulle pendici orientali del monte Santa Croce, che ne costituisce il cono terminale. La zona è coperta da castagneti. Il territorio del comune fa parte del Parco regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano.

ETIMOLOGIA
E' un composto di rocca e Mifinum, un nome locale di origine osca. Secondo alcuni "monfina" è da accostare a montis finis, ossia monte di confine.

ORIGINI E CENNI STORICI
Nel territorio della conca vulcanica esistono tracce di insediamenti ausoni o aurunci, con tracce di mura in opera poligonale, attribuite al VI-V secolo a.C., sul monte La Frascara ("Orto della Regina") e sul monte Santa Croce, forse riferibili a semplici postazioni militari di difesa. I ritrovamenti di iscrizioni e monete sembrano indicare la presenza di un insediamento già nel III secolo d.C., ma l'attuale abitato è attestato solo a partire dal X secolo. Il nome (Roccae Monfinum che prende il nome dalla rocca della mia Fina) deriva dall'originario toponimo del monte Santa Croce, che in documenti intorno all'anno 1000 viene chiamato "monte Fino". Fu in possesso feudale dei Mazzano e dei principi di Stigliano. Tra Trecento e Quattrocento assunse importanza con l'istituzione di un mercato settimanale (dal 1352) e di una fiera annuale. Nel 1618 entrò in possesso di una nipote di papa Clemente VIII, Elena Aldobrandini. Nel 1656 un'epidemia di peste uccise gran parte della popolazione. Sotto il dominio borbonico divenne "Terra regia", diretto possesso del sovrano.

PERSONAGGI FAMOSI
Vi nacque Nicola Amore (1830-1894), sindaco di Napoli.

DA VEDERE

Santuario di Maria Santissima del Lattani
Il santuario fu fondato nel 1430 da san Bernardino da Siena e san Giacomo della Marca, che vi erano giunti in seguito alla notizia del ritrovamento di una statua della Vergine nello stesso anno o in quello precedente. Venne edificata una prima cappella, quindi una prima chiesa, allargata quindi poco dopo nelle forme attuali tra il 1448 e il 1507. Nel 1446 papa Eugenio IV affidò il convento, sorto nel frattempo ai Francescani. Gli edifici del santuario si aprono su un ampio cortile interno, aperto sul panorama. Vi si affacciano la chiesa, il convento e un edificio costruito al momento della fondazione, detto "Protoconventino" o "romitaggio di San Bernardino", recentemente restaurato nelle forme originali. La facciata della chiesa, preceduta da un grande protiro con arco a tutto sesto, conserva l'originale porta lignea del 1507. L'interno, ad unica navata, divisa in campate da pilastri che sostengono la volta a crociera a sesto acuto ribassato, conserva affreschi quattrocenteschi e settecenteschi e finestre gotiche con vetrate policrome. Sulla sinistra si apre la cappella dedicata alla Vergine dei Lattani, con cupola affrescata, che ospita una statua di Madonna con Bambino in pietra basaltica, ricoperta da pittura policroma, forse attribuibile al IX secolo. La statua venne ritrovata da un pastore nel 1430 in una vicina grotta. Il convento presenta una facciata con porticato ad archi e all'interno un chiostro rettangolare con archi ogivali sorretti da colonnine, di varia forma, su due piani. Si conservano affreschi seicenteschi eseguiti dal padre Tommaso di Nola. Sul chiostro si apre il refettorio. Il cosiddetto edificio del "Protoconventino" si affaccia sul cortile interno con un loggiato su due piani, aperto verso la valle con finestre, quella inferiore decorata da un rosone. Nel cortile si trovano anche una fontana in pietra e sul lato verso il monte una fontana quattrocentesca decorata nel 1961 da una raffigurazione su ceramica colorata.

DA VEDERE INOLTRE ...
Nella centrale piazza Nicola Amore sorge l'antica chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore, il cui attuale stato si deve ad un rifacimento del 1715. Presenta un grande protiro ad arco sulla facciata ed è fiancheggiata da un campanile con decorazione a maioliche del 1775. L'interno è a tre navate. Alla chiesa è annesso un "Museo parrocchiale", che ne raccoglie gli arredi sacri. Nella piazza sorge anche il quattrocentesco "palazzo Colletta". Nella frazione "Gallo" si trova una chiesa parrocchiale con campanile, che custodisce un "tabernacolo per l'olio santo del 1633 e la chiesetta di San Michele Arcangelo, con fonte battesimale marmoreo seicentesco. La frazione di "San Domenico" è sorta intorno all'omonimo convento domenicano, eretto nel XVII secolo per donazione testamentaria di Gian Nicola Fusco. Il convento presenta una chiesa a tre navate che conserva un coro ligneo.

MANIFESTAZIONI
Nell'ultimo martedì di maggio la statua del santo patrono, sant'Antonio viene condotta in processione dalla chiesa del santuario dei Lattani alla chiesa di Santa Maria Maggiore ("Calata di sant'Antonio") per venire ricondotta al suo posto l'ultima domenica di agosto ("Salita di sant'Antonio"). Ma anche la famosa sacra della castagna, che avviene la prima domenica di ottobre. Ma dobbiamo ricordare anche l'importantissima sagra della castagna che avviene la seconda domenica di ottobre, dove si fanno assagiare le castagne arrostite (nome tipico "caldarroste"),dolci tradizionali (castagnaccio, monte bianco ecc.)e durante la serata ci saranno vari avvenimenti (intrattenimento ecc.).Accorrete in tanti, da tutte le parti d'Italia, d'Europa e del Mondo.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.807 (M 1.855, F 1.952)
Densità per Kmq: 123,0

CAP 81035
Prefisso Telefonico 0823
Codice Istat 061070
Codice Catastale H423

Denominazione Abitanti roccani
Santo Patrono Sant'Antonio
Festa Patronale ultimo martedì di maggio

Numero Famiglie 1.409
Numero Abitazioni 1.959

Il Comune di Roccamonfina fa parte di:
Comunità Montana Monte Santa Croce
Regione Agraria n. 2 - Collina di Roccamonfina
Parco Roccamonfina - Foce Garigliano

Località e Frazioni di Roccamonfina
Cese, Filorsi, Fontanafredda, Gallo, Garofani, Maria Santissima dei Lattani, San Domenico, Tavola, Torano, Tuoro di Tavola, Cambali, Giglioli, Tuorischi, Surienza

Comuni Confinanti
A est: Caianello, Marzano Appio; a nord: Conca della Campania, Galluccio; a ovest: Sessa Aurunca; a sud: Teano.

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ORSINI FORUN - FORMAZIONE - CASERTA (CE)
Scuola Costa di Formazione professionale - Caserta - CE
ITER - ISTITUTO DI TERAPIA RELAZIONALE - CASERTA (CE) - NAPOLI (NA)