L'obiettivo
primario dell'Istituto Orsini, è sempre stato quello
di creare una scuola di qualità.
A nostro parere qualità significa condivisione e realizzazione
dell'osmosi fra scuola e famiglia e, perciò, abbiamo
focalizzato l'attenzione sui concetti di interazione, di sintonia,
di collaborazione. Altri aspetti importanti sono dinamicità
e flessibilità. Abbiamo centrato la riflessione anche
su questi termini, che sono legati al "prendersi cura":
conoscere, rispettare, ascoltare, interagire; ci paiono necessari
la chiarezza di obiettivi e di ruoli e l'osmosi fra le varie
componenti della scuola. Viene posto l'accento anche sulla
necessità di avere ordine, sistematicità, empatia
e condivisione nelle relazioni con gli studenti, di stimolare
la motivazione. La scuola di qualità è "luogodello
studente".
Le parole-chiave che abbiamo adottato per definire la scuola
di qualità sono: condivisione degli obiettivi, del
processo e degli strumenti che si mettono in atto. Questa
va continuamente monitorata attraverso un confronto continuo
fra gli insegnanti, le famiglie e gli studenti. Questo monitoraggio
deve portare ad una riprogettazione e ad un continuo riadattamento
per migliorare ed adeguare il processo educativo. Un'altra
parola chiave emersa è flessibilità. Qualità
significa "prendersi cura" di ogni individuo, sapendo
cogliere le sue potenzialità e svilupparne le capacità.
"Prendersi cura" è anche assunzione di responsabilità,
che significa sapersi mettere in gioco e farsi coinvolgere
nel processo educativo sotto l'aspetto emotivo ed affettivo.
L'assunzione di responsabilità non è legata
alla disponibilità del singolo, ma è un tratto
della professione e quindi proprio del team e della scuola.
Un'ultima riflessione: la scuola di qualità deve saper
riconoscere il valore della professionalità del docente.
Questo è quanto ci siamo proposto ed è anche
quello che, come gli altri ci riconoscono, abbiamo raggiunto.
L'istituto Orsini che da anni ha avviato una seria riflessione
sulla scuola, si batte per un'istruzione di qualità
per tutti. Per noi lo scopo primario del sistema educativo
è che ogni cittadino apprenda a riconoscere l'esistenza
dell'altro come base fondamentale della propria esistenza
e del vivere insieme. Alla base c'è la capacità
di dialogare, una capacità che non è acquisita
ma che deve essere il fondamento di ogni apprendimento: dialogo
tra insegnante e alunni, dialogo tra alunno e alunno, dialogo
tra insegnante e insegnante, tra insegnante e dirigenza, dialogo
tra scuola e famiglia, tra scuola e territorio. Il focus della
nostra riflessione è che il risultato di un processo
educativo di qualità deve essere un alunno sereno dal
punto di vista affettivo, che abbia acquisito delle competenze
che lo mettano nelle condizioni di saper individuare le proprie
caratteristiche, i propri punti di forza e le proprie debolezze
e costruire un progetto valido.
La nostra è una scuola che "conosce il cliente",
è padrona delle procedure che mette in atto, conosce
l'ambiente circostante, sa progettare, crea condivisione fra
i docenti quindi sa condividere, al proprio interno, i criteri
di valutazione e con l'esterno, ambiente e famiglie, tutta
la progettazione messa in atto, assumendone le proposte. Per
noi importanti sono anche i modi della comunicazione:la nostra
è una scuola chiara, precisa. Il nostro progetto di
scuola è flessibile e ben chiaro nelle sue fasi, aperto
alle proposte perché il nostro istituto sa monitorare
il lavoro, rivederlo adeguarlo al contingente . Riteniamo
, infatti, che "fare scuola" significhi anche prevedere
gli imprevisti, in vista dell'evoluzione degli alunni. Per
noi molto importante è la figura del docente, che deve
possedere professionalità, per creare le condizioni
di apprendimento e di soddisfazioni. La soddisfazione da parte
delle famiglie deve essere facilitata da una buona comunicazione..
Per concludere: la nostra è una scuola in grado di
fare qualità e di rispondere alle esigenze dell'utenza,
sa ascoltare ed armonizzare le esigenze di tutte le componenti
scolastiche e sa fare in modo che fra queste ci sia interazione
e confronto.
I tratti più rilevanti che connotano l'istituto
Orsini, come descritto dalla Dir. Manager Annalisa Angelini,
sono:
§ la presenza in settori
strategici per lo sviluppo culturale, sociale e produttivo
del Paese
§ il collegamento internazionale
per assicurare un'ampia mobilità per gli allievi
Su queste basi la Dirigenza intende scommettersi e spendere
le sue risorse migliori: i Progetti Formativi Europei, i programmi
didattico-educativi transnazionali, monitorati da esperienze
scolastiche di avanguardia, diventano i prerequisiti che preludono
alla base della nostra proposta culturale. La missione della
nostra scuola è quella di preparare studenti motivati
e disponibili a lasciarsi coinvolgere dalle varie proposte
didattiche, in grado, quindi, di entusiasmarsi per un progetto
che li formi come "Persone" che credono in una crescita
individuale, intellettuale e morale. I docenti si propongono
come "Portatori di cultura"e pertanto hanno il compito,
non solo di "Informare", ma, soprattutto, "Formare".
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AGGIUNGI
VALORE ALLA TUA PERSONA
PER
CONSEGUIRE IL DIPLOMA
|
PER
CONSEGUIRE LA LAUREA |
SCEGLIERE
E' SEMPRE IMPORTANTE,
TI FA CRESCERE, COSTRUISCE LA TUA INDIPENDENZA,
TI AIUTA A PERCORRERE AL MEGLIO LA TUA STRADA
E A DIVENTARE UNA PERSONA MIGLIORE
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Noi
tutti siamo, in questo preciso istante, nel punto d'incontro
di due eternità: il passato ed il futuro. Neppure possiamo
vivere allo stesso tempo in questi due infiniti; se cerchiamo
di farlo, corriamo il pericolo di perdere la salute del corpo
e della mente. Accontentiamoci, dunque, di vivere nel solo
spazio di tempo che ci è possibile: dalla mattina alla
sera.
"Ognuno
può portare il suo fardello, per quanto pesante, fino
al cader della notte"
scrisse
Robert Louis Stevenson.
"Ognuno
può compiere il suo lavoro, per quanto pesante, per
un giorno.
Ognuno può vivere ed essere dolce, paziente, amorevole,
puro fino a che il sole tramonti.
E questo è l'intero significato della vita."
Una delle cose più tragiche che io mi conosca della
natura umana è la tendenza a procrastinare la vita.
Tutti sognamo un magico roseto di là dell'orizzonte,
invece di godere le rose che fioriscono oggi dinanzi alle
nostre finestre.
"Com'è
strano il breve corso della nostra vita!"
scrisse
Stephen Leacock.
<<
Il fanciullo dice: "Quando sarò un giovanotto".
Ma questo che significa? Il giovanotto dice: " Quando
sarò uomo fatto". E poi, uomo: " Quando sarò
sposato". Ma anche questo, cos'è in fin dei conti?
Il pensiero vola allora a "quando potrò ritirarmi
dagli affari". E poi, quando viene quel momento, ci si
volge indietro " a riguardar lo passo" : un gelido
vento sembra spazzarlo; in certo qual modo si è mancata
la vita, ed ora se n'è andata per sempre. La vita,
lo impariamo troppo tardi, sta nel viverla, nel tessuto d'ogni
giorno e di ogni ora>>.
John Ruskin teneva sulla scrivania un pezzo di marmo con una
sola parola scolpita: Oggi. Io invece ho una poesia incollata
allo specchio, ove posso rileggerla ogni mattina nel farmi
la barba, una poesia del drammaturgo indiano Kalidassa, che
sir Pilliamo Osler teneva sempre sulla scrivania.
SALUTO
ALL'ALBA
Guarda
a questo giorno! In esso è la vita, la vera vita della
vita.
Nel suo breve corso è risposta tutta la verità
e la realtà del tuo esistere:
la felicità del crescere la gloria dell'azione lo splendore
della bellezza;
poiché ieri non è che un sogno e domani una
visione;
ma l'oggi ben vissuto rende ogni ieri un sogno di felicità
e ogni domani una visione di speranza.
Guarda bene, perciò, a questo giorno!
Tale è il saluto dell'alba.
Così,
se desideri tener lontane le preoccupazioni, fà come
Sir W. Osler e getta una pietra sul passato e sull'avvenire.
Vivi un giorno per volta.
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