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Caserta
Campania

Caserta è una città capoluogo dell'omonima provincia della Campania. Sorge nell'entroterra campano meglio specificata nella piana del Volturno ed è celebre in tutto il mondo per la maestosa Reggia costruita nel Settecento dall'architetto Luigi Vanvitelli. Il comune comprende il capoluogo e numerose frazioni, tra cui San Leucio, famosa per la seta e per il già Real Belvedere, ed il borgo medioevale di Casertavecchia. Caserta si trova ad un'altezza di 68 metri s.l.m. ed ha una superficie comunale di 56 km².Considerando solo il territorio del comune di Caserta gli abitanti sono circa 80.000, ma tutta l'area "metropolitana" casertana comprende oltre 300.000 abitanti. La città è posta nella pianura Campana alle falde dei primi rilievi subappenninici della Terra di lavoro. Il periodo migliore per visitare Caserta è l'estate, quando il sole illumina le bellezze artistiche della città. Nella provincia di Caserta si trova la zona pianeggiante più estesa della regione e di conseguenza ne risente anche il clima.

La parte che va dalla costa sino ai primi monti che circondano il capoluogo, risente dei benefici influssi del mare che si fanno sentire soprattutto in inverno con temperature miti e maggiore umidità. Durante la stagione estiva, invece, questa zona risulta una delle più calde della Campania con temperature massime spesso superiori ai 30°.La zona interna della provincia, è invece caratterizzata da numerosi rilievi sia collinari che montuosi e spesso sono investiti dalle correnti fredde da Nord-Est apportatrici di forti diminuzioni della temperatura con nevicate in inverno. La zona del Matese è una delle più piovose e nevose della regione. Caserta è sede di facoltà e di presidenza della Seconda Università degli Studi di Napoli o SUN. Nel 2005 sono cominciati i lavori per il nuovo policlinico di Caserta che ospiterà sia una struttura ospedaliera e sia una di ricerca universitaria dove potranno essere ospitati 1500 studenti delle varie facoltà universitarie, questa struttura dovrà integrarsi con il sistema urbano metropolitano, fungendo da volano dello sviluppo socio-economico del territorio. Il termine dei lavori è previsto per dicembre 2009.

ETIMOLOGIA
Il nome Caserta deriva dal latino Casa Irta, toponimo dovuto al fatto che l'antico centro urbano (l'attuale Casertavecchia) sorgeva, durante il medioevo e fino al XVIII secolo, in posizione elevata rispetto alla pianura circostante.

CENNI STORICI
Il centro cittadino esisteva già in epoca longobarda e si era formato attorno ad una torre di avvistamento e di difesa oggi integrata nel palazzo della Prefettura, un tempo palazzo dei conti di Caserta e residenza reale (dopo la vendita dei beni dei conti a Carlo III di Spagna). Infatti l'attuale centro cittadino, situato intorno a piazza Vanvitelli, era chiamato Torre, proprio per la presenza della costruzione longobarda che si situa nell'angolo nord occidentale della stessa.

Quindi, nonostante la perfetta simmetria nelle strade, quasi a ripetere la struttura delle città romane e la concezione di città tipica dell'Illuminismo, l'attuale città di Caserta non ha un'origine recente, ma esisteva già da tempo ed era già sede comunale e sede della cattedra vescovile. Il nucleo cittadino, infatti, si era trasferito qui nel XVI secolo, in quello che era chiamato la Torre, spostandosi da Caserta vecchia, dopo qualche secolo seguì l'esempio anche il vescovo, che prese dimora nel borgo di Falciano, in un edificio poi adibito a caserma (oggi noto come ex Caserma Sacchi).

La città era nota per il suo mercato e per il palazzo degli Acquaviva, conti di Caserta, che la ereditarono nel 1511 dai conti della Ratta e che avevano ampliato la torre con un edificio rinascimentale fortificato e con un giardino che aveva entusiasmato diversi viaggiatori del XVI e XVII secolo.

Quando Anna ultima erede degli Acquaviva morì il feudo passò nelle mani dei Caetani che, indebitatesi enormemente, furono costretti a vendere i possedimenti ai Borbone di Napoli. Questi pensarono di costruirvi la reggia borbonica, a partire dal 1750. Il vecchio giardino degli Acquaviva (il cosiddetto "Bosco Vecchio") diventò il nucleo principale dell'attuale parco della Reggia.

LA REGGIA DI CASERTA
La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Situata nel comune di Caserta, è circondata da un vasto parco nel quale si individuano due settori: il giardino all'italiana ed il giardino all'inglese. Il complesso del palazzo reale, con i suoi giardini lunghi circa 2,5 km, è uno dei più grandi d'Europa.

DA VEDERE INOLTRE
Chiesa di S.Agostino
Da visitare è anche il Complesso conventuale, costruito nel 1441, ad opera dei Padri Agostiniani, risale ad una donazione del principe Andrea Matteo Acquaviva nel 1623. Nel 175O Luigi Vanvitelli apportò alla Chiesa molte modifiche utilizzando parte dei materiali utilizzati nella costruzione della Reggia. La chiesa di S. Agostino diventata poi la Parrocchia di S. Sebastiano in seguito all'incendio della chiesa del santo patrono della città. La chiesa è ad un'unica navata, con prònao e nicchie laterali non molto profonde. In una delle nicchie è esposta la statua di S. Sebastiano, opera in legno scolpita nel 1992 dallo scultore PauI Morder Doss di Ortisei in provincia di Bolzano. Caratteristiche sono le "gelosie" poste nel presbiterio e nelle parti laterali. La chiesa inoltre conserva opere di Giacinto Diano, di Domenico Mondo, di Bardellino e di Antonio Dominici.

Museo delle Cere "Le Muse"
Nell'antico edificio del S.Agostino, a Caserta, nasce un moderno museo delle cere divenendo il terzo d'Italia dopo quello di Roma e di Milano. Il Museo si articola in tre sezioni. La prima, più ampia, è dedicata alla dinastia Borbone, da Carlo a Francesco II, con le rispettive consorti, senza trascurare l'architetto Luigi Vanvitelli e il ministro Bernardo Tanucci: questi fu apprezzato consigliere del re Carlo e del di lui figlio Ferdinando, mentre quegli fu l'artefice della "reggia" borbonica. La seconda richiama il mito e l'antica origine della nostra civiltà, dalla Sibilla cumana all'eruzione del Vesuvio. La terza proietta il visitatore nell'età moderna, presentando alcuni degli artefici e protagonisti della cultura campana, dalla letteratura all'arte, allo spettacolo. Troviamo, così, S. Di Giacomo, R.Viviani, E. De Filippo, Totò, V. De Sica, M.Troisi. Naturalmente i vari personaggi saranno presentati in quadri scenograficamente armonizzati, con abiti appositamente confezionati dall'antica sartoria specializzata in costumi d'epoca e con stoffe pregiate tra cui le sete di S.Leucio.

Bosco di S.Silvestro
La Reale Tenuta di S. Silvestro faceva parte, insieme a S. Leucio, al Parco Reale ed al Giardino all’Inglese delle "Reali Delizie" annesse alla Reggia di Caserta. Situata a nord del complesso monumentale, si estende sulle due colline contigue di Montemaiulo e Montebriano. L’area, di circa 76 ettari, venne scelta in quanto particolarmente idonea a creare una naturale scenografia alla cascata che anima, con le sue acque, le fontane del parco vanvitelliano. I territori che la compongono furono acquistati dopo il 1750 in momenti diversi e riuniti poi in un unico tenimento che venne delimitato con un muro perimetrale. La tenuta di S. Silvestro, così come gli altri siti reali, fu destinata ad attività agricole e venatorie sull’esempio delle nuove mode di vita agreste diffuse nelle altri corti europee. In questa area furono conservate, e in alcuni casi incrementate, le coltivazioni già esistenti come vigne, uliveti, frutteti, orti e giardini. Tra il 1797 e il 1801, in località "Parito" venne costruito, sotto la direzione del Collecini, già collaboratore di Luigi Vanvitelli, il Real Casino per dar ristoro al Re ed al suo seguito durante la caccia nei boschi vicini e per disporre di locali idonei alle diverse necessità dell’azienda agricola. Il 13 maggio 1922 la tenuta di S. Silvestro, che faceva parte dei beni immobili della Corona passò al Demanio dello Stato e fu consegnata al Ministero della Pubblica Istruzione. Nel dopoguerra, fino al 1970, il Real Casino ospitò una colonia antitracomatosa e nel 1983 l’intero Sito, gestito dall’Amministrazione provinciale, passa per competenza alla Soprintendenza ai Beni AA.AA.AA.SS. per le province di CE e BN. In quest’ultimo ventennio il Real Casino, che già in passato era stato sottoposto a varie trasformazioni e interventi di "abbellimento", ha subito continui atti vandalici; sono state rubate statue, divelti e trafugati marmi del caminetto, asportati parati, distrutti servizi, ecc. Il 6 febbraio 1993 il WWF Italia, dopo un lungo periodo di collaborazione con la Soprintendenza per la salvaguardia del Sito, ha ottenuto dal Ministero per i Beni Culturali e dal Ministero delle Finanze la gestione del "Bosco di S. Silvestro" che è così diventato la prima "Oasi del WWF" della provincia di Caserta. Il 10 aprile 1994 l’Oasi è stata inaugurata ed il giorno successivo aperta al pubblico mediante visite guidate.

Museo Diocesano di Caserta
La decisione di erigere il Museo Diocesano di Caserta è stata presa nel corso del 1996, quando la Conferenza Episcopale Italiana ne ha favorito l’istituzione attraverso finanziamenti provenienti dai fondi dell’otto per mille alla Chiesa cattolica. Come sede del Museo è stata individuata la chiesa del SS.mo Redentore, localizzata nel centro storico di Caserta, a poca distanza dalla Cattedrale, dal Palazzo Vescovile e dalla Reggia vanvitelliana. Il Museo Diocesano di Caserta documenta la tradizione artistico - religiosa del Casertano, anche se in esso non sono contenute tutte le migliori opere artistiche di cui è stata arricchita la Chiesa locale durante il suo cammino. Gli oggetti esposti sono in prevalenza paramenti sacri, arredi liturgici, dipinti, ex voto e sculture provenienti dalle varie chiese della diocesi, raccolti nei depositi della Curia dopo l’evento sismico del novembre 1980 per preservarli dall’incuria e tutelarli dai furti. Attualmente il Museo Diocesano conta circa duecento opere tra dipinti, sculture, apparati liturgici, reliquari ed ex voto, che coprono un arco di tempo che va dal XIV al XIX secolo. Tra i pezzi più antichi vanno collocati alcuni manufatti lapidei: reperti archeologici, frammenti scultorei dell’XI e XII secolo, lapidi del XV e del XVII secolo.

Chiesa di San Francesco di Paola
San Francesco di Paola si trova nelle vicinanze della reggia di Caserta (precisamente in via San Francesco, Casagiove) ed è ritenuta a ragione il luogo di sepoltura dell’architetto Luigi Vanvitelli, progettista della famosa Reggia di Caserta. La chiesa e il convento furono fondati nel1606 da parte dei Padri dell’ordine dei Minimi, grazie alla generosità del principe Andrea Matteo Acquaviva che concesse terreni e rendite. L’importanza del convento accrebbe in occasione della visita di Papa Benedetto XIII nell’anno 1729, il Pontefice soggiornò in quel luogo per due giorni. L’altro episodio che conferì notorietà al luogo in questione fu la sepoltura dell’insigne architetto nel 1773 ma solo nel 1879, grazie all’iniziativa del Presidente del Collegio degli Ingegneri, fu apposta una lapide che ricordasse l’evento. Dal 1813 al 1816 i locali del convento furono utilizzati come sede di Gendarmeria, nel 1821 Ferdinando I decise di utilizzarlo come ospedale per gli abitanti della vicina colonia di San Leucio, nel 1830 però il Re cedette completamente l’ospedale ai gendarmi. Nel 1835 quel luogo divenne sede dei Lancieri e di una fabbrica di scialli di lana, questa destinazione fu mantenuta sino al 1840. In quell’anno ci fu un nuovo ed ultimo riutilizzo, come Ospedale militare per conto del Ramo di Guerra.

Santuario del "Cuore Immacolato di Maria"
Centro e cuore dell’Opera Salesiana di Caserta è la Chiesa intitolata al Cuore Immacolato di Maria, sita in via Don Bosco. La sua costruzione, come quella di tutta l’Opera, fu finanziata dalla signorina francese M.lle Marie Lassere. Questa voleva onorare la principessa Maria Immacolata di Borbone, figlia di Ferdinando II, Re delle Due sicilie, alla quale era legata da affetto materno. Quest’opera la volle in favore dei giovani di Caserta, dove la Principessa era nata. La Chiesa fu inaugurata il 15 dicembre 1898 dal Vescovo di Caserta Mons. Gennaro Cosenza, alla presenza del Beato Michele Rua, successore di San giovanni Bosco. La Chiesa ha dignità di Santuario, in quanto aggregata alla Basilica Vaticana con decreto del 18 luglio 1922.

Palazzo Vecchio
Nel corso dei secoli ha subito radicali modifiche. Su questa superficie furono costruite cinquantatre stanze. Sito in Piazza Vanvitelli, è attualmente sede della Prefettura.

La Cattedrale
L’attuale edificio si trova su di una precedente chiesa dedicata all'Annunziata, facente parte del convento del Carmine. San Giovanni Battista La ristrutturazione si era resa necessaria in quanto la costruzione era stata invasa dall'ampliamento delle cappelle della vicina chiesa dell'Annunziata avvenuto nel corso del '700.

Palazzo Paternò
L'edificio è stato costruito nel 1775 su committenza del marchese Lorenzo Paternò per il figlio Vincenzo Progettista l'architetto Gaetano Barba. E' sito in via San Carlo.

Chiesa di Montevergine
La chiesa è datata anno 1636, come si legge all'ingresso. Nelle sue adiacenze il 1 ottobre 1860 vi fu uno scontro tra le forze borboniche ed i garibaldini.

Palazzo al Boschetto
Il palazzo al Boschetto, di rilevante interesse storico-artistico, costituisce una rara e preziosa testimonianza della Caserta preborbonica. E' sito in via Passionisti (ex Intendenti).

Sant'Antonio
Il complesso fu ampliato e trasformato nel corso dei secoli prima dai Conventuali (XVII secolo) e poi dai Carmelitani (XVIII secolo) fino a che soppresso nel decennio francese, fu incamerato nei beni della Reale Amministrazione del Sito di Caserta ed affidato ai padri Liguorini con Decreto Regio del 30 luglio 1823.

MANIFESTAZIONI
Stagione Teatrale Città di Caserta (ottobre-maggio).
Passeggiata del Borbone (aprile).
Natale alla Reggia (dicembre-gennaio).
Primavera Casertana.
Premi Nazionali Letterari Caserta.
Settembre al Borgo (settembre).
Concorso Ippico Nazionale Coppa d'Oro Città di Caserta (maggio).
Palio della seta (luglio).
Incontri d'Estate (luglio-agosto).
Caserta Rock Fest.

PERSONAGGI FAMOSI
Personalità legate a Caserta
Luigi Vanvitelli
Carlo Vanvitelli
Carlo III di Borbone
Gioacchino Murat
Ferdinando II
Francesco II
Carolina Bonaparte
Eugenio Fizzotti

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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