Cervino
Campania

Cervino è un comune in provincia di Caserta. Situato in una conca del monte Carmiano, circondato dai monti Tifatini, in affaccio sulla piana di Maddaloni. Il comune è a pochi chilometri da Caserta. Il paese gode di frescura e quiete, grazie ai boschi che lo circondano; in particolar modo, le colline sono ricche di uliveti, che fanno sì che nel periodo di ottobre-novembre possa essere prodotto olio extra-vergine di oliva, e di castagneti. Fruttificano anche le arance, alcune qualità di amarene, prugne selvatiche, more.

ETIMOLOGIA
Il suo nome deriva da un antico culto alla dea greco-romana Artemide-Diana (e alla presenza di rovine di un tempio della stessa), dea della caccia e delle selve, il cui animale preferito pare fosse il cervo; da qui il nome "Cervino".
Secondo altri il nome deriva dal latino cervus, ossia cervo a cui si aggiunge il suffisso –inus per indicare "luogo di cervi".

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di Sant'Anna alla Vittoria
Chiesa di Santa Maria delle Grazie

DA VEDERE
A Cervino anticamente c'erano tre chiese: una dedicata a San Marciano, l' altra dedicata a Santa Maria del Carmine e l'ultima dedicata a Santa Maria degli Angeli. Di queste tre costruzioni è rimasta in piedi solo quella della Madonna del Carmine, abbandonata fino a pochi anni fa, ma di recente restaurata. Intorno al 1500 fu costruita la chiesa di Santa Maria delle Grazie, al cui culto fu in seguito aggiunto quello di San Vincenzo Ferreri. In contrada Vittoria vi è un'ulteriore chiesa, annessa alla Diocesi di Caserta, dedicata a Sant'Anna.

ORIGINI
Si ritiene fondato da alcuni taglialegna provenienti dalla frazione di Talanica in Santa Maria a Vico.

CENNI STORICI
Il sito fu antropizzato già in epoca romana. Già il nome, infatti, deriva da un antico culto alla dea greco-romana Artemide-Diana e alla presenza di rovine di un tempio ad ella dedicato presente in questa zona. Il culto era diffuso in tutta la zona dei Tifatini e la leggenda narra che alcuni coloni provenienti dalla frazione di Talanica in Santa Maria a Vico, giunti in questo luogo, trovarono un cervo, che era proprio l'animale caro alla dea della caccia.

In realtà non abbiamo modo di sapere se in epoca romana esisteva solo un tempio di campagna od un vero e proprio insediamento. Cervino riemerge dal buio della Storia solo nel 1113 quando, nella bolla di Senne, il vescovo di Capua stabiliva che questi fondi facessero parte della diocesi di Caserta.

Probabilmente un primo e piccolo insediamento si era costituito già nel X secolo, quando l'Arcivescovo di Benevento, Landulfo, aveva circoscritto la Diocesi di Sant'Agata De' Goti al vescovo Madelfrido nella zona della valle di Maddaloni.

A quell'epoca, il primo nucleo si era costituito attorno alla parrocchia in località Morrilli e San Marzano. Nel 1158, il vescovo di Caserta Giovanni intitolava Cervino ai benedettini di Cava de' Tirreni. In quel momento l'abbazia era nel massimo momento di splendore, grazie agli ottimi rapporti con i nobili normanni di Salerno. Sotto l'abate San Pietro I, nipote di Alferio Pappacarbone, il fondatore e nobile salernitano di origine longobarda, l'istituzione accrebbe notevolmente il proprio patrimonio e fu visitata da Papa Urbano II che, nel 1092, consacrò la basilica.

L'abbazia ottenne la proprietà o il diritto di patronato su chiese e vari patrimoni, in Campania e in tutto il Mezzogiorno; i papi, in seguito, confermarono le donazioni e concessero il privilegio dell'esenzione. L'abbazia, così, anche dopo il periodo Normanno - e il passaggio della capitale a Palermo nel 1127 - riuscì a mantenere un ruolo di prestigio.

I benedettini rimangono a Cervino per quattro secoli: durante la loro epoca la parrocchia era a San Marciano. In seguito, dopo la pratica di concedere abbazie e proprietà in commendam, Cervino passò all'arcipretale di Durazzano e alla diocesi di Sant'Agata de' Goti, cui Durazzano dipendeva.

Fra il XV e il XVI secolo si assiste ad un discreto sviluppo urbano: fra il 1582 e il 1585 sorgeva, grazie alla liberalità di un anonimo nobile di Cervino, in località Santa Maria, la nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie, che sarebbe, poi, diventata la parrocchia del nuovo borgo. A quell'epoca i feudatari della zona erano i principi Gorgano che erano infeudati a Durazzano ed estendevano i loro possedimenti fino alle terre dei Carafa di Maddaloni.

Nel 1807, Cervino fu costituito in Comune, staccandosi dal comune di Durazzano, e furono comprese nei suoi confini Messercola e Forchia.

Nel 1855, Cervino entrò nella diocesi di Acerra.

Dopo l'Unità d'Italia, Cervino fu un centro attivo di brigantaggio; uno dei capi briganti in Terra di Lavoro era, infatti, Cipriano la Gala, sodale di Angelo Pascarella, detto Caporagnolillo, che era attivo proprio a Cervino. Nel 1865 fu incendiato il municipio, probabilmente proprio da Caporagnolillo; il brigante fu acciuffato nel 1866.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.016 (M 2.414, F 2.602)
Densità per Kmq: 630,2

CAP 81023
Prefisso Telefonico 0823
Codice Istat 061028
Codice Catastale C558

Denominazione Abitanti cervinesi
Santo Patrono San Vincenzo Ferreri
Festa Patronale 15 aprile

Numero Famiglie1.566
Numero Abitazioni 1.613

Il Comune di Cervino fa parte di:
Regione Agraria n. 5 - Colline di Caserta

Località e Frazioni di Cervino
Forchia, Messercola, Mandorle, Morrilli, Vittoria, Razzani, Vigliotti, Verdoni

Comuni Confinanti
Durazzano (BN), Maddaloni, Santa Maria a Vico, Valle di Maddaloni.

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