Carinaro
Campania

Carinaro è un comune della provincia di Caserta. Il centro storico di Carinaro, che si snoda intorno alle emergenze dell'antica chiesa madre di Sant'Eufemia e del Palazzo Mormile, è caratterizzato da un tessuto di case a corte. Si tratta d'una tipologia edilizia tipica dell'area aversana e discendente dal modello romano della domus, che qui si rivela perfettamente funzionale al sistema sociale patriarcale e alla duplice destinazione residenziale ed agricola dell'abitato. Negli ultimi anni Carinaro è assurta agli onori della cronaca per aver dato i natali a S.E. Crescenzio Sepe, già segretario generale del Grande Giubileo del 2000, elevato alla porpora cardinalizia, oggi Arcivescovo di Napoli. E' nativo di Carinaro il giovane calciatore Iannotta che ha militato in serie A. Si ricorda che un altro celebre cittadino di Carinaro è Pino Sagliocco, impresario internazionale (ha prodotto, tra gli altri, il celebre ballerino di flamenco Joaquim Cortes, un disco a Renzo Arbore e molti altri artisti oltre ad essere un importante organizzatore di mega concerti live in Spagna), mentre è conosciuto in tutta Italia il cabarettista-imitatore Pino Guerrera, vincitore del Premio Noschese 1992. Un'altro celebre carinarese attuale è Alfredo Mattiello, abitante di Sant'Antimo fino a 11 anni, che ha praticamente rivoluzionato il paese appena arrivato, e gli dà lustro essendo il più forte tennista della zona.

ETIMOLOGIA
Esistono svariate ipotesi sulla provenienza del nome, potrebbe derivare da Carinarum, uno dei casali di Atella a cui poteva appartenere, o dal nome latino di persona Carinus. Più fantasiosa è l'ipotesi relativa alla presenza di una fornace, detta calcara oppure quella secondo la quale deriverebbe da Carnaro, la regione dove si trova Rovigo, dove si conserva il corpo di Sant'Eufemia, la santa patrona di Carinaro.

CENNI STORICI
Carinaro sorse nel territorio dell'antica Liburia Atellana, una regione assai fertile, compresa tra il fiume Clanio, il bosco di Acerra e il fossato di Napoli, già luogo di insediamenti umani in età neolitica e di successive frequentazioni databili alle età del bronzo e arcaica, nonché probabile sede d'uno stanziamento militare di confine tra centurie romane.
A seguito alle invasioni barbariche, la popolazione della città osca di Atella, già famosa nell'antichità ed importante sede vescovile dell'Impero Romano d'Occidente, cercò rifugio nelle contrade vicine dando vita a piccole comunità agricole assediate da Saraceni, Greci e Longobardi. Questi ultimi occuparono il casale di Carinaro, menzionato per la prima volta in alcuni scritti longobardi del V secolo come Cerinaru.
L'arrivo dei Normanni nella contea di Aversa (1030) segnò la rinascita dell'agro.
Delle scarse notizie storiche di Carinaro in età feudale, sappiamo che al tempo di Giovanna II il feudo fu proprietà dei Sanframondo e che fu poi diviso tra gli eredi, venendo riunito di nuovo solo nel 1527 dai Brancaccio ed acquistato dai di Sangro nel 1580. Nel 1689 contava 98 fuochi e ne erano duchi i Mormile, proprietari dell'omonimo palazzo ducale; nel 1797, passato in proprietà al barone Ronchi e fatto oggetto alla sua morte d'una violenta contesa, contava 750 anime. In quest'epoca gli abitanti del vicino villaggio di Casignano furono assegnati alla sua parrocchia e le due circoscrizioni unificate.
Nel 1928, con l'abolizione di Terra di Lavoro, Carinaro fu aggregata alla città di Aversa e riottenne la sua autonomia solo nel 1946.

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di Sant'Eufemia

MANIFESTAZIONI
La festa di Sant'Eufemia, patrona di Carinaro, è oggi la principale e più sentita tra i pochi eventi tradizionali, per lo più religiosi, ancora onorati.
Essa ricorre il 16 settembre, ma le celebrazioni durano diversi giorni dando vita ad un nutrito programma di manifestazioni nel quale i riti religiosi si alternano alle cerimonie pubbliche, agli spettacoli di piazza, alle più varie e spettacolari competizioni, come la gara di fuochi pirotecnici o la popolare "Gara delle mazze", una sorta di asta pubblica nella quale il miglior offerente si aggiudica "le mazze di Sant'Eufemia", ossia il diritto ad accompagnare a spalla la statua della santa nel tragitto intercorrente fra la piazza di Carinaro e la chiesa.
È questo uno dei momenti salienti della festività, insieme naturalmente alle solenni processioni e funzioni eucaristiche, cui presiedono le massime autorità comunali e alla tradizionale vendita degli oggetti offerti alla Santa, ossia delle offerte in natura elargite durante la processione e la visita all'abitato.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 6.356 (M 3.077, F 3.279)
Densità per Kmq: 1.010,5

CAP 81032
Prefisso Telefonico 081
Codice Istat 061016
Codice Catastale B779

Denominazione Abitanti carinaresi
Santo Patrono Sant'Eufemia
Festa Patronale 16 settembre

Numero Famiglie 1.963
Numero Abitazioni 2.014

Il Comune di Carinaro fa parte di:
Area Geografica: Regi Lagni
Regione Agraria n. 8 - Piano campano settentrionale

Località e Frazioni di Carinaro
Casignano

Comuni Confinanti
A est: Gricignano di Aversa; a nord: Marcianise; a ovest: Teverola; a sud, ovest e est: Aversa.

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