Caiazzo
è un comune in provincia di Caserta. Piccolo
centro, nel corso della seconda guerra mondiale, subì
feroci rappresaglie da parte delle truppe naziste
ed un devastante bombardamento dell'esercito alleato
che causarono la morte di numerosi concittadini, tra
cui donne e bambini. Ammirevole esempio di spirito
di sacrificio ed amor patrio. Caiazzo é medagli
d'argento al merito civile. Situato alla destra del
Volturno, su di una propaggine in affaccio sulla piana
del Monte Verna, nella valle del Rivo Tella, che corre
ad est del Monte Maggiore, fra bassa e alta valle
del Volturno. Il comune è a pochi chilometri
da Caserta. Caiazzo è gemellata con Ochtendung
(lander della Renania - Palatinato, Germania), dall'ottobre
1996.
ETIMOLOGIA
Il nome deriva dal latino Calatia o Caiatia, da cala,
ossia roccia.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini di Caiazzo non si conoscono con sicurezza,
ma sono certamente antecedenti alla fondazione di
Roma. Si ritiene che essa sia stata fondata dagli
Osci come territorio dotato di impianti difensivi
sui punti più elevati (Monte S. Croce - Caiazzo
Monte Alifano). Ebbe una fase di influenza etrusca
e fu poi conquistata dai Sanniti, nella loro fase
di espansione, nel 431 a.C., svolgendo un ruolo di
supporto di relazioni commerciali. Tra il 312 e il
306 a.C., durante la seconda guerra sannitica, fu
sotto il potere di Roma ed assunse l'aspetto di città
vera e propria con il suo impianto urbano, in parte
ancora oggi riconoscibile. Si ribellò a Roma
con Capua durante la Guerra sociale. Fu poi definitivamente
riconquistata da Silla, diventando Municipio in epoca
imperiale. Appartenne al ducato di Benevento e alla
contea di Capua sotto i Longobardi, che la dotarono
del castello, oggi di proprietà di privati.
In età normanna il Conte Rainulfo, signore
della città, prese parte alla prima crociata,
portando con sé un folto stuolo di nobili caiatini.
Sede vescovile già dal 966, ha come santo patrono
Stefano Minicillo, che governò la diocesi dal
979 al 1023. Nel 1248 Federico II vi istituì
la «schola rationis» (Corte dei Conti).
Il castello fu ampliato dagli Angioini e, sotto il
regno di Alfonso I d'Aragona, ospitò la favorita
del re, Lucrezia d'Alagno. La città fu feudo
delle casate dei Glignette, dei Sanseverino, dei de'
Rossi, dei de' Capua; ultimi suoi feudatari furono
i Corsi di Firenze. Teatro di ripetute ribellioni
popolari nei giorni della Repubblica Partenopea, la
città non restò poi estranea al fenomeno
della Carboneria, giacché quasi tutta la borghesia
terriera vi si affiliò, tenendo le riunioni
segrete nell'ex Convento dei Cappuccini, non nascondendo
successivamente, forse per calcolo, le sue simpatie
per la causa italiana e la «rivoluzione»
garibaldina. Fu probabilmente questa la ragione per
cui i popolani caiatini, guidati dal maniscalco Nicola
Santacroce (1829-1908), nelle giornate del 20 e 21
settembre 1860, si schierarono dalla parte dei Borbone:
Caiazzo fu l'unica località nella quale la
popolazione in armi, schierata con l'esercito borbonico,
respinse i Garibaldini del Cattabeni e del Vachieri
che in una fase della battaglia del Volturno in un
primo momento riuscirono ad occupare l'abitato ma
poco dopo furono sopraffatti dalle truppe borboniche
in numero molto superiore agli 800 soldati garibaldini.
Il Vachieri venne ferito, ma riuscì ugualmente
a disimpegnarsi e a far ripiegare le sue truppe. Il
13 ottobre del 1943, nelle campagne circostanti Caiazzo,
le truppe tedesche in ritirata seviziarono e massacrarono,
per motivazioni mai del tutto chiarite, 22 persone
tra cui bambini, donne e anziani. Oggi il Comune di
Caiazzo è gemellato con il comune di residenza
del comandante della squadra che compì quel
gesto efferato, che ogni anno viene commemorato insieme
agli stessi concittadini dell'allora tenente delle
SS Wolfang Lehnigk Emden, deceduto nel 2006.
EDIFICI
RELIGIOSI E STORICI
Chiesa dell'Annunziata
Palazzo Mazziotti, sede della Biblioteca Civica, del
teatro Comunale e di mostre temporanee
Palazzo Savastano
Palazzo de Mario
Palazzo Fortebraccio
Palazzo Foschi
Palazzo Marocco di via A.A. Caiatino
Palazzo Marocco di via Carlo Marocco
Palazzo Sangiovanni
Palazzo Marzio
Palazzo Maturi
Cappella Sant'Agnese o Egizi
Palazzo Prisco
Castello longobardo
MUSEI
Museo Kere, museo della civiltà contadina e
della tradizioni popolari
MANIFESTAZIONI
Fiera della Maddalena, nella terza decade di luglio
Festival del varietà "Jovinelli",
in luglio.