Vittorio
Veneto è un comune di 29.169 abitanti della
provincia di Treviso. La città è composta
da quelli che un tempo furono due comuni distinti:
Ceneda e Serravalle. È inoltre sede della Diocesi
di Vittorio Veneto. Il territorio, il più vasto
della provincia, è caratterizzato per la presenza
di rilievi collinari e montuosi, trovandosi a ridosso
delle prealpi che lo dividono dalla Valbelluna. Oltre
al centro di Vittorio Veneto, diviso tra Ceneda e
Serravalle ma anche in altri quartieri e sobborghi,
quali San Giacomo di Veglia, Costa e Salsa, si contano
numerose frazioni e località sparse sulle pendici
dei monti o nella Val Lapisina, la vallata che, inserendosi
tra le Prealpi, mette in comunicazione la Marca Trevigiana
con la provincia di Belluno attraverso la Sella di
Fadalto (è attraversata dalla SS51 e dalla
A27). In questa località si trova anche il
Lago Morto, uno dei più estesi della provincia,
e i più modesti Lago del Restello e Lago di
Negrisiola. L'altitudine minima è di 89 m s.l.m.,
la massima di 1.763 m (questa corrisponde alla cima
del Col Visentin). Il municipio si trova a 138 m.
Viste le caratteristiche fisiche la zona di Vittorio
Veneto è ricca di corsi d'acqua a carattere
torrentizio, molti dei quali nascono proprio all'interno
del territorio comunale. Il principale è indubbiamente
il Meschio, affluente del Livenza, che attraversa
il capoluogo; da ricordare inoltre il Cervada, affluente
del Monticano, e il Sora, affluente del Meschio stesso.
Vittorio
Veneto è tra le città decorate al valor
militare per la guerra di liberazione e Medaglia d'oro
al valor militare con la seguente motivazione: «Amore
di Patria, spronando lantica volontà
di vittoria a piegare il destino, risuscita Vittorio
Veneto. Per venti mesi di guerriglia atrocissima,
sola ed indoma, organizza, sostiene ed alimenta i
cittadini compatti nella rivolta contro il duplice
servaggio e di cinquemila partigiani che, scolta insonne,
lottano sulla sinistra del Piave e sui valichi montani
a difesa della dignità dItalia. Contro
la rabbia nemica i volontari della libertà,
donando ai vivi lanima dei morti, confermano
fieramente la nobilissima tradizione a conservare
la libertà piegando la ferocia e la distruzione.
Domata la tracotanza avversaria, costretto alla resa
il nemico in ritirata, la città, libera per
la tenacia dei figli, consacra allepopea del
nuovo riscatto il suo sacrificio di sangue e di mezzi.
ARTE
Ogni anno a Vittorio Veneto si svolge il Concorso
Nazionale Corale Trofei Città di Vittorio Veneto,
che vede confrontarsi i migliori cori provenienti
da tutta Italia. Da alcuni anni, il Concorso è
stato affiancato dalla Rassegna nazionale di cori
scolastici "Roberto Goitre" e dal Festival
nazionale di cori giovanili e di scuole superiori.
Sempre annualmente viene indetto all'interno del concorso
il Gran Premio dedicato al celebre compositore ed
elaboratore vittoriese Efrem Casagrande. La città
è inoltre sede del concorso nazionale biennale
di violino e delle Rassegne Nazionali DArchi
Mario Benvenuti, che rappresentano un
punto di riferimento nel panorama dei concorsi italiani
rivolti ai più giovani violinisti, violisti,
violoncellisti e contrabbassisti. Proprio a Vittorio
Veneto si è tenuto un concerto alla memoria
di Alberto Gentili.
MUSEI
Museo della Battaglia
Fondazione "M. Minucci"
Museo del Cenedese
Museo Diocesano d'Arte Sacra "A. Luciani"
TEATRI
Teatro Lorenzo Da Ponte (già Rossini).
ORIGINI
E CENNI STORICI
Vittorio Veneto nacque il 27 settembre 1866 con l'unione
dei preesistenti comuni di Ceneda e Serravalle, assumendo
il 22 novembre 1866 il nome di Vittorio in omaggio
a Re Vittorio Emanuele II. Il suffisso Veneto fu successivamente
aggiunto con ratifica comunale nel 1923, poiché
il generale Armando Diaz, durante la Grande Guerra,
aveva reso famosa la città con quel nome. Inoltre,
in questo modo si ricorda l'appellativo di re Vittorio
Emanuele II, sovrano delle due Venezie. Lo stesso
stemma comunale risulta essere la sovrapposizione
di quelli dei due centri, entrambi crociati ma rispettivamente
con fondo rosso e blu. Le due cittadine, un tempo
ben distinte, furono unite fisicamente a partire dalla
fine dell'Ottocento con la creazione di nuovi quartieri
attorno alla strada che le collegava, l'attuale viale
della Vittoria. Tuttavia la città continua
tutt'oggi a dimostrare la sua bipolarità. Vittorio
Veneto è la città italiana che fu protagonista,
nel versante italo-austriaco, della battaglia conclusiva
della Prima Guerra Mondiale.