Badia
Polesine è un comune della provincia di Rovigo.
E' sulla direttrice da Verona a Rovigo. È lambita
a nord dal fiume Adige, che la separa dalla provincia
di Padova.
MANIFESTAZIONI
25 aprile - 1° maggio: Fiera di primavera
Seconda settimana d'agosto: Ferragosto badiese
21 novembre: sagra della Madonna della Salute
25 aprile: Sagra Nazionale degli Aquiloni
Ogni secondo sabato del mese: "Rumando tra le
corti sconte", mostra-scambio di cose del passato,
antiquariato, collezionismo e hobbismo
PERSONAGGI
ILLUSTRI
Girolamo Brusoni, letterato del XVII secolo, nato
nella frazione Vangadizza.
Luciano Nezzo (1856 - 1903), pittore e insegnante
ad Urbino.
Adeodato Massimo, pittore
Gherardo Ghirardini, archeologo (a cui la locale scuola
media è intitolata).
GEMELLAGGI
Estepa, Spagna, http://www.estepa.com
Saint-Thibault-des-Vignes, Francia, http://www.saintthibaultdesvignes.fr/
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il nome antico di Badia Polesine era semplicemente
"La Badia", con riferimento alla nota abbazia
benedettina di S. Maria della Vangadizza attorno alla
quale il paese si era sviluppato. Dopo il 589 d.C.
(rotta dell'Argine alla Cucca = Veronella) gli argini
dell'Adige vennero spostati. Fu così che l'Athesis
abbandonò le Isole Portilia (Porcilia) Menerva,
Montagnana, Este e l'alveo fu spostato più
a sud ovest verso Legnago con Porto, Castel Baldo
e Badia, che era foce su uno dei Sette Mari raccontati
da Plinio il Vecchio in Historia Naturalis (Endolaguna).
Bibliografia: Anna Maria Ronchin, Nel Tempo della
Dea Vicenza, Febbr. 2006, pag. 73.
APPROFONDIMENTO
Badia
Polesine deve il suo nome allimportante monastero
BenedettinoColmadolese sorto nel X secolo, lAbbazia
di S. Maria della Vangadizza. Dellimportante
monastero oggi è possibile vedere il suggestivo
chiostro a pianta trapezoidale e gli edifici che costituivano
il vecchio nucleo, larmoniosa cappella della
Madonna della Vangadizza del XV secolo affrescata
da Filippo Zaniberti (1585 1636) e il campanile.
Altri edifici religiosi sono lOratorio della
Beata Vergine della Salute (secolo XVII) e la settecentesca
Chiesa Arcipretale. Tra gli edifici civili troviamo
il Palazzo comunale, rifatto nel 1600, il Palazzo
degli Estensi del XV secolo e lelegante ottocentesco
Teatro Sociale ricco di decorazioni e dorature. Questultimo
fu costruito nel 1813 per volontà e a spese
del badiese Bartolomeo Dente. Nel 1836 passa in proprietà
di una Società di Palchisti e assunse il nome
di Teatro Sociale. Nel 1855 il teatro venne restaurato
e ampliato dove vennero aggiunti i palchi di proscenio
e il paliotto. Per l'abbondanza di fregi in rilievo
e a foglia d'oro, è da sempre definito "la
Piccola Fenice" o la "scatola d'oro".