Albignasego
è un comune della provincia di Padova. È
parte integrante dell'area metropolitana della città
di Padova e risulta essere il secondo comune della
provincia per popolazione, dopo il capoluogo. Albignasego
è situata nella fertile area pianeggiante e
ricca di corsi d'acqua a sud di Padova e a pochi chilometri
dai colli Euganei.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Albinius, con l'aggiunta
del suffisso -aticus che indica appartenenza.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il territorio comunale risulta essere stato abitato
fin dall'epoca preistorica. Reperti dell'Età
del Bronzo sono stati rinvenuti agli inizi del XX
secolo in località Mandriola ed attualmente
sono conservati al Museo Civico di Padova. La presenza
dei corsi d'acqua insieme alla fertilità del
territorio garantirono fino all'epoca romana una continuità
abitativa nel territorio albignaseghese. Con l'arrivo
delle legioni romane in Veneto la zona fu interessata
dalla centuriazione e bonificata per permettere un
migliore sfruttamento del suolo. Tra il 49 a.C. e
il 45 a.C. il territorio del comune entrò nella
sfera amministrativa del municipio romano di Patavium
(attuale Padova). Il primo documento noto in cui si
cita Albignasego è un diploma dell'imperatore
Berengario I con il quale veniva ribadito il diritto
di assegnazione delle decime di Villa Albignasega
ai Canonici della Cattedrale di Padova. Lo stesso
toponimo appare in altri documenti dello stesso genere,
mentre se ne ritrova uno diverso in una "stima"
papale del 1297, dove viene citata la parrocchia cittadina
come San Tommaso de Bignasico. Dal XV secolo Albignasego
lega la sua storia alla famiglia degli Obizzi, casato
originario di Lucca con discendenze in diverse città
del centro-nord Italia, tra le quali anche Padova.
VILLA
SAN BONIFACIO (detta
"Villa Mandriola")
Il complesso architettonico, detto anche della Mandriola,
posto nei pressi del terzo chilometro della Strada
Statale 16 Adriatica , fu costruito della famiglia
veronese dei Conti di San Bonifacio nel XVI secolo.
La villa fu fatta costruire nella zona attualmente
conosciuta come Mandriola, ma detta in epoche storiche
anche San Bonifacio, dalla nobile famiglia veronese
dei San Bonifacio visto che la Famiglia dei Conti
di San Bonifacio si divide allora in due rami, di
cui l'uno rimane a Padova e l'altro torna a stabilirsi
in Verona. La facciata principale della villa risulta
in parte mutila dell'originale frontone perso in seguito
a una tromba d'aria che si è abbattuta negli
anni settanta del secolo scorso sulla zona. Inalterato,
invece, risulta il monumentale Salone delle Feste
o Sala da Ballo della Villa che occupa l'altezza dei
due piani dell'edificio. Ha le pareti decorate da
affreschi raffiguranti le fatiche di Ercole e il soffitto
è decorato da un grande affresco di scuola
"tiepolesca ", dai colori leggeri che raffigura
Apollo e le Muse ed è attribuito a Gian Battista
Canal. Di notevole interesse è la balaustra
lignea che delimita il ballatoio che corre lungo tutto
il perimetro della sala. Rilevante l'annesso Parco
romantico di circa cinque ettari , che circonda la
villa, abbellito da viali intervallati da grandi statue
settecentesche rappresentanti personaggi mitologici
che conducono attraverso il grande bosco composto
da una vasta quantità e varietà di piante
secolari e monumentali altre che al laghetto. Adiacente
alla villa è presente un edificio risalente
al XVI-XVII secolo, restaurato nel Settecento per
le nozze di Ercole San Bonifacio con Teresa degli
Obizzi. Infine, va citato l'annesso oratorio dedicato
a San Jacopo (risalente al 1600), che presenta un
campanile a cuspide di tipo romanico a pigna. Questo
oratorio aveva nome di Abbazia e fu la prima chiesa
della comunità di "Mandriola".
VILLA
SALOM
La villa, il cui nome completo è Villa Lion
Salom Bragadin si trova nella frazione di Lion ed
è attorniata da un grazioso parco con un piccolo
laghetto. Essa fu costruita sul finire del XVI secolo
su mandato della famiglia veneziana dei Bragadin.
Nei secoli successivi subì diverse ristrutturazioni
da parte dei successivi proprietari, gli Obizzi ed
i Salom: questi ultimi fecero costruire nel parco
un piccolo castello del quale oggi restano solo poche
rovine. Oggi è di proprietà della famiglia
Michieli e ospita un ristorante (prosciutteria).
FRAZIONI
Albignasego conta 8 frazioni all'interno del suo territorio
comunale:
Sant'Agostino
Mandriola
San Lorenzo
Ferri
San Tommaso
Lion
San Giacomo
Geograficamente situata a sud-est, San Giacomo è
la frazione più giovane del Comune, diventando
autonoma a livello di Parrocchia dalla frazione di Lion
solo nel 1960. La popolazione, in costante aumento,
conta oggi circa 2500 abitanti. Ledificio più
importante è la Chiesa di San Giacomo (1970),
che sostituì quella originale risalente al 300
in cui rimangono ancora alcune tracce dellantica
costruzione.
Carpanedo.