Sesto
Fiorentino è un comune della provincia di Firenze.
ORIGINI
Il più antico insediamento umano nella piana
fiorentina risale al Mesolitico (circa 9.000 anni
orsono), ma solo nel Neolitico (da 6.100 a 5.000 anni
fa circa) si hanno evidenze archeologiche di un diffuso
popolamento, con villaggi ove si praticavano attività
agricole e pastorali. È attestato altresì
un impianto con le più antiche fornaci per
la cottura della ceramica.
CENNI
STORICI
Un incremento demografico risale alla fine del III
millennio a.C.; ad esso corrisponde un forte impatto
tra uomo e ambiente, con opere di disboscamento per
ricavare spazi utili. Il maggiore popolamento umano
sembra essere collegato anche alla presenza, in zone
limtrofe di rame nativo, utilizzato dalle comunità
dell'età del Rame e della successiva età
del Bronzo. Durante la media età del Bronzo
(metà del II millennio a.C.) le comunità
iniziano ad impiantare insediamenti non solo nella
piana, ma anche sui rilievi circostanti. Intorno al
VII secolo a.C. iniziò la presenza del popolo
etrusco,che in zona si dedicò molto alle bonifiche
della piana circostante. A quel periodo risalgono
la Tomba della Montagnola e la Tomba della Mula. Il
primo nucleo abitativo avvenne in epoca romana lungo
l'antica via consolare verso Pistoia e Lucca al Sextus
ab urbe lapis; di quell'epoca sono ancora evidenti
la centuriazione della campagna. Che il luogo fosse
frequentato si capisce anche dai toponimi della zona:
Terzolle, Quarto, Quinto, Sesto e Settimello. Al basso
medioevo risalgono le prime chiese, fra le quali acquistò
subito importanza la Pieve di San Martino. Il territorio
di Sesto fu feudo dei Vescovi fiorentini, ai quali
il popolo sestese si rifiutò di pagare le esose
gabelle e fu pertanto scomunicato. Successivamente
fu parte della Repubblica Fiorentina nella quale era
capoluogo di una delle leghe del contado. Maggiore
sviluppo si ebbe nel Rinascimento per effetto delle
bonifiche della piana. Nel 1735 il marchese Carlo
Ginori fondò la Manifattura di Doccia, una
delle prime fabbriche di porcellane dell'intera Europa,
che portò un notevole sviluppo economico. Nel
Referendum del 1860, su 2708 votanti, ben 2622 si
dichiararono favorevoli all'annessione al Regno d'Italia.
Sesto fu al centro delle lotte operaie della fine
dell'Ottocento e nel 1897 elesse alla camera il secondo
deputato socialista della storia d'Italia, Giuseppe
Pescetti. Nel 1899 fu il primo comune toscano ad avere
un sindaco socialista, Pilade Biondi. Nel secondo
dopoguerra il territorio di Sesto Fiorentino è
stato oggetto di una veloce espansione urbanistica
e di un notevole sviluppo economico.
MONUMENTI
Nucleo centrale dell'abitato è piazza Ginori.
Piazza Vittorio Veneto ospita il Palazzo Comunale
(1869) e l'Edificio Pluriuso (COOP) di Edoardo Detti
(1967). Di notevole interesse sono il parco di Villa
Gamba (Il Neto), giardino all'inglese risalente al
1853, e il Palazzo Pretorio (1477), sito nella centralissima
piazza Ginori, recante numerosi stemmi dei vari podestà
che si sono succeduti.
CHIESE
Pieve di San Martino
La chiesa è conosciuta già nell'anno
mille. L'interno ha tre navate di cui la centrale
mantiene l'impianto del XII secolo. Da segnalare,
all'altare maggiore, un Crocifisso di Agnolo Gaddi
(1390). Inoltre, sono notevoli anche una Circoncisione
di Jacopo Vignali, la "Morte della Vergine"
di Cenni Di Ser Cenni, "Quattro Santi" di
Santi di Tito e una serie di riproduzioni realizzate
dalla Ginori nel'800 da originali robbiani.
Santa
Maria a Quinto
È citata in documenti già dall'XI secolo
ma è stata rifatta nella seconda meta del Settecento.
Conserva al suo interno un notevole trittico di Spinello
Aretino e un'"Annunciazione" del Maestro
della Madonna Strauss (1410).
Pieve
di Sant'Andrea a Cercina
Chiesa di San Romolo a Colonnata
Chiesa di San Giusto a Gualdo
Chiesa di Santa Maria a Morello
Chiesa dei Santi Maria e Bartolomeo a Padule
Chiesa di Santa Maria e San Jacopo a Querceto
Monastero di San Domenico
Chiesa di San Lorenzo al Prato
Oratorio di San Jacopo a Ceppeto
Convento e chiesa di Santa Lucia alla Castellina
LE
TOMBE ETRUSCHE
Tomba della Montagnola
Si trova in via Fratelli Rosselli 95, all'interno
del parco di una villa privata. Scoperta nel 1959,
è databile al VII secolo a.C.. È costituita
da un dromos esterno scoperto e da uno interno coperto
affiancato da due cellette laterali una per lato.
La camera sepolcrale è sormontata da una falsa
cupola con pilastro centrale. È considerata
uno dei più insigni monumenti etruschi della
zona.
Tomba
della Mula
Si trova in via della Mula 2, anch'essa all'interno
di un parco privato. Veniva usata dai proprietari
della villa come cantina; questo uso ha modificato
il pavimento. Misura circa 9 metri di diametro. Nei
pressi sorge il parco di Villa Solaria, dove, nel
1820, fu ritovata un'altra tomba, poi demolita per
utilizzarne le rocce .
Necropoli
di Palastreto
La necropoli, composta da una serie di buche dove
venivano calate le urne conteneti le spoglie dei defunti,
fu utilizzata da più villaggi etruschi della
zona tra l'VIII e il VI secolo a.C.
VILLE
Nei colli di Sesto furono edificate nel tempo numerose
ville, villini e parchi, da ricchi e aristocratici
fiorentini.
Villa Baldini Doufour
Villa il Casale in via Pozzo 1
Villa Convento di Carmignanello
Villa Guicciardini Corsi Salviati in via Gramsci 456
Villa Gerini
Villa Ginori a Doccia
Villa Paolina in via di Castello 47
Villa Torrigiani
Villa Villoresi in via Ciampi 2 (Colonnata)