Scarperia,
che fu fondato col nome di Castel S. Barnaba, è
un comune della provincia di Firenze. È famoso
per la produzione artigianale di coltelli.
IL
BORGO
La costruzione del borgo fortificato, affidata alla
direzione di Matteo di Neri di Gubbio, ufficiale del
Capitano del Popolo, avvenne nel luogo detto Scarperia
(forse per le caratteristiche di ripida scarpata)
e coincise con la distruzione preliminare della rocca
ubaldina di Montaccianico assediata e rasa al suolo
"che non vi rimase casa ne pietra sopra pietra...".
Per dare prestigio e consistenza alla terra nuova
fiorentina, si chiamarono gli abitanti di numerose
comunità e castelli limitrofi, garantendo loro
lesenzione da ogni imposta per dieci anni. Limpianto
urbanistico della terra nuova di S. Barnaba - che
gli abitanti del luogo chiamarono ben presto Scarperia
- segue quello delle altre terre nuove fondate dalla
Repubblica di Firenze nel Valdarno superiore,distaccandosene
pur tuttavia per caratteristiche di differente geometria
e per soluzioni militari strategicamente più
moderne e più consone alla necessità
di controllo simultaneo di due strade importanti come
la via Imolese, con il nuovo itinerario per il Giogo,
e la più antica via di S. Agata. Circondando
da mura perimetrali di forma rettangolare, tranne
che sul lato prospiciente la scarpata sul torrente
Levisone - in cui le mura quasi seguono landamento
irregolare del torrente e delladiacente via
di S. Agata - il borgo è attraversato in senso
longitudinale dallasse della via Imolese, su
cui si aprivano le due porte: Fiorentina a sud e Bolognese,
a nord. Altre vie parallele, unite ad una serie di
vie traverse ortogonali, formano allinterno
una sorta di scacchiera avente al centro una piazza.
Opere a terrapieno e a scarpa, insieme a qualche torre,
dovevano irrobustire la cinta soprattutto agli angoli
. Cardine essenziale del sistema difensivo della terra
nuova era il palazzo dei Vicari eretto al centro del
borgo come Palazzo-Fortezza e collegante, con la sua
forma di rettangolo allungato, la piazza centrale
con la cortina delle mura a ponente, quelle sulla
strada di S. Agata.
VILLE
Villa Panna
Villa Il Torrino
CHIESE
Pieve di Santa Maria a Fagna
La pieve è ricordata nel 1018 ed ebbe un vasto
piviere.
Chiesa
di San Michele a Lumena
Risalente al XII secolo, fu gravemente danneggiata
dal terremoto del 1542 e in gran parte ricostruita
con materiali di riutilizzo della vicina chiesa di
San Martino.
Chiesa
di San Lorenzo a Montepoli
Ricordata fin dal 1251, fu di patronato degli Ubaldini,
cui rimase legata fino alla fine del XVIII secolo,
come attesta lo stemma di questa famiglia posto sulla
porta.
Pieve
di Sant'Agata
Fra le opere, un Crocifisso ligneo riferito a Francesco
di Simone Ferrucci e una tavola di Bicci di Lorenzo
con le Nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria.
Cappella
della Madonna di Piazza
Nella cappella si recavano i vicari fiorentini all'atto
della nomina per giurare fedeltà alla Repubblica.
Oratorio
della Madonna dei Terremoti
La tradizione vuole che durante il terremoto del 1542
la Madonna, da allora detta Madonna dei Terremoti,
abbia appoggiato sulle ginocchia il Bambino e abbia
congiunto le mani per pregare.
Oratorio
della Madonna del Vivaio
L'oratorio sorse tra il 1724 e il 1741 in un vallone
immediatamente al di sotto delle mura urbane, dove
si trovava un affresco tardoquattrocentesco con la
Madonna col Bambino, molto ridipinto.
Prepositura
dei Santi Jacopo e Filippo
L'edificio ha subito numerosi interventi fino a quello
radicale del 1870 - 1871 , che interessò sia
l'esterno che l'interno.
Chiesa
di San Giovanni Battista a Senni
Già documentata nel 1145, fu di patronato degli
Ubaldini.