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Cavriglia
è un comune ubicato nel Valdarno Superiore,
in provincia di Arezzo e più esattamente al centro del triangolo
ideale che unisce le città d'arte di Firenze, Arezzo e Siena.
Adagiato tra la sponda sinistra dell'Arno e le colline del Chianti,
per questo è chiamato anche La Porta del Chianti.
Il
Comune di Cavriglia nacque il 17 marzo 1809, quando si riunì per
la prima volta il "Consiglio della Comune". In esso, per volere
del governo napoleonico, vennero incorporati i "popoli" di Montaio,
Montegonzi, Castelnuovo, Meleto, che precedentemente avevano fatto parte
della Lega d'Avane della quale Montegonzi era il capoluogo. Il suo territorio
si estende sulle pendici orientali dei Monti del Chianti, nel Valdarno
superiore, ed è solcato da numerosi corsi d'acqua che scendono
verso l'Arno. I primi insediamenti umani sono molto antichi, come testimoniano
alcuni ritrovamenti archeologici (di epoca romana ed etrusca presso Cavriglia
e Montaio, di epoca etrusca presso Sereto) e la toponomastica locale.
Sono infatti abbondanti i toponimi di origine etrusca e latina (Avane,
Casignano, Secciano, Caiano e lo stesso Cavriglia - da Caprilius). Il
versante dei Monti del Chianti occupato dal territorio cavrigliese era
quasi con certezza attraversato da una strada di epoca romana che congiungeva
il Valdarno con la valle del Greve, passando dal varco di Cintoia. Tale
presenza è testimoniata da alcuni toponimi (Casa Migliarina, Monte
Termini, Limite) e dal ritrovamento di tratti di selciato, ma soprattutto
dall'allineamento, lungo questo ipotetico percorso, di alcune pievi plebane
(notoriamente veri e propri "segnavia"): Petrolo, San Giovanni,
San Pancrazio e Gaville. Di queste pievi, due, quella di San Giovanni
e di San Pancrazio, si trovano nel territorio comunale. Degne di nota
sono anche la chiesetta di San Michele a Sereto e quella di San Lorenzo
a Casignano, che conservano pressoché intatte le loro caratteristiche
romaniche. Da documenti del '200 e del '300 veniamo a sapere che nel territorio
del comune di Cavriglia le più antiche famiglie feudatarie erano
quelle dei conti Guidi e dei Ricasoli con i loro "consorti"
Firidolfi; poi, così come in altre zone del Valdarno, salirono
alla ribalta le potenti famiglie degli Ubertini e dei Pazzi ed infine
i Franzesi. Fino alla seconda metà del '200 il Castello di Montaio
fu possedimento dei Guidi e roccaforte ghibellina contro la Repubblica
Fiorentina, che infine lo conquistò. Stessa sorte toccò
al Castello di Montegonzi, località già menzionata nei "Decimari"
del XIII e XIV sec., col nome di San Pietro di Formica, che fu prima possesso
dei Guidi, poi dei Ricasoli e poi, dopo il 1314, della Repubblica Fiorentina,
che ne acquistò la Rocca. Anche Castelnuovo d'Avane (oggi dei Sabbioni),
dopo la famosa battaglia di Montaperti, dovette subire la furia dei ghibellini.
Proprio a Castelnuovo dei Sabbioni, una lapide sul fronte di una casa
ricorda che qui ha vissuto il pittore Andrea Del Sarto; notizia "curiosa
"che non trova riscontro in nessun altra attestazione documentaria.
Nel territorio del Comune di Cavriglia si trovavano anche altri fortilizi
medievali quali il Castello di Montedomenichi, già dei Ricasoli
che fu comprato nel 1314 dalla Repubblica Fiorentina per farne un caposaldo
difensivo, come testimoniano gli imponenti ruderi; e il Castello di Pianfranzese,
che fu luogo d'origine della nobile famiglia dei Franzesi, piccoli nobili,
forse vassalli degli Ubertini. Nel XII secolo Biccio e Musciatto dei Franzesi
dettero vita, in Francia, ad una compagnia mercantile che divenne finanziatrice
della corona. A Parigi, nella Rue des Bourdonnais (tuttoggi esistente
vicino al Louvre) fecero costruire un palazzo noto col nome di "Hotel
des Sir Biche ed Mouche" e divennero consiglieri di Filippo il Bello.
Nel medioevo il centro del potere civile della zona aveva sede nel castello
di Montaio che fino alla metà del XIII Sec. costituì uno
dei principali possedimenti dei Conti Guidi. A partire dal Duecento Firenze
riorganizzò i territori che ricadevano sotto la propria influenza
raggruppando i piccoli borghi del contado in confederazioni denominate
Leghe. Nel territorio cavrigliese fu fondata la Lega dAvane
che rimase in vita fino al 1774. In questo, a seguito delle riforme leopoldine,
il territorio della Lega dAvane fu annesso a San Giovanni per esserne
successivamente distaccato agli inizi dellOttocento, per formare
il Comune di Cavriglia.
Cavriglia
è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra
di Liberazione perché è stato insignito della Medaglia
di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e
per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda
guerra mondiale. Il [4 luglio 1944] infatti le comunità delle
frazioni di Meleto Valdarno, Castelnuovo dei Sabbioni, Massa dei Sabbioni
e San Martino hanno subito una terribile strage per mano nazista che
portò via la vita a 191 civili innocenti. Nel luglio del 2006,
un ricercatore di Storia Contemporanea all'Università di Firenze,
Filippo Boni, con l'aiuto della più importante memoria storica
vivente di Cavriglia, Emilio Polverini, ha pubblicato per la prima volta
in sessantatrè anni, all'interno del saggio storico "Colpire
la Comunità" (edito dalla Regione Toscana e dall'Istituto
Storico della Resistenza Toscana), foto, nomi e cognomi dei colpevoli
della terrificante carneficina, trovati all'interno dell'Archivio Inglese
National Archive di Kew, già Public Record Office. Oggi Cavriglia,
attraverso le modificazioni subite dal proprio territorio e le nuove
condizioni sociali createsi a seguito della recente industrializzazione,
ha riscoperto l'importanza delle sue radici culturali e storiche e ne
promuove la conoscenza anche a fini turistici tanto da divenire meta
di numerose persone che lo scelgono per trascorrervi un periodo di riposo
o per una vacanza.
MONUMENTI
Nella parte più antica del paese si trova la pieve di San Giovanni
Battista con ladiacente Museo di Arte sacra. Poco fuori dal paese
troviamo il Monastero di S. Maria. Il Municipio è caratterizzato
da una interessante raccolta di arte moderna. Non molto distante dallabitato
di Cavriglia si trova il Roseto Carla Fineschi, parco botanico
unico al mondo dove sono coltivate migliaia di rose di diverse varietà.
Grandi trascorsi storici caratterizzano il piccolo borgo di Montegonzi,
mentre gli appassionati di arte romanica non possono mancare una visita
alla pieve di S. Pancrazio. Da non dimenticare labitato di Castelnuovo
dei Sabbioni dove si trovano il grande murale di Venturino Venturi in
ricordo delle vittime delle stragi della II Guerra Mondiale ed il Centro
di documentazione delle Miniere di Lignite. Gli amanti della natura
possono visitare il Parco di Cavriglia in località Poggio a Caiano
ed organizzare unescursione alla scoperta dei ruderi del castello
di Montedominici. Allombra delle grandi ciminiere della centrale
termoelettrica segnaliamo il villaggio e la chiesa di S. Barbara.
Roseto
botanico Carla Fineschi (località Casalone)
Murales di Venturino Venturi - Castelnuovo dei Sabbioni
Monumento ai Caduti di Venturino Venturi - Castelnuovo dei Sabbioni
Chiesa di Santa Maria
Pieve di San Giovanni Battista
Pieve di San Pancrazio
Villa e borgo di Barberino a Meleto Valdarno (già Avane), secolo
decimo.
DATI RIEPILOGATIVI
Popolazione Residente 7.808 (M 3.843, F 3.965)
Densità per Kmq: 128,3
CAP 52022
Prefisso Telefonico 055
Codice Istat 051013
Codice Catastale C407
Denominazione Abitanti cavrigliesi
Santo Patrono Santa Berta
Festa Patronale primo lunedì di agosto
Numero Famiglie3.053
Numero Abitazioni3.622
Etimologia (origine del nome)
Secondo alcuni potrebbe riferirsi al nome latino di persona Cabrilius,
secondo altri potrebbe invece derivare da capra (attraverso Capriglia)
in riferimento a "capra selvatica" per la loro presenza in
loco.
Il Comune di Cavriglia fa parte di:
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume Arno
Località e Frazioni di Cavriglia
Neri, Castelnuovo dei Sabbioni, Massa Sabbioni, Meleto Valdarno, Santa
Barbara, San Cipriano, Vacchereccia, Montegonzi
Comuni Confinanti
Figline Valdarno (FI), Gaiole in Chianti (SI), Greve in Chianti (FI),
Montevarchi, Radda in Chianti (SI), San Giovanni Valdarno
Castelli e Fortificazioni
Castello di Montedomenichi (resti)
Castello di Pian Franzese (oggi villa-fattoria)
Chiese e altri edifici religiosi cavrigliesi
Pieve di San Pancrazio
Pieve di San Giovanni Battista
Chiesetta di San Lorenzo a Casignano
Teatri
Teatro Comunale
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