Castelfiorentino
è un comune della provincia di Firenze. Castelfiorentino
si trova nell'area geografica denominata Valdelsa,
solcata dal fiume Elsa che, prima di attraversare
il paese, passa da Poggibonsi e Certaldo e, dopo aver
superato Ponte a Elsa, si riversa in Arno in prossimità
di Empoli. Il territorio è esteso prevalentemente
sul fondo valle con rilievi collinari ai lati nella
direzione sud-est e nord-ovest di scarsa rilevanza
altimetrica (l'altitudine varia da un minimo di 36
m s.l.m. ad un massimo di 184 m s.l.m.). I corsi d'acqua
presenti nel territorio comunale sono: fiume Elsa,
Rio Pesciola, Rio Pietroso e Rio Morto, Rio Lama,
Rio Vallone, Rio di Grignana, Rio di Pianzino e Broccolino,
Rio di Vallese, Borro delle Fate e Borro di Spranganelli.
Le caratteristiche geologiche vedono la presenza di
terreni alluvioni recenti nel fondo valle, argille
con sabbie e ciottolame nella zona collinare.
ETIMOLOGIA
Attestato con il nome di Castel Timignano. Il nome
odierno si riferisce alla funzione difensiva che il
paese assunse quando divenne possesso dei fiorentini.
ORIGINI E CENNI STORICI
Fin dal 1149 il nome di Castelfiorentino fu dato al
Castelvecchio edificato sulla Via Francigena nel luogo
di un insediamento di origine romana: Timignano. Il
castello fortificato racchiudeva, sul colle, la pieve
di S.Ippolito (lantica S.Biagio) e con una seconda
cerchia di mura, Borgo dElsa e Borgo Nuovo.
Cinque erano le porte (Porta Fiorentina, Porta Pisana,
Porta al Vento, Porta Senese, Porta di Borgo) e due
sole strade si incrociavano sull'unica piazza (oggi
piazza del Popolo). Feudo dei Cadolingi e poi dei
Conti Alberti, acquisito progressivamente dal Vescovo
di Firenze nel XII secolo, subì le vicende
dei conflitti fra Chiesa ed Impero, guelfi e ghibellini
e tra Siena e la stessa Firenze (di cui era unavamposto
importante, e quindi ottenne la sede del podestà,
il privilegio del giglio rosso sul gonfalone bianco
e l'integrazione ufficiale del nome Castelfiorentino).
Qui
nel 1260, dopo la battaglia di Montaperti, si firmò
la pace tra le due città rivali. Ma fu ancora
teatro, nei secoli, di battaglie e scorrerie militari,
fin quando, nel 1521, subì un duro assedio
e fu devastato dalle truppe imperiali. Venne poi riconquistato
da Francesco Ferrucci. Con la peste e la morte del
Ferrucci, Firenze dovette arrendersi alle truppe di
Carlo V ed accettare il ritorno dei Medici e con essa
anche Castelfiroentino. La Valdelsa rimase in una
stato di profonda desolazione per via degli eventi
bellici, tanto è che il governo di Firenze
sollevò da ogni spesa quelle popolazioni. Per
risparmiare furono anche fuse le due podesterie di
Castelfiorentino e Barbialla (oggi parte di Montaione).
Venuta meno la sua importanza strategica, anche quella
amministrativa risultava limitata, per la dipendenza
dal vicariato di Certaldo. Ma nel Settecento, con
il Granducato di Lorena, progredì nuovamente
e fu Cancelleria e Podesteria, con guardia civica
e ampia giurisdizione anche su Certaldo e Montaione.
Accettò
lannessione al Regno d'Italia e divenne nel
1868 capoluogo di mandamento Fu uno dei primi comuni
italiani a darsi nel 1902 unamministrazione
guidata dal Partito Socialista.
MONUMENTI
Partendo dalla grande e alberata Piazza Gramsci, si
incontra il Teatro del Popolo, costruito nel XIX secolo.
Attraversando le vie del centro si raggiunge Piazza
Cavour, dalla quale inizia via Palestro, dove sorge
il Palazzo dell'Arciconfraternita della Misericordia,
costruito negli anni '30. Proseguendo lungo la via,
sulla destra svetta la massiccia mole della Chiesa
di San Francesco (XIII sec.). Dietro San Francesco,
in fondo ad un vasto prato alberato, si staglia il
Santuario di Santa Verdiana, ristrutturato all'inizio
del '700.
Tornando
nelle vie del centro e percorrendo via Garibaldi e
la ripida costa (via Ferrucci), si può notare
l'unica porta rimasta delle antiche mura. Sulla destra,
in via Lungo le Mura, sono visibili resti di abitazioni
medievali.
Continuando
invece a salire la costa si arriva in Piazza del Popolo,
dove sulla sinistra si può osservare il Palazzo
del Comune, ricostruito dopo un incendio del 1544
e restaurato nel 1867.
Di
fronte al Comune si trova la Collegiata dei Santi
Lorenzo e Leonardo, che risale ai secoli XIII-XIV.
Percorrendo
la strada a sinistra della chiesa (Via Sant'Ippolito)
e salendo la scalinata che si trova di fronte, si
giunge alla sommità di un poggio, dove sorge
la Pieve dei Santi Ippolito e Biagio, edificata nel
1195 in cotto e con motivi in ceramica sulla facciata;
nelle vicinanze si trovano anche i resti della prima
cerchia di mura con due torri.
Tornando
in Piazza del Popolo, all'angolo del Palazzo Comunale
sbocca la medievale via Tilli. Al n. 41 si trova la
Biblioteca Comunale Vallesiana e si può visitare
la Raccolta Comunale d'Arte, che raccoglie gli affreschi
e le sinopie di Benozzo Gozzoli dipinti tra il 1484
e il 1490 (vedi: Tabernacolo della Visitazione e Tabernacolo
della Madonna della Tosse)
L
Oratorio dei Santi Lorenzo e Barbara, a Castelfiorentino,
è un edificio trecentesco, che conserva una
pala d'altare e un ciclo di affreschi di Paolo Schiavo.