Santa Flavia
Sicilia

Santa Flavia è un comune della provincia di Palermo in Sicilia. Si trova a circa 17 km ad Est del capoluogo, sulla costa tirrenica. Fino al 1880 si chiamò Solanto. Costituisce un'unica conurbazione con la vicina Bagheria. Il territorio di Santa Flavia è situato su un promontorio tra il golfo di Palermo e quello di Termini Imerese. Sorge su una zona litoranea bassa e sabbiosa. I principali prodotti agricoli coltivati nel suo territorio sono gli agrumi e gli ortaggi. È rilevante la produzione ittica per la cospicua pesca di pesce fresco di vario genere. Santa Flavia è molto importante per il turismo, specie quello balneare. Nel porto peschereccio di Porticello stazionano 322 imbarcazioni per la pesca.

Castello di Solanto
Il Castello di Solanto diede il nome alla baronia omonima, antica divisione amministrativa di parte del territorio di Santa Flavia e Bagheria, e si trova sul mare. Edificato al tempo di Re Ruggero sopra una grande scogliera, era anticamente destinato, come tanti altri, a protezione di una attigua tonnara. Quale proprietà demaniale il castello venne assegnato da Federico III a Manfredo Layhabixa, dietro compenso sugli introiti della tonnara. Successivamente re Martino, nel 1392, concesse castello e tonnara a Francesco de Casaya. Il figlio di questi nel 1415 vendette il castello a Corrado Spadafora e nel 1500 circa apparteneva ancora a questa famiglia, nella persona di Giovanni Antonio Spadafora barone di Solanto. In seguito esso pervenne a Gerardo Alliata, genero dello Spadafora (1517) alla cui famiglia rimase fino al 1660 circa con Ludovico Alliata barone di Solanto. In quell'epoca venne venduto ad asta pubblica ed acquistato da Asdrubale Termini duca di Vatticani. Al tempo di Carlo II furono signori del castello Francesco Catena (1666) e poi Mario Antonio Joppolo Colnago principe di Sant'Elia (1682). In seguito, per linea femminile pervenne a Cristoforo Riccardo Filangeri principe di Santa Flavia (1765). Interessanti, in una piccola sala del castello, gli stemmi dei signori che lo possedettero da Re Ruggero fino al 1879, anno in cui pervenne a Benedetto Mantegna principe di Gangi. Il cosiddetto Palazzo Reale di Solanto è un'ala del castello che fu restaurata agli inizi del XIX secolo in stile Neogotico, per ospitare Ferdinando I di Borbone.

Chiesa di Maria Santissima del Lume - Porticello
I lavori di costruzione iniziarono intorno al 1800 per volere dei pescatori, ma subito dopo vennero interrotti per ragioni economiche. Nel 1805, i lavori ripresero grazie alla donazione di Antonia Joppolo Filangeri principessa di Santa Flavia e baronessa di Solanto, della Regina Carolina di Napoli e dell'arciprete di Santa Flavia don Gaetano De Dominici. Di grande pregio il quadro della Madonna del Lume, dipinto su ardesia probabilmente nel 1722 dal missionario gesuita padre Giovanni Antonio Genovesi (o Genovese; Palazzo Adriano, 4 maggio 1684 - 1743). L’aspetto attuale della Chiesa si deve alla ristrutturazione novecentesca.

Chiesa di Maria Santissima Addolorata (Sant'Elia)
Sostituì una piccola cappella eretta da pescatori del luogo, provenienti da Palermo, che vi sostavano per la pesca annuale del tonno. La festività ricorre il 15 settembre.

Villa Campofranco è una residenza di villeggiatura, costruita agli inizi del XVIII secolo dai Lucchesi Palli, Principi di Campofranco. (Proprietà privata)

Villa Oliva è una residenza di villeggiatura, incompleta, voluta da un membro cadetto dei Branciforte, Principi di Butera. (Proprietà privata) probabilmente costituita originariamento da una vasta corte (realizzata) su cui si elevava un torrione che si doveva concludere come "torre dei venti". dal lato opposto su terrapieno il belvedere sul mare.mai completatanell'ottocento è posseduta dal barone Riso che la vende alla contessa di Asaro (mazzarino): oliva mantegna da cui il nome. caratteristica della villa è la grande scuderia a forma di ferro di cavallo su modello francese.nel sec. XX la villa ormai rudere è acquistata da un industriale alimentare che la ristruttura radicalmente pur mantenendo sia la scuderia che il grandioso viale di q. ilex che ne costituiva l'accesso aulico. viale oggi dimezzato.

Santa Flavia villa Oliva raffaele savarese 15 marzo 2013

Villa Cefalà venne fatta costruire dai conti Pilo di Capaci, per gestire un lussureggiante agrumeto. Il portale in tufo riporta inciso nella chiave di volta l'anno 1778. Nel XX secolo l'edificio venne sottoposto a interventi. Oggi il complesso è stato convertito in agriturismo.

Villa Torremuzza era la residenza di villeggiatura dei principi Castelli di Torremuzza. Settecentesca, venne distrutta nel secondo dopoguerra.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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FORM@T - FORMAZIONE E SERVIZI - PALERMO (PA)
ISTITUTO PARITARIO DON BOSCO RANCHIBILE - PALERMO
ORIENTA SICILIA - PALERMO
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