Palermo
è il capoluogo della Regione Siciliana e dell'omonima
provincia. È la quinta città d'Italia
in quanto a popolazione comunale dopo Roma, Milano,
Napoli e Torino e trentesima a livello europeo. È
il principale centro culturale, storico ed economico-amministrativo
della Regione Siciliana. L'area metropolitana di Palermo
conta oltre 1.000.000 abitanti. La sua storia millenaria,
le ha regalato un notevole patrimonio artistico ed
architettonico che spazia dai resti di mura puniche
per giungere a villette in stile liberty passando
da residenze in stile arabo normanno, chiese barocche
e teatri neoclassici. Per questioni culturali, artistiche
ed economiche, fu tra le maggiori città del
Mediterraneo ed oggi è fra le principali mete
turistiche della regione e non solo. La zona di Palermo
era in origine un'ampia pianura tagliata da molti
fiumi e torrenti, ampie zone paludose,ma soprattutto
l'area è circondata da alte montagne (i Monti
di Palermo) le cui cime sono spesso ricoperte dalla
neve durante l'inverno e ciò conferisce al
paesaggio un volto ancora più suggestivo. La
pianura di Palermo si affaccia sul Mar Tirreno, edinsieme
ai monti alle sue spalle forma la Conca d'Oro. La
disposizione del comune segue la linea di costa, in
questo modo si ha una lunga estensione costiera ma
relativamente poca penetrazione nell'entroterra. Attualmente
i fiumi che esistevano un tempo sono andati scomparendo
(ma buona parte di essi scorre ancora sotto terra).
Inoltre il comunenon è ancora arrivato ad un
livello di saturazione antropica elevato come in altre
città italiane ed ecco perché, giusto
negli ultimi anni, sono state rilasciate autorizzazioni
per la realizzazione di grandi centri commerciali
(fino ad ora inesistenti). Palermo ha inoltre uno
skyline molto variegato, in parte dovuto al sacco
della città durante gli anni sessanta. Gli
edifici più alti della città sorgono
prevalentemente intorno allo stadio comunale o nelle
periferie sud. Il più alto (dal punto di vista
dei metri) è il Grattacielo Ina-Assitalia che
conta 17 piani e che si trova in pieno centro città
(sul piazzale Ungheria). Facilmente comunque si possono
notare palazzi superanti i 12/13 piani.
ETIMOLOGIA
La
città di Palermo ha cambiato spesso nome nel
corso delle epoche: Zyz (o anche Sys) (dal fenicio
il fiore): il nome non è ancora accertato,
ma molte monete provenienti da Palermo di periodo
Punico portavano la dicitura Zyz e visto che Palermo
erauna delle tre città Puniche della Sicilia
(Tucidide, VI, 1-5) molto probabilmente aveva una
propria zecca. Il nomesembrerebbe derivare dalla conformazione
della città che tagliata da due fiumi ricordava
il profilo di un fiore. Panormos (dal Greco Tutto
Porto): i Greci chiamavano Palermo così perché
i due fiumi che la circondavano (il Kemonia e il Papireto)
creavano un enorme (per l'epoca) approdo naturale.
Questo nome andò diffondendosi grazie alla
maggiore influenza greca sull'isola. Panormus: i Romani
mantennero, con una lieve modifica di pronuncia, la
denominazione greca con la quale avevano conosciuto
la città. Balarm: il nome arabo della città
è un semplice cambiamento di pronuncia del
nome precedente. Palermo: il nome definitivo della
città sostituisce il nome arabo in periodo
Normanno.
ORIGINI
L'area della piana di Palermo, ma soprattutto i monti
che la delimitano, sono abitati sin dal periodo preistorico,
sono presenti,ancora adesso, i resti di questa presenza
umana, l'esempio più importante lo troviamo
all'interno della grotte dell'Addaura su un versante
di Monte Pellegrino dove si aprono alcune cavità
che erano abitate durante il paleolitico ed il mesolitico.
All'interno di queste cavità sono state ritrovati
reperti di ossa e strumenti utilizzati dalla caccia.
all'interno di una delle grotte si trova un vasto
e ricco complesso di incisioni, databili tra l'epigravettiano
finale e il mesolitico, raffiguranti figure antropomorfe
e zoomorfe. In mezzo ad una moltitudine di bovidi,
cavalli selvatici e cervi, viene rappresentata una
scena dominata dalla presenza di figure umane: un
gruppo di personaggi, disposti in circolo, circonda
due figure centrali con il capocoperto ed il corpo
fortemente inarcato all'indietro. Palermo deve la
sua fondazione ai Punici all'incirca nel VIII secolo
a.C. con il nome Zyz, il fiore. Fino a quel momento
l'area era stata un emporio commerciale e base d'appoggio
per la Sicilia nordoccidentale. Subito acquisisce
un'enorme importanza commerciale grazie alla sua posizione
ma soprattutto ai due fiumi, il Kemonia ed il Papireto,
che vengono utilizzati come porti creando così
un'area protetta molto ampia. La forma della città
ricorda anche un piede e viene, infatti, spesso definita
Piede Fenicio. Di conseguenza diviene meta ambita
per i Greci che popolavano la parte Orientale della
Sicilia, i quali non riusciranno mai a conquistarla.
CENNI
STORICI
La
prima conquista avviene da parte dei Romani che dopo
un lungo assedio riescono a strapparla ai Cartaginesi
di Amilcare Barca i quali si rifugiano alle falde
di Monte Pellegrino (chiamato Ercta all'epoca) cercando
di riconquistarla a più riprese, i tentativi
dei Cartaginesi risultano vani e la città da
questo momento in poi diviene a tutti gli effetti
una conquista romana. Dopo la caduta dell'Impero Romano
la Sicilia diviene meta dei Vandali che per lungo
periodo la occupano. La svolta avviene intorno all'IX
d.C. con l'arrivo degli Arabi che invadono la Sicilia
e fanno di Palermo la sua capitale. Segni della civiltà
araba sonorimastinella toponomastica della colture,
delle costruzioni architettoniche. Le tracce di essa
sopravvivono nei monumenti della parte antica della
città con i suoi cinque quartieri: il Kasr
nella punta della Paleopolis; il quartiere della grande
moschea; la Kalsa ossia Eletta; la zona degli Schiavoni
e infine il Moascher. Il monaco Teodosio che ci ha
fornito queste notizie ci riferisce che a Palermo
erano presenti in quel periodo più di trecento
moschee. La potenza musulmana fu, però, corrosa
dalle lotte interne che aprirono la via agli stranieri
finché nel 1072, dopo quattro anni d'assedio,
Ruggero d'Altavilla, il primo conte Normanno, espugnava
Palermo. Nel 1071 d.C. i Normanni conquistano la città
ed in poco tempo anche il resto dell'isola, anche
in questo caso la capitale resta a Palermo. Il massimo
splendore si ha sotto l'impero di Federico II. Proprio
lo storico arabo Idrisi ci fornisce ampia testimonianza
di questo periodo di tanto splendore, in cui fiorirono
due importantissimi monumenti e cioè la Chiesa
di Santa Maria dell'Ammiraglio o Martorana e la Cappella
Palatina. Dopo l'impero normanno si alternano molte
dominazioni: gli Svevi dal 1194 al 1266, gli Angioini
(i quali spostarono la capitale da Palermo a Napoli)
dal 1266 al 1282, gli aragonesi dal 1282 al 1500 e
gli spagnoli. Nel 1713 la città passa sotto
la dominazione dei Borboni che spostano definitivamente
la capitale del regno a Napoli, tale regno resterà
sovrano fino all'arrivo dei garibaldini.Nel 1860 avvenne
lo sbarco dei Garibaldini a Marsala; da lì,
grazie all'aiuto dei siciliani, che nel frattempo
erano insorti, cominciarono a conquistare l'isola
in nome dell'unificazione dell'Italia. Dure lotte
interessano la città 1860 ed il 1861 e quella
anti-piemontese del 1866 (rivolta del 7 e mezzo) che
distruggono molte importanti strutture architettoniche.
Da questo momento in poi avviene un progressivo allontanamento
degli interessi economici e politici dalla città
che fino ad allora era stata un'importante meta economica
e commerciale. In onore all'Unità d'Italia,
il comune di Palermo inizia la costruzione di alcune
importanti opere architettoniche, tra queste il taglio
di Via Roma e la costruzione di quelli che diventeranno
i due teatri più importanti e rappresentativi
della città: il Massimo e Politeama. Le lotte
più significative dell'età contemporanea
sono state quelle contro la mafia e il banditismo
di Salvatore Giuliano, che ebbe il suo regno nella
zona di Montelepre vicino Palermo. Nella lotta alla
mafia sono stati colpiti uomini dello stato come Boris
Giuliano, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e
il presidente della regione SicilianaPier Santi Mattarella
e soprattutto coraggiosi magistrati come Giovanni
Falcone , Paolo Borsellino e Rocco Chinnici fino ad
arrivare a Don Pino Puglisi, martire nella difesa
dei deboli nei quartieri più degradati fra
i quali spicca Brancaccio e Settecannoli. Oggi Palermo,
che si affaccia sul più bel promontorio del
mondo, come lo definì Goethe, tra Monte Pellegrino
e Capo Zafferano, lungo il pendio della Conca d'Oro,
sfiora il milione d'abitanti ed è una città
desiderosa di riscatto e di ritrovare l'antico splendore.
Essa è il centro degli affari e dei commerci
più importanti dell'isola e di tutti i paesi
del Mediterraneo (è infatti candidata a diventare
nel 2010 capitale dell'Euromediterraneo). La sua espansione
é stata notevolmente favorita nei collegamenti
dell'autostrada che la unisce al resto dell'isola,
all'aeroporto e alle vicine isole minori quali Ustica
o le vicine Egadi (in provincia di Trapani).
MONUMENTI
Palermo
conta numerosi monumenti risalenti al periodo normanno:
nei pressi del Palazzo dei Normanni, che è
diventato oggi la sede del Parlamento Siciliano, è
collocata la chiesa di San Giovanni degli Eremiti
che con le sue caratteristiche cupole rosse èdiventata
uno dei simboli della città; va ricordata poi
la chiesa della Martorana, dalla ricchissima decorazione
a mosaico, del più puro stile bizantino, situata
in piazza Bellini, la San Giovanni dei Lebbrosi edificata
oltre il fiume Oreto e il ponte dell'Ammiraglio del
1113. Costruita tra il 1130 e il 1170, la Chiesa della
Magione, conosciuta anche come chiesa della Santissima
Trinità, presenta una pianta a forma basilicale
a tre navate sorrette da colonne, mentre internamente
la costruzione si presenta molto squadrata e movimentata
da una serie di archi ogivali tipici dell'architettura
normanna, che girano tuttintorno la chiesa.
Dello stesso periodo è la Chiesa dello Spirito
Santo (oggi all'interno del cimitero di SantOrsola),
dove motivi ornamentali in stile normanno sinseriscono
in una sobria architettura articolata da archetti
ogivali e portali d'ingresso. Situata vicino alla
chiesa della Martorana, è quella di San Cataldo,
una costruzione normanna del 1160, dalla caratteristica
facciata tripartita sormontata da grosse cupole realizzate
su tamburo, che meglio conserva il suo aspetto originario.
All'interno è notevolmente interessante il
pavimento musivo. Sul Cassaro si affaccia lo splendido
complesso della Cattedrale eretta nel 1185 su un'area
pianeggiante precedentemente occupata da una moschea
araba. La splendida commistione artistica presente
nell'edificio sembra ripercorrere l'intera storia
cittadina e dei popoli che l'hanno guidata mettendo
in bella mostra un portale laterale e delle torrette
campanarie in stile gotico catalano, una facciata
quattrocentesca, un abside con decorazioni arabo-normanne
e una cupola tardo barocca. In seguito ad un disastroso
incendio degli ultimi anni del XVIII secolo l'interno
venne completamente ricostruito in stile neoclassico.
Vi sono conservati i sarcofaghi di Federico II e Ruggero
II oltre la tiara d'oro di Costanza d'Aragona, preziosi
ornamenti e gioielli reali esposti nel Tesoro. Sull'altro
lato della piazza della Cattedrale è il Palazzo
Arcivescovile dove si trova il Museo Diocesano, che
raccoglie opere d'arte di notevole interesse, provenienti
dalle chiese soppresse o distrutte durante l'ultima
guerra.
Risalgono
al periodo normanno anche diversi palazzi: La Zisa
e il suo sistema di fontane, La Cuba dallo stile austero
e severo, il Castello di Maredolce all'interno del
Parco della Favara e il Palazzo Scibene ancora in
attesa di un restauro. Durante il dominio spagnolo,
la città si arricchisce di pregevoli palazzi
nobiliari e chiese. Il Palazzo Sclafani, che sorge
in prossimità del Palazzo Reale e quindi in
una posizione privilegiata, fu costruito nel 1330
dal feudatario Matteo Sclafani, conte di Adornò,
in competizione con il coevo Palazzo Chiaramonte,
superbo edificio con chiare influenze gotico-catalane,
fatto innalzare dal cognato nell'attuale piazza Marina
ed attuale sede del rettorato palermitano. Nel 1495
venne edificato il Palazzo Abatellis, progettato da
Matteo Carnilivari in stile catalano e che oggi ospita
la Galleria Regionale d'arte Moderna e Medievale mentre
risale al 1490 la costruzione del Palazzo Aiutamicristo,
noto soprattutto per gli sfarzosi interni che stupirono
ospiti illustri fra cui Carlo V e Don Giovanni d'Austria.
Appartengono allo stesso periodo la Chiesa della Gancia,
la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo che oggi ospita
mostre ed eventi e la Chiesa di Santa Maria della
Catena, dal caratteristico portale catalano.
Nel
1583 fu eretta dal viceré Marcantonio Colonna,
la Porta Nuova, rifacendosi al modello di uno degli
archi trionfali effimeri eretti in città al
passaggio dell'imperatore Carlo V vittorioso a Tunisi.
La versione attuale risale al 1669 ed è caratterizzata
da una copertura a piramide ricoperta di maioliche
colorate. Essendo collegata al Palazzo dei Normanni
e quindi alle antiche mura cittadine, è il
fondale monumentale del Cassaro o via Toledo, l'asse
principale che attraversa il centro storico di Palermo.
Numerose chiese della città risalgono al periodo
barocco, fra cui : la chiesa del Santissimo Salvatore
situata lungo Corso Vittorio Emanuele, la Chiesa del
Gesù situata nel quartiere dell'Albergheria
e la Chiesa di San Domenico con caratteristici elementi
rococò. Molto importante la nuova Galleria
d'Arte Moderna "Sant'Anna" che ha sede su
un convento di costruzione barocca.
È
questo il periodo di importanti sistemazioni urbanistiche
per la città. Nel 1600 con il tracciato della
Via Maqueda si venne a creare il nuovo salottodella
città: all'incrocio con il Corso Vittorio Emanuele,
si trovano I Quattro Canti, o teatro del Sole, una
piazza ottagonale che costituiva il centro fisico
e simbolico della città. Poco lontano in piazza
Pretoria si può ammirare la Fontana Pretoria,
da poco restaurata sulla quale si affacciano il Palazzo
Pretorio o palazzo delle acquile, sede del Comune,
e la splendida Chiesa di Santa Caterina.
Nel 1885, iniziò la realizzazione di un secondo
asse che attraversava la città, collegando
la stazione ferroviaria con la zona portuale. Per
la realizzazione di questa nuova arteria, Via Roma,
vennero demoliti numerosi edifici, che lasciarono
spazio a palazzi di architettura eclettica e liberty.
All'inizio
del XX secolo, la città comincia ad estendersi
fuori le mura verso nord, soprattutto lungo una nuova
strada chiamata Via della Libertà. In questo
quartiere vengono costruite numerose ville in stile
liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi.
Per la città inizia una nuova età dell'oro,
grazie soprattutto all'opera della famiglia Florio.
In quest'epoca la città si rinnova, dotandosi
di nuovi ospedali, teatri (tra cui il celebre Teatro
Massimo ed edifici pubblici.
Fra
i molti villini Liberty va ricordato senz'altro il
Villino Florio nei pressi della Zisa, che con il suo
stile eclettico rappresenta un magnifico esempio dell'Art
Nouveau messa in luce dalBasile. La maggior parte
delle altre ville verranno demolite per far posto
ad alti edifici di nuova costruzione mentre rimarranno
come monito di quel periodo di ricchezza le residenze
borghesi nella borgata di Mondello che diventerà
in breve tempo la spiaggia preferita dei palermitani.
Durante
l'epoca fascista vengono costruiti importanti edifici
pubblici quali il Tribunale ed il Palazzo delle Poste
in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi
futuristi.
Dopo
il rovinoso bombardamento del maggio 1943 il centro
storico venne in buona parte abbandonato(infatti oggi
abitano in centro solo 20.000 abitanti pur essendo
molto grande) dai suoi abitanti (che preferirono trasferirsi
nelle zone residenziali che vennero costruite tra
gli anni '50 e '60). Fino agli '80 si registrarono
numerosi crolli di edifici storici.
Attualmente
il Centro Storico di Palermo, che è un dei
più grandi d'Europa, sta subendo notevoli rifacimenti
e restauri affinché sia valorizzato al meglio.
Fervono i cantieri per la riqualificazione di esso(grazie
anche ai privati) e molti altri ancora ne saranno
spesi per il completo recupero di un vero e proprio
gioiello d'Italia che viene rivalorizzato ogni giorno
sempre di più.Infatti molti hanno proposto
di inserire il centro storico di Palermo fra i possibili
patrimoni dell'Unesco.
Nel
1885, iniziò la realizzazione di un secondo
asse che attraversava la città, collegando
la stazione ferroviaria con la zona portuale. Per
la realizzazione di questa nuova arteria, Via Roma,
vennero demoliti numerosi edifici, che lasciarono
spazio a palazzi di architettura eclettica e liberty.
All'inizio
del XX secolo, la città comincia ad estendersi
fuori le mura verso nord, soprattutto lungo una nuova
strada chiamata Via della Libertà. In questo
quartiere vengono costruite numerose ville in stile
liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi.
Per la città inizia una nuova età dell'oro,
grazie soprattutto all'opera della famiglia Florio.
In quest'epoca la città si rinnova, dotandosi
di nuovi ospedali, teatri (tra cui il celebre Teatro
Massimo ed edifici pubblici.
Fra
i molti villini Liberty va ricordato senz'altro il
Villino Florio nei pressi della Zisa, che con il suo
stile eclettico rappresenta un magnifico esempio dell'Art
Nouveau messa in luce dal Basile. La maggior parte
delle altre ville verranno demolite per far posto
ad alti edifici di nuova costruzione mentre rimarranno
come monito di quel periodo di ricchezza le residenze
borghesi nella borgata di Mondello che diventerà
in breve tempo la spiaggia preferita dei palermitani.
Durante
l'epoca fascista vengono costruiti importanti edifici
pubblici quali il Tribunale ed il Palazzo delle Poste
in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi
futuristi.
Dopo
il rovinoso bombardamento del maggio 1943 il centro
storico venne in buona parte abbandonato(infatti oggi
abitano in centro solo 20.000 abitanti pur essendo
molto grande) dai suoi abitanti (che preferirono trasferirsi
nelle zone residenziali che vennero costruite tra
gli anni '50 e '60). Fino agli '80 si registrarono
numerosi crolli di edifici storici.
Attualmente
il Centro Storico di Palermo, che è un dei
più grandi d'Europa, sta subendo notevoli rifacimenti
e restauri affinché sia valorizzato al meglio.
Fervono i cantieri per la riqualificazione di esso(grazie
anche ai privati) e molti altri ancora ne saranno
spesi per il completo recupero di un vero e proprio
gioiello d'Italia che viene rivalorizzato ogni giorno
sempre di più.Infatti molti hanno proposto
di inserire il centro storico di Palermo fra i possibili
patrimoni dell'Unesco.Nel 1885, iniziò la realizzazione
di un secondo asse che attraversava la città,
collegando la stazione ferroviaria con la zona portuale.
Per la realizzazione di questa nuova arteria, Via
Roma, vennero demoliti numerosi edifici, che lasciarono
spazio a palazzi di architettura eclettica e liberty.
All'inizio
del XX secolo, la città comincia ad estendersi
fuori le mura verso nord, soprattutto lungo una nuova
strada chiamata Via della Libertà. In questo
quartiere vengono costruite numerose ville in stile
liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi.
Per la città inizia una nuova età dell'oro,
grazie soprattutto all'opera della famiglia Florio.
In quest'epoca la città si rinnova, dotandosi
di nuovi ospedali, teatri (tra cui il celebre Teatro
Massimo ed edifici pubblici.
Fra
i molti villini Liberty va ricordato senz'altro il
Villino Florio nei pressi della Zisa, che con il suo
stile eclettico rappresenta un magnifico esempio dell'Art
Nouveau messa in luce dal Basile. La maggior parte
delle altre ville verranno demolite per far posto
ad alti edifici di nuova costruzione mentre rimarranno
come monito di quel periodo di ricchezza le residenze
borghesi nella borgata di Mondello che diventerà
in breve tempo la spiaggia preferita dei palermitani.
Durante
l'epoca fascista vengono costruiti importanti edifici
pubblici quali il Tribunale ed il Palazzo delle Poste
in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi
futuristi.
Dopo
il rovinoso bombardamento del maggio 1943 il centro
storico venne in buona parte abbandonato(infatti oggi
abitano in centro solo 20.000 abitanti pur essendo
molto grande) dai suoi abitanti (che preferirono trasferirsi
nelle zone residenziali che vennero costruite tra
gli anni '50 e '60). Fino agli '80 si registrarono
numerosi crolli di edifici storici.
Attualmente
il Centro Storico di Palermo, che è un dei
più grandi d'Europa, sta subendo notevoli rifacimenti
e restauri affinché sia valorizzato al meglio.
Fervono i cantieri per la riqualificazione di esso(grazie
anche ai privati) e molti altri ancora ne saranno
spesi per il completo recupero di un vero e proprio
gioiello d'Italia che viene rivalorizzato ogni giorno
sempre di più.Infatti molti hanno proposto
di inserire il centro storico di Palermo fra i possibili
patrimoni dell'Unesco.
TEATRI
Teatro Massimo progettato dall'architetto Giovan Battista
Filippo Basile e terminato da suo figlio Ernesto Basile
Teatro Politeama Garibaldi, opera dell'ingegnere Giuseppe
Damiani Almeyda
Teatro Garibaldi, attualmente in restauro
Teatro Biondo
Teatro di Verdura
Teatro Santa Cecilia
Teatro Zappalà
Teatro Libero
MUSEI
L'Orto botanico di PalermoMuseo Archeologico regionale
"A. Salinas"
Galleria d'Arte Moderna "Sant'Anna"
Galleria Regionale della Sicilia "Palazzo Abatellis"
Collezione archeologica della Fondazione Mormino del
Banco di Sicilia
Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè
Museo di paleontologia e geologia "Gaetano Giorgio
Gemellaro"
Museo delle Marionette
Palazzo Mirto
Orto botanico di Palermo
Museo dell'Istituto di Zoologia "Giuseppe Reverberi"
Museo del Risorgimento "V.E. Orlando"
Museo della Zisa
Tesoro della Cattedrale di Palermo
Tesoro della Cappella Palatina
Museo Diocesano
Museo del Giocattolo
Museo del Teatro Massimo (Prossima apertura)
Museo "Palazzo Steri" (Prossima apertura)
BALLARO'
Su quello che è conosciuto come il piano del
Carmine, sul quale prospettano la chiesa del Carmine
Maggiore ed il suo convento, si imposta il pittoresco
mercato di Ballarò.