Nicosia
(la romana Herbita) è un comune in provincia
di Enna, nella Sicilia centrale. La città vanta
un cosiderevole patrimonio artistico ereditato dal
suo passato di città demaniale. Nicosia nel
medioevo divenne la terza città demaniale della
sicilia, preceduta solo da Palermo e Siracusa e fu
nominata nel 1209 Civitas Costantissima da Federico
II. Nel 1700 a Nicosia si contavano 24 Baroni, due
Marchesi, un Conte e più di 260 famiglie nobili.
Altra caratteristica delle città demaniali
era il gran numero di Chiese ed Istituti Religiosi,
agli inizi del '700 si contavano 84 Chiese, sei Conventi
e quattro Monasteri. Oggigiorno bellissimi palazzi
nobiliari e Chiese costellano tutto il territorio
nicosiano. È il centro più importante
del Nord della provincia. Nicosia è, assieme
a Troina, il comune più settentrionale della
Provincia di Enna. E' raggiungibile in un'ora d'auto
dallo svincolo di Enna o in quarantacinque minuti
dallo svincolo di Agira dell'autostrada Palermo-Catania.
Erano stati cominciati i lavori in epoca fascista
per il collegamento di Nicosia con Leonforte (doveva
essere un importante linea per il trasporto minerario
nel circondario) i lavori però non furono mai
terminati.
ETIMOLOGIA
E' un'alterazione del termine Leukosia da leukos,
ossia bianco.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nicosia preesisteva all'arrivo dei Normanni, quando
nel 1062 l'assediarono invano e che risultò
essere una agguerrita fortezza di Saraceni. Ma appare
altrettanto certo che non sia stata edificata dagli
Arabi, poiché alle città generalmente
imponevano denominazioni tratte dalla loro lingua,
come nei casi di Castrogiovanni, Calascibetta, Caltagirone,
etc. Il nome "Nicosia", di origine greco-bizantina,
può significare "Città di S. Nicolò".
Molto probabilmente è stata edificata proprio
al tempo della dominazione bizantina in Sicilia e
della conseguente diffusione nell'isola del Cristianesimo
orientale (nei secoli dal VI all'VIII). Testimonianze
della cultura bizantina si hanno nei nomi di alcune
località quali S. Michele, S. Basilio, S. Conio,
S. Elia: testimonianze che concordano, fra l'altro,
con la tradizione che dice il papa Leone II (682-683)
nativo di Erbita e S. Luca Casale, monaco basiliano
del V secolo, nativo di Nicosia. La città sarebbe
nata come luogo fortificato dei cristiani del Val
Demone: attorno al Castello sarebbe sorto un piccolo
borgo (attuale quartiere di S. Nicolella) e l'omonima
chiesetta "bizantina" dedicata a S. Nicolò
(in seguito detta S. Nicolò le Petit per distinguerla
dalla più grande S. Nicolò de Plano),
che, sebbene rimaneggiata, conserva tracce della originaria
struttura ed una croce greca in legno (ora a S. Biagio).
MONUMENTI
Autentica città d'arte, Nicosia racchiude,
fra le pieghe del suo tessuto urbanistico, un vasto
patrimonio d'arte e di cultura che si esprime non
solo nelle chiese e nei palazzi ma anche nell'architettura
"minore" ed in quella "umile"
dei quartieri popolari. Grande è intanto la
suggestione che deriva dalla particolare struttura
urbanistica della città, scenograficamente
disposta sui colli rocciosi del Castello, del Salvatore,
di Monteoliveto e dei Cappuccini: quattro "capricciose
alture" cui le case si abbarbicano quasi a grappolo
e che, nel corso dei secoli, ne hanno determinato
una struttura come a scala verso il cielo. E così
strade, stradine e vicoli s'inerpicano verso l'alto,
verso i quattro colli, o discendono verso il basso,
verso S. Nicolò "de plano" e verso
"u zotu" e i quartieri popolari di Mammafiglia
e S. Antonino. Altrettanto grande è la suggestione
data dal fasto della pietra (l'arenaria gialla o quella
grigia e dura delle cave di S. Giovanni) che, intagliata
e finemente lavorata da una serie di artigiani della
pietra (intagliatori e scalpellini), si trasforma
in elemento decorativo capace di articolare le facciate
di chiese e palazzi, di farsi prezioso ornamento (volute,
arabeschi, capitelli, infiorescenze) o "figura"
(fregio animato di putti, dròleries, mascheroni
ghignanti, mostri indolenti adagiati sui timpani,
statue allegoriche). Vari sono i percorsi che si possono
intraprendere da qualsiasi punto. Ma i due principali
sono quello attraverso la Nicosia medievale, continuamente
intersecato dall'altro attraverso la Nicosia barocca
e sette-ottocentesca, quasi in una continua circolarità.
MANIFESTAZIONI
- Rassegna nazionale "I fotografi incontrano
Nicosia": 30 noti fotografi italiani girano per
la città a "caccia" di particolari
unici. Ogni anno viene conferito un premio alla carriera
a un noto fotografo (4/6 maggio).
- Manifestazioni sportive (maggio, tutte le domeniche
mattina).
- "Infiorata" alla salita del Carmine: mostra
fotografica sulla città (i lavori dei partecipanti
alla manifestazione di maggio); musica e spettacoli
per le vie cittadine (prima domenica di giugno)
- Campionati regionali di ciclismo (21 giugno)
- "Festa della Montagna": area attrezzata
di Monte Campanito (prima domenica di luglio)
- "Estate nicosiana - Palio nicosiano":
musica, piano bar, animazione notturna nelle strade,
piazze e quartieri, teatro e mostre, manifestazioni
e tornei sportivi (dal 15 luglio al 31 agosto)
- Gara regionale di kart: (19/20 settembre)
GASTRONOMIA
Oltre ad essere assolutamente genuina, la cucina nicosiana
è particolarmente ghiotta e raffinata. Offre
una gastronomia ricca e varia per gusti e sapori,
perchè fonde l'antica tradizione nobiliare
con quella contadina. Le numerose aziende contadine
(massafle), sia a Nicosia che nel circondario, e gli
allevamenti (allo stato brado e non) di pecore, capre,
suini e bovini (prevalentemente di razza modicana,
l'unica adatta a sopportare questi climi) danno luogo
ad una produzione di uova, carni, ricotte, formaggi,
caci, provole e prosciutti di indiscussa bontà
e genuinità. E' possibile trovare questi prodotti
nelle stesse massarie, nei numerosi negozi alimentari,
nelle trattorie e nei ristoranti. Ogni anno a fine
settembre, inoltre, si tiene una Mostra dell'Agricoltura
e della Zootecnia, ove sono esposti i prodotti tipici
nicosiani. Oltre alla carne, ai formaggi e ai salumi,
sono apprezzati i primi piatti, tra i quali il più
tipico è quello delle lasagne al ragù.
Altrettanto rinomata è la pasticceria, che
si avvale dei prodotti freschi e genuini della campagna:
latte, uova, ricotta. Gli amanti dei dolci possono
gustare, oltre agli squisiti gelati, ai cannoli alla
crema o alla ricotta, ai croccanti torroncini di mandorla
e alle soffici torte, i «pizziddate» (dolci
natalizi di pasta con ripieno di fichi, vino cotto,
uva passa, vaniglia), le «colombedde»
(dolci pasquali di pasta dura che racchiude un uovo),
«tortoe», «bracialete» (dolci
carnascialeschi), «nocatole» (pasta tenera
con mandorle macinate, cannella e vaniglia). Queste
delizie si posso trovare al Bar Roma (in piazza Garibaldi),
al Confetto (in largo Duomo), da La Blunda (in via
F.lli Testa), al Caffè Battaglia, al Bocconcino
(ambedue in via Roma), dalla Zia Gina (in via lV Novembre)
ed in varie altre pasticcerie.
FESTE
POPOLARI
Come tutte le altre città siciliane, anche
Nicosia è portatrice di un ricco patrimonio
tradizionale e popolare. Il dialetto Gallo-Italico,
ancora oggi parlato, testimonia dell'influsso che
quelle popolazioni nordiche ebbero sulla vita sociale
della cittadina. Greci, arabi e normanni un tempo
vi abitarono insieme; ma mentre le prime due etnie
riuscirono a convivere, lo stesso non poté
dirsi per i normanni: mostrando nei confronti degli
altri l'alterigia dei conquistatori, causarono scontri
spesso cruenti. La storia di Nicosia per molti secoli
fu caratterizzata dalle lotte tra Mariani e Nicoleti,
le due fazioni che si contesero la Madrice unica.
Queste sono le principali feste caratteristiche, che
richiamano le antiche tradizioni:
- Venerdì santo: processione Padre della Provvidenza
- "U Scuontro": a mezzogiorno, nella piazza
Garibaldi, l'Addolorata incontra Gesù risorto
(domenica di Pasqua)
- Festa di San Francesco di Paola e sagra dei maccheroni
al sugo (terza domenica di maggio)
- Festa del beato Felice di Nicosia e apertura della
sua umile casa natale (prima domenica di settembre)
- Madonna della Catena (8 settembre)
- Festa di S. Michele (la pasquetta a Nicosia)
- Madonna dell'Aiuto con bellissimi giochi pirotecnici
(terza domenica di settembre)
- "Natale nicosiano": presepi nei quartieri
e presepe vivente nella Silva dei frati minori cappuccini;
giochi sotto la tenda (dal 21 dicembre al 6 gennaio).
EDIFICI
STORICI
Palazzo di Città, settecentesco.
EDIFICI
RELIGIOSI
Santuario Madonna del Carmine
Cattedrale di San Nicola.