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Montagnareale
Sicilia

Montagnareale è un comune della provincia di Messina distante 69 chilometri da Messina e 172 da Palermo. Il paese è situato sui Nebrodi settentrionali, nel gruppo dei monti dei Saraceni.

ETIMOLOGIA
Dal latino Montanea regalis o Montanea regia, ossia "montagna regale" riferendosi al passato in cui fu un ducato.

DA VEDERE
Nel paese e sul territorio di Montagnareale vi sono parecchi luoghi da visitare. Uno dei più suggestivi è il Mulino di capo, bene acquistato dal comune negli anni ’80 e restaurato, che è diventato meta di turisti, scolaresche e studiosi. A differenza di tutti gli altri mulini che sono presenti lungo il corso del torrente Montagnareale, questo è l’unico ancora perfettamente funzionante; l’alimentazione avviene con l’acqua del torrente che, dopo essere stata raccolta nel grande recipiente in muratura facente parte del fabbricato e nella vasca che si trova a monte, una volta aperta la saracinesca (grosso rubinetto), va ad azionare una ruota orizzontale, con pale in legno che a sua volta tramite apposite cinghie aziona il mulino in pietra. Nel mese di agosto ospita serate danzanti e di piano bar durante le quali e permesso l’ accesso al suo interno dove si trova anche il museo. Altro luogo suggestivo è Rocca Saracena, una pineta con in mezzo un fabbricato (rifugio) e tanti tavoli e sedili in legno tutto intorno, divenuta meta di scampagnate, gite e lunghe passeggiate per i Montagnarealesi, gli abitanti dei paesi vicini ed i turisti. All’ interno del paese vi sono tre chiese molto belle: in centro la Chiesa Madre, dedicata alla Madonna delle Grazie, festeggiata e portata in processione il 15 agosto in spalla per le vie del paese da 24 flagellanti --uomini vestiti di bianco e scalzi che dalla porta principale della chiesa si portano fino all’altare camminando sulle ginocchia e percuotendosi le spalle con delle catene, e quindi, dopo aver preso la comunione, si mettono in spalla la madonna del peso di 24 “cantara” (circa 1.900 chilogrammi) e la portano in giro per il paese--. Nella piazza omonima è situata la Chiesa di Santa Caterina, e nella parte alta del paese la Chiesetta di San Sebastiano immersa in un'oasi naturale ricca di pini e cipressi, dove si snodano i “Sentieri dello Spirito”, luoghi ove sono stati collocati due busti, rispettivamente di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II; di fronte alla chiesetta è stata anche collocata una grande statua del Cristo Risorto, rivolta verso il paese e verso il suggestivo Golfo di Patti. Ogni contrada ha la propria Chiesetta: in Contrada Laurello troviamo la Chiesa di San Basilio, in Contrada Santa Nicolella troviamo la Chiesa dedicata alla Madonna del Tindari, in Contrada Bonavita un Cappella dedicata a Santa Lucia e in contrada San Giuseppe la Chiesa dedicata allo stesso Santo.

MANIFESTAZIONI
Durante il periodo estivo a Montagnareale si tengono parecchie manifestazioni che attirano sempre molto pubblico, tra queste spiccano la processione della Madonna delle Grazie, di cui abbiamo parlato prima, e la “Sagra dei maccheroni” che si tiene ogni 10 agosto. La “Sagra della castagna”, che è ormai giunta alla sua 33^ edizione, non si svolge durante il periodo estivo, bensì l’ultima domenica di ottobre; vengono distribuite gratuitamente agli intervenuti caldarroste e la sagra è ormai diventata famosa in tutti i comuni vicini attirando ogni anno moltissima gente in paese. Ogni anno a Montagnareale vengono ad esibirsi cantanti famosi: negli ultimi anni si sono esibiti i Nomadi, gli Stadio, Fabio Concato, Toto Cutugno, Ivana Spagna e nel 2007 Irene Grandi, che ha attirato quasi 10000 persone nel campo sportivo del piccolo comune nebroideo. I giovani del paese cominciano a farsi avanti nel proporre nuove manifestazioni, tra le quali spicca il “Torneo dei carretti”, dove i partecipanti corrono per una discesa del paese con dei veicoli, che hanno come ruote dei cuscinetti a sfera, costruiti da loro stessi.

ORIGINI E CENNI STORICI
Il paese si chiamava in origine Casale della Montagna, era alle dipendenze di Patti, comune limitrofo, insieme ad altri casali, ed era il casale più grosso e più importante, poiché forniva prodotti che venivano esportati dai Pattesi anche all'estero. La principale attività era costituita soprattutto dall’ allevamento di maiali e di pecore, c'era una coltivazione intensiva di castagne e fichi, e una fiorente industria della seta e del lino. Raggiunta una certa prosperità e ricchezza, il Casale della Montagna mal tollerava il dominio pattese. Nel 1636, il re Filippo IV di Spagna, impegnato nella guerra contro la Francia, si rivolgeva alle città dei suoi Stati, tra le quali si annoverava Patti, implorando soccorso in denaro; la lettera di Filippo IV arrivava a Patti quando la città era minacciata dalla separazione del più importante dei suoi casali, cioè l’odierna Montagnareale. Con l' appoggio di Don Ascanio Ansalone, nobile messinese e membro del Consiglio patrimoniale, il Casale della Montagna lavorava da tempo per ottenere l'autonomia. Malgrado le proteste e le minacce della città di Patti di non contribuire alle richieste di aiuto del re Filippo IV, la separazione da quest’ultimo fu accettata a condizione che i montagnarealesi pagassero alla Corte Regia quattro mila scudi. Nell'ottobre del 1636, il Casale della Montagna era già autonomo e assumeva il nome di Montagna Reale o Regia, ad indicare la liberazione dal dominio pattese e la diretta dipendenza dal Regio Demanio. Al territorio di Montagnareale veniva aggiunto il feudo della Rocca, che apparteneva alla città di Patti. Contro il parere dei patrizi montagnarealesi, Montagnareale fu poi venduta a Don Antonio Scribano, genovese, il quale, il 13 luglio 1639, la rivendette a Don Ascanio Ansalone, che ne prese possesso col titolo di Duca. Sotto il governo degli Ansalone, e successivamente dei Vianisi, Montagnareale si sviluppò economicamente e demograficamente. Nonostante le pesti, le carestie, i terremoti, come quello terribile del 1693, la popolazione aumentò. La "jus populandi" portava verso i comuni feudali, fra cui Montagnareale, parte della popolazione delle città e delle terre demaniali. Questo fenomeno provocò il trasferimento a Montagnareale di numerosi braccianti e coloni ed anche di famiglie pattesi.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 1.787 (M 854, F 933)
Densità per Kmq: 110,1

CAP 98060
Prefisso Telefonico 0941
Codice Istat 083056
Codice Catastale F395

Denominazione Abitanti montagnarealesi
Santo Patrono S. Antonio Abate
Festa Patronale 17 gennaio

Numero Famiglie 735
Numero Abitazioni 1.124

Il Comune di Montagnareale fa parte di:
Regione Agraria n. 8 - Colline litoranee di Patti

Frazioni: San Nicolella;

Borgate: Caristia, Piraino, Morera, Cascio, Pietra Bianca, Valanche, Pietre Rosse, Piano Annunziata, Filanda, Casitti, Zappuneri, Chianitto, Santo Pietro, Bonavita, Fiumara Alta, Fiumara Bassa, Spirini

Comuni Confinanti
A nord e est: Patti; a nord e ovest: Gioiosa Marea; a sud: Sant'Angelo di Brolo; a sud e est: Librizzi.

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