Marsala
è un comune in provincia di Trapani, sulla
costa occidentale della Sicilia; è per numero
di abitanti il quinto comune siciliano, la 63°
città più grande d'Italia nonché
il maggior centro agricolo, industriale e commerciale
della provincia di Trapani. Nei
sui 250 km quadrati di estensione ha un riccopatrimonio
culturale e paesaggistico. Aspira da decenni a diventare
Capoluogo di Provincia. Sorge sulle rovine dell'antica
Lilibeo, città cartaginese, e nel suo territorio
comprende la Riserva naturale regionale delle Isole
dello Stagnone di Marsala. La sua fondazione è
strettamente legata a quella di Mozia, una delle isole
dell'arcipelago, fondata nel VIII a.C., che è
stata un'importante città fenicio-punica. Punta
estrema occidentale della Sicilia la città
sorge su Capo Boeo, con vista sulle isole Egadi e
sulle isole dello Stagnone (queste ultime fanno parte
del territorio comunale). Proprio l'arcipelago dello
Stagnone è una delle zone più suggestive
della città, essendo riserva naturale e avendo
un ricco patrimonio storico. Mothia (una delle isole)
infatti fu insediamento fenicio che diede origine
alla attuale città. Quando infatti i siracusani
riuscirono a espugnare Mothia dopo innumerevoli e
vani assedi la distrussero. I sopravvissuti fondarono,
insieme ai nuovi padroni romani, Lilybaeum proprio
dove oggi sorge Marsala.
ETIMOLOGIA
Deriva dall'arabo marsa 'Ali, ossia "porto di
Alì".
DA
VEDERE
Il
Cassero
Questo quadrilatero, delimitato anticamente da una
cinta muraria della quale restano solo due cinquecenteschi
bastioni e un baluardo (a causa dell'incuria dei governi
cittadini che ne hanno permesso, in passato, la demolizione),
racchiude il centrostorico con il cinquecentesco Quartiere
spagnolo, che oggi ospita gli uffici del Comune; Palazzo
VII aprile, costruito tra il 500 e il 600
dove in precedenza si trovava la Loggia dei Pisani,
oggi sede del Consiglio Comunale; la Chiesa Madre,
con la maestosa facciata barocca (incompleta), ricostruita,
a partire dal 1600, sull'impiantonormanno del 1176
e dedicata a San Tommaso di Canterbury; il monastero
cinquecentesco di San Pietro, nell'antico quartiere
ebraico; il medievale Convento del Carmine e molte
altre chiese, conventi, palazzi gentilizi di notevole
valore storico, artistico e architettonico, costruiti
in gran parte tra il XVI e il XVIII secolo (molte
di queste testimonianze storiche oggi sono in uno
stato di semi abbandono).
Museo
degli Arazzi
Un piccolo edificio adiacente alla Chiesa Madre ospita
il Museo degli Arazzi, nel quale è esposta
una bellissima sequenza di otto arazzi fiamminghi
acquistati da un nobile marsalese databili intorno
al 1570, che narrano le vicende della guerra romano-giudaica
del 66 d.C.
Museo
Archeologico "Baglio Anselmi"
E' il maggior museo marsalese secondo importanza e
numero di reperti. E' stato istituito ad hoc per ospitare
un reperto tra le maggiori attrazioni di Marsala,
ovvero la nave punica, una nave ritrovata presso punta
alga, sul litorale nord. Fu usata durante laBattaglia
delle Isole Egadi , che concluse la Prima guerra punica,
ed è un unico esemplare al mondo, importantissimo
per lo studio della tecnica navale Fenicia. Oltre
ad essa si trovano numerosi reperti ritrovati nel
territorio marsalese e documentazioni su alcune case
romane sparse per la città, prova dell'intensa
attività edilizia che interessò la cittadina
durante l'età romana imperiale.
Complesso
monumentale San Pietro
Negli ultimi anni il centro storico di Marsala è
stato oggetto di un'opera di recupero e valorizzazione
che ha restituito alla città gran parte dell'antico
splendore e la fruibilità di importanti edifici
come il complesso monumentale San Pietro, divenuto
sede del Museo garibaldino con preziosi reperti risorgimentali
e di un centro culturale polivalente, e il Convento
del Carmine che oggi ospita la Pinacoteca comunale.
Teatro
Comunale
Gl interventi hanno permesso di riaprire anche il
Regio Teatro comunale, costruito all'inizio dell'800
su iniziativa di alcuni nobili marsalesi. Il teatro,
un piccolo gioiello con 300 posti tra platea, palchi
e loggione, è stato riaperto nel 1994 ed intitolato
al compositore Eliodoro Sollima.
Zona
Archeologica
E' una zona esterna all'originario abitato, occupata
da macchia mediterranea.
Proprio in questa zona, la più occidentale
della città, sono presenti i resti di una vecchia
casa patrizia romana, chiamata "Insula romana",
databile tarda era romana imperiale (IV sec. a.C.).Venuta
alla luce grazie a svariati scavi effettuatisi dal
1939 a oggi, presenta ricche decorazioni a mosaico
di pavimenti, raffiguranti scene di lotta fra animali
selvatici e figure mitologiche. E' presente anche
un ambiente termale. Attualmente sono in corso i lavori
per la valorizzazione del suddetto parco archeologico.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nel 397 a.C. la colonia fenicio-punica di Mozia, fiorita
8 secoli prima di Cristo sull'isola di San Pantaleo,
a poche miglia dalla costa della Sicilia sud-occidentale,
fu invasa e distrutta dal tiranno di Siracusa Dionisio
I. I superstiti si rifugiarono sulla costa siciliana
e fondarono un nuovo insediamento a cui diedero il
nome di Lylibeo, ossia "la città che guarda
la Lybia", perché, appunto, Lybia veniva
chiamata allora tutta la costa settentrionale dell'Africa.
La Lylibeo cartaginese passò in mano ai romani
nel 241 a.C. per divenire uno dei centri più
importanti della Provincia siciliana: nucleo di scambi
e commerci, sede del pretore e del questore, fu arricchita
di ville ed edifici pubblici, tanto da meritarsi l'appellativo
di splendidissima urbs datole da Cicerone, questore
tra il 76 e il 75 a.C. Devastata dai Vandali all'inizio
del V secolo d.C., fu annessa nel VI all'impero di
Giustiniano e visse secoli bui, segnati dal disinteresse
di Bisanzio e dalle incursioni dei pirati. L'arrivo
degli arabi, nel IX secolo, segnò anche la
ripresa dei traffici commerciali e l'inizio della
rinascita della città, che fu ribattezzata
Marsa Ali "Porto di Ali" ovvero "Porto
Grande", data la grandezza dell'antico porto
sito presso Punta d'Alga (meno probabile Marsa Allah,
cioè "porto di Dio), donde poi il nome
attuale. La crescita economica e demografica portò
ad un importante sviluppo urbanistico, improntato
al modello arabo. Tuttavia esistono tuttora dei compromessi
per quanto riguarda l'origine dell'attuale nome della
città. Oltre alle ipotesi succitate, esiste
anche una terza secondo la quale Marsala derivi da
mare salis, ovvero "saline al mare" per
la presenza delle saline nella costa settentrionale.
A partire dalla fine dell'XI secolo si susseguirono
le dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese.
Sotto la dominazione della casa spagnola, Marsala
poté godere di un periodo di sviluppo e benessere,
grazie al porto e alla coltivazione del fertile entroterra.
La città visse una nuova fase di espansione
e divenne una delle più importanti piazzeforti
siciliane. Ma l'interramento del grande porto di Punta
d'Alga, disposta nel 1575 dall'imperatore Carlo V
per fermare le incursioni saracene, segnò la
fine di questa fioritura. Da questo momento bisogna
aspettare due secoli per avere un'altra svolta nella
storia della città. Alla fine del '700, fu
ancora una volta un arrivo dal mare a cambiarne le
sorti: l'approdo dell'inglese John Woodhouse che "inventò"
il vino marsala impiantando vitigni del vino Madera
ma ottenendo un vino abbastanza diverso a causa della
diversa natura del terreno e della diversa temperatura.
Trovando il vino così prodotto comunque di
alta qualità ed eccellente, in grado di affrontare
vittoriosamente, con la sua variante secca, il confronto
col Madera e col Porto, egli ne avviò l'esportazione,
annoverando tra i suoi più illustri clienti
l'ammiraglio Nelson e la flotta britannica. Si deve
ai Woodhouse l'esplosione dell'economia marsalese
e la messa in opera con propri fondi di numerose opere
infrastrutturali tra cui il nuovo porto di Margitello.
Proprio in quel porto avvenne un altro sbarco importante
per la storia della città: quello di Giuseppe
Garibaldi che, sbarcando a Marsala l'11 maggio 1860
con i suoi leggendari Mille, decise di iniziare proprio
da qui l'unificazione dell'Italia. Nella storia di
Marsala vi è però anche un altro 11
maggio, un triste ricordo per la cittadinanza, quello
del 1943: un bombardamento britannico sul centro abitato
causò numerose vittime tra i civili e sfregiò
perennemente il centro storico barocco della città.
Proprio per il sacrificio di numerose vite umane a
Marsala è valsa la medaglia d'oro al valor
civile.
ECONOMIA
L'economia della città è ancora oggi
fortemente legata alle attività vitivinicole,
soprattutto nella produzione del famoso vino Marsala;
altre importanti produzioni sono quelle di Caffè,
poichè nel territorio lilybetano ubicano due
importanti aziende di importanza nazionale. Si producono
anche mezzi per la raccolta dei rifiuti; vi trova
luogo infatti un'azienda che rifornisce mezza Italia
di questi particolari Camion. Importanti sono anche
le produzioni meccaniche per industrie tedesche, di
bottiglie di vetro, e di gruppi elettrogeni: è
marsalese l'azienda che produce le stazioni mobili
della Rai. Nell'ambito agricolo, è impressionante
il numero dei vigneti presenti. Nel mese di Settembre,
la Vendemmia diventa uno stile di vita: sono tantissimi
i giovani che partono verso le campagne per raccogliere
i grappoli. E' un lavoro molto pesante ma ben retribuito,
anche se negli ultimi anni, questo settore ha conosciuto
una crisi senza precedenti. Altre importanti produzioni
agricole sono quelle di Pomodoro e soprattutto di
Fragola ("Marsalina", famosa in tutto il
mondo). Tuttavia, il turismo, ormai da anni, è
diventato una fonte di reddito molto importante per
la città. Con i suoi 14 Km di costa con spiaggie
di sabbia bianca e finissima, il suo mare cristallino,
i facili collegamenti con le splendide Isole Egadi
e dello Stagnone, e le bellezze naturalistiche dello
stagnone, Marsala rappresenta una delle località
turistiche più belle della Sicilia. La città
lilybetana è forse unica nel suo genere turistico;
è, infatti, un mix perfetto di attrazione turistica
di tipo storico-culturale, e di attrazione vacanziera
di primaria importanza per le note attività
di tipo balneare. L'aria che si respira per le vie
della città è quella di un museo a cielo
aperto, in cui è vistosa la presenza di tutte
le culture che a Marsala hanno lasciato un segno.
Partendo dai Fenici e Finendo con Spagnoli e Fascisti,
senza dimenticare l'importanza degli Arabi e dei Normanni.