Giardini-Naxos
è un comune della provincia di Messina. Anticamente
chiamata anche Nasso. Dista 39 km da Messina e 40
da Catania. Giardini Naxos, infatti, per la sua splendida
posizione geografica, è diventata una fra le
più belle, rinomate e frequentate località
turistiche della Sicilia. Giardini Naxos è
raggiungibile in poco meno di unora dallaeroporto
di Fontanarossa. Da qui sono possibili escursioni
per Taormina (a soli 5 chilometri), per Siracusa,
Agrigento, Palermo, le Isole Eolie, lEtna, la
pineta di Linguaglossa (un incantevole ed unico itinerario
mare neve) e la vallata dellAlcantara
con le suggestive gole.
ETIMOLOGIA
In latino denominata "Viridiana", il nome
"Giardini" è di chiaro significato.
La seconda parte, aggiunta nel 1978, si riferisce
all'antica colonia greca di Naxos.
IL
SITO ARCHEOLOGICO
Naxos è la prima colonia greca ad essere fondata
in Sicilia dai Calcidesi nel 734 a.C.; fu quindi questo
il primo nucleo della Magna Grecia. Gli abitanti costruiscono
sulla spiaggia un altare al dio Apollo. Un gruppo
di coloni va a fondare Katane (l'attuale Catania)
e Leontinoi (l'odierna Lentini) La città si
sviluppa ed assume importanza tanto da attirare l'attenzione
delle altre colonie greche che si erano via via costituite
in Sicilia. Nel quinto secolo a.C., il tiranno di
Gela Ippocrate cinge d'assedio la città ma
non riesce a conquistarla. Nel 476 a.C. Ierone di
Siracusa rifonda la città secondo un impianto
regolare. Nel 425 a.C. Naxos è alleata di Atene
nella guerra che questa ha dichiarato a Siracusa.
Nel 403 a.C. il tiranno di Siracusa Dionisio I distrugge
la città per punirla dell'alleanza con Atene.
Gli abitanti vengono fatti schiavi e le rovine della
città vengono cedute ai siculi alleati di Siracusa.
Dopo questo evento Naxos perde molto del suo prestigio
e rimane un porto per il commercio ma perde il rango
di città-stato. La popolazione si trasferisce
sul Monte Tauro e fonda la città di Tauromenium
l'attuale Taormina. La prima colonia greca di Sicilia
dura pertanto poco più di trecento anni. A
causa di questa situazione, più unica che rara,
gli scavi archeologici hanno consentito di conoscere
con precisione l'urbanistica delle città arcaiche
greche. Il sito archeologico della antica Naxos insiste
sulla penisola di Schisò su una superficie
di circa 37 ettari. L'insenatura esistente fra capo
Taormina e capo Schisò forma la baia di Naxos.
Questa insenatura costituiva un riparo naturale per
le piccole e fragili navi di allora. Le campagne di
scavo hanno consentito di conoscere la struttura urbanistica
della città arcaica. Essa si sviluppò,
nella sua fase iniziale, principalmente sulla costa
e su di una estensione di circa 12-13 ettari. Nel
corso degli anni la città si allargò
verso l'entroterra e furono realizzate delle mura
che la difendessero da attacchi via terra. Nelle mura,
realizzate in pietra lavica grezza, esistevano quattro
porte per consentire la comunicazione con l'esterno.
Lo spessore delle mura alla base era di circa 5 metri
come risulta dai rilevamenti effettuati. Dentro la
città esistevano, laboratori artigianali, abitazioni,
edifici pubblici e per il culto. Le strade principali
erano più larghe ed orientate secondo la direttrice
nord-sud per favorire il trasporto delle merci dal
porto verso l'entroterra.
MUSEI
Museo Archeologico di Naxos
EDIFICI STORICI
Palazzo Paladino (o Palazzo De Spuches)
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di San Pancrazio
Chiesa parrocchiale di Maria SS. Raccomandata
Chiesa Maria Santissima Immacolata.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini storiche di Giardini Naxos risalgono al
735 a.C. quando un gruppo di coloni sbarca a Capo
Schisò e fonda quella che concordemente viene
indicata dagli storici antichi come la prima colonia
greca di Sicilia; viene chiamata Naxos come lomonima
isola del mare Egeo. Pur rimanendo una piccola città
ebbe una grande importanza simbolica per il suo altare
ad Apollo Archegetes che era il punto di partenza
degli ambasciatori delle città greche di Sicilia
diretti nella madrepatria. Schieratasi con Atene durante
la guerra del Peloponneso, dopo la sconfitta della
spedizione militare ateniese in Sicilia, Naxos subisce
la vendetta di Siracusa che la cinge di assedio e
la rade al suolo nel 403 a. C.: i cittadini sono venduti
come schiavi e il territorio è donato ai Siculi.
Nonostante la totale distruzione, il nome Naxos permane
nel tempo e nel III secolo d. C. lItinerarium
Antonini, elenco di località poste lungo le
vie dellImpero Romano, indicava Naxos come un
luogo per il cambio di cavalli situato a 35 miglia
da Messina lungo la strada consolare che conduceva
a Siracusa. In periodo bizantino la baia diviene un
punto strategico di approdo per la vicina Taormina
con insediamenti sparsi lungo tutto larco della
costa. Gli arabi introducono la coltivazione degli
agrumi e lasciano tracce della loro presenza in alcuni
toponimi quali Schisò, che deriva da Al Qusûs
(torace, busto) e Alcantara, che ha origine da Al
Quantarah (il ponte); il vecchio attraversamento doveva
essere unopera così mirabile per quel
tempo da dare il nome al corso dacqua. Nella
metà del '400 si diffonde nella piana di Schisò
la coltivazione della canna da zucchero e il sito
viene protetto con strutture militari: si amplia il
vecchio castello medievale e si costruiscono un basso
e tozzo torrione quadrangolare sulla punta del Capo
Schisò e la Torre Vignazza in contrada Recanati.
Nel 1719 la presenza di abitanti lungo la baia era
tale che per i bisogni spirituali della comunità
si formava la prima parrocchia intitolata a Maria
Santissima della Raccomandata. Segue un periodo di
crescita demografica che porterà Giardini,
il 1 gennaio 1847, allautonomia amministrativa
da Taormina. Il 18 agosto 1860 Garibaldi e le sue
truppe, dopo aver concluso la spedizione in Sicilia,
da Giardini simbarcano alla volta della Calabria
per continuare la loro impresa sul continente. Nell800
si sviluppano nel territorio diverse iniziative economiche
legate alla pesca, al ferro battuto, alla produzione
di vasi e tegole, allagricoltura e allestrazione
di essenze alcoliche dagli agrumi. Oggi sono quasi
tutte scomparse per fare posto alle attività
legate al turismo.