Erice
(Eryx) è un comune della provincia di Trapani,
sull'omonimo Monte. Erice era anche il nome di un
personaggio mitologico ucciso da Ercole. Cuore del
comune è il capoluogo che sorge sull'omonimo
"monte". Fino agli anni '30 si chiamava
Monte San Giuliano. Un tempo era uno dei comuni più
estesi della Sicilia, comprendeva infatti territori
assai distanti dal capoluogo: Valderice, Custonaci,
Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo. Diverse le frazioni
che completano il territorio, alle falde della montagna
madre (Casa Santa, Roccaforte, Rigaletta, Tangi, Ballata,
Napola, Pizzolungo, ecc.) A Erice Vetta sono rimasti
solo un migliaio di residenti, che si decuplicano
nel periodo estivo. Artigianato caratteristico: ceramica.
Dolce tipico: Genovese alla crema, dolce di pastafrolla
con zucchero a velo sulla parte superiore(possibilità
di gustare anche la variante con ricotta) e "Mustaccioli",
antichi biscotti fatti nei conventi di clausura. Dal
2005 il capoluogo è collegato alla valle da
una moderna cabinovia.
ETIMOLOGIA
Era l'antica città degli Elimi, chiamata in
latino Eryx ed in greco Erux. Fino al 1934 fu chiamata
Monte San Giuliano.
ORIGINI
Secondo Tucidide, fu fondata dagli esuli troiani,
che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato
il posto ideale per insediarvisi; sempre secondo la
leggenda, i Troiani avrebbero poi dato vita al popolo
degli Elimi. Virgilio la cita nell'Eneide, con Enea
che la tocca due volte: la prima per la morte del
padre Anchise, un anno dopo per i giochi in suo onore.
Virgilio nel canto V racconta che in un'epoca ancora
più remota vi campeggia Ercole stesso nella
famosa lotta col gigante Erice, precisamente nel luogo
dove poi si sfidarono al cesto il giovane e presuntuoso
Darete e l'anziano Entello.
CENNI
STORICI
In antico, insieme a Segesta, che parrebbe di fondazione
coeva, era la città più importante degli
Elimi, in particolare era il centro in cui si celebravano
i riti religiosi. Durante la prima guerra punica,
il generale cartaginese Amilcare ne dispose la fortificazione,
e di qui difese Lilibeo. In seguito trasferì
parte degli ericini per la fondazione di Drepanon,
l'odierna Trapani. I Romani vi veneravano la "Venere
Ericina", la prima dea della mitologia romana
a somiglianza della greca Afrodite. Dal 1963 è
sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana,
dedicato agli studi scientifici, istituito per iniziativa
del professor Antonino Zichichi. Nel 1990, a seguito
della prima edizione dell'"Atelier Internazionale
di Gastronomia Molecolare", di cui da allora
regolarmente si tengono convegni annuali, si ebbe
il formale riconoscimento della disciplina della gastronomia
molecolare.
MUSEI
Museo Paul A.M. Dirac
Museo Daniel Chalonge
Museo Civico Antonio Cordici
Museo Agro-Forestale San Matteo
EDIFICI STORICI
Castello Pepoli
Castello di Venere
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa del Salvatore
Chiesa Matrice (1314)
Teatri
Teatro Gebel Hamed.