Àlcamo
è un comune della provincia di Trapani, situata
al centro del Golfo di Castellammare, a 256 metri
s.l.m.
ETIMOLOGIA
Il toponimo Alcamo deriva da una parola araba, "Alqamah"
che significa "terra fangosa" intendendo
col termine il significato di "fertile".
La città ha subìto il succedersi di
diverse dominazioni: agli Arabi succedettero dapprima
gli Svevi, dopo la guerra mossa agli stessi musulmani
da Federico II di Svevia, poi i Normanni. La città
passò nelle mani di diversi feudatari, i Ventimiglia,
di cui rimangono i resti dell'omonimo castello sulla
cima del Monte Bonifato, i Conti di Modica, il cui
castello è tutt'oggi presente in ottime condizioni
allorchè restaurato in tempi recenti. Alcamo
si è resa famosa in tempi lontani per la poesia
del noto poeta alcamese Cielo o Ciullo d'Alcamo "
Rosa fresca aulentissima ", prima testimonianza
tangibile dell'uso dell'Italiano volgare per i componimenti
poetici, risalente al XII secolo.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Alcamo venne fondata dagli Arabi alla fine del IX
secolo e da secoli riveste il ruolo di importante
crocevia commerciale tra Palermo e Trapani. Il comune
sorge ai piedi del Monte Bonifato, ed è uno
dei centri principali in Sicilia per la produzione
del vino. A questa attività, che contribuisce
non poco al reddito dei residenti, sia per i possedimenti
agricoli che per il cosiddetto indotto, si affianca
l'allevamento bovino e ovino, la coltivazione dell'olivo,
dei cereali e del famoso melone locale. Nel settore
primario è significativa anche l'attività
estrattiva ( in particolare del marmo, ma anche travertino
), il terziario più o meno avanzato rimane
comunque il settore con più occupati. Dal punto
di vista culturale, Alcamo vide nei secoli successivi
un fiorire di attività legate alle arti, come
l'edificazione di chiese ed edifici in stile dapprima
Barocco, poi rinascimentale, con l'afflusso di numerose
personalità di livello internazionale come
pittori ( G. Borremans ), scultori ( Gagini e Serpotta
) ed artisti vari che hanno impreziosito ed abbellito
l'immagine della cittadina. La Chiesa Madre cittadina
raccoglie buona parte di queste opere. La città
fu sotto l'influenza dei Conti di Modica fino all'alba
del XIX secolo, mantenendo un carattere feudale. La
città vide un'evoluzione nei traffici commerciali
( specialmente del vino ) e nella pluralità
culturale ed etnica, con l'afflusso di genti anche
dal Nord Italia. Da rimarcare ad Alcamo il passaggio
della comitiva dei Mille di Giuseppe Garibaldi nel
1860.