Monserrato
(in sardo Paùli), è un comune della
provincia di Cagliari. Situato nella pianura del Campidano,
in prossimità dello Stagno di Molentargius
e delle saline, Monserrato è distante all'incirca
cinque chilometri da Cagliari ed ancor meno da Pirri,
Selargius, Quartucciu e Quartu Sant'Elena. Monserrato
è stato un comune autonomo sino al 1928, data
in cui è stato accorpato a Cagliari. Ha riacquistato
la propria autonomia il 18 novembre 1991 dopo un referendum
e mediante una legge regionale. In tale occasione,
però, è passato da 1.137 ettari di territorio
comunale a 650 ettari (è stato privato della
piana di San Lorenzo perché una striscia di
terreno del comune di Selargius ne interrompeva la
continuità territoriale). Su questo tema è
ancora in corso una causa legale tra il Comune di
Monserrato e il Comune di Cagliari.
ORIGINI
La fondazione del primo nucleo abitativo risale al
periodo romano.
ETIMOLOGIA
Il nome sardo Pauli significa palude. Già nel
Medioevo assunse il nome di Paùly, prima, e
poi quello di Paùli Pirri. Successivamente
al 1881 divenne Paùli Monserrato e dall'11
aprile 1888, con Regio decreto e per volere del Consiglio
comunale, prese il nome di Monserrato (parola riconducibile
alla Madonna di Montserrat (nei pressi di Barcellona).
MANIFESTAZIONI
Il Santo patrono della città è sant'Ambrogio
che si festeggia il 7 dicembre. L'8 settembre, prima
dell'inizio della vendemmia, ricorrono i festeggiamenti
per la Beata Maria Vergine.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Sant'Ambrogio: intitolata al Santo Patrono
di Monserrato, è un edificio di stile gotico-catalano
datato tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
Nel 1983 è stato compiuto il restauro che ha
riportato alla luce l'originale aspetto architettonico.
L'interno è diviso in tre navate.
Chiesa rurale di San Lorenzo: ha pianta rettangolare
e al suo interno è presente una sola navata.
Ora appartiene al territorio di Cagliari mentre storicamente
era situata nel territorio monserratino.
Chiesa della Beata Vergine: è dedicata alla
Vergine di Montserrat. Ha pianta a croce greca con
una cupola centrale.
SS. Redentore: Chiesa parrocchiale dall'aspetto moderno
tipico delle chiese costruite dopo la Seconda guerra
mondiale, risale infatti al 1955 quando ne fu posta
la prima pietra. È costituita da una sola grande
navata. Particolare la torre campanaria che svetta
alta a fianco della chiesa per un'altezza di ventisei
metri. Ha avuto di recente un restauro.
MUSEI
Museo delle Ferrovie
TEATRI
Acroama situato nel centro in via 31 marzo.
ECONOMIA
In questi ultimi decenni, la città ha conosciuto
un apprezzabile sviluppo nel settore edilizio, economico,
sociale e culturale. Particolarmente evidente è
lo sviluppo edilizio, caratterizzato dalla presenza
di nuovi e moderni quartieri che fanno parte integrante
del vecchio centro urbano, in cui si possono ancora
osservare le tipiche case campidanesi costruite in "ladini"
(mattoni crudi di paglia e fango) e tufo, caratterizzate
dalle bellissime "lolle" (ampi loggiati di
tipo spagnolesco, ornati di fiori e piante) e dagli
imponenti portali in legno arricchiti da intagli e decorazioni.
L'economia del paese era tradizionalmente fondata sull'agricoltura
e in particolare sulla viticoltura. Ancora oggi il maggiore
impianto produttivo è la Cantina Sociale (fondata
nel 1924, la prima della Sardegna) che produce vini
pregiati quali il Nuragus, Monica, Moscato, Nasco, Girò.
Non è difficile notare nel centro storico ancora
qualche foglia di palma, posta di fianco al portale
dell'abitazione, che sta ad attestare la vendita di
vino di produzione familiare. In questi ultimi anni
è sorta la Cittadella Universitaria, un grande
complesso nel quale sono stati decentrati diversi atenei
dell'Università degli studi di Cagliari e che
comprende inoltre un Policlinico Universitario.