Veglie
è una città in provincia di Lecce, situata
nel Salento centrale. Dista 18 km da Lecce in direzione
ovest e 12 km dalla costa ionica. Sorge in una zona
prevalentemente pianeggiante, punteggiata da oliveti,
vitigni e piantagioni varie.
ETIMOLOGIA
La sua origine è sconosciuta, potrebbe derivare
da Velle di cui non conosciamo il significato.
CRIPTA
MADONNA DELLA FAVANA
La cripta ipogea della Favana, il più noto
monumento vegliese, presenta una forma architettonica
arcaica di origine greco-orientale, comune nel sec.
IX-XI. Essa aveva una rilevante funzione culturale
per la diversità di pitture affrescate, risalenti
ai sec. XIV-XV, raffiguranti santi sia di culto greco
(san Michele Arcangelo, santo Stefano, sant'Andrea
e sant'Antonio abate) sia di culto latino (SS. Trinità,
san Francesco d'Assisi e sant'Antonio di Padova).
Interessante appare il soffitto con l'immagine del
Cristo Pantocratore e sulle pareti, una Madonna col
Bambino e una Madonna Allattante. Nella cripta è
presente inoltre, la più antica immagine vegliese
del protettore San Giovanni Battista.
LA
PORTA NUOVA
La Porta Nuova o di Tramontana fu ristrutturata nella
seconda metà del 1700 dai feudatari Pinelli-Pignatelli
il cui stemma partito, alquanto corroso, è
incastonato sulla sommità dell' arco. Nel 1904,
in occasione del 50° anniversario del dogma dell'Immacolata
fu collocata in cima una statua in pietra della Vergine
risalente al XVII secolo.
IL
MUNICIPIO
Il municipio di Veglie rappresenta un'importante opera
architettonica per il paese. Sito in Largo Parco delle
Rimembranze è stato costruito nel 1978 all'interno
del Parco delle Rimembranze, dedicato nei primi anni
Venti del Novecento ai Caduti della Guerra 1915-18
ed ampiamente rimaneggiato e modificato negli anni
Sessanta. Presso il nuovo Monumento ai Caduti, sostituito
al precedente negli stessi anni, viene celebrato il
IV NOVEMBRE, anniversario della vittoria(guerra 1915-18)
e dell'Unità Nazionale.
MANIFESTAZIONI
Fiera dell'artigianato, dell'industria e dei prodotti
locali nel mese di settembre
Settimana della cultura, la terza settimana di giugno
"Jazz in Veglie" rassegna di musica jazz,
ultima settimana di giugno
Estate Vegliese nei mesi di giugno, luglio, agosto
e settembre
la festa e la fiera di San Francesco da Paola nella
prima domenica di giugno (edizione n° 177 nel
2010)
la festa e la fiera della Madonna dell'Iconella (Madonna
ti la cuneddhra) l' 8 settembre
la festa della Madonna dei greci (Pasquetta di Veglie)
la domenica successiva alla domenica di Pasqua
la festa e la fiera dei Santi Cosma e Damiano a ottobre
la festa patronale di San Giovanni Battista dal 23
al 25 giugno
la festa e la tradizionale Focara di Sant'Antonio
abate l'ultima settimana di gennaio
la festa della Beata Vergine Maria del Rosario e di
San Rocco il 7 ottobre
ECONOMIA
I due settori principali sono l'olivicoltura e la
viticoltura, con presenza di aziende cooperative e
proprietari terrieri. Notevole l'attività commerciale
e artigianale con 729 imprese; presenza di industrie
del gelato, aziende tessili e meccaniche.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Veglie deriverebbe il suo nome da Elos, forma greco-bizantina
per indicare la palude. La sua fondazione, secondo
l'opinione comune, risale intorno al X secolo. Però
appassionati studiosi della storia di questa cittadina
hanno sostenuto con valide argomentazioni[senza fonte]
che il paese ha origini ben più antiche, come
testimonia la scoperta di tombe del IV - III secolo
a.C. È probabile che nel X secolo ci sia stata
una rifondazione ad opera del vescovo Niceforo di
Mileto con l'aiuto di Bisanzio dove regnava Niceforo
II Foca, dopo le distruzioni causate dalle orde musulmane.
A testimonianza delle antiche origini di Veglie vi
è la tomba di età messapica rinvenuta
in via Novoli nel 1957. Infatti è evidente
che le suppellettili (esposte nel Museo provinciale
di Lecce) appartengono alla cultura e alla civiltà
messapiche. Altri frammenti di antichi vasi messapici
(tra cui quello rappresentante il volto di un satiro)
sono stati ritrovati recentemente in prossimità
della zona di via Novoli, facendo supporre una intensa
frequentazione della stessa prima della conquista
romana, avvenuta nel III secolo a.C. Per quanto riguarda
il nome, invece, Francesco Ribezzo, insigne archeologo
e glottologo, avanzò l'ipotesi che esso si
riferisca ad una radice premessapica "vel"
di origine mediterranea (e quindi ausonia o sicula)
che significa "altura"; infatti, il nucleo
storico di Veglie si trova proprio su una piccola
altura e ciò avvalorerebbe in pieno l'ipotesi
stessa.