Melendugno
è una città del Salento in provincia
di Lecce. La città ha una posizione geografica
privilegiata, trovandosi a metà strada tra
il capoluogo e Otranto. Centro agricolo, possiede
un vasto feudo e beneficia del notevole flusso turistico
legato alle sue marine, poste lungo la costa adriatica
salentina. Comprende cinque frazioni: Borgagne, Roca
Vecchia (sede di rilevanti scavi archeologici), San
Foca (maggiore porto turistico sulla costa adriatica
fra Brindisi e Otranto), Torre dell'Orso e Torre Sant'Andrea,
queste ultime ambedue premiate con la Bandiera Blu
d'Europa per la limpidezza del mare. Il centro storico
di Melendugno è caratterizzato da frequenti
case a corte. I frantoi ipogei (detti "trappiti")
sono dei veri antri privi di luce e aria e nei quali,
i lavoratori (detti "trappitari") si muovevano
scalzi. Sono sotterranei perché d'inverno la
temperatura in essi è meno fredda e la torchiatura
delle olive riesce meglio.
ETIMOLOGIA
Secondo la leggenda Malennio avrebbe fondato Syrbar,
primo nome della località costiera Roca, che
significa Città del Sole, nonché Lyppiae
(attuale Lecce) e Rudiae. Perciò il toponimo
di Melendugno nasce dalla radice del suo nome, Malen-nio.
In seguito si trasformò da Malandugno (portatore
di sventura) a Melendugno (portatore di dolcezza).
CENNI
STORICI
Melendugno diviene comune nel 1809 con le Tavole Napoleoniche,
assorbendo sotto la proprio giurisdizione altri casali
come Borgagne, San Foca, Torre dell'Orso, Torre Specchia,
Torre Sant'Andrea. Il
fenomeno delle costruzioni megalitiche è bel
testimoniato da specchie, forni di campagna a forma
di trullo (i cosiddetti furnieddhi) e paretoni. Altra
testimonianza della presenza di questo fenomeno è
l'esistenza di tre dolmen. Di due di essi si conservano
ancora tracce (Placa e Gurgulante). Si pensa fossero
delle tombe e luoghi di culto.
DA
VEDERE
Da visitare è il Palazzo Baronale D'Amely a
pianta stellare (visitabile solo dall'esterno) e la
chiesa Maria SS Assunta a tre navate con due cappelle
laterali. Altri luoghi di culto sono: l'abbazia di
San Niceta (dove si insediarono i monaci basiliani
nel XII secolo), l'edicola della Madonna di Buon Consiglio,
la chiesa dell'Immacolata, Cappella dell'Annunciata
(costruita nel XVII da Paladini), la Chiesa dei Santi
Medici (1759), all'interno dei locali ad uso sacrestia
è possibile visitare una mostra iconografica
permanente dedicata ai Santi Medici. La festa dei
Santi Medici si svolge a settembre, il 19 settembre
le Sacre immagini vengono trasportate in processione
in Chiesa madre dove ha inizio il solenne settenario,
il 26 settembre festa dei Santi in mattinata varie
Sante messe, nel pomeriggio c'è la messa solenne
con panegirico ed ha seguire la processsione delle
immagini per le vie del paese con ritorno nella propria
cappella dove avviene il bacio della reliquia.
ECONOMIA
Melendugno e Borgagne (che si trovano nell'entroterra)
hanno sviluppato maggiormente l'agricoltura con immensi
uliveti disseminati in tutta la zona.
San Foca e Torre Sant'Andrea sono due località
che hanno mantenuto la loro dimensione di piccoli
villaggi di pescatori. In questi luoghi, facendo un
giro alle prime luci dell'alba, è possibile
notare ancora i numerosi pescatori che preparano le
reti, pronti per iniziare la pesca.
Torre dell'Orso e Torre Saracena sono due località
prettamente turistiche, con un grande sviluppo di
villaggi-hotel residenziali. Il forte sviluppo residenziale,
tuttavia, non ha danneggiato il paesaggio e l'incontaminata
natura, lasciando una costa intatta, dove rilievi
rocciosi si alternano a spiagge dalla sabbia fine.
MANIFESTAZIONI
Festa del patrono San Niceta
Festa dei Santi Medici
Festa della Madonna di Roca (Roca Vecchia)
Sagra te lu purpu [1](Melendugno)
Sagra Delle Quattro Stagioni (Torre dell'Orso)
Sagra ortofrutticola (Borgagne)
Sagra del pesce (San Foca)
Festa di San Vito (Roca Nuova)
Festa di San Foca (San Foca)
Festa della Madonna del Carmine (Borgagne)
Borgo in festa (Borgagne).