Matino
è una cittadina della provincia di Lecce situata
a circa 35 km a sud-ovest del capoluogo. Matino sorge
appolaiato su una delle ultime propaggini della Murgia
Salentina a 75 s.l.m. e 12 km. dalla costa ionica.
Domina la vallata denominata di Taviano-Matino che
rappresenta una delle zone piu' fertili del Salento.
Le colture predominanti sono l'ulivo e la vite ma
con ampi spazi dedicati ai seminativi e alle colture
in serra, in special modo fiori.
ETIMOLOGIA
Che il toponimo Matino derivi dalla radice linguistica
osca "Mat/Met" che significa "terreno
coltivato" o "terreno fertile", come
sostenuto da diversi studiosi, è una tesi poco
sostenibile in quanto l'osco -una lingua pre-romana
diffusa dalla Toscana fino all'Abruzzo- non penetro'
mai nella Puglia meridionale. Difatti tutti i toponimi
salentini hanno origini messapiche (Ugento, Alezio,
Otranto), greche (Gallipoli, Galatone) o latine (Casarano,
Taviano), mai osche. Matino sarebbe un'eccezione alquanto
strana. Denominare un paese con un nome di origine
osca intorno all'anno mille, quando cioe' i dialetti
oschi sono scomparsi da molti secoli, sembra un'ipotesi
insostenibile. Questa constatazione avvalorerebbe
la tesi del Coppola circa le origini in quanto il
toponimo si spiegherebbe solo con una derivazione
dal nome "Matini" o "Matinates ex Gargani"
come li cita Plinio. A loro volta i "Matinates"
derivavano il proprio nome dal culto della Dea romana
dell'aurora "Mater Matuta". I "Matinates"
erano un piccolo popolo di stirpe dauno-japigia proveniente
probabilmente dalle zone del Mar Nero e stanziatosi
nella Puglia settentrionale intorno al 1000 a.c. in
seguito alla grande migrazione verso le coste adriatiche
proveniente dalle coste illiriche di quel periodo.
Questa tribu' fondo' l'antica Matino che divenne un
centro marinaro di notevole importanza fino al periodo
tardo romano e di cui si hanno notizie certe fino
al 970 D.C., probabile anno della sua distruzione.
Anche l'ipotesi di un'origine del toponimo dalla storpiatura
della parola mattino è abbastanza debole e
priva di fondamento dal punto di vista dell'analisi
linguistico-semantica.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Alcuni autori (Giuseppe Schivani, Padre Tommaso Leopizzi),
fanno risalire l'origine della cittadina alla distruzione
di Alezio e Bavota (Parabita) da parte dei Saraceni,
avvenuta nei secoli IX e X dellera cristiana
e ad un relativo insediamento dei profughi nella zona
della Matino odierna. Altri autori (Carlo Coppola)
ritengono invece più probabile una fondazione
della Matino moderna da parte di profughi provenienti
dalla Matino antica. L'antica Matino era un popoloso
centro situato sulle coste del Gargano, fondato intorno
al 1000 A.C. e denominato Apeneste in periodo greco
e poi Matinum in periodo romano. Il toponimo Apeneste
significa in greco antico "che nasce" oppure
" che sorge" con chiaro riferimento al sole
e potrebbe non essere un caso che lo stemma di Matino
nuova rappresenti proprio un sole che sorge tra due
colline. La fondazione dell'odierna Matino sarebbe
avvenuta in seguito alla distruzione di questo centro
avvenuta intorno al 970 d.c. non si sa bene se per
un terremoto-maremoto (parte delle rovine dell'antica
Matino sono ad oggi sommerse dall'Adriatico) oppure
dalla serie di incursioni saracene che devastarono
il territorio matinese intorno a quegli anni. In ogni
caso la circostanza che la data di distruzione della
Matino antica e quella della fondazione della Matino
nuova coincidano rappresenta, insieme all'analisi
linguistica del toponimo, se non una prova, un indizio
di sicura rilevanza circa le origini del paese. Si
hanno documenti attestanti l'esistenza di Matino nuova
a partire dall' XI sec. dell'era moderna ma e' plausibile
che la fondazione risalga ad almeno un secolo prima.
Il territorio matinese venne infeudato da Tancredi
d'Altavilla a favore dei De Personé, casata
di origini francesi, passò successivamente
agli Antoglietta, ai Maremonte ed infine ai Marchesi
del Tufo fino ad epoca napoleonica. Nel territorio
matinese sono stati trovati reperti risalenti ad eta'
preistorica (localita' grotta S. Ermete) testimonianti
l'esistenza di insediamenti umani risalenti al neolitico.
Nessuna traccia di presenze umane da tale periodo
fino al 950-1000 d.c., epoca a cui risale l'insediamento
basiliano in localita' S. Eleuterio di cui sono ancora
visibili alcuni resti fra i quali parte della cripta
ipogea. Di notevole interesse urbanistico è
il centro storico medioevale rimasto, nel complesso
del suo tessuto, praticamente intatto. Alcuni palazzotti
cinquecenteschi di buona fattura testimoniano una
certa vivacita' della cittadina nel periodo. La gran
parte degli edifici di interesse architettonico risalgono
pero' al periodo Borbone (1724-1860), momento di sviluppo
notevole sia per Matino che per tutto il Meridione.
Ledificio più significativo è
la Chiesa del Crocifisso, eretta nel Settecento, che
ospita vari dipinti barocchi, tra i quali una tela
raffigurante San Pietro, che si ritiene della scuola
del Ribera. Notevole è altresì la Chiesa
tardo-barocca della Pietà alla cui facciata
è addossato un grande areo che un tempo costituiva
lingresso alla città dalla parte sud.
Di una certa rilevanza è anche il palazzo dei
Marchesi del Tufo, eretto nel XIV secolo quale rocca
di difesa e rimaneggiato più volte nel corso
dei secoli fino all'attuale aspetto che risale al
primo scorcio del XVIII secolo, con l'apertura sulla
facciata di una grande trifora e la risistemazione
della piazza antistante, oggi Piazza S. Giorgio, secondo
criteri urbanistici di notevole pregio. Imponente
la Chiesa Matrice, intitolata anch'essa a S. Giorgio
Martire, in stile tardo barocco e a pianta tipicamente
a croce latina fu costruita nella seconda meta' del
'700 su una preesistente chiesa che è rappresentata
dal braccio minore dell'attuale fabbrica. Ancora da
segnalarsi la seicentesca Chiesa del Carmine e la
Chiesa Del Rosario, una volta cappella del convento
domenicano, ormai quasi invisibile in quanto molti
dei locali appartenenti al convento stesso sono stati
occupati dagli uffici del comune in epoca moderna
e visibilmente modificati fino a farne scomparire
le caratteristiche architettoniche. Al proposito è
stato pubblicato nel 2006 un pregevole studio a cura
dello studioso e monaco francescano Padre Tommaso
Leopizzi. Il poeta latino Quinto Orazio Flacco ci
riferisce che nel territorio di Matino abbia fatto
naufragio e sia stato sepolto il grande politico-filosofo
Archita da Taranto (Te maris et terrae numeroque carentis
harenae / mensorem cohibent, Archyta, / pulveris exigui
prope litus parva Matinum / munera...). L'episodio
e', ovviamente, da riferirsi al territorio della Matino
antica.
ECONOMIA
Matino e' stata un centro prevalentemente agricolo
fino alla fine degli anni '70, periodo in cui e' avvenuta
una notevole trasformazione del tessuto economico
della cittadina che e' diventata un centro di produzione
industriale di un certo peso. Il settore calzaturiero
e tessile sono ampiamente sviluppati, benche' la crisi
sopravvenuta alla fine degli anni '90 abbia ridimensionato
la portata del fenomeno. In ogni caso Matino vanta
la presenza di grandi complessi industriali quali
quelli della "Meltin Pot", azienda leader
nel mercato del vestiario sportivo e del jeans che
alimenta anche un notevole indotto di piccole industrie
e laboratori. Anche il settore agricolo si e' riqualificato,
notevole l'apporto in questo senso della locale cantina
cooperativa che con il marchio "Cantine del Matino"
produce e commercializza una varieta' di vini D.O.C.
(tra i primi D.O.C. in Puglia) di notevole pregio.
Notevole e' il rapporto fra popolazione residente
e numero di aziende le quali, benche' di dimensioni
ridotte, rappresentano certo l'ossatura di un sistema
economico locale che, nonostante la crisi di questi
ultimi anni, testimonia la vivacita' della cittadina.
La presenza della sede centrale della Banca Popolare
Pugliese (oltre 100 filiali in Italia e una succursale
in Albania), con il suo centro direzionale e la sede
meccanografica da', inoltre, un'ulteriore apporto
finanziario al circuito economico cittadino.
EDIFICI
RELIGIOSI
* Chiesa di Matrice San Giorgio
* Chiesa del Crocefisso
* Chiesa del Carmine
* Chiesa del Rosario e convento dei Padri Domenicani
"S.Maria del Soccorso"
* Santuario dell'Addolorata
* Chiesa della Pietà
* Chiesa del Sacro Cuore Di Gesù
* Chiesa della Santa Famiglia (inaugurata il 31 maggio
2004)
* Chiesa e monastero delle Carmelitane Scalze - (o
del Gesu' Bambino di Praga)
* Cappella bizantina di Sant'Anastasia
* Cappella dell' "Ave Maria" (via del mare)
EDIFICI
E COSTRUZIONI STORICHE
* Il Palazzo dei Marchesi del Tufo
* Arco e Chiesetta della Pietà
* Monumento ai caduti
* Monumento a "Salvo D'Acquisto e ai caduti di
Nassiriya
* Grotta S.Ermete
* Cripta basiliana ipogea in contrada "S. Eleuterio"
(Santu Latteri)
* Portale del Giardino Marchesale in contrada "Lazzaretto"
(Lazzareddhu)
* Borgo Medioevale
* Frantoi ipogei
MANIFESTAZIONI
Miracolo di San Giorgio Periodo 27 febbraio Località:
Matino Tipologia: Merci varie
Fiera
di San Giorgio Periodo: 23 aprile Località:
Matino Tipologia: Alimentari, abbigliamento, ferramenta
e bestiame. Istituita nel 1971
Fiera
del Sacro Cuore Periodo: 3ª domenica di giugno
Località: Matino Tipologia: Merci varie
Fiera
M. SS Addolorata Periodo: 2ª domenica di giugno
Località: Matino Tipologia: Merci varie
Sagra
della Frisa Periodo: 5/6 luglio Località: Matino
Tipologia: Friselle
Sagra
ta sardizza e tu gnommareddhu Località: Quartiere
Sacro Cuore Periodo: seconda settimana di agosto Tipologia:
salsiccia e involtino di carne
Festa
delle Bionde 13/14 Agosto Località Matino Tipologia:
Carne e Birra
Sagra
dei Pezzetti di Cavallo seconda meta' di Agosto Località
Matino Tipologia: Carne di cavallo.