Martano
è una città del Salento situata nella
parte centrale della provincia di Lecce, nella Puglia
meridionale. È il comune più popoloso
della Grecìa Salentina, area ellenofona del Salento
in cui si parla un'antica lingua di origine greca, il
griko. In griko il nome della città è
Martana. La
cittadina è situata al centro della Grecìa
Salentina, di cui ospita la sede dell'Unione dei Comuni,
in una posizione strategica che, dall'antica via romana
Traiano-Calabra (Lecce-Martano-Otranto), incrocia l'asse
viario Otranto-Martano-Galatina-Gallipoli. Dista 20
km dal capoluogo e 18 km da Otranto ed è ubicata
a 92 metri sul livello del mare.
ETIMOLOGIA
La presenza nello stemma civico di un centurione romano
a cavallo (Martius Pegaseus) farebbe pensare ad un'origine
romana della città, di cui è testimonianza
l'evidente sistema di centuriazione del territorio.
La
ricerca del filologo Luigi Pisanò attribuisce
più verosimilmente l'invenzione delle origini
cittadine ad un colto umanista del XVI secolo, che
avrebbe assunto lo pseudonimo di Martius e che si
sarebbe richiamato alla leggenda del cavallo alato
Pegaso, il quale trasformò l'uomo in pietra.
Questa ipotesi rinvia ad un'indagine più plausibile
sul toponimo mart, comune a tante altre località
(Monte Martano, Massa Martana, Marta). La radice mart
potrebbe alludere, così, alla morfologia oppure,
se l'origine non fosse precedente alla venuta dei
romani, al culto del dio Marte.
CASTELLO
ARAGONESE
Il principale monumento è il Castello Baronale,
di cui i recenti restauri, criticati da Sgarbi, hanno
evidenziato, nel castello di Martano, tracce di una
porta d'ingresso e di un antico fossato risalenti
alla fine del '300. Nel 1486, sotto il feudatario
Antonello Gesualdo, Martano aveva il castello, le
mura ed il fossato. Dentro queste fortificazioni si
serrarono i martanesi alla notizia dell'assalto turco
di Otranto nel 1480. Dopo la riconquista aragonese,
del 1481, il castello venne ricostruito. Sorse a nord-est,
attaccato alle case dell'antico abitato dal lato sud
e, protetto da un fossato, si raccordava, con i suoi
massicci volumi, alle mura cittadine, difese da cinque
torri poste a presidio della Terra. Di questo fortilizio
di marca aragonese, ci rimangono la torre di via Marconi
e l'imponente torrione cilindrico del castello che
presenta la base scarpata, il toro marcapiano ed,
all'interno, tre feritoie ed una cannoniera strombata.
Dalla superiore piazza d'armi, con falconetti, colubrine
ed archibugi si sparava contro gli aggressori. Sotto
i Trani, nella seconda metà del '600, venne
trasformato in palazzo baronale dall'esimio architetto
coriglianese Francesco Manuli che sostituì
la vecchia facciata con l'attuale, inserendo il bel
portale con l'originale motivo delle bugne inclinate.
Pregevole la balaustra della scalinata, animata da
foglie-volto con valenza apotropaica. nei piani superiori
sono interessanti alcuni pavimenti maiolicati e le
volte a mattrotta dipinte con fiorami, trombe, pifferi,
tamburelli, festoni, scene bucoliche e scorci di campagna.
La facciata del castello in via Pomerio, nella seconda
metà del '700, sotto i Gadaleta, venne rifatta
integralmente dai maestri martanesi Donato Saracino
e Tommaso Pasquale Margoleo, molto attivi nella Grecìa
Salentina.
MONASTERO
DI SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE
A ridosso dell'abitato, sulla via per Borgagne, in
contrada "Sinobbie" (antico insediamento
di monaci bizantini cenobiti), si incontra il monastero
di Santa Maria della Consolazione. Abitato da monaci
cistercensi, il convento intitolato a Santa Maria
della Consolazione fu fondato dagli alcantarini. Costruito
nel 1686, l'edificio ospita i monaci cistercensi dal
1926 per lascito del barone Angelo Comi e del Cavaliere
Cosimo Marcucci. L'archivio e la biblioteca del monastero
custodiscono documenti e libri di grande valore. Rinomate
sono inoltre la liquoreria, in cui viene prodotto
l'amaro digestivo "San Bernardo" e numerosi
altri prodotti, tra i quali olio e marmellate.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa ed ex convento dei domenicani (attuale sede
del municipio)
Chiesa della "Congreca"
Chiesa dello Spirito Santo (a ridosso della via Giudeca)
Chiesa dell'Immacolata
Chiesa matrice della Madonna Assunta
Chiesa della "Madonnella"
Chiesa di San Lorenzo, fuori dall'abitato in contrada
"Apigliano"
Chiesa di Santa Lucia
Chiesa di Santa Maria degli Angeli (presso il cimitero
comunale)
Chiesa di Santa Maria della Consolazione (presso il
monastero omonimo)
Chiesa dei SS. Medici
Chiesa del "Teofilo"
EDIFICI
STORICI
Palazzo Corina (largo Santa Sofia)
Palazzo Moschettini (già Andrichi, largo Santa
Sofia)
Palazzo Comi (via Catumerea)
Palazzo Chiriatti (via Catumerea)
Palazzo Corina (via Catumerea)
Palazzo Coluccia (via degli Uffici)
Palazzo della cardatura (via degli Uffici)
Palazzo Marcucci (via degli Uffici)
Palazzo Micali (via degli Uffici)
Palazzo Andrichi (via Zaca)
Palazzo Chiriatti (via Zaca)
Palazzo Pino (via Marconi)
Palazzo Prete-Libertini (via Marconi)
Palazzo Stomeo (già Carretti, via Marconi)
Palazzo Monosi (già Marcucci, via Marconi)
Palazzo Coricciati (via Marconi)
Palazzo Mancarella (via Marconi)
Palazzo Scarpa (via Marconi)
Palazzo Indricci (via Roma)
Palazzo Corciulo (via Roma)
Palazzo Della Tommasa (via Stefano Sergio)
Palazzo Gaetani (o Ducale, via Calimera)
Palazzo Antonaci (via Castrignano)
Palazzo De Pascalis (già Bellisario, via Castrignano)
Palazzo Corina (viale Savoia)
Palazzo Grassi (via Calimera)
Palazzo Stampacchia
MANIFESTAZIONI
Il 2 febbraio si tiene la fiera della "Candelora".
Nella terza domenica dopo Pasqua si tiene la festa della
"Madonnella"
In maggio si festeggia Maria SS. del Rosario.
Il 15 giugno ha luogo la fiera di San Vito, ripristinata
da alcuni anni ed allocata nel rione "Costantino",
in contrada "Fiume", dove esisteva sino agli
anni settanta la chiesetta e la masseria omonima di
San Vito.
Dal 2006, nei giorni tra il 13 e il 15 luglio, si svolge
la Sagra della Reccia (frisella d'orzo).
Nella prima metà di agosto si svolge l'Expomercato
Agorà, mostra di prodotti alimentari salentini,
greci e albanesi.
Il 15 agosto si celebra la festa della Madonna dell'Assunta,
santa patrona della città.
In ottobre Martano ospita la Sagra de la volìa
cazzata (Sagra dell'oliva schiacciata), gemellata con
la Sagra del risotto di Villimpenta (Mantova).
Il 19 novembre si commemora la Madonna del Cattivo Tempo
(Madonna de lu Maletiempu in dialetto martanese e Madonna
ù Tristu Cerù in griko). Secondo la leggenda
il 19 novembre 1787, invocata dai cittadini che si erano
riparati dalla furia di una tempesta nella Chiesa Matrice,
la Madonna fu autrice del miracolo che salvò
il paese.
Il 13 dicembre si svolge la festa rionale di Santa Lucia.
Biennale di Scultura "Città di Martano"
(estate).