Grottaglie
è un comune della provincia di Taranto situato
nel nord Salento.
ETIMOLOGIA
Deriva da Cryptae Aliae (luogo pieno di grotte), dal
greco Krupté (grotta),
nome che sottolinea tale peculiarietà di gran
parte del suo territorio.
ORIGINI
E CENNI STORICI
L'origine di Grottaglie va ricercata negli insediamenti
rupestri che si sono susseguiti nella zona fin dal
periodo del Paleolitico. E ritenuta la terra
natìa del padre della letteratura latina Quinto
Ennio. Infatti è stato accertato che il poeta
nacque a Rudiae nelle Puglie. Secondo
molti studiosi, questa Rudiae corrisponderebbe ad
una delle cittadelle fortificate (appunto Rudiae e
Mesocoro), distrutte dalle invasioni barbariche, i
cui abitanti in fuga diedero vita ai casali rupestri
dai quali sorse in seguito Grottaglie. I resti storici
più cospicui sono riconducibili al Medioevo,
quando nelle profonde gravine prese maggior consistenza
labitudine di vivere in grotta. Risalgono a
questo periodo infatti non solo le abitazioni, ma
anche le scale, i sentieri, le opere di canalizzazione
e di deflusso delle acque e le opere di urbanizzazione.
Quando i barbari, in particolare Goti e Saraceni,
distrussero i villaggi siti nel territorio e anche
la stessa Taranto, le grotte ospitarono i fuggitivi
( 960d.C.) Sorsero così vari casali tra cui
«Casale Cryptalearum», nucleo primigenio
dell'attuale centro storico di Grottaglie. I Normanni
(XI sec.) donarono alla Mensa Arcivescovile Tarantina
il Casale. Sul finire del XIV sec. il feudo episcopale
fu dotato di mura di fortificazione, assieme al Castello
e alla Chiesa Matrice. Difficoltà e crisi politiche
portarono (dal XV al XVII secolo) ad una "coabitazione"
di due giurisdizioni feudali differenti: una vescovile
ed una laica. Il XVII secolo conobbe anni di miseria
e di difficoltà sotto la mal tollerata dominazione
spagnola. Lotte di giurisdizione tra Arcivescovi di
Taranto e feudatari laici e ripetute sollevazioni
popolari, caratterizzarono il secolo successivo fino
all'abolizione della feudalità. In un clima
di disorientamento politico generale si fa strada
il nascente fenomeno del brigantaggio con un nome
illustre: Ciro Annichiarico . Queste vicende accompagnarono
la prima espansione urbana "fuori le mura",
fino al periodo unitario, a partire dal quale le vicende
di Grottaglie si accomunano a quelle di molti centri
simili nel Meridione d'Italia.
DA
VEDERE
Il "Castello Episcopio" venne edificato
alla fine del XIV secolo per volere dell'arcivescovo
di Taranto Giacomo d'Atri, che aveva realizzato anche
le mura e la chiesa madre. Il nucleo originario, con
mastio e settore orientale, fu in seguito ampliato
e rimaneggiato, con una facciata di epoca barocca.
La torre centrale, a pianta rettangolare, si eleva
su tre piani.
Ceduto
al comune dall'arcivescovato, ospita nelle sale ricavate
dalle antiche stalle il "Museo della ceramica
del Castello Episcopio", che espone ceramiche
datate dall'VIII secolo a.C. ai nostri giorni e provenienti
da collezioni pubbliche e private. Il museo si articola
nelle sezioni dedicate alle all'archeologia, alle
ceramiche tradizionali, alla ceramica contemporanea,
alle maioliche e infine ai presepi.
Sono
inoltre presenti chiese, alcune delle quali contemporanee
alla fondazione del castello e palazzi nobiliari:
* palazzo Urselli, con facciata pre-barocca e grande
cortile interno, del XV secolo;
* palazzo Maggiulli-Cometa, con la medesima struttura
del precedente;
* palazzo Blasi, di epoca barocca;
* palazzo Cicinelli, sede dei principi feudatari della
città.
Grottaglie
è patria del sacerdote gesuita Francesco di
Geronimo (1642 - 1716), proclamato santo nel 1839.
ARTIGIANATO
Nella città riveste una particolare rilevanza
l'artigianato della ceramica. È attivo anche
un istituto d'Arte che forma gli studenti in tale
lavorazione. Tra le particolarità delle ceramiche
grottagliesi sono alcuni oggetti tra cui: lu capasone
(recipiente di grandi dimensioni che serve a conservare
e a mantenere in buone condizioni il vino o l'olio),
lu srulu, una sorta di brocca in ceramica all'interno
della quale si usava mettere vino a acqua , e la sua
variante "lu srulu a segreto", "lu
pumu"Pumo, un oggetto decorativo che si pone
agli angoli dei balconi della cittadina jonica.
MUSEI
Museo Didattico delle Maioliche
MANIFESTAZIONI
Festa di San Ciro (31 gennaio)