Gravina in Puglia 
Puglia

Gravina in Puglia è un comune della provincia di Bari. La città riveste un ruolo di grande importanza nel territorio murgiano, ed è per questo motivo che Gravina è stata scelta come sede del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Il nome "Gravina" proviene dal motto riportato sul gonfalone cittadino “Grana dat et vina", attribuito alla città da Federico II del Sacro Romano Impero, il quale amava questa città tanto da definirla "giardino di delizie"; egli infatti fece realizzare in loco un castello che aveva la funzione di ospitare lui ed i suoi uomini, prima e dopo le battute di caccia svolte nel territorio murgiano. Gravina è situata sulla Murgia Occidentale, con territorio esteso ha 381 Kq, con altitudine media di metri 338 e massima di 672. Si estende tra un spaccatura della crosta terrestre attraversata da un fiumiciattolo (Torrente Gravina, affluente del Bradano), in un territorio caratterizzato dalla presenza di cavità carsiche (Pulicchio di Gravina). Il clima è mediterraneo, con inverni quasi miti ed estati calde e secche; condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla vegetazione, quali primavera ed autunno. La vegetazione comprende numerosissime specie (pseudo steppe mediterranea) a cui si contrappongono interminabili uliveti e vigneti, ma anche la coltivazione del grano duro è tra le peculiarità del territorio. Comune dell'entroterra pugliese, che delimita il confine tra Puglia e Lucania. Gravina può vantare una storia non del tutto indifferente. Abitato già, con certezza, dal Paleolitico antico, ma i resti più antichi e più consistenti risalgono al Neolitico, intorno al 5950 a.C. I preistorici gravinesi furono agricoltori, allevatori, artigiani. Abitavano grotte e anfratti naturali ma anche capanne costruite con cinta di pietre perimetrali, palo di legno centrale e copertura di rami e canne.

ETIMOLOGIA
La prima parte del nome, ossia Gravina, significa "burrone" e si riferisce al precipizio intorno al quale si distribuisce il paese. La specifica identifica la zona.

MUSEI
Museo della Fondazione "E. Pomarici Santomasi"
Museo Civico Archeologico
Museo Capitolare di Arte Sacra

ORIGINI E CENNI STORICI
Gli insediamenti più antichi sono stati individuati nelle contrade: Pietramagna; Botromagno; Murgetta; S.Paolo; S.Mauro; S.Giacomo; S.Francesco; nel bacino torrentizio "La Gravina". I toponimi: Sidion, Silvium, Petramagna, Botromagno e i nomi degli antichi indigeni: Peuceti, Sidini, Silvini attestano che la città subì la colonizzazione greco-orientale e romana. Lo confermano oltretutto le tombe e i loro corredi. Fu polis con diritto di coniare monete (Sidinon) all'epoca di Alessandro il Molosso. Dopo la terza guerra sannitica (305 a.C.) fu municipium romano e centro economico-politico di grande importanza, tant'è vero che i Romani fecero passare anche la via Appia da Silvium (antico nome di Gravina). Aveva un ruolo di primaria importanza sotto il profilo commerciale, infatti era una terra ambita da molti conquistatori Bizantini, Longobardi, Berberi Musulmani. Con la caduta dell'impero romano d'occidente il Sud d'Italia e Gravina in Puglia furono sotto la giurisdizione Bizantina sino all'avvento dei Normanni Altavilla. Intorno al 1006 Fu contea con Accardo, padre di Umfrido. Questi nel 1091 ricostituì la diocesi e consentì la costruzione della cattedrale presso il castello, sul ciglio della "Gravina" tra i rioni, Piaggio e Fondovito. Gli Aleramici e i De Say la elevarono a Marchesato; Federico II del Sacro Romano Impero con Gilberto d'Aigle la mise a capo del Giustizierato di Terra di Bari, ponendola in primo piano tra le città di Puglia per le sue ricchezze e bellezze naturali. Dal 1267 al 1380 fu feudo degli Angioini ora d'Angiò, ora d'Ungheria. In questo stesso periodo Gravina in Puglia divenne città demaniale e feudale. Conobbe il Cristianesimo nel I secolo dopo Cristo e fu evangelizzata da Basiliani, Benedettini, Francescani, Domenicani. Nel XIII secolo giunsero i monaci degli ordini cavallereschi: Templari e Cavalieri Gerosolomitani, che furono possessori di case e territori di grandi estensione. Nel XIV secolo divennero feudatari gli Orsini di Roma, successivamente si avvicendarono i discendenti delle case Del Balzo e Anguillara, di Taranto e Solofra. Francesco Orsini, prefetto di Roma, elevò il feudo di Gravina in Puglia a ducato. Gli Orsini furono signori dal 1380 al 1816. In questo lungo arco di tempo la città subì le prepotenze feudali, dell'alto clero, della oligarchia locale, tra l'altro la città diede i natali a Papa Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini) nel 1649. La situazione si aggravò durante il periodo borbonico, quando aumentarono angherie e violazioni di elementari diritti umani, tanto che Gravina in Puglia contò molti rivoluzionari e patrioti dal 1789 sino all'Unità d'Italia, con una "vendita" carbonara. Protagonista delle vicende storiche di fine '800 ed inizio '900, contribuì all'Unità d'Italia con patrioti e martiri delle guerre d'indipendenza e della I Guerra Mondiale. La città fu in parte danneggiata dai bombardamenti degli aerei tedeschi durante il secondo conflitto mondiale. Ancora oggi nella città di Gravina prende luogo la Fiera San Giorgio, che si ripete ogni anno dal 1294 (in Aprile). Essa è una delle più antiche fiere d'Italia e del mondo: infatti nel 2008 è giunta alla 714ª edizione.

IL FISCHIETTO COCA-COLA
Il fischietto Cola-Cola è certamente uno dei simboli che caratterizzano la città. Fatto sul territorio gravinese da maestri artigiani, è facilmente reperibile nelle botteghe del centro storico. In città, al momento ci sono due monumenti che omaggiano il simpatico e pittoresco fischietto autoctono murgiano. Uno è posto all'interno dell'area fiera 'San Giorgio', l'altro, di ben più grandi dimensioni è posto sulla collinetta che costeggia la bretella di entrata in città (Via Bari, in possimità dell'incrocio con la strada comunale 'Tarantina' e V.le dei giudici Falcone e Borsellino). A Gravina sono stati realizzati molti convegni sul Cola Cola. Il più recente risale a dicembre 2005 dove il sindaco Rino Vendola ha aperto i lavori del convegno "Cola Cola: uno dei simboli della creatività popolare gravinese" che ha riscosso molto successo.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 42.154 (M 20.839, F 21.315)
Densità per Kmq: 110,6

CAP 70024
Prefisso Telefonico 080
Codice Istat 072023
Codice Catastale E155

Denominazione Abitanti gravinesi
Santo Patrono San Michele Arcangelo
Festa Patronale 29 settembre

Numero Famiglie 12.874
Numero Abitazioni 14.493

Il Comune di Gravina in Puglia fa parte di:
Regione Agraria n. 4 - Murge di Altamura
Parco Nazionale dell'Alta Murgia
Associazione Nazionale Città del Vino
Patto Territoriale Sistema Murgiano

Comuni Confinanti
Altamura, Genzano di Lucania (PZ), Grottole (MT), Irsina (MT), Matera (MT), Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Spinazzola (BT).

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CENTRAUTO TOPPUTO - GRAVINA IN PUGLIA - BARI - BA
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BARI
CONSERVATORIO DI MUSICA NINO ROTA - MONOPOLI - BA