Ginosa
è una città della Puglia sud-occidentale
in provincia di Taranto. Essa si erge sul primo gradino
delle falde meridionali della Murgia tarantina a 240
m s.l.m. Il comune di Ginosa copre una superficie
di 187,06 Kmq, ad esso si aggiunge il territorio costiero
di Marina di Ginosa. Lampio e diversificato
agro spazia dalla gravina al mare, dalle pianure ai
paesaggi collinari, e si estende alla murgia interrotta
soltanto dalla zona Casale, fenditura della roccia
calcarea di 3 km che circonda lintero centro
storico. In questi ambiti naturali si avvicendano
vigneti, ortaggi e olivi.
ETIMOLOGIA
In origine GENUSIA, si ritiene sia stata fondata dagli
abitanti provenienti da GENUSIUM, lodierna CNOSSO
dellisola di Creta, taluni studiosi tuttavia
fanno risalire il suo nome alle genti provenienti
dallantica ILLIRIA dove scorre il fiume GENUSUS.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Di origine greca, lantica Genusia fu prima colonia
bizantina, e poi insediamento strategico dellImpero
Romano, che ne fece un passaggio della via Appia per
la vicinanza sia a Metapontum storicamente alleata
coi fenici, che a Taranto, capitale della Magna Grecia.
Il sicuro rifugio che rappresentavano allora le sue
profonde forre naturali scavate nel tufo dal ritiro
del mare, costituisce oggi lo scenario incantevole
della Gravina. Il ritiro delle maree ha dato origine
al litorale alto e rettilineo di Marina di Ginosa.
Terra
ricca di tradizioni ancora fortemente radicate, fu
costruita attorno alla Chiesa matrice, che conserva
a tuttoggi testimonianze di popolazioni greche,
romane, bizantine e normanne. Sesto Frontino, nel
III capitolo del De Coloniis, affermava
che Genusium, sita tra Taranto e Metaponto, e cittadina
famosa per aver dato asilo a Pitagora, aveva
mura e templii agli idoli innalzati e quello a cui
rendea speciale culto era il dio Giano. Con
la caduta dellImpero Romano dOccidente
e le conseguenti invasioni (Goti, Bizantini, Longobardi,
Slavi, Saraceni e Normanni) i popoli di queste terre
si spingono a trovare rifugio nelle grotte, alcune
naturali altre scavate nel tenero tufo delle gravine.
In questa realtà autoctona e originale si inserisce
il monachesimo italo-greco, soprattutto i seguaci
di San Basilio che tanto contributo diedero dal punto
di vista spirituale, artistico e pratico. A loro si
devono i dipinti delle chiese rupestri, lassistenza
religiosa alla popolazione ed anche a tutta una serie
di interventi nel territorio quali disboscamenti,
dissodamenti e bonifica delle paludi. Con il finire
del Medio Evo inizia il lento declino della civiltà
rupestre. La gente lentamente abbandona la gravina
per spostarsi sulla collina dove sorge lodierno
abitato, e dallarchitettura spontanea,
fatta di forme e dimensioni estremamente irregolari,
si passa alle case lamiate e alle case
soprane della zona Popolicchio. E' in
questo momento storico che il vivere in grotta
diviene, dal punto di vista sociale, un elemento discriminante.
TURISMO
La frazione di Marina di Ginosa è molto attiva
dal punto di vista del turistismo estivo, è
una delle località maggiormente frequentate
dell'area ionica, presenta numerosi stabilimenti balneari,
camping e villaggi turistici con animazione; conta
presenze di oltre 100.000 turisti l'anno. Per la qualità
del suo mare Legambiente le ha riconosciuto per dieci
anni la "bandiera blu" (nel 1995, nel 1997
e nel 1998, poi dal 1999 al 2001 e ininterrottamente
dal 2003 al 2008).
Un
turismo di tipo religioso richiama invece i visitatori
nello scenario naturale della gravina, dove Pasolini
girò alcune scene de "il vangelo secondo
Matteo".
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Santa Barbara
Chiesa Matrice (XVI secolo, in stile tardoromanico)
MANIFESTAZIONI
Passione di Cristo (Sabato Santo)
DA
VEDERE
Il
principale monumento di Ginosa è il Castello
normanno, in zona orologio, fatto costruire nel 1080
da Roberto il Guiscardo per difendersi dalle incursioni
saracene. Il castello di Ginosa originariamente era
munito di tre torri merlate e di un ponte levatoio,
elementi architettonici che furono demoliti quando
nel XVI secolo, quando il comune ionico divenne baronia
della potente famiglia Doria. Il Castello normanno
compare anche nello stamma araldico che simboleggia
il comune.
Inoltre:
Il Castello Normanno
Piazza Orologio
Le gravine
SEDE
DELL'ITC Nuova Europa (EX PALAZZO TARANTINI)
Edificato fra il 1730 e il 1740, apparteneva ad una
delle famiglie più antiche di Ginosa, presente
già nel censimento di Federico dAragona
del 1496. Dallalto portale dingresso si
accede ad un ampio e luminoso cortile che accoglie
i locali terreni un tempo adibiti a scuderie, depositi
ed uffici per lamministrazione delle proprietà.
Di particolare effetto è il gioco dei tre archi
che sorregge il ballatoio; tipico palazzo dellalta
borghesia, è connotato da una grande scala
in pietra che conduce al piano nobile costituito da
dieci sale, alcune delle quali mirabilmente affrescate
nei primi del 900. Il palazzo è sede
dellIstituto Tecnico Commerciale Nuova
Europa.
ECONOMIA
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta
leconomia ginosina, che precedentemente si basava
quasi esclusivamente sullagricoltura, ha avuto
un eccezionale impulso. Attraverso i piani economici
di insediamento industriale, che hanno portato nel
territorio lindustria tessile Divani Natuzzi,
si è puntato sullo sviluppo dei settori industiali
di base.
Lagricoltura,
notevolmente modernizzata (meccanizzazione, impiego
di fertilizzanti, concimi, coloranti, irrigazione)
riveste ancora grande importanza; i prodotti principali
sono il vino, lolio extravergine doliva
e luva da tavola (largamente commercializzata
nel territorio nazionale). Notevoli progressi hanno
fatto anche la pesca e lallevamento di bestiame
(principalmente pollame).
Un
altro settore in forte sviluppo è quello turistico
su Marina di Ginosa che ha portato allammodernamento
degli impianti balneari, alla valorizzazione delle
spiagge, del Parco Comunale e della pineta Regina,
al rifacimento dellintero percorso stradale
che collega Ginosa a Marina di Ginosa, con il conseguente
insediarsi sul territorio di villaggi turistici, camping
e discoteche. Nel 2008 il comune di Ginosa ha ottenuto
per la decima volta la Bandiera Blu di
Legambiente per la qualità del suo mare.