Gagliano
del Capo è un comune della provincia di Lecce.
È sede di uno degli ospedali del Salento, il
Daniele Romasi. Dall'ottobre 2006, parte del suo territorio
rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca
e Bosco di Tricase, istituito dalla Regione Puglia
allo scopo di salvaguardare la costa orientale del
Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di
importanti specie animali e vegetali. Da segnalare
lo splendido tratto di costa ricadente nel territorio
comunale, in particolare la località Ciolo
caratterizzata dalla spettacolarità della scogliera
che si ammira percorrendo la strada litoranea e attraversando
un ponte alto sul livello del mare circa 26 metri.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Gallius con l'aggiunta
del suffisso -anus che indica appartenenza. La specifica
deriva dal Capo di Santa Maria di Leuca.
CENNI
STORICI
Anche questa terra, come tanti altri casali di Terra
d'Otranto, è stata protagonista di varie vicende
feudali. Durante il dominio angioino (tra il XIII
e il XV secolo) divenne feudo di Isolda De Nocera,
del milite francese Guglielmo Brunel e di Mariotto
Corso. Nel 1495, Gagliano fu concessa da Ferdinando
di Aragona alla famiglia Castriota Scanderbegh, i
cui discendenti abitarono nel castello di Gagliano,
situato accanto alla Chiesa parrocchiale. Il borgo
antico, impostato nel primo medioevo, era circondato
da mura, edificate tra il 1413 e il 1421. Divenne
rifugio degli abitanti dei casali vicini (Valiano,
Misciano, Prusano, Santu Dimitri, San Nicola e Vinciguerra).
Nel secolo XVII il feudo passò ai Conti di
Alessano e solo nel 1806 il paese fu sciolto da ogni
vincolo feudale. Nel corso dei secoli, Gagliano, pur
essendo munito delle Torri costiere come quelle di
Montilongo e Novaglie, ha subito i continui attacchi
dei saraceni. Nel 1547 il pirata algerino Dragut sbarcava
a Salve e attaccava Gagliano facendo ogni sorta di
razzia. I galianesi, come gran parte degli abitanti
dei comuni salentini, hanno un soprannome accreditatogli
per avvenimenti e fatti avvenuti nel passato. Il soprannome
dei Gaglianesi é "capivacanti". Nella
diceria popolare si racconta che in tempi remoti un
mulo venne portato sulla terrazza della chiesa sollevandolo
con una carrucola per fargli mangiare l´erba
che vi era cresciuta. Il mulo arrivó in cima
morto essendo stato legato per la testa. Da qui capivacanti
(testa vuota).
DA
VEDERE
A Gagliano del Capo sono presenti diversi monumenti.
Nella Piazza San Rocco è presente la colonna
omonima, che presenta alla sua sommità la statua
del santo patrono del paese. Di fronte a questa colonna,
seguendo Corso Umberto I, si erge la colonna dell'Immacolata,
contigua alla cappella omonima. Contigua invece alla
colonna di san Rocco, è presente la Chiesa
Madre, deidcata appunto al Santo Patrono, edificata
nel 1608. In origine, la chiesa parrocchiale era dedicata
alla Madonna Assunta. In seguito all'epidemia di peste
diffusasi nel 1800, avendo la popolazione chiesto
l'intercessione di San Rocco, questo venne in seguito
nominato patrono del paese. Da visitare, è
inoltre il Palazzo Ciardo, casa natale del famoso
pittore salentino Vincenzo Ciardo. Il palazzo, sorgente
sulle rovine dell'antico castello, è ora diventato
oratorio parrocchiale, trovandosi per giunta accanto
alla chiesa parrocchiale. Di sicuro interesse è
il centro storico, che si snoda tra stradine strette
e lastricate delle caratteristiche "chianche".
Nel centro storico sono presenti altri palazzi, quasi
nascosti tra le altre abitazioni. In periferia è
possibile visitare il Convento di San Francesco di
Paola, costruito nel XVII secolo ed attualmente affidato
ai Padri Trinitari che hanno costruito a fianco al
Convento un centro di riabilitazione che accoglie
più di un centinaio di ragazzi e giovani diversamente
abili.