Cutrofiano
è un comune del Salento in provincia di Lecce.
Cutrofiano è un centro noto per la lavorazione
della terracotta. Dal 2007 fa parte dell'Unione dei
Comuni della Grecìa Salentina, sebbene nel
paese non si parli più la lingua grika da circa
un secolo. Ha dato i natali, tra gli altri, ad Uccio
Aloisi, uno dei maggiori esponenti salentini della
tradizione della pizzica e dei canti tradizionali
contadini e ad Ortensio Abbaticchio, religioso, giustiziato
a Roma dall'Inquisizione il 15 giugno 1566. È
situata nella parte centrale della penisola salentina,
sulla direttrice di collegamento fra l'Adriatico e
lo Ionio, centro artigiano della provincia di Lecce.
Il suo territorio è caratterizzato da un'agricoltura
ad alta produttività (olivi, viti, cereali,
tabacco). Gli allevamenti più importanti sono
quelli avicoli. Rilevante il settore artigianale:
più di 120 laboratori e botteghe e quasi 250
addetti. L'artigianato rappresenta più di un
terzo dell'imprenditoria non agricola. I settori più
importanti vanno dalla lavorazione delle terraglie,
alla carpenteria, alla falegnameria. Le attività
industriali sono costituite da circa 75 aziende, presso
le quali è addetto il 21% della popolazione.
Alle costruzioni è addetto il 9% della popolazione,
le imprese sono una ventina. Gli altri rami economici
importanti sono il commercio e i servizi, ai quali
è addetto rispettivamente il 13 e l'11 per
cento della popolazione. Il commercio, con le sue
circa 180 aziende, impiega il 30% della manodopera
locale. Nei servizi prevalgono i trasporti e le agenzie
immobiliari. La pubblica amministrazione è
rilevante: 300 dipendenti (33% degli occupati). Dal
punto di vista dell'occupazione e del ricambio aziendale,
la città mostra indici al di sotto della media
provinciale. Una certa crescita è registrabile
fra le attività industriali e quelle dei servizi.
Il risparmio bancario ha un peso importante: i depositi
ammontano a circa 30 milioni di euro, gli impieghi
a 23.
ETIMOLOGIA
Probabilmente l'origine del nome risale al nome di
persona greco-latino: Oecotrophius; o osco: Octufrius.
La toponomastica riporta anche una derivazione collegata
all'antica attività di produrre oggetti di
terracotta, i cutrubbi, tipici recipienti di argilla
(dal greco kutra, che vuol dire vaso), da cui Cutrubbiano,
e poi Cutrofiano. Gli abitanti si chiamano Cutrofianesi.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Originariamente il primitivo agglomerato era costituito
da un casale - sorto nel Medioevo - attorno al quale
nel Seicento si venne costituendo l'attuale centro
urbano. Non vi sono testimonianze archeologiche o
monumenti di rilievo. Forse il primitivo insediamento
era costituito da una grossa comunità di vasai
e ceramisti che adoperavano abilmente le risorse di
argilla, acqua e legno, abbondanti nella zona. Nel
Seicento questi artigiani rappresentavano un terzo
della popolazione. Nel corso dei secoli successivi
a questa attività si sono aggiunte quelle più
propriamente industriali. Dal secondo Dopoguerra la
cittadina ha potenziato le attività agricole,
zootecniche e figule, per le quali, dagli anni Settanta,
è diventata un punto di riferimento per il
Salento.
DA
VEDERE
Mostra dell'artigianato figulo Dal 1973 è un
punto di riferimento per il Salento e la Puglia. Chiesa
Matrice Rifatta alla fine dell'Ottocento, ha cinque
altari in stile barocco. Chiesa dell'Immacolata Del
'700. Palazzo Filomarini Di proprietà dei primi
feudatari, l'edificio venne ricostruito nel '600.
Palazzo Marino Del XVI secolo, ristrutturato all'inizio
del '700. Sito Pretore Abitato in periodo romano,
successivamente sede di un casale medievale. Località
San Giovanni Vi sono una bella chiesetta rupestre
con cripta; una piccola necropoli medievale, un frantoio
sotterraneo, e una grande cisterna. Masseria Monaci
Nei suoi dintorni esiste un complesso di grotte, formate
dall' estrazione della pietra. Oggi in pieno degrado.