Corsano
è un comune della provincia di Lecce. Corsano
sorge sulle falde dell'estrema propaggine delle Murge
Salentine, tra la Terra dei Cianci e la costa Adriatica.
Distante da Lecce circa 60 km, l'abitato si estende
su di un suolo di natura carsica. Inoltre il sottosuolo
è costellato da una serie di falde acquifere
supplendo alla mancanza di pioggia e a quella di corsi
in superficie. Il comune è posto a circa 125
m sul livello del mare, dista circa tre km dallo stesso
e possiede una superficie territoriale di circa Ha
908. Corsano ha circa quattro km di costa sul mare
Adriatico ed è collegata al mare ed alla litoranea
Otranto - Leuca che attraversa l'interno del suo territorio,
dalla provinciale Corsano - Novaglie e dalla comunale
Muntarune e Scalamasciu. Il paese è collegato
con i centri vicini di Tiggiano e Tricase dalla provinciale
e da due vie che conducono alla stazione ferroviaria
ed Alessano. Tale strada prima di giungere ad Alessano
si innesta con la statale 275 che conduce a Maglie
e poi a Lecce. Dall'ottobre 2006, parte del suo territorio
rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca
e Bosco di Tricase istituito dalla Regione Puglia
allo scopo di salvaguardare la costa orientale del
Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di
importanti specie animali e vegetali.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Secondo alcuni storici il paese era abitato da tempi
antichi. Possibile sembra la sua fondazione sotto
l'occupazione romana nel V secolo a.C. dal centurione
romano Curzio. Tale ipotesi è suffragata dal
ritrovamento di monete e suppellettili risalenti al
periodo nella zona detta Pescu. Molto più probabilmente
la sua nascita risalirebbe al X secolo sotto la dominazione
bizantina ed in seguito all'arrivo di monaci basiliani
per sfuggire alle persecuzione dell'imperatore iconoclasta
Leone III l'Isaurico contribuendo così alla
nascita di casali e contribuendo al culto dei due
Santi Protettori Corsanesi S. Sofia e San Biagio.
Altra ipotesi sostiene che Corsano sia nato in seguito
alla distruzione di alcuni casali vicini oggi non
più esistenti ma che rimangono nella tradizione,
i più noti sono Macurano e Vagliano. Corsano
fece parte della Contea di Alessano e del Principato
di Taranto (1088 - 1463) e nel 1190 il re normanno
Tancredi d'Altavilla lo diede in dono a Fabiano Securo,
primo feudatario che munì il paese di mura.
Nel XIII secolo passò ad un tal cavaliere Guglielmo
da Corsano e alla sua famiglia, successivamente a
un tal Landolfo d'Aquino. Alla fine del secolo XIII
il feudo risultava diviso in quattro parti appartenenti
a quattro diversi signori: Rynaldo de Bellante, Giovanni
de Specula, Filippo de Hugot e a Marsilio da Corsano.
Nel 1377 - 1378 era diviso tra i fratelli Filippo
e Simone de Cursano. Nel 1525 appartenne per metà
a Bernardo de Frisis per successione Bellante e per
metà di Col angelo Securo. Fu feudo dei de
Capua e dei Filomarino e poi tornò ai Securo.
Ultima rappresentante di questa famiglia fu Giovanna,
figlia di Severino barone di Corsano, che andò
in sposa a Giovanni Cicala, 2° barone di Castrifrancone.
Nipote di questi, Giovan Giuseppe fu l'ultimo barone
di Corsano poiché il 24 maggio 1636 vendette
il Casale con atto notarile di Giovan Alfonso Rausa
di Lucugnano a Giovan Tommaso Capece. I Capece detennero
il titolo di Baroni di Corsano fino all'eversione
della feudalità del 1806. Ultima rappresentante
della famiglia fu Donna Carmela (n. 1849) andata in
sposa ad un Galluccio che ne ereditò i beni
della moglie. Tutt'ora il titolo, puramente nominale,
di Barone di Corsano, è detenuto dalla famiglia
Galluccio e Mongiò.
MONUMENTI
Cade all'occhio del visitatore il Castello Baronale
Capece, situato in Piazza Umberto I e fatto erigere
intorno al XVII secolo. Modificato col volgere degli
anni per ultimo esso fu adibito a deposito per la
lavorazione del tabacco. Presenta un giardino pensile,
il cui corpo antico è in precarie condizioni.
Il carattere costruttivo manifesta delle murature
in elevato in pietra da taglio a faccia a vista di
natura calcareotufacea. Le coperture sono con volte
a stella e a botte. Da notare alcuni resti di affreschi
in alcuni vani del piano nobile e di decorazioni di
stucco e di pietra nella sala del trono. Al corpo
principale un tempo era annessa la cappella di S.
Vito. Non poco distante dal maniero si trova la Chiesa
di S. Sofia del 1939, in sostituzione di quella più
antica pare del XVI secolo, crollata il 17 aprile
1932 alle 22.15 a causa del cedimento delle fondamenta.
La facciata richiama lo stile romanico. È a
croce latina e al suo interno è divisa in tre
navate con tre altari dei quali il maggiore è
dedicato a S. Sofia e i due laterali rispettivamente
a S. Biagio e alla Madonna del Rosario. Da ammirare
i dipinti presenti appartenuti alla vecchia chiesa
e un pulpito scolpito in legno recante la data 1777.
Nonostante la sua giovane età la chiesa è
sottoposta ad un continuo controllo dato l'assetto
del terreno calcareo su cui poggia. Il tempio è
chiuso da dieci anni. L'attuale Parrocchiale dedicata
al protettore S. Biagio è una costruzione moderna.
È stata inaugurata il 19 marzo 1967 alla presenza
dell'allora arciprete parroco d. Ernesto Valiani e
di molte autorità nonché dall'allora
vescovo mons. Ruotolo. La costruzione presenta due
volumi. Il primo, più in basso, ha la forma
di un pentagono irregolare, mentre il secondo, che
si innesta al centro, è di forma perfettamente
esagonale. Tutta la struttura cementizia poggia su
sei pilastri pentagonali situati ognuno ai vertici
dell'esagono centrale. All'interno figurano tre altari,
dei quali i due laterali ospitano il nuovo Tabernacolo
del S. Sacramento, ad opera dell'artista Marocco,
mentre il secondo ospita una statua della Madonna.
Da notare infine le vetrate, due laterali e uno centrale,
eseguite in occasione del giubileo e il Lampadario
centrale a quattro cerchi concentrici con foglie di
ulivo in oro eseguite dallo stesso Marocco. Di notevole
interesse la Cappella della Congrega dell'Immacolata
risalente alla seconda metà del '700. Si accredita
l'esistenza di una pergamena del 1777 con concessione
di privilegi per la chiesetta. L'interno è
costituito da una sola navata ad un unico altare dedicato
alla Madonna dell'Immacolata; e ancora da due logge
una per il coro e l'altra riservata all'organo. In
questa Chiesa è conservata la statua della
Madonna Immacolata, del 1871, ed una statua lignea
del Santo Patrono, risalente al XVI, sinora la più
antica. Molto antica è la Cappella di S. Bartolo
costruita nel 1714 come risulta da un'epigrafe situata
su di un'arcata e appartenente alla famiglia Bortune.
Sull'altare è collocata una tela raffigurante
la Crocifissione di Gesù e una statua del Santo
festeggiato il 24 agosto di ogni anno. Altre Cappelle
presenti sul territorio di Corsano sono quelle di
S. Giuseppe, S. Biagio, SS. Medici, S. Maura ricostruita
su quella antica dell'anno 1000, posta su di una collina
e la cui festa avviene il 1° maggio di ogni anno
con una grande fiera rupestre. Da menzionare la cappella
dell'Addolorata, detta anche "du Vanni"
lungo la strada che dal paese porta alla stazione
e quella del Calvario. Inoltre ci sono quelle cappelle
che non esistono ma delle quali possiamo ricordarne
solo i nomi, Santa Teresa, San Domenico e quella baronale
di San Vito.
MANIFESTAZIONI
* Eventi invernali
o 3 febbraio - Festa patronale di San Biagio
o Martedi grasso - Carnevale Corsanese
o 1 gennaio - distribuzione del periodico "La
Voce di Corsano"
* Eventi primaverili
o 1 maggio - Fiera di Santa Maura
* Eventi Estivi
o Festa patronale estiva di San Biagio
o Concorso canoro "De Finibus Vocis"
o Popoli
o Commedie estive
o Tornei di Beach Volley
o Manifestazioni Socio-Culturali
o Festa della Libertà - Scanzonatissima
o Premio Spirito Libero
o 24 Agosto - San Bartolomeo
* Eventi autunnali
o Seconda domenica di ottobre - Fiera dei SS. Medici