Castro
è un comune del Salento in provincia di Lecce.
Sorge lungo la costa orientale della penisola salentina,
a 11 km a sud di Otranto. Il centro abitato principale,
conosciuto anche come Castro Città per distinguerlo
dalla frazione Castro Marina, è situato a 100
metri di altezza sul livello del mare, ma il suo punto
più elevato, il cosiddetto Monte Mattia, supera
i 130 metri. Il territorio del comune di Castro si estende
per poco meno di 4 km², pertanto risulta essere
il più piccolo comune per superficie dell'intera
Puglia. Confina a nord con il comune di Santa Cesarea
Terme, a nord-ovest con il comune di Ortelle, a sud
con il comune di Diso e ad est con il Mare Adriatico
e con lo Ionio. Ai fini meteorologici (Meteomar) e delle
Informazioni Nautiche degli Avvisi ai Naviganti, il
limite marittimo tra Adriatico Meridionale e Ionio Settentrionale
è dato dal 40° parallelo nord: sulla costa
italiana corrisponde a Punta Mucurune proprio nei pressi
di Castro: 40°00'00?N 18°25'48?E? / 40, 18.43.
Per altri invece il limite convenzionale si sposta più
a sud a Punta Mèliso a Santa Maria di Leuca.
In realtà per molti geografi la punta spartiacque
vera tra Adriatico e Ionio sarebbe la Palacia a sud
di Otranto. Prendendo in considerazione la prima convenzione,
Castro si affaccerebbe su entrambi i mari. Dall'ottobre
2006 parte del suo territorio rientra nel Parco Costa
Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase istituito
dalla regione Puglia.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino castrum, ossia fortezza, riferendosi
ai resti di un castello trovati in zona.
MANIFESTAZIONI
L'evento principale della cittadina di Castro è
sicuramente la festa patronale in onore di Maria Santissima
Annunziata, del 24-26 aprile: nella sera del 24 aprile
si svolge una gara di fuochi pirotecnici a cui segue
la "sagra del pesce a sarsa".
DA
VEDERE
Rimangono testimonianze importanti del passato della
città, quali il castello con le sue torri di
vedetta, le mura cinquecentesche che servivano a difesa
contro le incursioni dei saraceni e costruite su delle
mura di epoca messapica, la chiesa cattedrale dell'Annunciazione
e l'ex palazzo vescovile.
Cattedrale
dell'Annunziata
La Cattedrale di Castro, a croce latina, fu costruita
nel 1171 sulle rovine di un tempio greco. Si compone
di una sola navata terminante in tre absidi. I continui
interventi e rifacimenti nel corso dei secoli, hanno
sensibilmente alterato la struttura originaria in
stile romanico. La Cattedrale è formata da
due zone: una parte anteriore, rifatta più
volte sino alla sostituzione del suo tetto in legno
nel 1600, e da una parte posteriore, cui si accede
tramite sette scalini, formata da due cappelle e dall'altare
centrale. L'altare centrale fu fatto costruire, in
stile barocco, dai vescovi De Marco e Capreoli ed
è arricchito da due tele di diverse dimensioni
ritraenti la Madonna Annunziata, protettrice della
città. Altre tele, da poco restaurate, sono:
Immacolata Concezione con i Santi Francesco d'Assisi
e Francesco di Paola; Madonna con Sant'Antonio di
Padova e il Beato Luca Belludi; Immacolata con i Santi
Filippo Neri,Francesco di Sales, Ignazio di Loyola
e Francesco Saverio; Madonna con i Santi Gaetano di
Thiene, Carlo Borromeo e Andrea Avellino; Annunciazione
; Madonna del Rosario e Incontro di Maria con Sant'Elisabetta.
E' possibile ammirare inoltre un affresco raffigurate
Santa Lucia e alcune statue fra cui quella della Madonna
Annunziata. All'esterno sono presenti i resti di quella
che doveva essere una cripta bizantina in origine
totalmente affrescata. Addossato alla cattedrale sorge
l'ex palazzo vescovile. Dal 1818, anno della soppressione
della Diocesi di Castro di Puglia, l'edificio svolge
la sola funzione di Chiesa Madre della cittadina.
Castello
Il castello risale al XIII secolo e fu costruito sui
resti di un edificio bizantino. Nel 1480, in seguito
al saccheggio di Otranto, la città fu invasa
dai Turchi ed il castello venne semi distrutto. Il
castello risultava composto da un ingresso protetto
da un fossato e da ponte levatoio, ormai rimosso.
Entrando si trova un cortile destinato al deposito
di prodotti agricoli che venivano commercializzati,
e unampia scala con la quale si accede ai piani
superiori. Nel cortine si affacciano inoltre le porte
delle stanze del piano terra. La stanza di ponente
si affaccia sul mare ed è dotata di un accesso
esterno che porta agli orti sottostanti. La stanza
di levante, è andata persa. Il centro storico
conserva inoltre il suo impianto medievale con strettissime
stradine e case a corte.
Le
Mura
La cinta muraria che racchiude Castro, lantica
Castrum Minervae, si sviluppa per un perimetro complessivo
di circa 700 metri ed è rafforzata dal poderoso
castello e da alcune torri. La manutenzione delle
mura, fu assicurata dal feudatario sino al 1806, anno
in cui fu abolita la feudalità. Gran parte
delle mura furono nel corso dei decenni utilizzate
come fondamenta delle case perimetrali dellantico
abitato; restano comunque lunghi tratti di cortina
e tre torri di varie dimensioni e forma. Lingresso
a Castro Alta avveniva e avviene tutt'ora, attraverso
lunica entrata, la cosiddetta Porta Terra, di
cui è rimasto soltanto il nome, non essendoci
più nessuna porta. Il nucleo antico di Castro
costituisce l'unico esempio, nellintera provincia,
di cittadella fortificata situata su un'altura rocciosa
prospiciente il mare.
Le
Grotte
Sulla costa, si trova la grotta Zinzulusa, unico sito
carsico italiano tra i dieci mondiali segnalati dal
KWI come meritevole di tutela. Esistono inoltre altre
grotte, come la grotta Romanelli e la grotta Azzurra.
Il
Parco della Scarra
Il Parco delle Querce o della Scarra è ubicato
ai piedi del Monte Mattia, in un'area cinta da muretti
a secco. E' un bosco di lecci di notevole interesse,
anche perché rara testimonianza dei lembi boschivi
lungo la fascia costiera orientale del Salento.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il luogo era frequentato già in epoca protostorica,
come attestato da numerosi rinvenimenti. Nel territorio
di Castro si trovava il dolmen di Sgarra, oggi scomparso.
Fu un centro messapico e divenne colonia romana nel
123 a.C. con il nome di Castrum Minervae (così
come lo si ritrova nella tavola peutigeriana). Secondo
la tradizione qui sarebbe infatti sorto un tempio
dedicato a Minerva, i cui resti sono stati rinvenuti
in seguito a dei lavori di restauro e di consolidamento
del castello e delle mura. La località è
stata identificata da alcuni studiosi e ricercatori
dell'Università del Salento, fra cui il Professore
Francesco D'Andria, come il primo luogo di sbarco
di Enea in Italia, sbarco avvenuto secondo l'Eneide
virgiliana nei pressi di un tempio di Minerva visibile
dal mare. Il luogo dello sbarco è stato tuttavia
identificato anche con Porto Badisco o Roca Vecchia.
Fu una delle prime città del Salento ad essere
elevata al rango di contea e fu una delle prime ad
essere eletta a sede vescovile (nel 682 da papa Leone
II). Castro era un raro esempio di città fortificata
ed il suo castello, giudicato inespugnabile per la
sua posizione naturale (era costruito su di un promontorio
protetto da un lato dal mare e dall'altro da uno ripido
dirupo) e per la solidità della sua costruzione,
fu annoverato nei registri angioini del 1282 come
uno dei castelli più importanti del regno.
La decadenza della città cominciò con
la fine del feudalesimo ed il colpo di grazia fu la
soppressione della diocesi avvenuta nel 1818. Appartenne
al comune di Diso fino al 1975.